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Valutazione degli scenari alternativi: il modello CO 2 MPARE

PRIORITÀ 5 – Una regione più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio e delle iniziative locali

B) Sintesi delle interazioni ed effetti ambientali del Programma con le componenti, settori ed obiettivi ambientali regionali

5.9 Valutazione degli scenari alternativi: il modello CO 2 MPARE

L’analisi delle alternative è esplicitamente richiesta dalla direttiva comunitaria 42/2001/CE negli articoli 5(I) e 9(Ib) che prevedono una giustificazione delle scelte fatte, come anche a livello nazionale nella 152/2006 all’articolo 13(4) e allegato VI (h)101. A livello regionale102 il tema della valutazione delle alternative è affrontato al Capitolo 10 - Obiettivi di sostenibilità; nelle linee guida regionali si riporta quanto segue: ‘La valutazione deve essere effettuata per le ragionevoli ed effettive valutazioni, escludendo quindi la cosiddetta “alternativa 0” che rappresenta l’andamento del contesto in mancanza dell’attuazione del piano o programma’.

L’analisi di possibili scenari alternativi è stata valutata in relazione alle emissioni complessive di CO2 equivalente attraverso il modello CO2MPARE103, un software messo a disposizione dalla DG Regio, che consente di stimare l’impatto sulle emissioni di CO2 dei programmi nazionali e regionali finanziati con fondi Europei. Inserendo l’ammontare del finanziamento in euro per ciascuna azione prevista, è possibile quantificare (seppure con un’incertezza associata al metodo di calcolo) le emissioni di CO2 equivalente che ne derivano. In questa prima fase di valutazione, il metodo CO2MPARE è stato applicato sulla base dell’allocazione delle risorse rispetto agli Obiettivi Specifici, tenendo comunque conto delle azioni previste.

Con l’avanzamento dello stato di programmazione, sarà possibile aggiornare il modello predisponendo un maggiore livello di dettaglio nell’attribuzione delle risorse rispetto alla tipologia di azione previste. Per la definizione di scenari alternativi, il modello CO2MPARE è stato applicato modificando la ripartizione finanziaria a livello di priorità e di conseguenza la quota percentuale relativa a ciascun obiettivo specifico (OS).

È bene puntualizzare che alle varie classi di spesa (o SIC104) è stato associato un budget indicativo, non essendo possibile in questa fase di programmazione stabilire con maggiore certezza il preciso ammontare relativo a ciascuna azione di Programma. Sono così stati definiti tre scenari:

1. Scenario A: di Programma: suddivisione delle risorse assegnate ad ogni priorità ed OS secondo la ripartizione indicata nell’ultima versione di programma nel piano finanziario del POR FESR 2021-27:

il finanziamento è suddiviso in tre assi prioritari - di fatto gli obiettivi strategici 3 e 4 verranno sviluppati all’interno del programma operativo complementare finanziato con risorse nazionali. Le azioni previste nella priorità 1 assorbono il 55% del budget totale, alla priorità 2 viene dedicato il 39%

mentre alla priorità 5 il 6%.

2. Scenario B: bozza: suddivisione delle risorse assegnate ad ogni priorità ed OS secondo la ripartizione definita nella bozza di programma del febbraio 2022 indicata nel piano finanziario del POR FESR 2021-27: le principali concentrazioni finanziarie si trovano nella priorità 1 con il 45,2%. La priorità 2 di contro assorbe il 35,2% delle risorse. Il restante budget è diviso tra le priorità 3, 4 e 5.

3. Scenario C: rimodulato: le ripartizioni finanziarie delle priorità 1 e 2 sono state pressoché invertite, incrementando il budget dedicato alla priorità 2 nell’ipotesi di favorire gli obiettivi specifici di matrice ambientale. Dunque, in questo scenario la priorità 2 assorbe il 46% delle risorse finanziare contro un 32,7% dedicato alla priorità 1. Anche le ulteriori 3 priorità vedono una lieve modifica nel budget che comunque nel complesso non comportano variazioni sostanziali dal punto di vista dei risultati 4. Scenario D: omogeneo: ad ogni priorità stato assegnato lo stesso budget, quindi il 20% delle allocazioni

finanziarie, a sua volta suddiviso equamente tra gli OS delle priorità.

101 D.Lgs. 152/2006, ALLEGATO VI - Contenuti del Rapporto ambientale di cui all'articolo 13

102 Decreto del dirigente della p.f. valutazione e autorizzazioni ambientali, qualità dell’aria e protezione naturalistica n 13 del 17 gennaio 2020

103CO2MPARE, CO2 Model for Operational Programme Assessment in EU Regions

(http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/presenta/co2mpare/CO2MPARE_Final_report.pdf)

104 SIC: Standardized Investments Components, Classi di spesa previste dal modello CO2MPARE

Rapporto ambientale POR FESR MARCHE 2021-2027 – pag.108 POR

2021-2027 Scenari

Priorità 1 Priorità 2 Priorità 3 Priorità 4 Priorità 5 Scenario A

di Programma 310.853.000,00€ 220.420.000,00€ / / 33.915.000,00€

55,0% 39,0% / / 6,0%

Scenario B

bozza 319.612.900,00€ 248.540.700,00€ 41.541.200,00 € 18.792.426,00 € 77.995.700,00 €

45,2% 35,2% 5,9 % 2,7 % 11,0 %

Scenario C rimodulato

231.019.916,48 € 324.982.145,50 € 45.921.390,13 € 21.194.487,75€ 83.364.985,1 €

32,7% 46,0% 6,5% 3,0% 11,8%

Scenario D omogeneo

141.296.585 € 141.296.585 € 141.296.585 € 141.296.585 € 141.296.585 €

20% 20% 20% 20% 20%

Da tutti gli scenari considerati, emerge un contributo netto da parte del POR FESR 2021-27 alla riduzione di emissioni di CO2; il totale delle emissioni cumulative calcolate sull’intero periodo di programmazione (sette anni) corrispondente a -598 chilotonnellate (kt) di CO2 per lo scenario A, -517 chilotonnellate (kt) di CO2

per lo scenario B, a -734 kt di CO2 per lo scenario C e -205 kt di CO2 per lo scenario D. Nel totale cumulativo sono considerate sia le emissioni di CO2 che si registrano nella fase di costruzione del Programma e che si verificano in corrispondenza del suo primo anno attuazione e della messa in atto delle azioni previste, sia la fissazione di CO2 che avviene nella fase operativa, dagli anni successivi al primo. Nei tre scenari, seppur con diversa intensità la curva emissioni-fissazioni (figura 19) di CO2/anno segue lo stesso andamento e superato il primo anno di Programmazione la quota di emissioni di CO2/anno mantiene una decrescita costante, a significare che anno dopo anno il totale di CO2 fissata aumenta. Nell’ipotesi di una continuazione del Programma oltre i sette anni stabiliti, il livello di CO2/anno fissata raggiungerebbe il suo valore massimo presumibilmente al decimo anno dall’attuazione per poi mantenersi costante su valori negativi.

I grafici riportati di seguito dimostrano i risultati preliminari dell’applicazione del modello CO2MPARE per i quattro scenari considerati. In figura 17 vengono indicati gli investimenti totali dedicati alle principali categorie di spesa, mentre la figura 18 mostra i risultati in termini di kt di CO2 emessa (o risparmiata) con l’attuazione del POR FESR 2021-27 per le diverse categorie di spesa. In Figura 19 viene invece presentato l’andamento di CO2 (kt) nei sette anni di programmazione. I maggiori risparmi di emissione ottenuti con tutti gli scenari sono riconducibili essenzialmente alla assegnazione di risorse per la classe di spesa ‘energia’: questa al suo interno comprende componenti di investimento standardizzate (SIC Standard Investments Components, rappresentano le categorie sulle quali è tarato il programma CO2MPARE) che riguardano l’efficientamento energetico (OS 2.1) e l’utilizzo e la produzione di energie rinnovabili (OS 2.2); queste rappresentano le categorie con contributo più significativo alla fissazione di CO2. In generale, comunque, a contribuire alla quota di CO2 fissata in maniera rilevante sono le categorie relative alla protezione ambientale e alla prevenzione dei rischi, e anche le infrastrutture laddove siano applicati principi di eco-innovazione, ingegneria naturalistica ed efficientamento energetico.

L’applicazione del modello CO2MPARE potrebbe in questa fase sembrare prematura; tuttavia, il suo utilizzo durante la programmazione permette una prima valutazione dei possibili risultati attesi (in termine di emissioni di CO2) in funzione dell’allocazione delle risorse disponibili e, più in generale, delle scelte strategiche. L’analisi effettuata per il POR FESR Marche 2021-27 consente di pervenire alla conclusione che, in primo luogo, uno scenario in cui le risorse sono equamente suddivise tra le priorità non sembra essere ottimale in termini di emissioni di CO2 soprattutto se comparato con gli altri due scenari, comprovando la necessità di un budget maggiore dedicato alla priorità di matrice ambientale (2). Tra lo scenario B e il C, ferma restando la scelta delle strategie da attuare (definizione di priorità e OS) e il totale di risorse disponibili, gli spostamenti nella ripartizione delle risorse tra le priorità comportano un cambiamento piuttosto evidente da un punto di vista ambientale, poiché allocare più risorse alla priorità 2 comporterebbe un aumento dell’impatto positivo sull’ambiente, il che si evince dalla quota di emissioni GES cumulative relativa ai due scenari. In questo senso avrebbe senso attuare uno spostamento di risorse a favore della Priorità 2. Va notato però che la definizione degli scenari alternativi (C e D) non tiene conto della realtà industriale regionale di applicazione. Di fatto, in un’ottica di transizione industriale uno shift di risorse come quello proposto, per

Rapporto ambientale POR FESR MARCHE 2021-2027 – pag.109

quanto logico dal punto di vista meramente ambientale, potrebbe non essere in linea con la configurazione locale, che necessita di investimenti dedicati a nuovi insediamenti produttivi per ricreare la base industriale che si è perduta e si sta perdendo in modo particolare nelle aree colpite dalle maggiori crisi settoriali o quelle che hanno subito il sisma del 2016. In questo senso, lo scenario di default A, quindi, risulta essere il giusto compromesso in termini di distribuzione di budget, per quanto variazioni a favore della priorità ambientale, anche in luce di una transizione ecologica oltre che industriale sono comunque auspicabili, entro i limiti dettati dal contesto locale.

Figura 17. Totale degli investimenti per i principali temi del Programma (Milioni €)

Figura 18.Emissioni per i principali temi del Programma (kt CO2)

Ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione ed imprenditorialità Informazione Trasporti Energia Protezione ambientale e prevenzione dei rischi Turismo Cultura Rigenerazione urbana e rurale Aumento dell'adattabilidei lavoratori e delle aziende, delle imprese e degli imprenditori Aumento dell'inclusione sociale delle categorie sfavorite Investimenti in infrastrutture sociali Mobilizzazione per riforme nei campi di impiego e inclusione Riduzione di costi addizionali che ostacolano lo sviluppo delle regioni ultraperiferiche Assistenza tecnica

0 50 100 150 200 250 300

Scenario A Scenario B Scenario C Scenario D

Ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione ed imprenditorialità Informazione Trasporti Energia Protezione ambientale e prevenzione dei rischi Turismo Cultura Rigenerazione urbana e rurale Aumento dell'adattabilidei lavoratori e delle aziende, delle imprese e degli imprenditori Aumento dell'inclusione sociale delle categorie sfavorite Investimenti in infrastrutture sociali Riduzione di costi addizionali che ostacolano lo sviluppo delle regioni ultraperiferiche Assistenza tecnica

-700 -600 -500 -400 -300 -200 -100 0 100 200

Scenario A Scenario B Scenario C Scenario D

Rapporto ambientale POR FESR MARCHE 2021-2027 – pag.110 Figura 19. Emissioni cumulative di GES (kt CO2/anno)