Capitolo 4 – Risorse umane e finanziarie delle istituzioni nonprofit
4.1.4 Volontari
I volontari costituiscono la risorsa umana più consistente delle istituzioni nonprofit. Come si è detto, sono 3,2 milioni e prestano la loro opera nell’80% delle istituzioni.
Data la numerosità delle istituzioni con volontari le distribuzioni di esse in base alle caratteristiche rilevate si rilevano molto simili a quelle generali e mostrano concentrazioni molto più nette di quelle rilevate per le istituzioni con dipendenti e con altri lavoratori retribuiti.
Rispetto alla ripartizione geografica (Prospetto 4.6), il 52,1% delle istituzioni con volontari è localizzato al Nord ed in esse opera il 60,6% dei volontari. Al Centro si rileva il 20,0% delle istituzioni ed il 20,7% dei volontari. Nel Mezzogiorno, infine, è attivo il 27,9% delle unità con il 18,7% dei volontari.
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La situazione si differenzia per regione, mostrando forti concentrazioni di istituzioni e di volontari in Lombardia (14,2% delle istituzioni e 19,8% dei volontari), Veneto (9,8% e 9,5%), Emilia-Romagna (9% e 10,9%) Toscana (8,5% e 9,5%) e Piemonte (8,4% e 8,3%). Al contrario, le quote percentuali minori si rilevano in Basilicata (0,5% delle istituzioni e 0,4% dei volontari), Molise (0,4% e 0,3%) e Valle d’Aosta (0,3% per ambedue le grandezze).
Prospetto 4.6 – Istituzioni e volontari al 31 dicembre 1999 per regione
REGIONI Istituzioni Volontari Volontari per
istituzione
Volontari per 10.000 abitanti
Dati assoluti % Dati assoluti %
Piemonte 14.844 8,4 268.007 8,3 18 625 Valle d'Aosta 619 0,3 8.150 0,3 13 677 Lombardia 25.268 14,2 636.229 19,8 25 702 Trentino-Alto Adige 7.288 4,1 161.238 5,0 22 1.722 Bolzano-Bozen 3.782 2,1 102.265 3,2 27 2.211 Trento 3.506 2,0 58.973 1,8 17 1.245 Veneto 17.468 9,8 305.043 9,5 17 676 Friuli-Venezia Giulia 4.887 2,8 128.403 4,0 26 1.083 Liguria 6.240 3,5 95.359 3,0 15 587 Emilia-Romagna 15.999 9,0 350.150 10,9 22 880 Toscana 15.115 8,5 305.403 9,5 20 864 Umbria 3.450 1,9 58.195 1,8 17 697 Marche 6.027 3,4 94.966 2,9 16 650 Lazio 10.939 6,2 207.903 6,5 19 395 Abruzzo 4.789 2,7 55.071 1,7 11 431 Molise 763 0,4 10.148 0,3 13 309 Campania 9.693 5,5 117.927 3,7 12 204 Puglia 10.399 5,9 121.952 3,8 12 299 Basilicata 943 0,5 13.687 0,4 15 226 Calabria 3.925 2,2 61.890 1,9 16 302 Sicilia 12.577 7,1 111.283 3,5 9 219 Sardegna 6.385 3,6 110.181 3,4 17 667 ITALIA 177.618 100,0 3.221.185 100,0 18 558 Nord 92.613 52,1 1.952.579 60,6 21 759 Centro 35.531 20,0 666.467 20,7 19 601 Mezzogiorno 49.474 27,9 602.139 18,7 12 289
Ponendo in relazione il numero di volontari attivi con il numero di istituzioni nonprofit con volontari presenti nella medesima ripartizione geografica si nota, per la maggior parte delle regioni del Nord e del Centro, la tendenza ad operare con un numero di volontari prossimo se non superiore alla media nazionale (18). Al contrario un numero medio di volontari molto più contenuto si rileva per le istituzioni nonprofit attive nelle regioni del Mezzogiorno. In particolare, nel Nord, il numero medio di volontari per istituzione, che a livello di questa ripartizione geografica è pari a 21 unità; sale a 27 nella provincia di Bolzano, a 26 in Friuli-Venezia Giulia, a 25 in Lombardia e a 22 in Emilia-Romagna. Nelle regioni del Centro invece, il numero medio di volontari per istituzione, pari a 19 per l’intera ripartizione, sale a 20 in Toscana, assume lo stesso valore di quello della ripartizione nel Lazio e scende a 17 e 16, rispettivamente in Umbria e nelle Marche. Per le regioni meridionali, infine, che già a livello complessivo fanno registrare un rapporto volontari per istituzione (12) distante da quello delle due altre aree e da quello nazionale, si osservano valori medi elevati, anche se non sufficienti a compensare il divario complessivo dell’area, in Basilicata (15), Calabria (16) e Sardegna (17).
La diversificazione territoriale nell’impiego di volontari risulta ancora più marcata se si considera la numerosità di essi in relazione alla popolazione residente nella medesima regione. Rispetto ad una presenza a livello nazionale di 558 volontari ogni 10.000 abitanti, se ne registrano 1.722 in Trentino-Alto Adige (2.211 per Bolzano e 1.245 per Trento), 1.083 in Friuli-Venezia Giulia, 880 in Emilia-Romagna e
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864 in Toscana. Nettamente inferiori al dato nazionale risultano i rapporti registrati in Basilicata (226), Sicilia (219) e Campania (204).
Nella Figura 4.5 le regioni sono classificate in base alla densità di volontari sulla popolazione, distinguendo tre classi di numerosità: meno di 500 volontari ogni 10.000 abitanti, da 500 a 800 e oltre 800. Si osservano le seguenti particolarità: le regioni del Mezzogiorno, tranne la Sardegna, si collocano nella classe di densità più bassa; nel Centro, il Lazio è una regione a bassa densità di volontari, le Marche e l’Umbria a densità intermedia e la Toscana ad alta densità; nel Nord, l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia e il Trentino-Alto Adige sono regioni ad alta densità di volontari, mentre la Liguria, il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Lombardia ed il Veneto presentano una densità intermedia.
Figura 4.5 – Volontari ogni 10.000 abitanti per regione
Volontari ogni 10.000 abitanti
Oltre 800 (4) Da 500 a 800 (8) Meno di 500 (8)
In relazione alla forma giuridica (Prospetto 4.7), quasi due terzi delle istituzioni con volontari sono associazioni non riconosciute (64,9%) ed il 28,8% associazioni riconosciute. Il restante 6,3% delle istituzioni con volontari si suddivide tra le unità con altra forma giuridica (2,4%), i comitati (1,6%), le cooperative sociali (1,3%) e le fondazioni (1,0%).
Se si considera il numero di volontari, le quote rilevate per forma giuridica delle istituzioni variano in relazione alle differenze in termini di dimensioni medie. In particolare, si registra una diminuzione della quota relativa alle associazioni riconosciute, poiché i volontari in esse attivi costituiscono il 60,0% del totale, a fronte di un aumento di quella delle associazioni riconosciute, nelle quali opera il 34,4% dei volontari. In termini di dimensioni medie operano con un numero di volontari per istituzione superiore alla media nazionale le fondazioni (37) e le associazioni riconosciute (22), mentre tale rapporto assume un valore inferiore per le associazioni non riconosciute (17), le istituzioni con altra forma giuridica (15), i comitati (13) e le cooperative sociali (8).
Per ciò che concerne il periodo di costituzione si osserva che circa il 90% delle istituzioni qui considerate si è costituita in anni successivi al 1970, mettendo così in luce la netta prevalenza, tra le
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unità con volontari, di istituzioni giovani se non giovanissime. In particolare, la maggioranza assoluta di esse (56,5%) si è costituita dopo il 1990, il 23,2% negli anni ‘80, il 10,2% tra il 1971 ed il 1980 ed il restante 10,1% anteriormente al 1971.
Prospetto 4.7 – Istituzioni e volontari al 31 dicembre 1999 per forma giuridica, periodo di costituzione e settore di attività prevalente
FORME GIURIDICHE PERIODI DI COSTITUZIONE
SETTORI DI ATTIVITA’ PREVALENTE
Istituzioni Volontari
Volontari per istituzione
Dati assoluti % Dati assoluti %
FORME GIURIDICHE
Associazione riconosciuta 51.138 28,8 1.107.531 34,4 22
Fondazione 1.715 1,0 63.226 2,0 37
Associazione non riconosciuta 115.351 64,9 1.931.550 60,0 17
Comitato 2.907 1,6 38.750 1,2 13 Cooperativa sociale 2.368 1,3 19.119 0,6 8 Altra forma 4.139 2,3 61.009 1,9 15 TOTALE 177.618 100,0 3.221.185 100,0 18 PERIODI DI COSTITUZIONE fino al 1950 7.541 4,2 228.611 7,1 30 dal 1951 al 1960 3.944 2,2 79.929 2,5 20 dal 1961 al 1970 6.484 3,7 154.885 4,8 24 dal 1971 al 1980 18.031 10,2 373.424 11,6 21 dal 1981 al 1990 41.279 23,2 904.493 28,1 22 dopo il 1990 100.340 56,5 1.479.843 45,9 15 TOTALE 177.618 100,0 3.221.185 100,0 18
SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTE
Cultura, sport e ricreazione 119.627 67,4 1.677.936 52,1 14
Istruzione e ricerca 6.513 3,7 114.447 3,6 18
Sanità 8.801 5,0 318.894 9,9 36
Assistenza sociale 15.472 8,7 492.875 15,3 32
Ambiente 2.893 1,6 85.274 2,6 29
Sviluppo economico e coesione sociale 2.869 1,6 34.305 1,1 12
Tutela dei diritti e attività politica 5.565 3,1 208.347 6,5 37
Filantropia e promozione del volontariato 1.042 0,6 45.940 1,4 44
Cooperazione e solidarietà internazionale 1.261 0,7 34.230 1,1 27
Religione 4.231 2,4 131.458 4,1 31
Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi 8.326 4,7 65.757 2,0 8
Altre attività 1.018 0,6 11.722 0,4 12
TOTALE 177.618 100,0 3.221.185 100,0 18
Le quote relative dei volontari mostrano un ridimensionamento della percentuale riguardante le istituzioni costituitesi negli anni più recenti a favore, soprattutto, di quelle relative alle istituzioni sorte tra il 1981 ed il 1990 e prima del 1950. Ne deriva che il 45,9% dei volontari è attivo nelle istituzioni costituitesi dopo il 1990, il 28,1% in quelle nate tra il 1981 ed il 1990 ed il 7,4% in quelle sorte prima del 1951.
Dunque, in termini di volontari per istituzione, un valore notevolmente superiore a quello nazionale si registra solo per le istituzioni più anziane (30 volontari per le istituzioni costituitesi prima del 1951), laddove per quelle più giovani il medesimo rapporto è pari alla metà del precedente (15 volontari per le istituzioni costituitesi dopo il 1990).
Così come per il complesso delle istituzioni nonprofit, il 67,4% di quelle con volontari è attivo in via prevalente nel settore della cultura, sport e ricreazione. Seguono a grande distanza l’assistenza sociale, con l’8,7% e la sanità con il 5,0%.
Se si considera il numero di volontari la graduatoria dei settori vede ai primi posti i medesimi settori rilevati per le istituzioni, ma diminuisce il peso relativo della cultura, sport e ricreazione (52,1% del totale
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dei volontari) a favore, soprattutto, dell’assistenza sociale (15,3%) e, in misura minore, della sanità (9,9%).
Il quadro appena delineato assume caratteristiche più precise calcolando il numero medio di volontari per istituzione. In tal caso si osserva che operano con un numero di volontari superiore alla media nazionale le istituzioni attive in via prevalente nei settori della filantropia e promozione del volontariato (44), della tutela dei diritti e attività politica (37), della sanità (36), dell’assistenza sociale (32), della religione (31), dell’ambiente (29) e della cooperazione e solidarietà internazionale (27). Il rapporto volontari per istituzione, invece, è uguale o inferiore a quello generale per le unità attive prevalentemente nell’istruzione e ricerca (18), nella cultura, sport e ricreazione (14), nelle altre attività e nello sviluppo economico e coesione sociale (ambedue 12) e nelle relazioni sindacali e rappresentanza di interessi (8).
4.2 Risorse finanziarie