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VALUTAZIONE DEI RISCHI

5. LA PROPOSTA DEL PROMOTORE

5.8. PRIMI ACCENNI AL PIANO DI SICUREZZA

5.8.7. VALUTAZIONE DEI RISCHI

L’elenco, non esaustivo in quanto relativo ad un progetto preliminare, definiva le indicazioni e disposizioni inerenti la stesura del piano di sicurezza e di coordinamento ai sensi del D.L. 494/96 in vigore in quel momento. Lo scopo era segnalare ed individuare le situazioni particolari dell’opera da ampliare ed approfondire in fase esecutiva in considerazione delle particolari scelte di carattere tecnico- esecutivo e temporale che in corso di progetto esecutivo sarebbe stato necessario valutare.

Segnaletica di cantiere

SEGNALE RIFERIMENTO

Divieto di ingresso alle persone non autorizzate

Accessi cantiere logistico e zone esterne al cantiere.

In cantiere è obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione individuale Utilizzo dei DPI

Segnalazione nei pressi della baracca di cantiere e nelle zone interessate a particolari situazioni (raggio di azione gru - presenza lavorazioni particolari)

Annunciarsi in ufficio prima di accedere al cantiere

All’esterno del cantiere presso l’accesso pedonale e carraio

Vietato pulire, oliare, ingrassare organi in moto

È esposto nei pressi della centrale di betonaggio, betoniere, mescolatrici per calcestruzzo.

Vietato eseguire operazioni di riparazione o registrazione su organi in moto

È esposto nei pressi della centrale di betonaggio, betoniere, mescolatrici, pompe e gru.

Vietato passare e sostare nel raggio d’azione della gru e dell’escavatore e dei mezzi semoventi in generale.

È esposto in corrispondenza dei posti di sollevamento dei materiali.

Vietato passare e sostare nel raggio d’azione

dell’escavatore (o pala )

È esposto in prossimità della zona dove sono in corso lavori di scavo e/o movimento terra con mezzi

Attenzione carichi sospesi È esposto nelle aree di azione delle gru ed in

corrispondenza delle zone di salita e discesa dei carichi.

Protezione del capo È presente negli ambienti di lavoro dove esistono

pericolo di caduta materiale dall’alto o urto con elementi pericolosi.

Pericolo di tagli e protezione di schegge

È presente nei pressi delle attrezzature con tali rischi

Estintore Zone fisse (baracca ecc.)

Zone mobili (nei pressi di lavorazioni a rischio)

Divieto di fumare Nei luoghi chiusi

Pronto soccorso Nei pressi della cassetta di medicazione

Macchine e impianti previsti in cantiere

Il Piano di Sicurezza e Coordinamento, previsto nel progetto esecutivo, doveva valutare e/o ipotizzare la presenza in cantiere delle singole macchine ed attrezzature

Tutti i macchinari presenti in cantiere dovranno essere a norma e non potranno essere ammessi macchinari fuori norma.

Di seguito le principali categorie di macchinari e attrezzature particolarmente pericolose da tenere in considerazione ai fini del rischio:

Impianto logistico di cantiere Ponteggio metallico

Montacarichi esterno Trabattelli

Gru, escavatori idraulici, pinze idrauliche Argano a bandiera

Betoniere

Macchine da taglio: seghe circolari, taglia mattoni,

Macchine da perforazione: martelli demolitori, perforatori elettrici Saldatori

Macchine per la lavorazione del ferro Quadri elettrici di piano

Gruppo elettrogeno Lampade portatili

D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale)

I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) dovranno essere corredo indispensabile dei lavoratori che devono sempre provvedere al loro uso in relazione ai rischi specifici di lavorazione.

Veniva sottolineata l’importanza che gli operai siano forniti di DPI adeguati, formati all’uso e sorvegliati sulla corretta applicazione in cantiere, in special modo nelle situazioni di sovrapposizione od interferenza delle fasi lavorative o a situazioni particolari proprie della realizzazione dell’opera.

Sarà necessario prescrivere tutte le attenzioni nei confronti dell’utilizzo di sostanze e prodotti nocivi, quali: bitumi e catrame per l’impermeabilizzazione delle coperture, fumi da saldature, collanti per pavimenti speciali, vernici, ecc. i cui effetti dannosi, per la salute degli utilizzatori, si possono manifestare a lungo termine.

È importante che vengano evidenziati non solo i rischi congeniti all’uso dei prodotti pericolosi, ma anche quelli che si possono manifestare nell’interferenza con altri prodotti utilizzati o in relazione alla contemporaneità con procedure lavorative effettuate.

Sorveglianza sanitaria

La tipologia del cantiere e le lavorazioni previste rientrano nelle normali attività di cantiere. Non si ravvisano quindi situazioni particolari tali da attivare accertamenti specifici.

Particolare attenzione va rivolta alle periodiche visite mediche cui i lavoratori devono essere sottoposti, nonché alle visite specialistiche in presenza di sostanze e prodotti nocivi ad alto rischio.

Esposizione al rumore

In relazione a quanto previsto dal D.lgs. 277/91 ed alle modalità precisate dall’art. 16 D.Lgs. 494/96 “Modalità di attuazione della valutazione del rumore”, è fatto obbligo di eseguire specifica valutazione di esposizione al rumore nel cantiere in oggetto valutando le macchine e le attrezzature utilizzate, le postazioni di lavoro e le specifiche situazioni lavorative.

Nelle situazioni ad alto rischio specifico è necessario effettuare visite audiometriche periodiche.

Procedure di emergenza

La tipologia del cantiere in oggetto non ravvisa particolari situazioni che implichino procedure specifiche di emergenza ed evacuazione del luogo di lavoro.

Il personale operante nella struttura dovrà conoscere le procedure e gli incarichi a ciascuno assegnati per comportarsi positivamente al verificarsi di una emergenza:

Compiti e procedure generali Procedure di Pronto Soccorso Come si può assistere l’infortunato

Fasi di cantiere

La distinzione delle diverse fasi di cantiere dovrà essere fatta considerando la necessità di mantenere il servizio sanitario esistente garantendo la sicurezza degli utenti ospedalieri e degli operatori di cantiere

Fase 1°: Accantieramento

- Collocazione di betta di adeguate dimensioni (vedi disegno allegato) collocata

- Montaggio grù direttamente in laguna, in prossimità della Fondamenta Nuova, che sarà utilizzata per le operazioni di carico e scarico, nonché per lseguire le operazioni di cantiere nella zona est

- Collocazione baracche di cantiere in area da ricavarsi nel cortile interno

dell’ospedale

Esigenze specifiche per la sicurezza ai sensi della 494/96

Realizzazione percorso protetto che garantisca il passaggio pedonale in Fondamenta Nuova. Detto percorso coperto potrà comprendere anche il muro vincolato dalla Soprintendenza che si trova in affaccio alla Fondamenta e che dovrà essere

mantenuto durante tutta la fase di cantiere, malgrado l’evidente disagio organizzativo che viene con ciò arrecato a tutta l’attività produttiva.

Realizzazione percorso protetto che permetta il normale ed indisturbato utilizzo della fermata ACTV.

Fase 2°: Spostamento cabina Enel e sottoservizi in genere

Verrà realizzato il nuovo allacciamento ENEL e la nuova cabina ricavando lo spazio all’interno dei locali in adiacenza alla Fondamenta appartenenti al complesso Santa Maria del Pianto.

Realizzazione di cunicoli/percorsi/cavidotti alternativi atti allo svincolo dell’area di cantiere dai sottoservizi esistenti

Fase 3°: Demolizione Padiglione Jona esistente

Demolizione edificio progressivamente per piani, mediante personale accuratamente istruito e secondo un protocollo atto a garantire la sicurezza delle lavorazioni. Per le demolizioni non si potrà far uso di dispositivi a percussione ma di pinze idrauliche utilizzabili da personale qualificato. Per la demolizione dei piani alti si potrà far uso di scivolo che permetta il reperimento del materiale da smaltire direttamente sulla betta.

L’attività dei demolizione non prevede lo smantellamento del piano fondazionale esistente che potrà essere utilizzato come piano di appoggio per le fasi di successiva realizzazione del nuovo padiglione.

Esigenze specifiche per la sicurezza ai sensi della 494/94

Realizzazione protezioni perimetrali atte alla sicurezza delle persone e al contenimento dei rumori e delle polveri

In particolare, realizzazione barriera acustica su tutta l’altezza del Padiglione Neurodermo, ancorata all’edificio stesso.

Fase 4°: Costruzione Nuovo Padiglione Jona

- Carotaggio, dove presente, platea di fondazione esistente

- Trivellazione pali diametro 40 cm, a 16 m di profondità

- Realizzazione batoli fondazionali

- Realizzazione struttura

- Installazione impianti

- Posa finiture

Esigenze specifiche per la sicurezza ai sensi della 494/94

Controllo delle manovre delle grù in funzione delle attività esistenti e limitrofe al cantiere.

Durante il tiro in alto dei materiali di costruzione, il passaggio pedonale in Fondamenta Nuove dovrà essere temporaneamente interdetto.

Fase 5°: Attivazione Nuovo Padiglione Jona

- Realizzazione collegamento provvisorio a Nuovo padiglione, attraverso

Neurodermo

- Spostamento Attività in Nuovo Padiglione

- Attivazione Nuovo Padiglione

Fase 6°: Messa a norma Padiglione Neurodermo ai sensi del DM 18.09.02

- Messa a norma piano primo

- Messa a norma piano secondo

- Messa a norma piano terzo

Fase 7°: Realizzazione Nuovo sistema dei percorsi e copertura cortile interno Le criticità di intervento di questa fase di lavoro sono evidenti, malgrado la limitata difficoltà realizzativa in sé dell’opera:

Descrizione Azione correttiva

Interdizione dei collegamenti diretti tra i padiglioni durante la fase di cantiere

Necessità di prevedere percorsi alternativi

Pericolo di intercettazione di sottoservizi esistenti

Realizzazione di opportuni by-pass impiantistici localizzati alle zone di possibile disturbo

Difficoltà di approvvigionamento del materiale di costruzione all’effettiva area di cantiere

Gli elementi strutturali (travi, colonne) in acciaio per la realizzazione del cunicolo e della copertura devono essere stoccati in un’area appositamente adibita, dopo la demolizione del vecchio Jona e prima dell’attivazione dello Nuovo Jona. Gli elementi della “pelle” di rivestimento possono invece essere trasportati all’occorrenza sfruttando l’attuale percorso di passaggio dello “sporco”