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Valutazione di incidenza

Nel documento COMUNE DI CALVELLO (pagine 32-38)

Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile il mantenimento delle risorse naturali rappresenta un importante strumento per perseguire la tutela ambientale all’interno delle aree protette. Tali territori, quasi sempre lontani dai processi depauperanti dello sviluppo industriale, sono chiamati a preservare un ingente capitale floristico e faunistico. Per ciò che concerne le interferenze sulla componente biotica, esaminando le tabelle relative alla descrizione delle specie e alla distribuzione degli areali (Boitani L. et al., 2002, Ministero dell’Ambiente, Direzione per la Conservazione della Natura) si è notato che nessuna delle specie precedentemente elencate risulta subire interferenze seppure temporaneamente, sulle proprie abitudini comportamentali e alimentari.

Non si è riscontrata, infatti, alcuna possibilità di interferenza tra le specie di anfibi e rettili presenti nel ZPS con le attività di utilizzazione boschiva.

Per quanto concerne le interferenze sulla avifauna presente nelle particelle soggette a taglio, occorre precisare che l’esecuzione delle operazioni di contrassegnatura delle matricine terrà in debito conto le esigenze legate alla nidificazione della maggior parte delle specie di uccelli, limitando il prelievo di soggetti da seme e/o polloni su ceppaie interessate da tronchi cavi e/o morti in piedi (ovviamente se esistono le condizioni). Si opterà, inoltre di rilasciare in situ eventuale presenza di tronchi di alberi schiantati per cause naturali come necromassa utile tale da arricchire il suolo (ovviamente se esistono le condizioni).

Considerando che le operazioni di utilizzazione del lotto boschivo, anche in virtù della lottizzazioni (lotto 1 e 2) che difatti riduci gli impatti paesaggistici considerato che le utilizzazioni saranno declinate su due stagioni silvane (1° Ottobre 2019 – 31 Marzo 2020 per il lotto 1; 01 Ottobre 2020 – 31 Marzo 2021 per il lotto 2), ritenendo l’inevitabile azione di disturbo sull’avifauna sia da considerarsi temporanea e pertanto non particolarmente impattante sullo status attuale degli habitat limitrofi della ZSC, atteso che questi non rientrano nel lotto ma lo lambiscono (habitat 6210-91MO-9210). Inoltre si precisa che le specie dell'avifauna elencate risultano definibili come specie non a rischio dal punto di vista della loro permanenza nell'area e del mantenimento delle loro abitudini.

Per quanto riguarda le interferenze sulla componente abiotica, si può con certezza affermare che si debbano ritenere del tutto inesistenti, non essendo previsti movimenti di terra per l’apertura di nuove piste, né versamenti di sostanze nocive o altri fattori che possano interferire con la componente abiotica.

Pertanto, sia la componente suolo, sia la componente delle acque superficiali e sotterranee non sarà sottoposta ad alcuna azione perturbatrice.

Non vi sono, infine, interruzioni di connessioni ecologiche, di spazi naturali, poiché gli interventi non contemplano in alcun modo modificazioni del paesaggio.

Durante le fasi di utilizzazione e di esbosco nell’ambito della cantierizzazione del progetto di taglio si registrerà inevitabilmente un aumento della presenza antropica e del traffico veicolare, ma tale attività è da ritenersi irrilevante ai fini del mantenimento della qualità e delle caratteristiche del sito e degli habitat in esso presenti.

Per ridurre al minimo gli impatti si è previsto di effettuare le operazioni di concentramento ed esbosco del legname sfruttando al massimo la viabilità esistente (esclusivamente) peraltro riportata in cartografia di progetto. Si è previsto che le fasi di concentramento non avvengano con lo strascico bensì con il caricamento su cesta dal letto di caduta all’imposto del legname che come già detto avverrà nelle aree vuote verosimilmente nelle aree fuori intervento selvicolturale nei pressi della strada sterrata e a fondo misto che conduce alla superficie boscata; per tale ragione si eviterà l’eccessiva asportazione della lettiera e l’eccessivo compattamento degli strati superiori di humus;

seguirà la fase di carico con pinze idrauliche sistemate punti privi di piante/polloni (viabilità di servizio), verosimilmente aree vuote nei pressi della viabilità principale che conduce al lotto ceduo lungo la viabilità di servizio. In tutti i casi non sono previsti movimenti di terra.

Si avrà cura inoltre di osservare il fermo dei lavori di utilizzazione nel periodo coincidente con l’epoca di riproduzione dell’avifauna.

6.1 Descrizione e dati relativi alla relazione di taglio

Superficie di intervento

L’intervento di taglio boschivo si estende su una superficie utile di 51.80.89 ettari, ripartita in due lotti di cui lotto 1 di ha 22.24.61 e lotto 2 di ha

L’intervento di taglio boschivo comporterà limitatamente al periodo (giorni) di effettiva esecuzione dei lavori, le seguenti alterazioni:

- disturbo antropico;

Utilizzo delle risorse

Per la tipologia di intervento l’utilizzo delle risorse è elevato trattandosi di un bosco ceduo sottoposto a taglio colturale e si stima il prelievo in ragione di 100,548 m3/ha per un totale di 5.209,3 m3 della massa legnosa.

Produzione di emissioni e rifiuti

Emissione di gas di scarico derivanti dalle macchine operatrici (trattori per lo smacchio, motoseghe).

Occupazione di spazi liberi

L’intervento comporta l’occupazione temporanea di alcuni spazi in prossimità delle radure esistenti per il deposito del materiale di risulta derivante dal taglio, per essere, nei periodi previsti trinciato/cippato

Durata dell’attuazione dell’intervento

Per l’estensione e la tipologia di intervento, non può essere inferiore ai 150 giorni lavorativi per stagione silvana, nel nostro caso 300 approssimativamente 300 giornate essendo 2 stagioni silvane su due lotti.

Effetti combinati con altri derivati da diversi piani o progetti

Non vi sono altri progetti e non interferisce con altri piani di zona

SIGNIFICATIVITA’ DEGLI IMPATTI operatrici (motoseghe e trattori utilizzati per l’esbosco del materiale), si dovranno utilizzare macchine ed attrezzature omologate a normativa CE. Inoltre, si prescrive di sospendere ogni attività nel periodo di riproduzione delle specie presenti, più precisamente da aprile a fine settembre.

6.2 Incidenza del progetto

Titolo del progetto Progetto di taglio boschivo – Bosco ceduo a prevalenza di cerro con

Nome sito: Appennino Lucano, Monte Volturino Comune: Calvello (Pz)

Provincia: Potenza

Estensione dell’area: 9736 ha

Altitudine max/min 338/2005 m s.l.m.

Regione Bio-Geografica: Mediterranea ZSC: IT9210205 Tipo B

Nome sito: Monte Volturino

Titolo del progetto Progetto di taglio boschivo – Bosco ceduo a prevalenza di cerro con

Estensione dell’area: 1858 ha

Regione Bio-Geografica: Mediterranea

Descrizione del progetto

Trattasi di un intervento di taglio boschivo da realizzarsi in un bosco ceduo a prevalenza di cerro, caratterizzato dalla presenza di un sottobosco erbaceo ed arbustivo tipico dei cedui e specificatamente rovi soprattutto alle esposizioni est viceversa alle esposizioni nord traspare una scarsa presenza di vegetazione infestante.

Si prevede, il rilascio di 100 matricine all’ettaro in prevalenza di età pari al turno del ceduo a causa della scarsità di matricine del doppio del turno, avendo accortezza di rilasciare nell’eventualità ci fossero alcuni individui secchi o danneggiati, di maggiori dimensioni, ancora in grado di svolgere una funzione ecologica importante (es. rifugio per la fauna).

Per quanto riguarda l’intervento di ripristino delle piste da utilizzare in fase di esbosco, ove necessario si prevede la regolarizzazione del piano viabile, riducendo al minimo i movimenti di terra (pareggiamento).

Modalità di esecuzione dell’intervento

Il taglio delle piante avverrà con motosega a catena. Si prevede di riservare al taglio alcuni nuclei boscati posti in due aree e nello specifico in corrispondenza di aree di forra (fosso di importanza minore non censito nella rete toponomastica) nella particella catastale 69 in zone a media pendenza nel bosco ceduo; allo stesso modo un nucleo più grande in parte delle particelle catastali 27-29-16-20-39-87-82-84-53-69 lungo il Fosso Varlanza.

Si avrà obbligo di rilasciare a dote del bosco, ove ci siano le condizioni, le migliori piante da seme che fungeranno da matricine (piante portaseme) e/o in sostituzione i migliori polloni in ceppaie così come previsto dalla normativa regionale di riferimento.

Gli interventi di cui sopra si realizzeranno nel seguente modo:

a) Abbattimento

-L’abbattimento sarà eseguito tramite la recisione delle piante;

-Il taglio sarà eseguito il più vicino possibile al suolo;

b) Allestimento

-l’allestimento (taglio e sramatura del materiale tagliato) sarà effettuato sul letto di caduta;

-i residui di lavorazione (ramaglia) dovranno essere accumulati nelle aree vuote e/o triturati in loco;

-gli stessi residui dovranno poi essere distribuiti in tutta la superficie del lotto e non potranno essere accumulati lungo piste per una distanza di 20 metri.

c) Concentramento ed esbosco

-trasporto del materiale di risulta rinveniente dal taglio delle piante dal letto di caduta direttamente ai piazzali di carico posti lungo la viabilità interna oppure all’esterno del lotto.

Progetto direttamente

Titolo del progetto Progetto di taglio boschivo – Bosco ceduo a prevalenza di cerro con

Non risultano altri piani e/o progetti in atto nella zona di intervento

6.3 Valutazione della significatività degli effetti

Componenti abiotiche

Effetti dell’intervento

Atmosfera L’intervento non modifica l’attuale composizione gassosa e non modifica la qualità dell’aria

Suolo e sottosuolo - Taglio: l’intervento può comportare temporaneamente e limitatamente ai punti di passaggio dei mezzi di trasporto, una lieve compattazione e movimento del terreno. In particolare il transito dei trattori gommati avrà un effetto positivo lungo la viabilità di servizio all’occorrenza cartografata. Non vi sarà alcuna modifica del sottosuolo.

- Ripristino di piste: l’intervento comporta ove necessario, temporaneamente un ridotto (lieve) movimento di terreno.

Uso del suolo (componente agronomica)

L’intervento non modifica la componente agronomica

Acque superficiali e sotterranee

L’intervento non modifica l’attuale regimazione delle acque.

Componenti biotiche

Flora L’intervento, come in precedenza esposto, interessa il taglio di un bosco ceduo a prevalenza di cerro che difatti riguarda l’utilizzazione di un bosco a fine ciclo; la vegetazione arbustiva verrà interessata dalle utilizzazioni tranne le specie importanti di flora protette quali l’orchidea minore, l’orchidea sambucina, il barbone, il laserpizio del meridione, la carlina zolfina e la draba gialla così come la componente erbacea le piante di specie sporadiche laddove siano presenti.

Fauna Come detto in relazione, si prevede un disturbo temporaneo e circoscritto alla fauna, per effetto dei rumori derivanti delle macchine operatrici (motoseghe e trattori utilizzati per eseguire l’intervento).

Connessione ecologica

L’intervento non comporta frammentazione ambientale tale da impedire lo spostamento della fauna nell’ambito di uno stesso habitat.

Ecosistema naturale

L’area interessata dall’intervento, dell’estensione di circa 51.80.89 ettari fa parte di un complesso molto più ampio individuato dalla rete ecologica Natura 2000 sia come ZPS (superficie nella ZPS di circa ha 0.88.39 ettari) e sia come ZSC (superficie pari a 0.00.00 ettari ma limitrofa). Il tipo di intervento da eseguire, come già illustrato in precedenza, non comporta frammentazione tra gli ambienti naturali (ampliamento della foresta e/o viceversa della superficie a pascolo), lasciandoli intatti.

Paesaggio L’intervento, per la sua tipologia comporta una modifica “visiva” al paesaggio tipica dei boschi cedui dopo l’utilizzazione per effetto del rilascio di 100 matricine/ha. Il paesaggio nelle immediate vicinanze è occupato da altri cedui alcuni dei quali già utilizzati, altri da utilizzarsi con superfici similari e/o ben più grandi. In tale occasione è lecito precisare che per limitare al massimo l’impatto paesaggistico s’intende lottizzare il complesso boscato in due lotti (lotto 1 e lotto 2).

6.4 Stima qualitativa e quantitativa degli impatti: la valutazione

Negli ultimi anni la valutazione degli impatti potenziali e reali, diretti e indiretti, primari e secondari ha avuto una forte evoluzione. La comunità scientifica, ha prodotto, in merito numerosi studi fornendo strumenti utili per le valutazioni ambientali.

Uno strumento molto utile che deriva da questi studi e facilmente applicabile è dato dalle matrici, in grado di dare una definizione quantitativa e qualitativa degli impatti in relazione a tutte le componenti valutabili.

Le matrici vengono utilizzate per rappresentare la relazione di causa-effetto tra una determinata azione ed un determinato impatto ambientale e sono riportate nella tabella che segue.

6.5 Griglia di attribuzione dei livelli di impatto ed interventi di mitigazione

AZIONI RILEVANTI DI PROGETTO

COMPONENTI E

FATTORI AMBIENTALI Valore attribuito all’impatto

NATURA DELL’IMPIANTO MISURE DI MITIGAZIONE

AGRONOMICA 0 Assenza di impatto Nessuno

VEGETAZIONE 1

Impatto moderato, in quanto l’intervento interessa il bosco ceduo consistente nel taglio raso con rilascio di 100 matricine ad ettaro, non modificando la struttura del popolamento e preservando le specie di flora e fauna ritenute importanti.

Saranno rilasciati due nuclei non ceduati di bosco al fine di mantenere la

biodiversità sia lungo bacini idrici che non per una percentuale pari al 4,06% della superficie boscata reale (ha 54.00.34).

FAUNA 1

Disturbo temporaneo causato dal rumore emesso dalle macchine operatrici (trattori, motoseghe).

Trattasi di impatto lieve e limitato nel tempo e nello spazio.

Gli interventi saranno eseguiti al di fuori del periodo di riproduzione della fauna presente che secondo quanto riportato dalla D.G.R. n. 655/2008, trattandosi di habitat aree forestali planiziali e collinari escludono ai fini del taglio boschivo il periodo compreso tra metà marzo a fine Aprile). Saranno, altresì, impiegate macchine a minor impatto omologate secondo la normativa CE.

Nel documento COMUNE DI CALVELLO (pagine 32-38)

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