dei sali vetriuolici,
producono
in ultima analisi degli oscurissimi colori i quali si avvicinano alnero. Sembrami
che questa ragione possa esse-re sufficiente a spiegare ilfenomeno
dei varje distinti colori che sortono dalle cortecce diun medesimo
Albero nel ristessa operazione, o di ebollizione o dibagoo
freddo nellaliscivia forte, -r- 18.Poco
vi vuoleaspiegareP
altrofenomeno
4elP accrescimento ed anchecangiamento
dei colo-li,che accadedopo
Pebollizioneo
ilbagno
fred-do, coli'immergere
i drappi©
stoffenella liscivia forte e fredda per qualchetempo dopo
che asciu-gati si sono.V
ebollizione eP
alcaliseb-bene
attraggano dallecortecce i sughi, gli ogli, 1 sali e le resine, e di queste sene imbevano
le stoffe o i drappi posti insieme
ad
esse, pu-re gli ogli, i sali e le resineegualmente non
penetrano n?lla lana 0 «etào
altrotappo* ma
DigitizedbyGoogle
25
grossolanamente s'insinuano nci.filamentidiesse.
•Se pertanto si lasciasciugare^ delqual
modo
gli -ogli, i sali, loresinesiconsolidano, si ristringo-(»oed
inefenti: divengono alle stoffee
drappi-tinti, ponendoli. poscia in
bagno,
questesisciol-gono, si affinano, si dilatano, sidistendono alla superficie, si carica il colori>ed alle volte af-fatto.si cangia. In
somma
la lisciviaforte serve diun
mestruo .per .alterare e>cangiare i colori primieri.Non
«è cosanuova
il sapere, che ime-strui
producono
su i coloriun
-tei(nutgiamento.Anche
ilLemery
nel suocorso-diChimica
par-te i.capo
18. discorre eli simili mutazioniche
i mestrui
operano
sulle tintee
su icolori.Ione
ito fatta il?esperienza. Feci bollirò a
norma
delmio metodo
dei pezzi di lana e di seta con le cortecce deirami
del Pero domestico, . le feci asciugare,che mi
cagionòun
giallastro cattivo:-quindi posi in infusione le pez2e tinte nella li-scivia iforte,
e
are le lasciai par itre orej e que-stobagno mi
trasmutò il giallo in color carico*èd oscuro di cannella. Feci parimenti bollire la corteccia del legno Sette
macchie,
ossiaMadre
fica,
e mi
diede sulle pezzuoleposte a bollitu-raun
color chiaro di cannella: le asciugai po-scia, le infusi i» detta lisciviaforte per treoref ene
rilevaiun
colorpampadur
oscuro. Io posso dire per esperienza, che regolate in talguisale tinte estratte dalle cortecce degli Alberi nostra-li, «cioè infusi i drappidopo
tinti ed asciugati nella iiacivia forte, specialmentesesi estraggono per ebollizione, paragonar si possonocolle tinte Cinesi ; poiché esse puntonon
ismontano,non
«tingono le.mani., -come accader suole nelle cor
DigitizedbyGoogle
I
2? jnuni tinte artificiali che sogliono farsi in ltar
lia.
Ciò
recar non deve meraviglia : impercioc-ché continuamente esperimentar possiamo, che se per accidente cade unaigoccia d'aceto su diuna
biacca .tovaglia o di linoo
di canapa,li-sciviandosi essa col bucato, asciuttache è,
forma una
tenacissimamacchia
colordi ruggine, la qua-le cancellar jnon sipuò
inmaniera
alcuna.U-jja tinta
adunque
con talmetodo
regolatariesceuna
tinta tenacissima e forte, la qualemai
più scolorisce.Anzi
dirò di più che seun drappo o
stoffa di lana che sia stata tinta in talmanie*
ra, macchiasi congrassoo con oglio, lavarsi
può
con sicurezza nellalisciviaforteadoprando
ilsa-pone
senza pericolo che smontio
perda. Io alla presenza di persone sagacied
eruditeho
fatta1'esperienza di macchiare a bella posta con o-glio delle pezze tinte da
me
colle cortecce dei nostri alberi, poscia leho
lavate nella liscivia jforte e fredda col sapone, enon
solosono scom-parse lemacchie; ma
di più la tinta si è per così dire rinovata, ed il drappoo
stoffaha
ri-preso un- bellissimo lastro,come
se di fresco foss^ stata ritinta. Di più azzardatomi
sono dimacchia/?
le pezzuole tinte dame,
prima' col*;igo di limone, poscia anchecolTacido vetriuu-licp, e«
dopo
alcuni .giorni leho lavate nella lir scivia senza adoprar sapone, e nonsolo è scom-parsa lamacchia,
ma. eziandio si è ravvivata la tinta e divenuta più lucida e bella.La
ra-gione di ciò siè,
chel'Alcali della liscivia di-strugge Vacido sì vegetabile che minerale. Sipuò
pertanto fare con i panni tinti in tale con-formità ciò che ai fa.coi panni bianchi,usando
DigitizedbyGoogle
*8
del bucate che ripulisce
e
rinnova i*pantribiam
chi di littore di canard;' poiché il btìtato resti-tuisce questi panni la
&anchèZZà
rj CO&Vla li-scivia forte ed il sapone rinnova te*drappi e
stoffe tintecon questo
metodo
il colore, l'i.npu-'lisce e^cjuasì le rinnova/-- ' - hcarrì
-'<"
19.
6H
altri fenomeni di variazióni e di gra-dazioni di queste tinte sono per se stessi -evi-dentissimi; poiché in -proporzione deltempo
iti*>ùi tfcngonéiin infusioneleCóttGGcetìelìà.liscivia forte insieme ai drappi* o
tèngon^
in bollito*ra
ed
in proporzione della -quantità di cortec-cech5
ittfondonsinelbagno
dellaliscivia,0
pon*gonsi a bollire,
sonde
resine, gli tigli ed i sa*4i chfe di efce si estraggona e si attraggono dai drappi.
La
'maggiore
ominore
quantità dique-sti sughi, sali o resineproducono
un
coloreó
piùchiaro^
più oscuro nei drappio
stoffe che si -tingorio a proporzione di essa.Ed
eccocome ne
nasce la gradazione e la varietà» dei-colori dalla corteccia delmedesimo Albero anche
nel*ìf istéssa operazione;'» » f>> f?.^vonn fero 20.
La
basecomune
di tutte fe libreche ri*«avansi dalle cortecce degli Alberi nostrali
è
il giallo, poiché esse sempre-cominciano dal gial-lo, quale poi io progresso delle operazioni si caricae
va à cangiarsi jit varj altri coloria
«orma
che variano Te resine, gli oglied
i sali de'<qftatfc ciascuna Piantaè
dotata. Fuori di es*stf non
mi
è riuscito sinoad
ora, confessate lo•dèvov di rinvenire nelle cortecce degli ^Alberi neutrali nitro colore primario e prismatico che -serva di base alla varietàdeicolori
che da
es-sene
risultano. INè il verde nò il turchinouè
DigitizedbyGoogle
2
3-il rossa ni il violaceo l'ho potuto ritrovare nel-le tinte
che
producono le nostre cortecce.Tin-ti i colori cheesseproducono sono:colori secon-darj. Spero però eli potere col; proseguir^ dflle esperienze rinvenirnequalche altro,
oppure
do<-po 4u^»
*itfpvat<* pu£> tosate che a qualcun.
altro riesca di rinvenirlo
Non
devo, tacere, di aver ritrovato il icolor ne*cr seoz/i ;alcuna mescolanza, di vetriuolo -nell'ultima analisidellaNoce,
accrescendo .dose delle cortecce epro-rogando
irebollizione edespilazione
dell*ac-
:qua
sin quasi allaconsumazione
col lisciviaredo-po
,essersi asciug Wi/i4rajppio
stoffe Mttis*s$09»
•pre *però £?vero*