“Chi viaggia senza incontrare l'altro non viaggia, si sposta”.
(Alexandra DavidNéel)
All'inizio di ottobre io e il mio fidanzato Luca ci siamo recati in agenzia viaggi per pianifi
care la nostra consueta vacanza al termine della faticosa estate lavorativa passata. L'i
dea, come sempre, è una sola: caldo, mare, relax e luoghi nuovi da visitare. Le propo
ste erano tante, ma, dopo vari confronti, il fascino del Kenya e del safari nella savana hanno vinto su tutto. Una scelta che, incon
sapevoli, ci ha stravolto positivamente!
Infatti dopo qualche ora ho realizzato che è proprio in Kenya che opera l'Associazione Karibuni Onlus che abbiamo aiutato tanti anni durante l'evento di “Sorrisi sulla neve dedicati a Francesca”. Ho deciso quindi che la nostra vacanza non doveva rimane
re fine a se stessa, ma doveva sbocciare in un aiuto concreto alle popolazioni keniote.
Ho contattato immediatamente Antonella Cappellini che gentilmente mi ha inviato il numero del presidente dell'Associazione Gianfranco Ranieri. Karibuni Onlus opera in alcune zone povere vicino alla costa e alla città di Malindi. Il loro obiettivo è quello di
aiutare la popolazione locale attraverso vari progetti concreti a livello scolastico, sanita
rio ed agricolo. Al momento l'Associazione gestisce 7 fattorie, un centro di assistenza medicosanitaria, con all'interno un reparto di maternità, e numerose scuole (principal
mente infanzia e primaria).
Abbiamo chiamato Gianfranco che ci ha raccontato delle emergenze a cui dovevano far fronte in quel momento: il dispensario di medicine del Centro della Salute di Baola
la vuoto, la carenza di animali nella fattoria centrale e la scuola di Mikodoni nella quale i bambini svenivano a causa di giorni interi senza cibo. Questa scuola non è gestita da Karibuni Onlus, l'Associazione però non è potuta rimanere indifferente alla chiamata disperata del preside che vedeva tanti dei suoi 600 studenti star male per la fame.
Nonostante avessimo deciso di partire una settimana per l'altra, ci siamo attivati subito con una raccolta fondi tra Parrocchia e co
noscenti, tramite il passaparola ed una sca
tola lasciata gentilmente in custodia presso
la farmacia di La Thuile. Abbiamo raccolto indumenti e, grazie alla scuola dell'infanzia di Cogne e alcune mamme di La Thuile, ab
biamo ricevuto anche materiale scolastico.
In una sola settimana sono stati raccolti tra La Thuile e Cogne la bellezza di euro 1.975, una gioia!
Il momento di partire è poi arrivato, le no
stre valigie piene di vestiti e matite per i bambini con qualche felice sacrificio alle nostre cose personali!
Una volta arrivati in Kenya abbiamo incon
trato subito Gianfranco che, davanti ad un buon gelato nel centro di Watamu, ci ha il
lustrato la giornata successiva, ovvero quel
la della nostra visita a tante opere gestite da Karibuni e la distribuzione di ciò che aveva
mo portato con noi.
Come da programma, il giorno successivo ci siamo recati presso il “Baolala Health Cen
ter” che riversa in condizioni critiche a cau
sa della quasi totale mancanza di medicine.
Questo centro è anche dotato di un reparto di maternità e un'ambulanza, ovvero un carro da attaccare ad una moto.
Ci siamo recati successivamente nella scuo
la “Maasai Nursery School” ubicata vicino ad un villaggio Maasai, posizione strategi
ca per cercare di integrare i Maasai (tribù antica di guerrieri sparsi per tutto lo Stato) con il resto dei villaggi. I bambini ci han
no accolti festanti, cantando la tradizionale canzone di benvenuto keniota e correndoci incontro. Distribuiti i pennarelli, le matite e le biro abbiamo lasciato i bimbi alla loro giornata scolastica e all'imminente pranzo in arrivo. La seconda scuola visitata accoglie bambini della scuola primaria ed è sorta dalle ceneri di una vecchia scuola costruita anni addietro, ma poi abbandonata.
Al termine di queste visite ci siamo recati all'interno di un polo scolastico dove si tro
vava la fattoria di Francesca. Gianfranco ci ha spiegato che, a malincuore, hanno do
vuto smantellarla perché non riuscivano più a trovare acqua sufficiente per mandare avanti l'attività. Ci ha però detto che tutto il materiale che era stato usato per la sua co
struzione e la sua attività è stato convogliato su un nuovo progetto di fattoria in un'altra zona con maggiore presenza di acqua.
La giornata è proseguita con la visita al
Prima... ... e dopo.
quartier generale di Karibuni dove si trova la fattoria centrale con pulcini, polli e capre da allevamento, oltre che frutta e verdura da
coltivare. Qui il lavoro procede a pieno re
gime, nonostante le difficoltà, per sostenere autonomamente i pasti delle scuole e poter
ricavare profitto dalla vendita delle uova e del pollame. Abbiamo pranzato insieme allo staff Karibuni e abbiamo conosciuto Kanai, il fidato braccio destro di Gianfranco.
In accordo con lui, alla luce di quello che ab
biamo visitato e delle criticità del momento, abbiamo deciso di gestire così la somma rac
colta: euro 900 per l'acquisto delle medicine che serviranno a curare la popolazione di Bao
lala e villaggi vicini (circa 12 mila persone) per due mesi (presso l'Health Center); euro 500 per l'acquisto di 500 pulcini che servi
ranno, una volta cresciuti, per la produzione di uova da vendere; euro 375 per l'acquisto di una quindicina di capre per la produzione di latte da vendere; euro 200 per far fronte all'emergenza della scuola di Mikodoni. Que
sti bimbi hanno così ricevuto pasti caldi fino
alla fine della scuola a novembre. Nell'ultima settimana, quella degli esami, è stato fatto un regalo in più ed è stata consegnata loro anche della carne per sostenere al meglio l'ultimo step dell'anno (una famiglia in media man
gia carne una / due volte l'anno cibandosi di topi o scimmie).
Quello che abbiamo visitato e visto è difficile da raccontare a parole o con le foto. Il Kenya è un luogo stupendo, fatto di terra rossa, strade infinite, capanne di fango e una sa
vana che ci ha lasciati senza parole. I ke
nioti vivono pole pole, ovvero “piano piano, con calma”, la loro vita è scandita dal sole e dal ritmo delle stagioni. Dopo una giornata passata ad incontrare tanti di loro ogni cosa al nostro ritorno in albergo ci è sembrata superflua. L'acqua che noi consideriamo come scontata aprendo il rubinetto, per loro è un bene prezioso e possono anche impiegarci ore per raggiungere il primo pozzo di acqua potabile.
Un sentito grazie di cuore da parte mia e di Luca, di Gianfranco e di tutta l'Associazione Karibuni Onlus. Il nostro viaggio non è stato fine a se stesso. Abbiamo portato sorrisi ai bambini con il loro nuovo materiale, aiuto sanitario con tante medicine e un dispensa
rio finalmente rifornito, pulcini e capre per continuare la fondamentale attività delle fattorie e pasti caldi ai bimbi di quella scuo
la tanto lontana da noi, ma che è entrata su
bito nei nostri cuori. Asante sana (grazie) La Thuile e Cogne!
Martina Caso
Da quest’anno, il consueto concorso “Comu
ni fioriti” cambia e si trasforma in un “Mar
chio nazionale di Qualità – Comune Fiorito”.
Dopo 15 anni, il Premio si trasforma in una Certificazione dell’Ambiente di Vita, che, ol
tre al criterio centrale sulla qualità del ver
de e delle fioriture, ha anche la valutazione dell’ambiente sostenibile, la pulizia e l’ordine del proprio territorio. Insieme ad altri 62 co
muni italiani, anche La Thuile ha presentato la sua candidatura sottoponendosi alla veri
fica della Commissione Nazionale nell’estate 2019 e domenica 10 novembre, nel Comu
ne di Pomaretto (To), ha partecipato, nella persona del suo ViceSindaco, al Meeting Nazionale del Marchio di Qualità Ambiente di Vita Comune Fiorito. Nell’occasione, la Commissione nazionale ha conferito a La Thuile il “Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita”, insieme ad altri 47 Comuni italia
ni, tra cui i valdostani di Arvier, Ayas, Pré
SaintDidier, e i premi speciali al Comune di RhêmesSaintGeorges (Monumento Storico Fiorito), all’Hotel La Rouja di Ayas (1° posto per l’albergo fiorito) ed a Gabriella Ollier di PréSaintDidier (1° posto per la casa fiorita).
In Figura potete leggere la sintesi delle motiva
zioni che hanno portato la Commissione Na
zionale, composta da professionisti selezionati tra i principali esponenti del settore florovivai
stico e convalidate dalla commissione scien
tifica rappresentata dai Presidenti di: A.N.V.E., A.I.C.G., VIVAIFIORI, CONFAGRICOLTURA setto
re florovivaistico, a conferire a La Thuile que
sto Marchio assegnato alle amministrazioni che hanno fatto della qualità dell’ambiente di vita per i loro cittadini e i turisti ospiti un obiet
tivo amministrativo, segno di sensibilità sociale e di lungimiranza economica e ambientale.
Perché …viviamo in un posto bellissimo !!!
GRAZIE LA THUILE !!!!
Barbara Frigo
Targa “Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita”