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Visibilit` a della seconda discesa a basse concentrazioni

2.3 Caratteristiche di interesse di un esperimento di scattering

3.1.1 Visibilit` a della seconda discesa a basse concentrazioni

trazioni

Considerando che il peso relativo del termine legato alla fluttuazione del numero di particelle nel volume di scattering `e 1/n dove n `e il numero di microsfere contenute nel volume di scattering (si veda la (1.104)), sono state

preparate soluzioni delle due specie di microsfere di Latex a differenti concen- trazioni di cui si `e misurata la funzione di correlazione omodina, in particolare sono state utilizzate quattro concentrazioni per Latex 110 e tre per Latex 989 in modo da verificare l’andamento previsto per le altezze delle due discese. Le misure sono state eseguite in due condizioni di diversa potenza incidente, cio`e con una potenza non attenuata di 430 mW (indicata con FP) e succes- sivamente con una potenza incidente attenuata di 20 mW (indicata con LP). E’ stato eseguito un fit delle funzioni di correlazione con una funzione della forma

I2(t) = A + B e−t/τ + C e−t2/τc2

per studiare l’andamento del rapporto B/C. Si noti che per la (1.104) si ha

B C =

πn

e che il valore di n deve essere proporzionale alla concentazione c, per cui

n = K c

dove K `e una costante opportuna, allora avremo che

B C =

π K c

In particolare per la concentrazione pi`u bassa utilizzata c0 si avr`a

B0 C0 = π K c0 quindi il rapporto B/C B0/C0 = c c0 `

e uguale alla concentazione relativa.

Il valore del rapporto B/C dei coefficienti1 (misurati tramite il fit) `e ri- portato nella Tabella 3.1 per ogni valore della concentrazione normalizzata

c/c0, per due campioni a potenza differente. Facciamo notare che (in base alla (1.104)) B/C = √πn e quindi in questo modo possiamo sapere quante

particelle si trovano in media nel volume di scattering; alla concentrazione pi`u bassa, la varianza relativa dell‘intensit`a del campo diffuso, e quindi la varianza relativa del numero di conteggi acquisiti deve essere molto grande (a causa della rarefazione degli scatteratori), cosa che si verifica qualitativa- mente osservando i dati, e che rende necessario mediare su tempi molto pi`u grandi per ottenere dati ragionevolmente affidabili.

c/c0 Latex 110 (FP) Latex 110 (LP) Latex 989 (FP) Latex 989 LP 1 0.40± 0.04 0.29± 0.03 0.45± 0.05 1.00± 0.09 10 2.9± 0.3 4.1± 0.5 4.1± 0.4 4.9± 0.5

100 26± 3 38± 4 31± 3 41± 4

Tabella 3.1: Rapporto B/C alle varie concentazioni per le due soluzioni di microsfere di Latex a due differenti potenze incidenti: FP sta per full power ed LP sta per low power.

Figura 3.1: Rapporto dei coefficienti della funzione del fit in funzione della concentrazione normalizzata delle soluzioni di Latex 110 nm e Latex 989 nm, assieme alla previsione teorica (linea piena).

Sarebbe necessario verificare questo andamento variando il numero medio di particelle nel volume di scattering in modo pi`u preciso; ci`o pu`o esser fatto non solo aumentando il numero di soluzioni a concentrazioni intermedie tra la massima e la minima gi`a utilizzate, ma anche cambiando le dimensioni del volume di scattering. Sebbene il rapporto B/C non debba dipendere dalla potenza assorbita, nelle misurazioni si notano discrepanze anche grandi.

1La quarta soluzione di Latex 110 `e troppo concentrata perch´e la seconda discesa sia

3.1.2

Tempi di diffusione e convezione

Presentiamo ora le funzioni di correlazione acquisite per i campioni di Latex 110 nm (quattro concentrazioni) e Latex 989 nm (tre concentrazioni) con due potenze incidenti, 430 mW (FP) e 20 mW (LP) (Figure 3.2, 3.3 e 3.4). Indichiamo con A, B, C e D la stessa soluzione a differente concentrazione (ordinati in senso decrescente cA> cB> cC > cD), ognuno ottenuto diluendo

una parte del precedente campione in nove parti d’acqua 2.

1E-7 1E-6 1E-5 1E-4 1E-3 0,01 0,1 1 10 -0,2 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 I 2 (t) (unità arbitrarie) t (s) A LP A FP B LP B FP C LP C FP D LP D FP

Figura 3.2: Latex 110 nm, funzioni di correlazione omodine; campioni a dif- ferente concentrazione cA> cB > cC > cD. Punti pieni (•) per le misure FP

(potenza incidente 430 mW), cerchi (◦) per le misure LP (potenza incidente 20 mW).

Fittiamo le funzioni di correlazione con la funzione

I2(t) = A + Be−t/τ + Ce−t2/τc2 (3.1) dove τ `e il tempo di diffusione, e τc `e il tempo di convezione. I risultati dei

fit sono riportati in Tabella 3.2.

Per i campioni di Latex 989 nm eseguiamo inizialmente i fit con la stessa funzione (equazione 3.1) (Figure 3.5, 3.6 e 3.7). I risultati3 sono riportati in Tabella (3.3).

2Questo procedimento non `e troppo affidabile; il rapporto tra le concentrazioni adiacenti

`

e affetto da un errore relativo sicuramente maggiore di 0.2.

3Il valore del tempo di diffusione per il campione Latex 989 C (LP) non `e misurabile

perch´e la concentrazione cC della soluzione `e troppo bassa per permettere di apprezzare

1E-5 1E-4 1E-3 0,01 0,1 1 0 1 t_diffusione (C FP) = 0,93 ms I 2 (t) (unità arbitrarie) t (s) A LP A FP B LP B FP C LP C FP D LP D FP

Figura 3.3: Latex 110 nm, funzioni di correlazione omodine; normalizzazione della prima discesa. Campioni a differente concentrazione, cA > cB > cC >

cD. Punti pieni (•) per le misure FP (potenza incidente 430 mW), cerchi (◦)

per le msure LP (potenza incidente 20 mW).

Latex 110 FP FP LP LP τ (ms) τc (s) τ (ms) τc (s) A 0.55± 0.02 - 0.82± 0.04 - B 0.68± 0.01 - 0.93± 0.03 - C 0.87± 0.03 0.056 ± 0.002 1.22 ± 0.06 0.232 ± 0.003 D 1.90± 0.09 0.054 ± 0.002 2.89 ± 0.08 0.208 ± 0.006

Tabella 3.2: Tempi di diffusione e convezione per i campioni di Latex 110 nm al diminuire della concentrazione della soluzione cA> cB > cC > cD con

1E-3 0,01 0,1 0,0 0,5 1,0 t (D LP) = 0.21 s t (D FP) = 0.054 s I 2 (t) (unità arbitrarie) t (s) C LP C FP D LP D FP

Figura 3.4: Latex 110 nm, funzioni di correlazione omodine; normalizzazione della seconda discesa. Campioni a differente concentrazione cC > cD. Punti

pieni (•) per le misure FP (potenza incidente 430 mW), cerchi (◦) per le msure LP (potenza incidente 20 mW). Si noti come il tempo caratteristico della discesa dipenda esclusivamente dalla potenza incidente.

1E-6 1E-5 1E-4 1E-3 0,01 0,1 1 10 0,0 0,5 1,0 I 2 (t) (unita arbitrarie) t (s) A LP A FP B LP B FP C LP C FP

Figura 3.5: Latex 989 nm, funzioni di correlazione omodine; campioni a differente concentrazione A > B > C. Punti pieni per le misure full power, cerchi per quelle low power.

Latex 989 FP FP LP LP

τ (ms) τc (s) τ (ms) τc (s)

A 2.98± 0.05 0.041 ± 0.002 7.6 ± 0.2 0.19 ± 0.03 B 3.25± 0.09 0.050 ± 0.005 8.2 ± 0.9 0.19 ± 0.03 C 2.87± 0.08 0.052 ± 0.002 - 0.16± 0.01

Tabella 3.3: Tempi di diffusione e convezione per i campioni di Latex 989 nm al diminuire della concentrazione della soluzione (cA> cB > cC con due

potenze incidenti, 430 mW (FP) e 20 mW (LP).

I dati raccolti mostrano che:

• I tempi di convezione sono tutti simili a parit`a di potenza incidente

(circa 0.19 s), non variano troppo con ne con la concentrazione ne col raggio delle microsfere; abbiamo quindi una velocit`a di convezione:

Vy =

w2 τc

= (0.19± 0.02) mm/s (FP) = (0.064± 0.005) mm/s (LP)

1E-5 1E-4 1E-3 0,01 0,1 0,0 0,5 1,0 t_d (B LP) = 7.6 ms t_d (C FP) = 2.9 ms I2 (t) (unità arbitrarie) t (s) A LP A FP B LP B FP C LP C FP

Figura 3.6: Latex 989 nm, funzioni di correlazione omodine, normalizzazione della prima discesa. Ccampioni a differente concentrazione cA > cB > cC >

cD. Punti pieni (•) per le misure FP (potenza incidente 430 mW), cerchi (◦)

per le misure LP (potenza incidente 20 mW). Notare come per le misure FP il tempo di diffusione si riduce notevolmente.

• I tempi di diffusione attesi per le due specie di microsfere sono rispettati

in condizioni di bassa intensit`a incidente (LP) e concentrazioni suffi- cientemente alte (A,B), mentre nelle misure ad alta intensit`a risultano sensibilmente ridotti (Tabella 3.2 e 3.3).

• I fit risultano poco soddisfacenti per i campioni di Latex 989 nm ad

alte intensit`a incidenti (Figura 3.6).

Riguardo l’ultimo punto, ricordando che il termine moltiplicativo gaus- siano nella (1.103) diventa importante quando i tempi di diffusione e con- vezione sono vicini, nel caso delle misure FP per Latex 989 nm eseguiamo il fit con la funzione:

I2(t) = A + Be−(t/τc)2e−t(τ)+ Ce−t/τc (3.2) nella speranza che questa permetta di cogliere meglio l’andamento visibil- mente iperesponenziale della prima discesa nelle funzioni di correlazione omo- dine (Figura 3.6). In base alla variazione di temperatura stimata nel para- grafo precedente ci aspettiamo che il tempo di diffusione cada attorno a 6 ms.

4 Purtroppo i fit migliorano solo se si lascia libero il tempo di decadimento

1E-4 1E-3 0,01 0,1 1 10 0 1 2 t (B LP) = 0.19 t (C FP) = 0.052 I 2 (t) (unità arbitrarie) t (s) CFin0 CFin2 BFin0 BFin2

Figura 3.7: Latex 989 nm, funzioni di correlazione omodine, normalizzazione della seconda discesa. campioni a differente concentrazione cA > cB > cC >

cD. Punti pieni (•) per le misure FP (potenza incidente 430 mW), cerchi (◦)

per le misure LP (potenza incidente 20 mW). Si noti come anche in questo caso il tempo caratteristico della discesa dipenda solo dall’intensit`a incidente. della gaussiana che moltiplica l’esponenziale, ma ci`o non `e giustificabile a partire dallo sviluppo che ci ha portato alla funzione (1.103).

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