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Si fa qui un breve accenno a un altro prodotto della famiglia delle piattaforme di realtà virtuale di Ancitel Energia e Ambiente: Water Travel 360°® che, come facilmente intuibile, è invece dedicato alla tutela della risorsa idrica, permettendo ai bambini di seguire il ciclo dell’acqua attraverso i metodi di captazione e approvvigionamento, i consumi domestici e riprese a 360° in un impianto di depurazione e in bacini idrici. Presentato alla fiera di Ecomondo 2017, non ne è ancora stato fatto un tour ufficiale che lo portasse nelle scuole. Prossimamente, quindi, le attività nelle scuole si espanderanno ulteriormente, con questo terzo progetto di realtà virtuale sulla tutela dell’ambiente.

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Rio

Chiudiamo la panoramica dei progetti di formazione messi in atto da Ancitel Energia e Ambiente, questa volta non per i bambini ma per i più grandi. Rio è una piattaforma di monitoraggio ESG (Environmental, Social and Governance), il cosiddetto “rating di sostenibilità” cui le aziende oggi prestano sempre più attenzione. Negli ESG sono racchiusi criteri ambientali (produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera, consumo energetico e di risorse idriche, attenzione ai cambiamenti climatici, biodiversità e sicurezza alimentare), sociali (diritti umani, pari opportunità, salute e sicurezza, condizioni di lavoro, controllo della filiera) e di governance (corruzione, certificazioni, politiche del Consiglio di Amministrazione).

L’ideazione e lo sviluppo del progetto è stata di Ditto Sustainability, e Ancitel Energia e Ambiente si sta occupando dell’adattamento per il mercato italiano. Ditto è un’azienda con sede a Londra leader del settore della sostenibilità, specializzata in servizi informatici di consulenza e formazione.

Tramite la piattaforma Rio (il cui nome richiama la Convenzione internazionale del 1992) un’azienda può formare i propri dipendenti con corsi interattivi in modalità e-learning, con quiz a risposta multipla. Il contributo al progetto di chi scrive è stato la traduzione di alcuni moduli, nello specifico la parte dedicata alla Corporate Social Responsibility, ovvero l’impegno che sempre più le imprese tendono ad assumere di tenere comportamenti giusti, imparziali ed equi. Nei moduli, che come detto sono pensati per persone adulte, si parte dalla definizione di sviluppo sostenibile come stabilita nel Rapporto Brundtland del 1987 per fissare gli aspetti sociali, economici ed ambientali della sostenibilità. Il secondo modulo di cui mi sono occupato è stato quello dedicato alla nutrizione, che attraverso alcune scene (casa, agricoltura, trasformazione industriale, vendita e ristorazione e trattamento dei rifiuti organici) fa comprendere al discente gli aspetti critici del modello di produzione alimentare che usiamo oggi. Tante tematiche che si affrontano nel modulo sono le stesse in cui mi ero imbattuto io stesso nel predisporre le presentazioni del primo progetto che ho seguito nell’esperienza di stage, il bando della Regione Lazio per le scuole che prevedeva appunto una parte dedicata all’educazione alimentare.

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È da segnalare che i contenuti sono peraltro progettati per essere facilmente personalizzabili, in modo da poter facilmente progettare nuovi corsi specifici per l’impresa - cliente.

Come anticipato, però, Rio non è solo formazione, ma mette a disposizione delle aziende, enti o organizzazioni che volessero utilizzarlo un database aggiornato con le ultime novità in ambito legale per poter essere certi della conformità dei comportamenti aziendali alla normativa.

Inoltre c’è una sezione dedicata all’analisi dei dati: su Rio l’azienda può inserire i propri numeri in un unico registro, ricavando grafici e comparazioni delle proprie performance ambientali per brochure promozionali e bilanci di sostenibilità. La dashboard riepilogativa è semplice da utilizzare e consente la visualizzazione di tutti gli indicatori o solo di quelli scelti. Le tre aree sono gestite da un’Intelligenza Artificiale che risponde quando interpellata, e, se attivata, riesce ad operare autonomamente se rileva delle carenze nelle performance aziendali, ad esempio consigliando la visione di un particolare modulo di e-Learning per implementare comportamenti virtuosi o ponendo l’accento su situazioni critiche.

La piattaforma Rio è pensata per le aziende che vogliono migliorare le proprie performance e mostrare ai loro stakeholder (clienti, dipendenti, istituzioni, fornitori ecc ecc) un concreto impegno su tematiche che poi sono quelle abbracciate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile più volte richiamati. Ancitel Energia e Ambiente, portando questo progetto nel mercato italiano, si impegna quindi non solo nella formazione ed educazione ambientale dei più piccoli, ma anche di chi già adesso, modificando le proprie abitudini e politiche, può già oggi pilotare un cambio di rotta nel rapporto fra comunità umane, istituzioni e natura.

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Conclusioni

È difficile, per usare un eufemismo, trarre delle conclusioni da quest’analisi. Abbiamo parlato dell’educazione ambientale, una tematica attualissima e in costante evoluzione, come abbiamo visto all’inizio, attraverso le varie sfaccettature e indirizzi che ne sono stati dati. Il rispetto della natura e dell’ambiente che ci circonda ha assunto nei decenni sempre maggiore importanza ed è sentito oggi come mai prima d’ora. Si pensi al successo delle manifestazioni di “Fridays for Future”, il movimento nato a seguito dell’iniziativa solitaria della svedese Greta Thunberg nell’agosto 2018, che nel 2019 ha proclamato quattro scioperi globali (15 marzo, 24 maggio, nella Climate Action Week il 27 settembre e il 29 novembre). Queste manifestazioni sempre pacifiche non sono solo l’occasione per saltare un giorno di scuola, ma la stragrande maggioranza dei partecipanti lo fa per dare un segnale e mettere pressione a chi decide gli indirizzi del pianeta.

Chiaramente, infatti, per quanto la sensibilità delle nuove generazioni sia generalmente aumentata, non si può prescindere da politiche adatte a conseguire l’auspicato cambio di rotta. Proprio mentre scrivo si svolge a Madrid la venticinquesima Conference of Parties, l’incontro annuale in cui i rappresentanti dei Paesi del globo decidono insieme strategie comuni per contrastare il cambiamento climatico. Dal 2 al 13 dicembre 2019 si cercheranno di delineare impegni di riduzione più ambiziosi rispetto a quanto proposto finora, per arrivare ad “emissioni zero” entro il 2050, dando continuità a quanto di buono si era visto nell’occasione della COP 21 di Parigi che aveva portato alla firma dell’importante Accordo. Grande assente sarà, come anticipato in precedenza, il Presidente degli Stati Uniti, che ha avviato la procedura per uscire dall’Accordo. In sua vece sarà presente lo speaker della Camera Nancy Pelosi. Il mondo si auspica, in questo senso, un cambiamento di indirizzo alle prossime elezioni del novembre 2020… Se non un improbabile ripensamento dell’attuale Presidente. In ogni caso, per un pianeta più pulito e, si perdoni la retorica, in generale un mondo migliore, non si può prescindere dal continuare a formare i giovani nel senso di un rispetto per l’ambiente, che come abbiamo detto più volte non è solo il luogo dove si vive ma tutto il complesso sistema delle relazioni tra individuo, comunità e natura che vengono ad instaurarsi.

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Istruire i cittadini di ogni età sul corretto conferimento dei rifiuti in modo che possano trovare nuovi utilizzi (nell’ordine di preferenza: facendo in modo che la materia sia riutilizzata, trasformandosi in energia, o quantomeno non andando dispersi in natura ma in appositi impianti come le discariche, e prima ancora cercando proprio di non produrli), un utilizzo efficiente delle limitate risorse di cui disponiamo, facendoli rapportare alle diverse forme di energia in modo che siano consci dei loro rapporti costi/benefici e degli impatti ambientali che provocano è oggi importantissimo, visto che, come riportava uno dei cartelli esposti nelle manifestazioni di Fridays for Future, “there’s no planet B”.

In questo contesto, ben si inserisce l’attività di Ancitel Energia e Ambiente nel formare le nuove generazioni, e non solo. La sensibilità dei giovani è migliorata e aumentata, quindi la programmazione di eventi che rispondono alla loro curiosità trova ideale collocazione temporale in questo momento storico. La speranza è che questo entusiasmo continui (e in alcuni casi, cominci) ad essere supportato da politiche locali, nazionali e globali mirate alla protezione del nostro bellissimo pianeta.

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