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0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 RM PRE RM POST

RM SQUAT

44 Fig.3. Massimali PRE e POST training bench press.

In figura 3 si evidenziano le differenze dei carichi massimali calcolati all’inizio e alla fine del training riferito alla bench press che passa da 47,5kg (±22,5) a 65,5kg (±25).

Fig.4. Massimali PRE e POST training lat machine.

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 RM PRE RM POST

RM BENCH PRESS

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 RM PRE RM POST

RM LAT MACHINE

45

In figura 4 si evidenziano le differenze dei carichi massimali calcolati all’inizio e alla fine del training riferito alla lat machine che passa da 45kg (±22,5) a 57kg (±27,5).

Valutazione attività antiossidante.

L’attività antiossidante plasmatica è stata valutata mediante analisi TOSCA assay.

Al termine del protocollo di training nella totalità della popolazione allenata si osserva un incremento dell’attività antiossidante plasmatica nei confronti dei radicali perossilici (17,52±3,5 TOSC Units/μL vs 18,38±2,34 TOSC Units/μL).

Fig. 5 Valutazione capacità antiossidante plasmatica pre e post training.

Di seguito vengono riportati i grafici inerenti alle due sottopopolazioni studiate.

46

Fig.6 Valutazione attività antiossidante prima e post training in riferimento al training aerobico.

Fig.7 Valutazione attività antiossidante prima e post training in riferimento al training di pesistica.

Si osserva post training un leggero incremento dell’attività antiossidante plasmatica nei confronti dei radicali perossilici nei soggetti praticanti il training di natura aerobico (15,14±1,18 TOSC Units/μL vs 16,18±1,02 TOSC Units/μL), mentre in quelli di pesistica una leggera diminuzione rispetto al basale (21,19±1,53 TOSC Units/μL vs 20,69±0,54 TOSC Units/μL).

47 Capitolo 8

Discussione e conclusioni

I benefici di una regolare attività fisica sono stati ampiamente dimostrati [3, 4, 6, 7, 10, 13]; ma i meccanismi fisiologici che sono alla base dei vari benefici indotti delle varie tipologie di allenamento risultano essere ancora non chiari.

Nello studio abbiamo confrontato tra loro due tipologie di training: uno di natura aerobica (corsa) e uno di natura anaerobica (pesistica) al fine di valutare quali modifiche a livello metabolico possono essere indotte da tali training.

Abbiamo valutato la componente antropometrica ed abbiamo appurato che ci sono stati dei rimodellamenti a carico della massa grassa con una sua diminuzione e un aumento della massa magra, precisando che chi ha svolto lavoro di pesistica ha avuto una minor variazione di sorta, a dispetto di chi ha svolto il training di corsa, confermando quindi ciò che era già presente in letteratura [12, 13, 14].

I miglioramenti di forza ci sono stati sia nei soggetti che hanno svolto il training di corsa, sia nei soggetti che hanno svolto il training di pesistica. Nello specifico i soggetti che hanno svolto il training di corsa hanno diminuito il loro tempo medio di corsa calcolato sui 10km e hanno diminuito la sensazione di fatica (valutata con la scala di borg). Mentre chi ha svolto l’attività di pesistica ha migliorato la forza sia negli arti

48

inferiori, come si evince dai dati in fig.2, sia negli arti superiori e nel tronco come riportato in fig.3 e in fig.4.

Per quanto riguarda la valutazione dell’attività antiossidante plasmatica i miglioramenti del parametro TOSCA si sono evidenziati nell’intera popolazione post training, anche se i soggetti valutati erano di numero esiguo; ma il vero e proprio miglioramento è avvenuto nei soggetti che hanno svolto il lavoro aerobico a dispetto dei soggetti che hanno svolto training di pesistica dove l’incremento è stato molto infinitesimale. Probabilmente perché l’attività di pesistica induce uno stress infiammatorio superiore rispetto all’attività aerobica che può alterare la risposta antiossidante plasmatica facendone aumentare il parametro [10, 21].

In conclusione il nostro studio dimostra quanto affermato in letteratura inerente all’attività aerobica, ovvero che è n grado di indurre una ricomposizione corporea con una diminuzione della massa grassa e un incremento della capacità antiossidante plasmatica.

Interessante invece è quanto ottenuto nei soggetti sottoposti a training di pesistica a livello dell’attività antiossidante plasmatica. Infatti, anche se il resistance training è ritenuto un’attività stressogena per l’intero organismo in realtà non altera in senso negativo la risposta antiossidante, ma forse se il training fosse prolungato per un periodo più lungo delle 8 settimane potrebbero anche risultare degli adattamenti positivi simili a quelli di natura aerobica.

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Allegati Allegato 1.

Obiettivo: incremento della forza

Frequenza: mesociclo di 8 settimane, microciclo di 2 settimane

Metodo: lavoro a gruppi muscolari, incremento dei carichi ogni 2 settimane, e

diminuzione delle ripetizioni (ogni 2 settimane le ripetizioni scendono di 2)

Giorno A

Riscaldamento: 15' corsa o bike+ mobilità scapolo omerale con bastone, esercizi di dislocazione spalle con bastone

58

Giorno B

Riscaldamento: 15' corsa o bike+ mobilità scapolo omerale con bastone, esercizi di dislocazione spalle con bastone

Giorno C

Riscaldamento: 15' corsa o bike+ mobilità scapolo omerale con bastone, esercizi di dislocazione spalle con bastone

59

Allegato 2

Allungamento globale de-compensato

Catena Posteriore: Disteso a terra gambe al muro osso sacro a terra, avvicinare

il mento al collo, eseguire la respirazione diaframmatica. Mantenere la postura per almeno 90”. Al termine procedere, mantenendo la posizione, flettendo le

60

ginocchia, in modo da togliere carico dalla schiena, mantenere la postura per almeno 90”.

Catena Trasversa: in piedi, accanto alla parete, mantenendo le spalle alla solita

altezza, allontanare Un braccio dal corpo, portando il polso in flessione dorsale, fino a toccare la Parete; se necessario inclina e/o ruota il collo dalla parte opposta; mantenere la postura per almeno 90”.

Ileo-psoas In piedi, spalle al muro, cercare di appiattire la curvatura lombare in

modo da mantenere la schiena ben attaccata al muro, avvicinare il mento al collo, distanziare le braccia dal corpo, mantenendole con il gomito aderente al muro, respirare con il diaframma. Mantenere la postura un minimo di 90”.

Quadricipiti: disteso a terra su un fianco, tirare il tallone verso il gluteo,

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