6. ACCOMPAGNAMENTO ALLA PROGETTAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE CARE LEAVERS
6.3 Verso l’assistenza tecnica
Successivamente ad una prima fase di accompagnamento utile alla strutturazione della Sperimentazione nazionale, l’Istituto degli Innocenti ha poi iniziato ad operare come soggetto incaricato dell’assistenza tecnica tramite un accordo sottoscritto con la Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel 2018.
Il Ministero, ex art. 3 comma 1 del suddetto accordo, mantiene i compiti di indirizzo sulla sperimentazione, collabora alla definizione delle attività progettuali, provvede alla supervisione e al coordinamento del progetto e assicura un costante supporto all’Istituto degli Innocenti anche in fase di attuazione delle singole attività. Il Ministero valuta inoltre la coerenza delle previsioni di spesa, assicura il controllo della medesima e il pagamento delle spese riconosciute.
L’Istituto degli Innocenti, ex art 3 comma 3 dell’accordo, risulta responsabile dell’esecuzione esatta e integrale del progetto, della corretta gestione, per quanto di competenza, degli oneri finanziari ad esso imputati e dallo stesso derivanti; è responsabile della predisposizione, della raccolta, della corretta conservazione e dell’invio degli atti, dei documenti e delle informazioni richieste dal Ministero o dall’Autorità di Gestione del PON Inclusione27; mette a disposizione, per la realizzazione del progetto, adeguate risorse professionali, tecniche e strumentali e individua un referente di progetto, che comunica tempestivamente al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il piano di lavoro previsto dall’accordo per l’assistenza tecnica prevede un arco temporale di cinque anni, dal 2018 al 2023; le attività devono concludersi entro il 31 dicembre 2023, salvo diversa specifica richiesta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
La proposta di assistenza tecnica è stata articolata in maniera dettagliata sul primo triennio e contiene al tempo stesso proiezioni sino al quinquennio; il timing delle attività, e di conseguenza il
27 L’Autorità di gestione del programma operativo nazionale (PON) “Inclusione sociale” a valere sulle risorse del Fondo sociale europeo (FSE) nel periodo di programmazione 2014-2020, svolge le funzioni di gestione del programma, di selezione delle operazioni, di gestione finanziaria e di controllo e verifica del programma. Le attività dell’Assistenza Tecnica del progetto Care Leavers ricadono sull’Autorità di Gestione del PON Inclusione sociale.
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piano di assistenza tecnica, si articola su un periodo di tempo pari a 60 mesi totali, in considerazione del fatto che la sperimentazione prevede che l’erogazione dei fondi triennali sia destinata ogni anno a coorti diverse di giovani Care Leavers.
La realizzazione delle principali attività di assistenza tecnica si articola intorno a precisi criteri di contenuto e di contesto:
- valorizzazione della partecipazione attiva dei Care Leavers beneficiari;
- attivazione di un processo trasformativo delle conoscenze e delle pratiche di inclusione sociale di tutti gli attori coinvolti a livello locale e nazionale;
- adozione di una prospettiva intersettoriale e multidisciplinare;
- promozione della misurabilità delle azioni come requisito fondamentale per il monitoraggio e la valutazione di processo e di risultato in relazione ai soggetti coinvolti, vale a dire alle ragazze e ragazzi beneficiari e agli operatori. A tale scopo sono stati predisposti strumenti di monitoraggio e valutazione a livello:
a) macro, per verificare il processo attuativo nel suo complesso e facilitare la rilevazione di aspetti di criticità e l’adozione di correttivi;
b) micro, per verificare i risultati raggiunti in relazione ai beneficiari diretti e indiretti delle attività proposte.
Le parole chiave su cui si incardina l’intera struttura dell’assistenza tecnica del progetto sono lo sviluppo e il sostegno ad una crescente e reale partecipazione attiva da parte del Care Leavers nell’attivazione del suo percorso verso l’autonomia e il favorire sia dal punto di vista teorico che operativo un cambiamento di prospettiva, di punto di vista da parte degli operatori del sociale circa il ruolo che devono svolgere nella delicata fase di passaggio dei Care Leavers dalla condizione di minori presi in carico a maggiorenni fuori da un percorso di cura e avviati ad una condizione di autonomia e di assunzione di responsabilità. Queste fasi di passaggio, con i possibili inciampi e aggiustamenti in corso d’opera, necessitano di un’attenta e costante azione di monitoraggio e valutazione, al fine di non vanificare gli impegni che tutti gli attori coinvolti si stanno assumendo per la buona riuscita della sperimentazione.
L’ AT svolge funzioni di supporto e integra gli organismi di governance della sperimentazione di livello nazionale; rispetto agli organismi di governance regionale e di ambito territoriale svolge il ruolo di consulenza e di supervisore tecnico-scientifica.
A tutti i livelli, l’assistenza tecnica si avvale, per gli interventi di accompagnamento, degli esperti membri del Comitato Scientifico, di propri esperti e dei tutor nazionali.
I compiti specifici previsti in maniera continuativa nell’arco del triennio e in modo meno intenso nei successivi due anni sono:
- progettazione operativa;
- costituzione e coordinamento del team di progetto;
- coordinamento delle attività di tutoraggio
- individuazione logo e linea grafica per rendere riconoscibile la sperimentazione.
- assistenza tecnico gestionale al MLPS;
- supporto organismi di governance nazionale e locale;
- partecipazione organismi di governance;
- predisposizione di materiali di documentazione;
- predisposizione area web e social;
- facilitazione delle attività di networking tra le regioni e gli ambiti territoriali.
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Il monitoraggio e la valutazione sono dispositivi essenziali per un’analisi complessiva e articolata del progetto, rappresentando al tempo stesso strumenti di lavoro a disposizione degli operatori e di tutti gli attori locali per la pianificazione e la progettazione degli interventi. Tali strumenti, pertanto, risultano essenziali nell’eventualità di dover reindirizzare e ridefinire obiettivi e attività della sperimentazione.
Il compito dell’assistenza tecnica è di sostenere e accompagnare i livelli locali nella raccolta e nell’inserimento dei dati, nella validazione e nel trattamento delle informazioni raccolte.
La valutazione riguarda le seguenti dimensioni:
- a livello macro il funzionamento del lavoro di rete (raccordi inter-istituzionali e sovra-organizzativi);
- a livello meso l’attuazione del progetto e il funzionamento della sua struttura di governance (raccordo tra tutor ed équipe, coinvolgimento nella progettazione del ragazzo etc.);
- a livello micro: contenuti e modalità degli interventi (implementazione ed efficacia degli interventi);
- il monitoraggio e la valutazione sviluppano anche il punto di vista collettivo dei beneficiari; a tal fine sono programmati incontri decentrati di condivisione e scambio delle esperienze negli ambiti coinvolti.
I compiti principali legati alla funzione di monitoraggio e valutazione attengono all’elaborazione del piano operativo di monitoraggio e valutazione, alla predisposizione e all’aggiornamento in itinere dei materiali e degli strumenti per il monitoraggio e per la valutazione, all’organizzazione e gestione dei focus group, alla formazione degli operatori locali e dei referenti al sistema di monitoraggio e valutazione, all’elaborazione e analisi dei dati in itinere e infine alla restituzione degli esiti del monitoraggio a livello locale.
Il ruolo centrale che l’assistenza tecnica del progetto ha nel garantire dati di monitoraggio e indicatori di valutazione efficaci testimonia l’importanza che questa sperimentazione riveste rispetto ad un tema così delicato e negletto come l’accompagnamento verso l’autonomia dei neomaggiorenni che escono da percorsi in comunità o in affido eterofamiliare.
Le sfide che il lavoro dell’assistenza tecnica deve essere in grado di cogliere attengono alla valorizzazione di percorsi di co-costruzione con i beneficiari del progetto individualizzato, al potenziamento delle relazioni educanti fra pari e con gli adulti di riferimento sociale e al valore intrinseco che l’avvio di un percorso verso l’autonomia personale assume per la costruzione della personalità individuale, al netto del risultato ottenuto nel tempo concesso dalla sperimentazione.
Si tratta di trasformare queste sfide in indicatori di benessere della persona, al fine di comprendere pienamente le potenzialità della sperimentazione, di misurarne risultati positivi e ricalibrare eventuali intoppi nel percorso e di valorizzare la partecipazione attiva e l’empowerment dei neomaggiorenni Care Leavers nella definizione del loro progetto di autonomia personale.
Un punto cardine della sperimentazione risiede proprio nel favorire la nascita di luoghi e modalità di partecipazione attiva dei ragazzi in uscita dai percorsi di cura al fine di rafforzare la percezione che questi ragazzi hanno di sé e di promuovere il loro ruolo di interlocutori con i soggetti istituzionali rispetto alla definizione delle politiche che li riguardano.
La sperimentazione non deve essere vista esclusivamente come un processo di trasformazione finalizzato alla verifica di ipotesi, quanto piuttosto alla scoperta delle opportunità presenti
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nell’ambiente e della notevole capacità dei giovani di rispondere in modo costruttivo agli stimoli introdotti dalla sperimentazione stessa.
La valorizzazione e la corretta analisi dei risultati del monitoraggio e della valutazione sono basilari anche per le prospettive di sviluppo futuro della sperimentazione e per la sua messa a sistema su tutto il territorio nazionale.
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