Risparmio energetico annuale conseguito
7. Valutazione dell’efficacia e dell’efficienza economica dei principali strumenti nazionali per il miglioramento dell’efficienza energetica
In Italia, gli strumenti messi in campo per superare le barriere che impediscono o ritardano il miglioramento dell’efficienza energetica sono molteplici e di varia natura:
RD & D: misure governative di investimento o agevolazione degli investimenti in ricerca tecnologica, sviluppo, dimostrazione, nonché le attività di distribuzione;
formazione e sensibilizzazione: misure volte ad aumentare la conoscenza, la sensibilizzazione e la formazione tra i soggetti interessati o gli utenti;
incentivi finanziari e sovvenzioni: misure che incoraggiano o stimolano determinate attività, comportamenti o investimenti utilizzando strumenti finanziari e fiscali;
accordi volontari: misure che nascono dall’impegno volontario di agenzie governative o enti del settore, sulla base di accordi formali;
permessi commerciabili: sistema di scambio di titoli di emissione di gas a effetto serra (Emissions Trading System, ETS), sistemi di titoli di efficienza energetica (certificati bianchi) derivanti da obblighi di risparmio energetico e sistemi di certificati verdi in base ad obblighi di produrre o acquistare energia di origine rinnovabile (in genere energia elettrica);
strumenti normativi: questa categoria copre una vasta gamma di strumenti con cui un governo obbliga gli operatori ad adottare misure specifiche e/o a relazionare su informazioni specifiche.
In rapporto ai diversi strumenti utilizzati, è opportuno procedere ad una valutazione degli stessi sulla base di specifici indicatori quantitativi che consentano l’individuazione delle misure più efficaci ed efficienti.
I principali strumenti di incentivazione e normativi attivati per il miglioramento dell’efficienza energetica sono stati analizzati al fine di valutarne l’efficacia in rapporto al raggiungimento dell’obiettivo di risparmio complessivo e di determinarne l’efficienza economica rispetto all’investimento totale e al contributo dello Stato.
La valutazione ha riguardato le principali misure per l’efficienza energetica in vigore nel quinquennio 2007-2011. L’obiettivo è quello di rendere disponibili elementi utili per la valutazione dell’impatto delle politiche e misure energetiche in essere e per l’individuazione delle misure più efficaci ed efficienti.
7.1 Metodologia
Per la valutazione degli strumenti di miglioramento dell’efficienza energetica è stato utilizzato l’approccio bottom-up. I dati relativi ai risparmi energetici conseguiti sono stati desunti dall’attività di monitoraggio del PAEE, condotta da ENEA e riassunti nel precedente capitolo 6.
Il quadro temporale e gli strumenti analizzati sono stati scelti tenendo conto della disponibilità dei dati necessari al processo di valutazione.
La valutazione è stata effettuata per i seguenti strumenti:
a) recepimento della Direttiva 2002/91/CE e attuazione del d.lgs. 192/05 con riferimento alla prescrizione di standard minimi di prestazione energetica degli edifici;
b) riconoscimento delle detrazioni fiscali (55%) per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti;
c) meccanismo per il riconoscimento di titoli di efficienza energetica (o certificati bianchi) ai sensi dei decreti ministeriali 20/07/04;
d) misure di incentivazione al rinnovo ecosostenibile del parco autovetture e autocarri fino a 3,5 tonnellate e applicazione del regolamento comunitario CE 443/200938.
A causa dell’esiguità del contributo al risparmio annuale e complessivo e della circostanza che la validità della misura è scaduta nel 2010, tra gli strumenti analizzati non si è tenuto conto della misura “Riconoscimento delle detrazioni fiscali (20%) per l’installazione di motori elettrici ad alta efficienza e di regolatori di frequenza (inverter)”.
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La valutazione è stata condotta sulla base dei due seguenti indicatori:
l’efficacia, che quantifica l'effetto concreto di uno strumento di politica, e rappresenta la differenza tra la situazione raggiunta con l'attuazione di uno strumento e il caso di non intervento. Può fare riferimento alla differenza di consumo di energia in termini assoluti nel corso di un periodo di tempo più lungo di un anno oppure, ciò che è più utile, può essere normalizzata con valori annuali; può anche essere espressa in termini relativi (in % per anno);
l’efficienza economica, che esprime il costo sostenuto per unità di energia risparmiata (ad esempio, euro per kWh risparmiato). L’indicatore può essere riferito all’investimento totale oppure all’entità del contributo pubblico.
7.2 Efficacia
L’efficacia dei singoli strumenti è stata valutata calcolando il contributo fornito da ciascuno di questi al conseguimento dell’obiettivo stabilito nel PAEE 2011 per l’anno 2016 (i.e. 126.540 GWh/anno).
Il grafico di figura 7.1 mostra quindi l’efficacia espressa come rapporto tra il valore del risparmio energetico conseguito, nel periodo dal 2007 al 2011, con interventi promossi da ciascuna misura di miglioramento e il valore dell’obiettivo di risparmio al 2016.
Figura 7.1 - Efficacia delle misure nel periodo 2007-2011
Circa l’80% del risparmio totale conseguito è relativo ad interventi realizzati nell’ambito dei due strumenti: D.lgs. 192/05 (standard minimi di prestazione energetica degli edifici) e titoli di efficienza energetica, che hanno fornito un contributo di entità pari rispettivamente al 37 e 43% del totale.
Gli interventi che hanno maggiormente contribuito al raggiungimento dell’obiettivo sono stati: l'installazione di impianti di riscaldamento efficienti nel settore residenziale, l’adozione di standard minimi di prestazione energetica nel settore terziario, l’installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento, di motori elettrici ad alta efficienza e i recuperi di calore nel settore industriale, il rinnovo eco-sostenibile del parco autoveicoli nel settore trasporti.
0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 <2007 2007 2008 2009 2010 2011 SMPE Edifici - 192/05 D. F. 55% T.E.E. EcoAuto
7.3 Efficienza economica
La tabella 7.1 fornisce la sintesi dei risultati dell’attività di valutazione dell’indicatore “efficienza economica” per ciascuno degli strumenti di incentivazione analizzati sia in rapporto all’investimento totale, sia al contributo dello Stato.
Tabella 7.1 - Efficienza economica degli strumenti di incentivazione
Misura Costo/efficacia investimento Euro/kWh Costo/efficacia contributo statale Euro/kWh Costo/efficacia % contributo statale Costo/efficacia % contributo privato Costo/efficacia rapporto pubblico/privato TEE --- 0,0041 --- --- --- Detrazioni fiscali 55% 0,1191 0,0655 55,0% 45,0% 1,22
Rinnovo ecosostenibile auto 0,5129 0,0631 12,3% 87,7% 0,14
Le misure esaminate promuovono interventi in settori economici diversi; risulta, pertanto, difficile dare una valutazione comparativa che tenga anche conto delle differenti dinamiche di mercato. Si può, comunque, osservare che il meccanismo dei titoli di efficienza energetica, oltre a fornire il contributo maggiore in termini quantitativi di energia risparmiata, risulta anche il più conveniente dal punto di vista dell’efficienza economica per il contributo statale.
La tabella 7.2 fornisce la valutazione dell’indicatore “efficienza economica” per lo strumento normativo “d.lgs. 192/05 – Standard minimi di prestazione energetica degli edifici”.
Tabella 7.2 - Efficienza economica dello strumento normativo
Norma Costo/efficacia investimento EXTRA Euro/kWh Costo/efficacia contributo statale
d.lgs. 192/05 - SMPE Edifici 0,1614 non applicabile
Il valore riportato in tabella deriva da una valutazione di massima dell’extra-costo al 2011 imputabile agli standard più stringenti introdotti dalla normativa. L’andamento di tale indicatore a partire dal 2005 decresce costantemente nel tempo e si va ad allineare con il valore osservato per gli interventi di riqualificazione realizzati nell’ambito del meccanismo delle detrazioni fiscali del 55%.
Gli standard stabiliscono i livelli minimi di efficienza energetica che i prodotti devono soddisfare. Essi rappresentano uno strumento chiave per influenzare le prestazioni energetiche degli edifici e delle apparecchiature. Secondo un’analisi condotta dall’Istituto Wuppertal39 questa misura risulta l’opzione preferita nella U.E. per superare le barriere all’efficienza.