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Venezia e Provincia del dominio aria sulla base della Carta del Rischio

2.1.1) Metodologia

In questa tesi si è usufruito della Carta del Rischio per avere una prima idea della pericolosità del dominio aria della città di Venezia anche a confronto con le aree limitrofe per il periodo 2004-2014.

Tramite la ricerca bibliografica eseguita con il fine di individuare una possibile metodica d’approccio volta alla stima della vulnerabilità della Pietra d’Istria, è stata studiata la Carta del Rischio ideata dall’ISCR. La Carta del Rischio presenta dei layers e layers

raster di diversa tinta e forma, che vengono appositamente selezionati e attivati

dall’utente, a seconda delle informazioni che si necessita ottenere in merito ad una area del suolo italiano o di determinati beni culturali in essa ubicati in differenti domini e livelli. La lettura di queste informazioni avviene attraverso l’applicazione di filtri che ricoprono il territorio indagato con differente colorazione rappresentativa delle differenti classi individuate. I layers raster, invece, identificano per lo più i beni culturali e li classificano per tipologia.

Per permettere agli utenti di ottenere queste informazioni, l’ISCR ha introdotto nel sofware SIT dei dati specifici per la stima della pericolosità e del rischio. Per quanto concerne la Pericolosità del dominio Ambientale – Aria su livello territoriale (funzione indagata in questa sezione) i dati inseriti nel SIT risultano essere: l’indice di annerimento e di erosione. Conoscendo i dati necessari per la stima dei due indici, sapendo che per essere stimati vengono sfruttati dei dati ambientali, i cui omologhi per Venezia sono rintracciabili nel sito dell’ARPAV, si è proceduto analizzando ulteriormente tali dati utili alla stima dell’andamento nel tempo della pericolosità territoriale della provincia di Venezia nel dominio ambientale-aria nel periodo compreso dal 2002 al 2014.

In questa tesi si è usufruito della sezione consultazione dei dati del sito della Carta del Rischio (www.cartadelrischio.it), la quale permette di indagare un’ area ben precisa del territorio nazionale, ottenere informazioni in merito alla collocazione dei beni.

2.1.2)Analisi delle informazioni ottenibili dalla Carta del Rischio

Il SIT presenta in schermata d’avvio una maschera raffigurante l’intero territorio nazionale italiano sul quale vi sono tracciati unicamente i confini regionali. Selezionando la regione d’interesse, la schermata successiva permette di avere una visione via più ristretta del territorio, fino al raggiungimento dell’area d’interesse per lo studio.

Applicando successivamente lo strumento di zoom , in modo da individuare una porzione di territorio sufficientemente ristretta, è possibile avviare le funzioni presenti nella barra

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Figura 1 Regione Veneto in scala 1: 1.538.024 (attesa svincolo ©)

Come si può osservare nelle Fig.2 Venezia appare ricca di beni immobili, i quali sono individuati sul territorio dal SIT tramite l’inserimento di layer raster1: croce rossa.

Il passaggio successivo ha previsto la sovrapposizione della funzione “Beni

Architettonici” con quella “Ortofoto”, così da permettere un orientamento spaziale e una

localizzazione cartografica dei beni.

Figura 2 L’isola di Venezia in scala 1: 21.868 con funzione “Beni Architettonici” e “Ortofoto” (attesa svincolo ©)

L’integrazione dei dati nella Carta del Rischio è ancora in fase d’aggiornamento. Una delle funzioni, per esempio, ad estensione limitata è quella inerente alla stima della

Pericolosità Statico-Strutturale dei monumenti. All’interno di questa funzione vi sono

raccolte delle schede catalogative specifiche per ogni bene sottoposto a tale tipologia di pericolosità, le quali sono state sviluppate in occasione di catastrofi naturali abbattutesi sulle regioni Campania, Marche, Abruzzo, Toscana e Sicilia2.

La schermata successiva di maggior interesse per lo studio condotto in questo elaborato è la valutazione della Pericolosità del dominio Ambientale – Aria e dei suoi effetti sul patrimonio monumentale presente nella città lagunare.

1

Livelli sfruttati in grafica per descrivere immagini e dati sfruttando griglie di pixel 2

La regione Sicilia è l’unica tra le regioni a statuto speciale che risulta momentaneamente schedata dal sistema

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del regione Veneto. La Pericolosità Territoriale espressa attraverso l’ indice di erosione (Fig. 3) per l’intera città di Venezia, che risulta essere di classe 2.

Per quanto concerne invece l’ indice di annerimento, dall’immagine riportata nella Fig. 4 la città risulta essere appartenente alla classe 4. Applicando invece il layer inerente al

Rischio, riportato in Fig. 5, si evince che la città lagunare risulta essere esposta ad un

livello elevato, il che è correlato a tutti gli indici di pericolosità territoriali calcolati per l’isola. Nel nostro casi si è proceduto analizzando solo quella inerente al dominio ambientale aria.

Figura 3 Pericolosità Territoriale nel dominio Ambientale – Aria dell’indice di erosione dell’isola di Venezia in scala 1: 24.032 in assenza della funzione ortofoto e Legenda delle classi di Pericolosità Ambientale - Aria indice di erosione(attesa svincolo ©)

Figura 4 Pericolosità Territoriale nel dominio Ambientale - Aria

dell’isola di Venezia in scala 1: 24.032 espressa attraverso l’indice di annerimento Legenda delle classi di Pericolosità Ambientale - Aria dell’indice di

annerimento(attesa svincolo ©)

Figura 5 Rischio nel dominio Ambientale - Aria dell’isola di Venezia in scala 1: 24.032 in assenza della funzione ortofoto con Legenda dei livelli del Rischio Ambientale - Aria

48 Figura 6 Pericolosità Territoriale nel dominio Ambientale - Aria della Provincia di Venezia in scala 1: 370.232 espressa attraverso l’indice di erosione(attesa svincolo ©) Figura 7 Pericolosità Territoriale nel dominio Ambientale - Aria della Provincia di Venezia in scala 1: 370.232 espressa attraverso l’indice di annerimento(attesa svincolo ©)

Dopo aver individuato la Pericolosità territoriale e il Rischio di Venezia, si è ritenuto opportuno estendere la medesima analisi anche ai comuni limitrofi.

Confrontando le Fig. 6,7 emerge che la Provincia risulta soggetta a differenti classi di Pericolosità espresse dell’indice di erosione e annerimento. I dati relativi a Venezia sono mediati sull’intero territorio comunale risultano quindi gli stessi anche per la municipalità di Mestre o Marghera, medesima classe del Comune di Venezia la presentano anche i comuni di Dolo, Mira, Mirano, Salzano, Martellago e Mogliano Veneto. La pericolosità dettata dall’indice di erosione per questi comuni risulta essere di classe 2. Si distinguono invece i comuni di Spinea e Marcon, che risultano soggetti all’erosione a classe 4. Per quanto concerne l’indice di annerimento, invece, risultano esposti alla medesima classe, cioè 4, Venezia, Mestre e il comune di Marcon; Dolo, Mira, Mirano, Salzano, Martellago e Mogliano Veneto invece risultano essere tutti descritti dalla classe 2. Essendo a conoscenza di come vengono calcolate le classi di pericolosità da attribuire ai territori si può dunque ipotizzare che le città che presentano livelli di erosione e annerimento di classe 4 probabilmente risultano soggette a concentrazioni di inquinanti atmosferici più elevate, probabilmente costanti (a causa di attività antropiche) e che la direzione del vento e delle correnti risultino ad esse sfavorevoli, comportando il trasferimento degli inquinanti dai comuni limitrofi (solitamente di classe 2).

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Figura 8 Rischio nel dominio Ambientale - Aria dalla Provincia di Venezia in scala 1: 370.232(attesa svincolo ©)

Sulla medesima scala (1: 370.232) la Provincia Veneziana, è stata indagata applicando la funzione per la stima del rischio.

Nella Fig.8 si evidenziano diversi livelli di rischio su scala provinciale. Come nei casi precedenti a causa dell’utilizzo di dati mediati, Venezia e Mestre figurano esposte al medesimo livello di rischio (elevato) nonostante le caratteristiche territoriali non siano propriamente le medesime. Per quanto concerne Dolo, Mira, Mirano, Spinea il rischio cala, dunque sono definite mediamente a rischio. I comuni di Salzano, Martellago e Mogliano Veneto, invece, risultano essere esposti ad un rischio basso.

L’andamento del rischio, analizzando gli indici di pericolosità evidenzia che i comuni che presentano classe 2 sia per l’indice di erosione che annerimento risultano soggette a un rischio basso o mediamente basso nel dominio considerato, mentre nel caso in cui una delle due classi risulti essere 4, si evidenzia un aumento del rischio, il che può essere correlato a quanto precedentemente evidenziato in merito all’andamento della pericolosità territoriale.

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Venezia considerando il dominio ambientale aria sulla base dei dati