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La valutazione è parte integrante della programmazione sia come controllo degli apprendimenti sia come verifica dell’intervento didattico.

Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione si basa sull’osservazione sistematica e occasionale dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento. Avviene a livello iniziale, in itinere, finale.

La valutazione finale tiene conto dei livelli di autonomia e competenza raggiunti da ciascun alunno.

Nel momento del passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria viene utilizzata una scheda di presentazione delle competenze raggiunte dai bambini.

Nella Scuola Primaria i docenti, in sede di programmazione e valutazione, prevedono e mettono a punto le prove di verifica degli apprendimenti e delle competenze, che sono utilizzate ai fini della valutazione quadrimestrale comunicata alle famiglie tramite il documento di valutazione.

In base norme sulla valutazione degli apprendimenti (Legge 169 del 30/10/08, D.P.R. 122/2009), il Collegio dei docenti ha espresso i propri orientamenti e criteri in materia di valutazione, traducendoli in un documento disponibile presso la Direzione Didattica, di cui si riportano di seguito alcuni passaggi fondamentali:

“L’apprendimento è sempre un processo complesso, influenzato da molte variabili, soprattutto in questo ordine di scuola. La valutazione non deve esaurirsi nella verifica applicata alle singole prestazioni, essa fa riferimento alle capacità, alle abilità e alle conoscenze che concorrono alla definizione delle competenze; alle capacità di recupero e ai progressi raggiunti; alla partecipazione, all’interesse e all’impegno mostrato nello studio e nelle attività scolastiche.

Perché si valuta?

Si valuta per:

*raccogliere informazioni sui processi di apprendimento-insegnamento e per modificarli se necessario;

*controllare l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche messe in atto;

*favorire nell’alunno consapevolezza del proprio percorso (autovalutazione e autoregolazione).

Quando si valuta?

La valutazione procede su tempi diversificati:

* una valutazione iniziale per stabilire il percorso, le scelte metodologiche e gli strumenti da utilizzare (valutazione diagnostica);

* una valutazione intermedia, per fornire informazioni agli insegnanti e agli alunni, in merito alla corrispondenza fra insegnamento e apprendimento (valutazione formativa);

* una valutazione finale per valutare i risultati complessivi, a conclusione di un percorso (valutazione sommativa);

* prove intermedie strutturate comuni per classi parallele nelle seguenti discipline: italiano, matematica, scienze, inglese.

Scuola primaria

La valutazione complessiva quadrimestrale

La valutazione complessiva quadrimestrale dell’alunno viene espressa collegialmente su scala decimale, con valori compresi dal 5 a 10. Il Collegio dei Docenti ritiene inopportuno utilizzare voti inferiori al 5, considerata l’età dei bambini frequentanti la scuola primaria e la prioritaria valenza formativa della valutazione in questo ordine di scuola.

La valutazione quadrimestrale viene comunicata alle famiglie attraverso la scheda di valutazione.

Griglie di valutazione Area non cognitiva

1. Acquisizione di coscienza civica: comportamento, uso delle strutture, rispetto del Regolamento d’Istituto.

2. Partecipazione alla vita scolastica: frequenza, partecipazione al dialogo educativo-didattico, rispetto delle regole.

66 GIUDIZIO AUTOCONTROLLO E

RESPONSABILITÀ PARTECIPAZIONE

E’ attivo e propositivo nella partecipazione alla vita della classe

Rispetta

E’ attivo e costante nella partecipazione alla vita della classe

Rispetta le regole della

Rispetta quasi sempre le regole della sempre affidabile negli impegni assunti

E’ discontinuo e scarsamente attivo, con episodi di disturbo nella partecipazione alla vita della classe

Ha difficoltà a rispettare le regole della convivenza civile, la cura delle cose e dell’ambiente

Valutazione degli indicatori dell’area cognitiva:

VALUTAZIONE DESCRITTORI

10 DIECI Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli a contesti diversi, elaborandoli autonomamente. Viene attribuito ad alunni che dimostrino di aver sviluppato pienamente le competenze previste, di possedere una completa conoscenza degli argomenti, un corretto uso dei linguaggi specifici ed una sicura padronanza degli strumenti.

9 NOVE Corrisponde al raggiungimento di tutti gli obiettivi, con capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di aver sviluppato le competenze richieste, di possedere una conoscenza completa degli argomenti, di usare in modo corretto i linguaggi specifici e con capacità gli strumenti.

67 8 OTTO Corrisponde al sostanziale raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di

elaborazione delle conoscenze abbastanza autonoma. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di aver sviluppato in gran parte le competenze richieste, di possedere una conoscenza degli argomenti quasi completa e di usare in genere in modo corretto i linguaggi specifici e gli strumenti.

7 SETTE Corrisponde al raggiungimento quasi completo degli obiettivi e ad una discreta capacità di elaborazione delle conoscenze. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di aver sviluppato in buona parte le competenze previste e di possedere una conoscenza degli argomenti abbastanza completa, con qualche incertezza nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.

6 SEI Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi minimi. Sarà attribuito ad alunni che dimostrino di aver sviluppato un grado minimo di competenze, di possedere una conoscenza non approfondita degli argomenti, con incertezze nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.

5 CINQUE Corrisponde a un non completo raggiungimento degli obiettivi minimi. Sarà attribuito ad alunni che dimostrino uno sviluppo inadeguato delle competenze richieste e che evidenzino conoscenze scarse o lacunose e/o difficoltà nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.

68 24.1

VERIFICA DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO

 Prove scritte

 Prove orali

 Prove strutturate (test a risposta chiusa o aperta)

 Prove pratiche

 Prove di laboratorio

 Relazioni (testi a schema rigido)

 Prove di analisi e sintesi (riassunto, mappa concettuale)

 Composizioni a schema guidato

 Problemi

 Lavori di gruppo

 Prove di strategia

 Prove MT (italiano e matematica)

24.2

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

La valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e finalizzata a mostrare il progresso dell’alunno. La valutazione potrà quindi essere:

 Identica a quella della classe

 In linea con quella della classe ma personalizzata

 Differenziata

La scelta sarà espressa nel PEI di ogni singolo alunno

69 24.3

LA VALUTAZIONE D’ISTITUTO

La recente normativa sulla valutazione d’Istituto (DPR n. 80/2013, Direttiva n.11 del 18 settembre 2014, C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014) , impone alle scuole il dovere di auto valutare la loro azione di formazione educativa e culturale, la loro organizzazione interna, l’utilizzazione delle risorse ed i risultati conseguiti.

A partire dall'a.s. 2012-2013 presso la nostra Direzione Didattica, è stato istituito un nucleo di autovalutazione che ha focalizzato l'attenzione sui risultati di apprendimento come punto di riferimento fondamentale, esaminando preliminarmente l’ambiente, il capitale sociale, le risorse economiche e materiali a disposizione, le risorse professionali, lo sviluppo della relazione educativa e tra pari, gli aspetti relativi all’inclusione e all’integrazione.

La scuola, ogni anno, procede inoltre alla somministrazione delle prove Invalsi (Istituto Nazionale Valutazione Scuola Italiana) per la valutazione degli apprendimenti (linguistici,/logico-matematici/scientifici). Gli esiti delle prove comunicati dall’INVALSI vengono comparati con quelli nazionali e territoriali ed attentamente esaminati per effettuare opportune valutazioni e riflessioni sulle competenze da sviluppare.

Si possono distinguere le seguenti azioni:

un’autoanalisi iniziale per descrivere la situazione esistente (il progetto educativo che c'è nei fatti), prenderne coscienza, individuare gli aspetti soddisfacenti da mantenere e consolidare e quelli negativi o comunque di minor soddisfazione rispetto ai quali promuovere interventi migliorativi, costruendo così un progetto intenzionale;

un monitoraggio in itinere, per seguire l'attuazione del progetto educativo, in modo da acquisire le informazioni per decidere eventuali interventi di facilitazione, di rimozione di ostacoli o di adeguamento del progetto;

un’autovalutazione finale per esprimere il giudizio sulla qualità dell'attuazione del progetto, che costituisce anche un’analisi di situazione per il successivo anno scolastico.

Fattori di qualità del servizio scolastico:

 perseguimento di traguardi irrinunciabili comuni e predefiniti;

 collegialità del lavoro dei vari operatori all’interno della scuola;

 raccordo tra i docenti per garantire l’unitarietà dell’insegnamento;

 chiarezza delle varie fasi del percorso didattico;

 disponibilità dei docenti all’innovazione ed all’aggiornamento professionale;

 rapporto collaborativo tra scuola e famiglie;

 apertura al territorio;

 utilizzo dei contenuti culturali per far conseguire valide competenze agli alunni.

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SICUREZZA

La promozione della cultura della sicurezza e la relativa formazione costituiscono l’obiettivo prioritario del D.lgs. 626 /1994 e del D.lgs. 9 aprile 2008, n.81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La scuola promuove la cultura della sicurezza attraverso una sistematica attività di informazione e formazione rivolta a tutte le componenti scolastiche e mediante la predisposizione di un adeguato ed efficace sistema organizzativo di prevenzione e protezione (v. anche organigramma/funzionigramma).

Inoltre, in tutti i plessi, sono previste prove di evacuazione in preparazione al caso di incendio e terremoto. I bambini vengono allenati a svolgere attività di sicurezza (evacuazione ma anche esperti per un confronto sugli incidenti domestici, protezione civile, ambulanza) affinché diventi per loro esperienza e competenza.

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