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3.3 Danno da ossidazione e sistemi antiossidanti

4.2.1 Le vitamine che migliorano la fertilità

Le vitamine vengono classificate in liposolubili A, D, E e K, quelle che si trovano disciolte nei grassi e quindi possono essere accumulate dagli organismi e le idrosolubili gruppo B, PP, C, biotina, acido folico, acido pantotenico, colina e betaina; sciolte nelle

soluzioni acquose e non si possono immagazzinare nell'organismo, queste ultime vengono sintetizzate dalla flora batterica del rumine, del cieco e grosso colon che ne assicura il soddisfacimento dei fabbisogni di ruminanti e equini. Le vitamine sono tutte importanti e indirettamente agiscono tutte sulla fertilità, perché mantengono in salute l'animale e quindi assicurano la funzione riproduttiva, che in un animale malato o stressato è la prima funzione ad essere sospesa. Alcune di queste sono direttamente collegate al funzionamento della riproduzione femminile e maschile e sono la vitamina A, E, B2, e Acido folico.

4.2.1.1 Liposolubili

Vitamina A (retinolo) e β-carotene: in natura sono presenti i suoi precursori: i

carotenoidi, come il carotene che ha una più spiccata azione provitaminica e di cui esistono tre isomeri, α β e γ; il β-carotene e a sua volta l'isomero più attivo; la zeaxantina del mais e xantofille che sono idrossidervati del β-carotene hanno azione provitaminica minore o nulla. Il β-carotene è presente in tutti gli alimenti vegetali, sono molto ricchi erba di prati e pascoli (30-80 mg), trifogli e erba medica (40-60 mg), mais (4-6 mg) Il retinolo è presente solo negli organismi animali, negli olii di fegato di pesci, grasso del latte e tuorlo di uovo per esempio. A livello della mucosa intestinale, a opera di enzimi carotenasi, vengono convertiti in vitamina A (una molecola di β-carotene produce una molecola di retinolo). I caroteni dal punto di vista chimico sono un idrocarburi insaturi isoprenoidi, sono pigmenti rosso aranciati; quando vengono ossidati a vit.A perdono la catena isoprenica (Borgioli, 1995). La vit. A ha la funzione di mantenere integri gli epiteli, crescita e anabolismo proteico, sviluppo del sistema nervoso e della vista, e il mantenimento della fertilità. Il β-carotene oltre a essere uno dei precursori della vit. A è un potente antiossidante. L'assorbimento della vit. A dipende dalla sua utilizzazione a livello ruminale, circa il 60% viene distrutto, e dall'efficienza dell'assorbimento intestinale, razze di bovine da latte come la Jersey e la Guernsey hanno una maggiore efficienza di assorbimento del β-carotene, ma minor capacità di convertirlo in renitolo per cui si trovano valori più alti in sangue e latte del precursore (NRC, 2011). Nei tori, la carenza di vitamina A porta degenerazione seguita da atrofia dell'epitelio dei tubuli seminiferi con riduzione del numero di spermatozoi o

azoospermia e riduzione della libido. La degradazione ruminale della vitamina A è elevata quando la dieta è ricca di concentrati, nei tori si può assistere a periodi di ipovitaminosi durante il periodo invernale quando il foraggio è più povero, ed è essenziale l'integrazione di questa (Rode e al., 1995). La dose raccomandata per l'integrazione di Vit. A per vacche in lattazione è di 75.000 UI capo/giorno (NRC) e di 100.000 UI capo/giorno per bovini da carne (Cevolani, 2005). Il retinolo può essere immagazzinato soprattutto nel fegato, quando l'alimentazione è molto ricca, per esempio durante il pascolamento estivo e autunnale, e poi venir mobilizzato durante l'inverno senza andare in contro a sintomi di carenza. La sua tossicità non è rilevante, infatti il limite è di 66.000 UI/kg di alimento.

Vitamina E (α-tocoferolo): per vit. E s'intendono un insieme di una serie di

componenti liposolubili chiamati tocoferoli (α, β, γ e δ) e tocotrienoli (α, β, γ e δ) ; la forma più biologicamente attiva e che si trova più frequentemente negli alimenti è l' α- tocoferolo. Dal punto di vista chimico è un alcool monovalente complesso. La concentrazione di α-tocoferolo contenuta nei foraggi diminuisce velocemente, la prolungata esposizione all'ossigeno e alle radiazioni solari riduce l'attività della vitamina (NRC, 2001). L' α-tocoferolo viene assorbito per via linfatica e trasportata nel sistema circolatorio in associazione ai chilomicroni, viene immagazzinata principalmente nel fegato, anche se data la sua caratteristica di liposolubilità, è incorporata nelle membrane cellulari e lipid storage organelles e perciò ampiamente distribuita in tutto il corpo (Rengaraj e Ho Hong, 2015). La vitamina E si ritrova in molti oli vegetali, le materie prime che ne sono ricchi sono il germe di frumento (300-400 mg ogni 100g), la farina di medica e i sottoprodotti della molitura. La sua principale funzione è quella di antiossidante naturale dei lipidi, grazie a questa capacità è coinvolta nel mantenimento dell'integrità delle membrane cellulari, è coinvolta nel metabolismo dell'acido

arachidonico, supporta il sistema immunitario e preserva la funzionalità dell'apparato riproduttivo. Questa vitamina interagisce con il selenio, acidi polinsaturi, aminoacidi solforati, altre vitamine e minerali e antiossidanti sintetici (Rengaraj e Ho hong, 2015). La forma maggiormente utilizzata in alimentazione animale è l' α-tocoferolo-acetato e la dose raccomandata per vacche in lattazione è di 1.200 mg capo/giorno (NRC) e 500 mg capo/giorno per bovini da carne (Cevolani, 2005). Tra le vitamine è quella che ha la più bassa tossicità dato il suo basso assorbimento (NRC,2001). Il deficit di questa vitamina causa alterazione della fertilità nell'uomo e negli animali, e rende gli organismi maggiormente suscettibili agli stress ambientali (Rengaraj and HoHong, 2015). Nel ratto maschio, la carenza di tocoferoli prolungata per due mesi conduce a riduzione e poi interruzione della spermatogenesi, dovuta a una degenerazione e atrofia dell'epitelio germinale e dei tubuli seminiferi, una volta raggiunto lo stato degenerativo atrofico, questo è permanente e non può essere guarito. Alimenti contenenti acidi insaturi in fase di irrancidimento distruggono rapidamente i tocoferoli e quindi si possono avere stati di ipovitaminosi (Borgioli, 1995). La vitamina E funziona congiuntamente con il selenio; se c'è una quantità insufficiente di vit. E si formano più perossidi, perciò più selenio sarà necessario, al contrario se c'è insufficiente selenio meno perossidi possono essere rimossi e perciò è necessaria più vitamina E per prevenire la loro formazione. Quantità ottimali di entrambi sono necessarie per minimizzare il danno ossidativo (Lewis, 1998). L'aggiunta alla dieta di vitamina E incrementa la qualità del seme, si è quindi pensato di aggiungere questa vitamina nei mestrui diluitori per migliorare la conservabilità del seme, ma non sono stati trovati risultati soddisfacenti. Questo ci suggerisce che il ruolo antiossidante svolto dalla vitamina E è dovuto alla sua incorporazione nella membrana spermatica durante la spermatogenesi o durante la maturazione nell'epididimo, ma non si ha la stessa attività con la vitamina E libera nel plasma seminale (Contri e al., 2011).

4.2.1.2 Idrosolubili

Vitamina B2 (riboflavina): questa vitamina è presente nelle erbe, nei fieni e nel lievito

di birra, costituisce il coenzima di molte reazioni di ossidoriduzionee assicura una corretta crescita corporea, agisce sulla catena respiratoria come componente di enzimi per il trasferimento dell'ossigeno. I ruminanti sono in grado di sintetizzarla grazie alla flora intestinale, si stima una sintesi del 148% dell'assunzione con un assorbimento intestinale del 25%.

Vitamina C (acido ascorbico): è presente in agrumi e foraggi verdi, in parte viene

sintetizzata autonomamente dai ruminanti che difficilmente vanno in carenza, in periodi di forte stress e bene comunque somministrarla. La vit. C è un antiossidante e opera in sinergia con la vit. E. svolge numerose funzioni:

 la ritroviamo in processi di ossidoriduzione, collegata a enzimi antiossidanti come la glutatione perossidasi e la vit. E

 riporta allo stadio ridotto la vit. E quando essa è ossidata  anti-infiammatoria e anti-istaminica

 mantiene gli oligoelementi allo stato ridotto

 interviene nella funzionalità delle cellule del sistema immunitario  interviene nella sintesi di collagene e dei tessuti connettivi

 nel vitello interviene nel metabolismo e assorbimento del ferro.

Acido Folico agisce in sinergia con la vitamina B1 nella sintesi di DNA e RNA, è

essenziale per la divisione e la moltiplicazione cellulare, la crescita e la produzione di tessuti.

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