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Variazioni dei risultati del modello per l’elevato carico turistico non cicloturista assegnato al pernottamento stanziale

Vacanze da 4-7 notti nel trimestre estivo

Tab 6.42. Variazioni dei risultati del modello per l’elevato carico turistico non cicloturista assegnato al pernottamento stanziale

Per questa configurazione aumentano leggermente i costi sociali complessivi ma la variazione sul bilancio del modello è minima.

− Maggiori pernottamenti itineranti

Sono riportate le parametrizzazioni relative e le variazioni sul risultato finale del modello.

Destinazione vacanze Pernottamento stanziale 10% Pernottamento itinerante 90%

Tab. 6.43. Coefficienti di allocazione dei volumi NCT e CT per ogni tipologia di viaggio

1 - Gallipoli 2 - Vieste 3 - Toscana 4 - Puglia

NCT 0,05 NCT 0,05 NCT 0,45 NCT 0,45

CT 0 CT 0,33 CT 0,33 CT 0,33

Tab. 6.44. Variazioni dei risultati del modello per l’elevato carico turistico non cicloturista assegnato al pernottamento stanziale

ViaggiTOT Di cui CT ∆Costi (€) ∆Ben. A.Fis (€) Var Bilancio (%)

Scenario 1% 8493950 84940 € 2.410.035,6 € - ∆Bilancio € 24.343,9 € 24.343,9 0,74% Scenario 3% 8493950 254819 € 2.361.348,0 € - ∆Bilancio € 73.031,5 € 73.031,5 0,74% Scenario 5% 8493950 424698 € 2.312.660,4 € - ∆Bilancio € 121.719,1 € 121.719,1 0,74% Scenario 10% 8493950 849395 € 2.190.941,6 € - ∆Bilancio € 243.438,0 € 243.438,0 0,74% Scenario 15% 8493950 1274093 € 2.069.222,4 € - ∆Bilancio € 365.157,1 € 365.157,1 0,74%

ViaggiTOT Di cui CT ∆Costi (€) ∆Ben. A.Fis (€) Var Bilancio (%)

Scenario 1% 8493950 84940 -€ 7.230.106,7 € - ∆Bilancio -€ 73.031,8 -€ 73.031,8 -2,21% Scenario 3% 8493950 254819 -€ 7.084.043,9 € - ∆Bilancio -€ 219.094,6 -€ 219.094,6 -2,21% Scenario 5% 8493950 424698 -€ 6.937.981,2 € - ∆Bilancio -€ 365.157,4 -€ 365.157,4 -2,21% Scenario 10% 8493950 849395 -€ 6.572.824,7 € - ∆Bilancio -€ 730.313,9 -€ 730.313,9 -2,21% Scenario 15% 8493950 1274093 -€ 6.207.667,3 € - ∆Bilancio -€ 1.095.471,2 -€ 1.095.471,2 -2,21%

In questo caso diminuiscono i costi complessivi ma la variazione sull’uscita del modello è di nuovo percentualmente molto bassa.

iv. Commento  all’analisi  di  sensitività  

L’analisi di sensitività sui parametri del modello è stata eseguita per tre diverse parametrizzazioni prese singolarmente. Le uniche variazioni significative avvertite sulle uscite del modello sono state riscontrate cambiando i coefficienti di allocazione dei singoli scenari di viaggio relativi al trasporto, specialmente per le variazioni del carico assegnato al trasporto in treno e in aereo.

Questa è una conseguenza diretta degli alti costi sociali calcolati per il trasporto in auto per persona e parzialmente per una sottostima dei danni economici provocati dalle emissioni si CO2 ed una mancata modellizzazione degli effetti indiretti provocati dagli altri mezzi di trasporto che non sono stati inclusi nel modello (l’aumento della forzante radiativa per gli aerei in primo luogo).

Considerazioni  finali  al  capitolo  

Prevalenti sono dunque i benefici diretti derivati dall’attività fisica addotta dallo sviluppo del cicloturismo. Di fatto, per ogni cicloturista itinerante in Toscana, il guadagno in termini di spesa pubblica è di circa 35€, mentre per ogni cicloturista in Puglia è pari a circa 42,5€.

Se l’Italia considerasse questa forma di turismo attivo, promuovendo sia la mobilità urbana che extraurbana ai livelli dei Paesi Europei più virtuosi (scenario 5%), senza contare gli indotti del turismo estero e domestico, la generazione di nuovi fronti occupazionali, ma solo considerando le voci di guadagno illustrate nel capitolo, la costruzione di una ciclovia come la VENTO potrebbe essere iniziata ogni 5 anni.

Si fa presente al lettore che esistono anche dei costi sociali legati all’incidentalità in bici sulle infrastrutture ciclabili che non sono stati presi in considerazione per questo studio poiché considerati trascurabili, in assenza di studi che ne determinino l’entità.

Il modello economico per il calcolo richiede in ingresso le percorrenze totali in auto ed in bici sulla base degli scenari di viaggio individuati, ma con qualche leggera modifica alle parametrizzazioni, potrebbe ben modellizzare i guadagni ottenibili da diversi scenari di sviluppo della mobilità dolce a livello urbano, coadiuvando le decisioni politiche.

 

 

 

 

 

 

 

Conclusioni  

L’analisi condotta fino a qui riconosce l’importanza, sotto i profili ambientali ed economici, di uno sviluppo del turismo sostenibile legato all’impiego di mezzi di trasporto a basso impatto, con particolare attenzione verso il cicloturismo.

Lo studio offre una panoramica globale sugli impatti del turismo, riportando un quadro riassuntivo sul cicloturismo europeo, e studi sulla profilazione di un cicloturista medio e di una vacanza media in Italia.

E’ stata condotta la revisione degli studi pubblicati in letteratura sul calcolo delle emissioni per turista per diversi scenari di viaggio, e delle metodologie applicate per l’occorrenza.

L’approccio LCA semplificato ha permesso così di ricostruire le emissioni medie prodotte per diversi scenari di viaggio e condurre confronti per la valutazione dei guadagni apportati da un possibile cambio di paradigma, con lo sviluppo di un turismo sostenibile rivolto all’uso della bicicletta e di mezzi a minor impatto ambientale.

Le analisi condotte hanno coinvolto la costruzione di un duplice modello, il primo relativo al calcolo delle emissioni prodotte da diverse scelte turistiche, mentre il secondo si è preoccupato di una prima analisi dei guadagni ottenibili in termini economici dal passaggio verso un cicloturismo orientato ad un impiego prevalente delle ferrovie.

Emissioni  

L’analisi condotta per il calcolo delle emissioni, relativi a una settimana di vacanza sotto diversi scenari turistici, ha dimostrato l’importante incidenza che ha il trasporto principale sulla determinazione del totale carico emissivo, specialmente per le destinazioni di lunga distanza. L’aereo e l’auto sono risultati essere i mezzi di trasporto più impattanti, che incidono maggiormente sul carico emissivo di una vacanza, che può ridursi di oltre il 60% se il trasporto principale scelto fosse il treno.

Riduzioni ulteriori si otterrebbero in corrispondenza di vacanze cicloturistiche per in relazione allo stesso trasporto principale scelto per la vacanza.

Salute  

Il cicloturismo, e l’attività fisica ad esso relazionata, comporta dei benefici in termini economici che migliorano il benessere e la produttività di un’intera collettività, riducendo le cause di morte e diversi disturbi legati all’inattività ed alla circolazione.

Il modello economico ha stimato, nel quadro di uno sviluppo cicloturistico del 5% sul volume turistico totale, in consistenza con una ripartizione modale eguale ai più virtuosi Paesi dell’Europa, un guadagno economico pari a circa 16 milioni e mezzo di Euro, sulla base di una parametrizzazione realistica dei viaggi compiuti.

Modello  

Il modello economico costruito per il settore turistico, con qualche leggera modifica ai parametri e agli scenari di viaggio presi in ingresso, si può considerare un valido aiuto alla modellizzazione dei benefici attesi dallo sviluppo di una mobilità dolce a livello urbano, sotto diversi scenari di ripartizione modale.

Per il settore turistico invece, dovrebbe essere ulteriormente integrato con i costi sociali ed ambientali generati dal trasporto aereo, che sono presenti in letteratura ma non sono stati trattati in sedi di questo elaborato di tesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ringraziamenti  

 

Tornando indietro negli anni e ripensando al motivo per il quale iniziai il corso di studi di Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio, mi sovvengono le parole di Francesco, aka Chico, che mi dice di venire con lui ad “ambientale”. Lui che aveva portato una tesina sul prosciugamento del Lago d’Aral alla maturità mentre io presentavo un ingarbugliato trattato tra Nietzsche e Freud dal sapore troppo infantile. Io che volevo fare lettere moderne.

Poi le premure di mia madre per la mia occupazione futura e la sua attenzione verso le tematiche ambientali mi aiutarono a fare il salto.

A quel tempo nessuno, ed io compreso, sapevamo a cosa potesse portare una laurea in Ingegneria. Il mondo del lavoro era sconosciuto ancora ed ancora distante. Iniziai con incertezza, accettando qualche compromesso per assicurarmi un futuro. E la sorpresa fu grande.

Ad oggi mi sento un altro, pienamente soddisfatto, felice e grato per la possibilità che mi è stata concessa di laurearmi in Ingegneria Ambientale, la possibilità di accedere ad una cultura affascinante e tecnica allo stesso tempo.

Grazie alla mia drema, Silvana, per la possibilità, l’aiuto ed il sostegno che mi ha fornito per affrontare questi anni in Ateneo, sempre offrendomi le migliori condizioni possibili. E dunque un Grazie va alla mia famiglia, ai nonni Elio e Waina, a mia zia Luigia e a mio fratello-cugino Federico, ai quali, non ci sarebbe neanche da ripeterlo, voglio un mondo di bene.

Grazie a Francesco, che da quel giorno è stato sempre un amico vero per me, di cui ho immensa stima.

Grazie a tutti gli amici che mi son stati vicino dal liceo, che mi hanno dato quello che molti desidererebbero e ai quali voglio tanto bene, Chiara, Stefano, Emanuele, Davide e Alessandro.

Grazie agli amici che ho incontrato in Università, per le giornate passate tra i banchi, le risate in patio, in cortile, le serate in musica e qualche #CrazyFriday, Davide “Gib”, Umbi, Iris, Pietro, Simo, Tia, Ire, Reb, Bea e Mirkone, ma anche Livia, Zotan, Jack, Cate e Killer che provengono da un’altra tornata e mi hanno dato tanto nei primi anni dell’università.

Grazie agli amici che ho incontrato a Coimbra in Erasmus, Mauricio che mi ha insegnato il portoghese e mi ha accolto come fossi suo fratello, ma anche Giacomo, Claudio e Ruben che sono stati una felice e indimenticabile combricola. Un ringraziamento speciale lo vorrei fare alla Terna Sinistrorsa, un’associazione studentesca che ho scoperto tardi nella mia carriera universitaria (gli ultimi due anni), ma che ha saputo darmi tantissimo, nella quale ho visto la passione e la voglia di crescere, sia individualmente che in gruppo. Le associazioni sono spesso sottovalutate dagli studenti ed è un vero peccato, perché è lì che si affinano le arti, si elaborano più grandi discussioni e si condivide una voglia che non passa tra i libri dei corsi o per le aule dell’Accademia, ma che rappresenta la vera forza costitutiva di una comunità (come quella studentesca), e il suo valore aggiunto. Grazie a tutti. In particolare a Paolo, Chiara, Alba, Bruno, Sergio e Chiara Scotti, con i quali ho condiviso la grande esperienza del Wakhan Thanka,

Un ringraziamento personale che mi sento di fare, e per niente scontato, lo bisogna a quei Professori che, con il loro operato, hanno restituito un’idea di Università che scavalcasse i confini curricolari, che hanno trasmesso la passione e stimolato gli studenti alla crescita personale. Sono molto grato al Politecnico perché la maggioranza di questi Professori ha fatto parte del mio corso di laurea in specialistica.