• Non ci sono risultati.

Marchesi riferisce che sono in corso le prove della vettura elettrica e degli accumulatori forniti dalla Società Cruto. Ricorda che, per l'amicizia che egli ha col Prof. A m ò questi ha acconsentito di buon grado a fare senza compenso speciale una serie di esperienze per con-to della Società.

Il nome del Prof. Arno è certamente una garanzia della serietà di queste esperienze e noi dobbiamo essergli grati dell'opera che gentil-mente ci presta tanto più che per mezzo suo si ottiene l'uso gratuito delle batteria di prova e della corrente elettrica per caricarle.

La vettura venne pagata dalla Società, il motore costrutto dalla Ditta Caramagna, fu ordinato dall'Ing. Arno che ora dovrebbe pa-garlo; sarebbe forse opportuno che la vettura fosse di un sol proprie-tario.

Presidente, specie per riguardo all'Ing. Arno, crede opportuno che si faccia acquisto del motore ed eventualmente a suo tempo di una batteria di accumulatori; la spesa complessiva sarà di 5.000 lire circa.

È approvato.

Di Bricherasio è contrario all'accumulatore Garagino (1) nel quale ha poca fiducia.

Biscaretti è del parere che si possono mettere le vetture elettriche nel nostro catalogo; purché non si costruiscano, se non dietro ordina-zione.

Il Presidente è del parere che non si faccia colla Ditta Caramagna nessun impegno di motori; tutt'al più questo impegno potrebbe essere fatto solo col patto di poterlo sciogliere in qualunque momento con una piccola indennità per ogni motore non ordinato.

Marchesi propone un voto di plauso e di ringraziamento all'Ing. Arno.

È approvato.

Il Presidente propone al Consiglio che a partire dal 1° gennaio 1901 lo stipendio dell'Ing. Faccioli sìa portato da 300 a 350 lire men-sili; quello del Prof. Broglia da 175 a 225, con incarico di coadiuvare il direttore nel disbrigo delle ordinarie faccende amministrative e colla concessione che egli continui a mantenere gli insegnamenti che ha at-tualmente in alcune scuole; quello del disegnatore Bracco da 90 a 120 con impegni speciali, quello del contabile d'officina è portato da 60 a

100 lire con obbligo di orario speciale, quello dell'assistente Lancia da 60 a 100 lire pure con obbligo di orario speciale.

Biscaretti non è contrario agli aumenti proposti dal Presidente, ma non vorrebbe che dovessero ripetersi tanto frequentemente.

Ceriana crede l'aumento sia necessario, specie per quanto riguarda i piccoli stipendi.

Goria Gatti desidera che i sindaci esprimano il loro parere. Aymonino non è in massima contrario agli aumenti proposti.

de se sono ancora tenuti i libri ausiliari, adesso che il giovane, che era adibito a tale servizio fa il contabile d'officina.

Marchesi risponde che la contabilità ausiliaria si tiene sempre colla massima regolarità.

Il Presidente comunica le dimissioni presentate dal magazziniere Bussolotti, chiedendo di stare in carica ancora per un trimestre; pro-pone che egli possa eventualmente essere sostituito dal contabile d'of-ficina lasciando alla Presidenza la facoltà di portare in seguito lo sti-pendio del contabile d'officina ad eguagliare quello del magazziniere attuale.

Aymonino chiede chi rivedrà i reseconti (sic) giornalieri di magazzi-no quando chi è ora adibito a tale servizio dovrà fare da magazzinie-re.

Marchesi. Anche attualmente i resoconti sono controllati dal Prof. Broglia, il quale a maggior ragione, continuerà tale controllo, quando il Rag. Bergadani fungerà da magazziniere.

Il Consiglio accetta le dimissioni del magazziniere ed approva la proposta del Presidente.

Marchesi ricorda al Consiglio che vi sono altri impiegati con picco-lo stipendio e che potrebbero ricevere un aumento; uno di essi anzi presta cauzione ed ha responsabilità non lievi.

Di Bricherasio prega il Direttore generale di voler abbandonare per un momento la sala del Consiglio. Al suo ritorno il Presidente comu-nica all'Ing. Marchesi che il Consiglio, esprimendogli la sua piena soddisfazione e riconoscenza per il suo interessamento alla Fabbrica, gli notifica che era sua intenzione di aumentare il suo stipendio; se non che se ne astiene per ora, in seguito alle vive insistenze sue comu-nicate per mezzo del Cav. Boarelli e si riserva di provvedere altrimen-ti in altra prossima circostanza.

Marchesi ringrazia il Consiglio delle parole gentili a lui rivolte e della fiducia dimostratagli, che per lui sono già ampio compenso alle sue fatiche.

Riferisce di aver già pel passato iniziato trattative col Ministero del-le Poste e col Ministero della Guerra circa ad eventuali servizi con au-tomobili.

Si è recentemente occupato della questione dei trasporti militari, e crede che al Ministero si sia disposti a studiare la questione seriamen-te.

Chiede al Consiglio di essere autorizzato di offrire eventualmente al Ministero l'uso di alcune nostre vetture per le prossime grandi mano-vre.

Aymonino approva pienamente; aggiunge che sarebbe bene istruire alcuni meccanici ferrovieri nell'uso delle nostre macchine.

Marchesi ha già fatto questa offerta al Comandante della Brigata dei Ferrovieri che ha dimostrato di gradirla.

Di Bricherasio desidererebbe che molti chauffeurs seguissero in au-tomobile le grandi manovre.

Goria Gatti fa plauso alla buona iniziativa del Direttore e l'appro-va pienamente.

Il Consiglio approva la proposta del Direttore. La seduta è sciolta alle ore 17.30.

Il Segretario G. Agnelli

Il Presidente L. Scarfiotti

Addi 28 novembre nella sua sede sociale in corso Dante si è radunato il Consiglio d'Amministrazione della Fabbrica Italiana d'Automobili, Società Anonima con sede in Torino, capitale sociale versato L. 640.000 col seguente

O r d i n e d e l g i o r n o

1. Lettura ed approvazione del verbale della seduta precedente. 2. Comunicazioni del Presidente.

3. Proposte e progetti per le vendite.

4. Acquisti di materiali e provvedimenti vari per il magazzino. Sono presenti:

Scarfiotti Presidente; di Bricherasio Vice presidente; Ceriana, Da-mevino, Ferrerò, Biscaretti, Goria Gatti Consiglieri; Agnelli Segre-tario; Marchesi Direttore generale; Aymonino, Boarelli, Core Sin-daci.

La seduta è aperta alle ore 15.10.

Letto il verbale della seduta precedente si approva.

Presidente. Comunica che in questi ultimi giorni si sono vendute tre vetture e spera che la rimanenza della produzione di quest'anno sarà facilmente venduta, prima che si abbiano i due tipi nuovi.

Dice di aver ricevuto un memoriale del Direttore tecnico riguardo a certe controversie sorte fra lui ed il Direttore generale. Sa che diversi consiglieri hanno pure ricevuto il detto memoriale. È lieto di annun-ziare al Consiglio che dopo opportune spiegazioni avute fra i due Di-rettori, lui presente, siano appianate le note divergenze.

Marchesi crede opportuno dichiarare che le divergenze di cui si è fatto cenno, nulla hanno di personale; esse derivano principalmente da inesatta interpretazione di provvedimenti, che ha creduto di dover

prendere; è ben lieto che ogni cosa sia, come spera e desidera appia-nata e confida di poter d'ora in avanti, esercitare il suo ufficio senza ulteriori difficoltà.

Ceriana raccomanda che in caso di nuove divergenze prevalga l'au-torità del Direttore generale.

Presidente. Prende atto. Comunica di aver scritto al Sig. G. Knap di venire a visitare l'officina come si era deciso nell'ultima seduta.

Biscaretti dice di non aver mai votato per la venuta dello Knap. Sa che nella seduta in cui tale venuta fu votata erano presenti pochissimi consiglieri, crede che la maggioranza del Consiglio sia contraria, do-manda se non si possa sospendere tale venuta.

Ceriana ed Agnelli si associano.

Presidente dice che non può fare a meno di rispettare le decisioni del Consiglio e quindi prega i consiglieri a non voler ritornare sulle decisioni prese.

Presidente. Tenuto conto di tutte le raccomandazioni dei diversi consiglieri e coadiuvato dal Consigliere Agnelli fece il contratto delle vetturelle di cui si discusse nell'ultima seduta. La vettura per essere accettata dovrà fare 40 Km. all'ora e superare le salite del 12%. Do-po il numero di 25 vetture si Do-potrà sciogliere il contratto mediante un compenso di L. 100 per vettura. Le vetture saranno consegnate in ra-gione di n. 8 al mese come da contratto. La casa francese s'impegna di non vendere ad altri in Italia questo tipo di vetturetta.

II Consiglio approva.

Goria Gatti raccomanda nella vendita delle vetture di fare i con-tratti su moduli stampati.

Presidente terrà conto della raccomandazione.

Presidente ricorda riguardo alla vendita degli automobili, come il Consiglio fin dai primordi della costituzione della Società nominasse agente il Sig. Ceirano Giovanni. Appena la fabbrica cominciò a pro-durre, il detto agente impegnò una decina di vetture che vendette col-la massima facilità; dopo, non si sa per qual ragione si riscontrò al-quanta svogliatezza nel Sig. Ceirano nell'adempiere al suo incarico, in ultimo la vendita si arrestò per parte del Sig. Ceirano e nel medesimo tempo nei suoi locali si stabiliva una fabbrica di vetturelle col nome di suo fratello.

Da tutto ciò ritiene che il Consiglio possa usare della sua facoltà accordata dalla convenzione col Sig. Ceirano che cioè in caso di fon-dati motivi di lagnanza si possa sciogliere il contratto.

Goria Gatti crede che la dicitura del contratto possa sempre dare appiglio ai cavilli dell'interpretazione e quindi raccomanda di non

ba-sarvisi troppo sicuramente; trova più naturale d'intendersi col Sig. Ceirano per sciogliere il contratto all'amichevole.

Dopo lunga ed animata discussione, in cui prendono parte quasi tutti i Consiglieri, si decide di sentire subito il Sig. Ceirano incarican-do il Presidente delle trattative.

La seduta è sospesa alle 16.20. Si riapre la seduta alle 17.

Presidente. Comunica di aver parlato col Sig. Ceirano il quale ac-cetta di buon grado lo scioglimento del contratto, liquidando a suo tempo le pendenze colla società.

Ferrerò. Raccomanda che il Ceirano ritiri le macchine impegnate. Bricherasio si associa.

Presidente. Terrà conto delle raccomandazioni nella misura del possibile; è d'opinione però che sarà opportuno dimostrarsi un po' larghi nella liquidazione.

Marchesi crede opportuno occuparsi del Bilancio Preventivo per il prossimo anno, affinché il Consiglio possa segnargli per caduna cate-goria del passivo i limiti entro cui contenere le spese.

Il Consiglio dà incarico al Direttore di preparare un preventivo del-le spese di amministrazione pel 1901.

Ceriana domanda che l'anno finanziario cominci col 1° novembre. Presidente. Non si può accogliere la proposta perché contraria allo Statuto.

La seduta è tolta alle 17.45.

Il Segretario II Presidente G. Agnelli L. Scarfiotti

Addì 21 gennaio 1901 nella sua sede sociale in corso Dante si è radu-nato il Consiglio d'Amministrazione della Fabbrica Italiana d'Auto-mobili, Società Anonima con sede in Torino, capitale sociale versato L. 640.000 col seguente

O r d i n e d e l g i o r n o

1. Lettura ed approvazione del verbale della seduta precedente. 2. Comunicazioni.

3. Autorizzazione al Direttore di rappresentare la Società in giudizio. 4. Relazione del Sig. Georgia Knap.

5. Provvedimenti vari per il personale. 6. Fabbricazione pel 1901.

Sono presenti:

Scarfiotti Presidente; di Bricherasio Vice presidente, Goria Gatti, Racca, Ceriana, Ferrerò, Damevino, Biscaretti Consiglieri; Agnelli Segretario; Aymonino, Boarelli, Core Sindaci; Marchesi Direttore generale.

La seduta è aperta alle ore 15.

Presidente. Informa il Consiglio che finora si vendettero n. 20 vet-ture di 4 HP e n. 13 vetvet-ture di 8 HP, di cui consegnate 8, oltre al phaeton di 10 HP ed alla vettura da corsa.

In seguito a trattative iniziate col Municipio di Torino si farà per la prossima domenica un esperimento di traino di un carro dei pompieri davanti alla commissione all'uopo delegata; da esperimenti preventi-vamente fatti sa che la vettura di 8 HP può trainare 2000 Kg. Se l'esperimento sarà soddisfacente, spera che la fabbrica avrà importan-ti commissioni, sia dal Municipio di Torino, come da altri municipii.

trattative con la direzione delle ferrovie Rete Adriatica per l'impianto di carrelli automobili.

Informa il Consiglio che seguitando Io sciopero dei fonditori tori-nesi, si dovette ricorrere ad altre fonderie fuori di Torino tra le con-seguenze dannose dello sciopero vi sarà purtroppo ritardo nella no-stra fabbricazione.

Marchesi. Nel suo viaggio trattò per la vendita delle vetture: a Par-ma col Sig. Dott. A/ Uccelli, a Perugia coll'Emporio Ciclistico, a Fi-renze col Sig. G. Alberti, a Venezia col Sig. Camera. A Roma lasciò in sospeso le trattative col Sig. Cariolato, attualmente incaricato della rivendita per le eccessive sue pretese. A Bologna iniziò alcuni affari fra altri col proprietario dell'Hotel Baglioni il quale sarebbe disposto ad acquistare cinque omnibus quando fosse sicuro del loro funziona-mento. A Padova, Verona e Brescia gli fu impossibile di combinare qualcosa. A Milano combinò con una persona assai nota la quale pur non figurando agente si occuperebbe della vendita alle medesime con-dizioni degli altri agenti.

Presidente. Informa il Consiglio che a quanto pare si sta costituen-do a Torino una Società per l'esercizio di vetture elettriche, ed a que-sto proposito sa che l'Ing. Arno si tiene al corrente per avvisare in tempo la fabbrica nel caso si potesse intraprendere la costruzione.

Goria Gatti dice che provò la vettura Arno e ne rimase soddisfatto; raccomanda che la Fiat concorra con qualche somma alla sottoscri-zione per l'Esposisottoscri-zione di Milano.

II Consiglio dà facoltà al Direttore di concorrere nel modo che con-tribueranno le altre fabbriche.

Il Presidente ed il Direttore riferiscono sulle liti vertenti. L'Ing. Diatto propone di restituire la sua vettura e prendere in cambio un'al-tra di fabbrica francese senza aumento di spesa, restando le spese del processo a carico della Fiat. La proposta sembrando inaccettabile cer-cherà (sic) di farlo venire a più miti consigli: il Direttore chiede se, non giungendo ad un amichevole accordo, potrà lasciar continuare la lite.

II Consiglio approva.

Per quanto riguarda la vertenza Di Bagno il Direttore non crede per ora probabile alcun componimento, ad ogni modo farà il possibi-le per riuscirvi.

La lite col Sig. Solaro continua.

Il Presidente poi riferisce che nella liquidazione dei conti col Sig. Ceirano a titolo di componimento amichevole si sarebbe limitato in sole lire 799 il suo debito, essendosi fra altro accreditato a suo favore

una maggior percentuale del 10% per alcune vetture vendute diretta-mente dalla Società, sebbene a tenore di contratto tale percentuale non gli spettasse. Il Ceirano che pur aveva accettato tale componi-mento presenta ora un conto col quale vorrebbe apparire a sua volta creditore di lire 1922. Di fronte a questa inaccettabile pretesa del Cei-rano, ritiene indispensabile di chiamarlo in giudizio per ottenere che, se non verranno rispettati gli accennati accordi, sia tenuto il Ceirano al pagamento della somma che a tenore di contratto risulterà da lui dovuta.

È ben noto inoltre al Consiglio che il Ceirano ebbe a recare alla Società danni materiali e morali durante il tempo in cui tenne l'Agen-zia generale sia impegnando la Società in contratti non convenienti, sia assumendo colla clientela impegni non possibili a mantenersi, mancando insomma ai doveri che gli venivano imposti dal contratto e dalla carica da lui tenuta; anche si rende necessario chiedere conto giudizialmente al Ceirano di tutto ciò.

Il Consiglio, delibera di autorizzare il Presidente ed il Direttore (1) ed il Direttore generale [a] chiamare, ove occorra, in causa il Sig. Giovanni Ceirano per l'oggetto di cui si tratta.

L'Ing. Marchesi ricorda la pessima prova fatta dalle pneumatiche fabbricate e fornite dalla Ditta Pirelli, avverte pure che non si mancò tutte le volte che ebbero a riscontrarsi inconvenienti, di fare presso la Casa Pirelli le debite proteste; spiega come erroneamente la Ditta Pi-relli attribuisse i lamentati inconvenienti ad imperfetto montaggio, poiché anche le guerniture applicate dall'operaio all'uopo mandato dalla Casa fallirono completamente; fa rilevare il grave danno morale e materiale che ne risente la Società.

La Ditta Pirelli accampa il regolamento della pendenza, avvenuto mediante una transazione che con sensibile riduzione della fattura, l'esponente aveva creduto di fare, salvo approvazione del Consiglio; ma quella transazione ad ogni modo rifletteva soltanto lo stato delle cose all'epoca in cui fu intesa e lasciava come è naturale, impregiudi-cata la questione dell'inservibilità posteriormente accertata delle guer-niture indipendentemente dal montaggio. Se le guerguer-niture avessero fatto buona prova dopoché furono applicate dall'operaio della Casa, questa avrebbe ragione d'invocare la transazione che il riferente avrebbe proposta all'approvazione del Consiglio; ma ciò non può più farsi nel concreto, in cui dette guerniture si presentano assolutamente inservibili.

1. Si tratia evidentemente di una ripelizione sfuggila all'estensore del verbale, inten-dendosi qui solo il "Direttore generale".

Il Consiglio, preso atto di quanto riferisce il Direttore ed osservato che pur troppo tutto ciò corrisponde alla realtà dei fatti, delibera di autorizzare il Presidente del Consiglio d'Amministrazione ed il Diret-tore generale a muovere lite contro la Ditta Pirelli e C. allo scopo di ottenere la risoluzione del contratto ed il risarcimento dei danni.

Il Presidente presenta al Consiglio la relazione Knap di cui già mol-ti consiglieri hanno presa visione dicendo di aver nomol-tificato agli inte-ressati quanto in essa era contenuto.

Il Consiglio ne prende atto.

Il Consiglio approva la proposta Agnelli di intraprendere il giro d'Italia in automobile a scopo di reclame.

Ferrerò domanda al Consiglio se non sarebbe il caso d'intraprende-re altri lavori visto che la vendita degli automobili procede difficil-mente.

Presidente crede che per ora non sia ancora il caso di attuare la proposta Ferrerò stante il principio di stagione, terrà conto del sugge-rimento se più avanti se ne presenterà l'occasione.

Dietro proposta del Presidente il Consiglio autorizza il Direttore di pagare all'impiegato Sig. Aymar L. 220 come compenso promessogli per l'anno 1900; incarica altresì il Direttore di avvisare il Sig. Aymar che il Consiglio non si ritiene più impegnato a pagare tale compenso per l'avvenire.

La seduta è tolta alle ore 17.30. Il Segretario

G. Agnelli

Il Presidente L. Scarfiotti

Addì 11 febbraio 1901 nella sua sede sociale in corso Dante si è radu-nato il Consiglio d'Amministrazione della Fabbrica Italiana d'Auto-mobili, Società Anonima con sede in Torino, capitale sociale versato L. 640.000 col seguente

O r d i n e d e l g i o r n o

1. Lettura ed approvazione del verbale della seduta precedente. 2. Comunicazioni della Presidenza.

3. Bilancio consuntivo Esercizio 1899-1900.

4. Preventivo spese d'amministrazione per l'Esercizio 1901. 5. Deliberazioni varie.

Sono presenti i Signori:

Scarfiotti Presidente; di Bricherasio, Ferrerò, Goria Gatti, Ceriana Mayneri, Agnelli; i Sindaci Aymonino, Boarelli; il Direttore Mar-chesi.

La seduta è aperta alle ore 15.

Il Segretario dà lettura del verbale della seduta precedente, che viene approvato.

Di Bricherasio. A proposito di una discussione assunta nella prece-dente seduta sul conto di un impiegato, dichiara che ha rilevato con dispiacere che l'impiegato stesso era informato il giorno seguente di quanto era stato detto. Domanda spiegazioni.

Marchesi è stupito del fatto esposto dal Consigliere di Bricherasio; per conto suo non ha parlato con nessuno: ad ogni modo non man-cherà di interrogare gli impiegati in proposito.

Di Bricherasio raccomanda che siano prese tutte le precauzioni ne-cessarie, affinché quanto si dice nelle sedute rimanga segreto.

Presidente informa il Consiglio che ultimamente furono vendute due vetture, l'una di 4 HP, l'altra di 8 HP. Furono spedite due vettu-re a San Remo, l'una al colonnello Chiaria, l'altra al Sig. Vincenzo Marsaglia; i proprietari si sono dichiarati soddisfatti. Ebbe comunica-zione delle conclusioni della perizia fatta sulla vettura Diatto, dalla quale risulterebbe che la vettura stessa non corrisponde alle condizio-ni di contratto; secondo il perito però i difetti sarebbero di natura ta-le da poter essere facilmente rimediati.

La causa Di Bagno segue il suo corso normale.

Dietro parere dell'Avv. Cattaneo fu fatta la citazione contro la dit-ta Pirelli.

Marchesi informa il Consiglio di una domanda della Società

Documenti correlati