Repubblica Italiana Regione Siciliana
VALUTAZIONI FINALI
CONSIDERATO che il progetto prevede la realizzazione di un impianto dalla potenza di 7.000 kW in due Aree (Area 1 e AREA 2), con un’estensione di 18ha, in corrente alternata, da sorgere nel comune di Mazara del Vallo costituito da un sistema di pannelli fotovoltaici disposti a stringhe con sistema a tracker mono-assiali e da un sistema di vie d’accesso e comunicazione interne dove verranno interrati anche i cavidotti
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Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
CONSIDERATO che l’area dell’impianto comprende anche una fascia di rispetto lungo il perimetro di una larghezza pari a m 10,00, che sarà trattata in progetto come area a verde;
CONSIDERATO che il terreno su cui verrà costruito l’impianto fotovoltaico confina a nord con il canale Delia e a sud con un canale secondario;
CONSIDERATO che dal punto di vista urbanistico le particelle interessate dal progetto risultano classificate, in base al piano regolatore del comune di Mazara del Vallo, come area agricola (zona E/1 verde agricolo);
CONSIDERATO e VALUTATO che l’area interessata dal progetto non interferisce con vincoli ambientali e paesaggistici mentre si evidenziano alcune interferenze del tracciato del cavidotto con la fascia fluviale del Delia e dei suoi affluenti (Livello di Tutela 1, art.28 – 8a) e con Aree di interesse archeologico (Livello di Tutela 1, art. 28 – 8b);
VALUTATO che non sono presenti aree protette in un raggio di km 5 e non ci sono incidenze su habitat e specie protette, né vincolo idrogeologico;
VALUTATO che sono acquisiti agli atti i pareri favorevoli della SNAM Rete Gas S.p.A., dell’Assessorato della Salute - Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico- Servizio 1, Libero Consorzio di Trapani, Assessorato Energia, servizio 8 e 10;
VALUTATO che l’analisi degli impatti sulle componenti ambientali evidenzia impatti bassi e/o trascurabili.
Il progetto non genera conflitti nell’uso delle risorse e non sono previste emissioni in atmosfera, nella fase di esercizio, scarichi idrici o nel sottosuolo che possano determinare perturbazioni all’ambiente;
VALUTATO che la realizzazione dell'opera non comporterà emissioni di inquinanti, eccettuate quelle relative alla fase di cantiere, che saranno contenute mediante opportune misure di prevenzione;
CONSIDERATO e VALUTATO che la costruzione dell’impianto fotovoltaico ha effetti positivi non solo sul piano ambientale, ma anche sul piano socioeconomico, costituendo un fattore di occupazione diretta sia nella fase di cantiere che nella fase di esercizio dell’impianto, contempera le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili;
VALUTATO che il progetto prevede un piano di mitigazione con superfici verdi al perimetro e all’interno del sito di impianto. Gli interventi di mitigazione sono finalizzati alla minimizzazione delle interferenze ambientali e paesaggistiche delle opere in progetto. Nel caso specifico, considerata la tipologia dell’opera in progetto la società promotrice ha ritenuto di provvedere alla realizzazione di macchie arboree arbustive da realizzare nelle zone di maggior visibilità dell’impianto, in particolare lungo il confine dell’impianto, al fine di schermare l’impatto visivo dell’opera e ricostruire l’originaria trama paesaggistica dell’area; stessa tipologia d’intervento riguarda la fascia di rispetto del vicino canale Delia, libera dai pannelli, dove si eseguirà anche la coltivazione del ulivo;
VALUTATO che in riferimento all’impatto visivo, la fascia alberata di 10 m prevista in progetto e le zone verdi interne ed esterne – ed in particolare il sistema di riconversione di oltre 10 ha a uliveto e pascolo garantiscono, un sufficiente mascheramento e l’assenza del cosiddetto “effetto lago”;
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CONSIDERATO E VALUTATO che con riferimento alle opere di mitigazione emergono delle incongruenze, dovute anche ad esempio al richiamo alla coltivazione del fico d’india, è necessario prescrivere una condizione ambientale;
CONSIDERATO E VALUTATO che il progetto e lo studio ambientale citano quantità modeste dei movimenti di terra relativa a tutti i lavori di cantiere, stimabile in circa 8.800 mc., compresi i cavidotti interni ed esterni, ed è necessario applicare la normativa di cui al DPR 120/2017;
VALUTATO che parte dell’impianto ricade internamente all’area di esondazione per ipotetico collasso della diga Trinità n. 14 e che pertanto è necessari acquisire .il parere dell’Autorità di Bacino
CONSIDERATA anche la presenza di un secondo impianto, ubicato nella Contrada “Piana Berlingeri” nello stesso comune dell’impianto in progetto, di proprietà della stessa ditta proponente, già autorizzato da questa CTS con parere n. 425 del 22.12.2020, denominato “MAZARA UNO” della potenza nominale di 7000 kWp, costituisce anch’esso “cumulo con l’altro progetto” contribuisce al superamento della soglia dimensionale fissata nell’allegato IV alla parte II del Decreto Legislativo n. 152/2006 per la specifica categoria progettuale;
CONSIDERATO che il Proponente ha anche affermato che “In riferimento al predetto elettrodotto interrato, il cui progetto ne prevede l’ubicazione anche in tratti esterni alla sede stradale e la costituzione di fasce di asservimento necessarie alle lavorazioni e alle misure di sicurezza indicate dalla normativa vigente, nonché per l’area individuata dalla posa della cabina di consegna, si verificherà prima dell’avvio dei lavori, la possibilità di procedere attraverso accordi diretti con i proprietari per la concessione delle servitù di elettrodotto e di passaggio, comprendenti anche quelle per le fasce asservite dalle infrastrutture e-distribuzione, come alternativa alla procedura di esproprio, comunque prevista dalla normativa vigente. Si precisa che in caso di mancato buon esito di dette trattative, il proponente si avvarrà della procedura espropriativa per pubblica utilità”;
CONTEMPERATE le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili;
CONSIDERATO quanto affermato nella “Relazione agronomica, botanico e faunistico”, coma sopra riportato;
VALUTATO che nel complesso l’impianto in oggetto risulta compatibile con le caratteristiche ambientali, urbanistiche e territoriali del contesto in cui è stato previsto, anche in considerazione delle condizioni ambientali sotto riportate.
VALUTATO che il progetto non genera impatti significativi ovvero interferenze rilevanti sulle componenti ambientali esaminate, in considerazione degli interventi di mitigazione e delle condizioni ambientali del presente parere.
RILEVATO che, in funzione della presenza di “condizioni ambientali”, sarà cura del competente Servizio regionale acquisire l’autorizzazione del Proponente, ai sensi del co. 8 dell’art. 19 del D.Lgs. 152/2006 e smi.
In assenza di autorizzazione, il presente Parere si ritiene inefficace;
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La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale ESPRIME
parere di non-assoggettabilità alla VIA del Progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico da 7,00 MW in territorio del Comune di Mazara del Vallo (TP) in Contrada “Berlingeri” denominato “Mazara due” a condizione che siano ottemperate le seguenti condizioni ambientali:
Condizione Ambientale n. 1
Macrofase Ante operam
Fase Progettazione esecutiva
Ambito di applicazione Aspetti progettuali
Oggetto della prescrizione
Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere trasmessa copia del progetto esecutivo rielaborato in funzione delle prescrizioni impartite dal presente parere e da tutti gli Enti intervenuti nel Procedimento. Il progetto esecutivo dovrà contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Impatto Ambientale e nella documentazione di Progetto esaminata non in contrasto con le seguenti prescrizioni e dovrà essere aggiornato con le prescrizioni di tutti gli Enti.
Termine avvio Verifica
Ottemperanza In fase di progettazione esecutiva
Ente vigilante Autorità Ambientale della Regione Siciliana Ente coinvolto
Condizione Ambientale n. 2
Macrofase Ante operam
Fase Progettazione esecutiva
Ambito di applicazione Aspetti progettuali
Oggetto della prescrizione In funzione dell’area di impianto compreso all’interno della
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perimetrazione dell’area di esondazione del lago artificiale Trinità, deve essere ottenuto il parere dell’Autorità di Bacino.
In relazione all’interferenza del tracciato del cavidotto con le aree di interesse archeologico e paesaggistico (fluviale) sottoposte a tutela si dovrà richiedere l’autorizzazione alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani.
Termine avvio Verifica
Ottemperanza In fase di progettazione esecutiva
Ente vigilante Autorità ambientale della Regione Siciliana Ente coinvolto
Condizione Ambientale n. 3
Macrofase Ante operam
Fase Progettazione esecutiva
Ambito di applicazione Aspetti progettuali
Oggetto della prescrizione Devono essere ottemperate le prescrizioni del Libero Consorzio di trapani con prot. ARTA n. 67598 del 17/11/2020;
Termine avvio Verifica
Ottemperanza In fase di progettazione esecutiva Ente vigilante Libero Consorzio di Trapani Ente coinvolto
Condizione Ambientale n. 4
Macrofase Ante operam
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Condizione Ambientale n. 4
Fase Progettazione esecutiva
Ambito di applicazione Mitigazioni
Oggetto della prescrizione
Dovrà essere presentato il progetto di tutti gli interventi di mitigazioni:
a) relativamente alle fasce arboree perimetrali il Proponente dovrà presentare gli elaborati tecnici di dettaglio dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli elementi arborei arbustivi. In particolare, lungo fascia perimetrale degli impianti (fascia di 10 metri), dovrà essere previsto l’uso di cultivar tipiche del luogo e con dimensioni minime delle piante d’ulivo in vaso da cm 30-40 e/o minimo di anni 5 d’età. Le cure culturali dovranno essere effettuate fino a completo affrancamento della vegetazione e, comunque, ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai 5 anni susseguenti l’ultimazione lavori;
b) nella scelta delle specie da impiantare sulle superfici libere tra i pannelli e in tutte le aree non interessate o interferite dall'intervento, il Proponente dovrà presentare un Piano Colturale indicante le cultivar utilizzate, al fine di mantenere e/o migliorare la fertilità dei suoli;
c) le stradelle di servizio dovranno essere realizzate in terra battuta;
d) è fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni e l’assetto idrogeologico dei suoli. Dovranno essere evitati spietramenti, e interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio);
e) la recinzione prevista dovrà essere posizionata tra gli interventi a verde delle opere di mitigazione ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico del progetto;
f) dovranno essere previsti, a non più di 20 metri l'uno dall'altro, dei varchi creati nelle recinzioni della dimensione minima di 30x30 cm, a livello del terreno, per consentire il passaggio della piccola fauna;
g) dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi
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Condizione Ambientale n. 4
possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto.
h) gli interventi di mitigazione dovranno essere mantenuti in uno stato ottimale per tutto il periodo di vita dell’impianto; a tali fini, in sede di presentazione del progetto esecutivo, dovrà essere presentato un idoneo Piano di manutenzione. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori. Dovrà essere previsto esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone;
i) prima della messa in esercizio, il Proponente dovrà provvedere alla realizzazione di tutte le opere di mitigazione previste in progetto, dandone comunicazione con apposita relazione e rilievo fotografico.
Termine avvio Verifica
Ottemperanza Progettazione esecutiva
Ente vigilante Autorità Ambientale della Regione Siciliana
Condizione Ambientale n. 5
Macrofase Ante operam
Fase Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività
Ambito di applicazione Mitigazioni /Cantierizzazione
Oggetto della prescrizione
Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere redatto un Piano di Cantierizzazione con la dislocazione planimetrica delle aree interessate dal cantiere, che preveda tra l’altro le misure di mitigazione da applicare in tale fase, ed in particolare:
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Condizione Ambientale n. 5
prevedere tutti gli accorgimenti tecnici atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (es. costante bagnatura delle piste, lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dall’area di cantiere, copertura dei mezzi che trasportano terre con opportuni teli, ecc);
b- durante i lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e di gestione del cantiere al fine di prevenire possibili inquinamenti del suolo e delle acque superficiali e sotterranee;
c- durante i lavori dovranno essere adottate specifiche misure di mitigazione per la salvaguardia della fauna;
d.- dovrà essere prodotto cronoprogramma dettagliato delle fasi di impianto (di cantiere, di esercizio e di dismissione).
Termine avvio Verifica
Ottemperanza Progettazione esecutiva - Prima dell’avvio dei lavori
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Ente coinvolto
Condizione Ambientale n. 6
Macrofase Ante operam
Fase Fase di progettazione esecutiva
Ambito di applicazione Suolo/paesaggio
Oggetto della prescrizione Tutti i manufatti (comprese Cabina Inverter/Trasformatori) che verranno realizzati nell’ambito dell’intervento ivi comprese eventuali strutture mobili: (i) devono essere tinteggiati con colori adatti al contesto naturalistico dei luoghi; (ii) ove previsto in relazione alla tipologia di manufatto, dotati di impianto antincendio; (iii) ove destinati ad attività che possono determinare il rischio di sversamenti
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inquinanti, devono essere realizzati su un basamento impermeabilizzato al fine di prevenire ogni forma di riversamento di inquinanti sul terreno.
Termine Avvio Verifica di
Ottemperanza In fase di progettazione esecutiva
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Condizione ambientale n.7
Macrofase Ante operam
Fase Progettazione esecutiva
Ambito di Applicazione Fauna/Paesaggio
Oggetto della prescrizione Compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto l’illuminazione sul perimetro dell’impianto deve attivarsi solo in caso di necessità mediante sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa (non devono accendersi al passaggio di mammiferi di piccola taglia).L’impianto deve essere realizzato con elementi rivolti verso il basso e nell’ottica del minor consumo di energia.
Termine Avvio Verifica di
Ottemperanza In fase di progettazione esecutiva
Ente vigilante Autorità Ambientale della Regione Siciliana Ente coinvolto
Condizione Ambientale n. 8
Macrofase Post operam
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Condizione Ambientale n. 8
Ambito di applicazione Dismissione e smantellamento
Oggetto della prescrizione
Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentato:
a)