• Non ci sono risultati.

Architettura degli impianti: potature e portinnesti di melo, pero e ciliegio

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Architettura degli impianti: potature e portinnesti di melo, pero e ciliegio"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

teCnICa, rICerCa e sPerImentazIone

51

t

t

04

set-ott 2012 | anno lvii

le forme di allevamento sono strettamente legate al sesto di impianto e al tipo di pota-tura da adottare. l’obiettivo di qualsiasi im-pianto è di formare la struttura delle piante nel più breve tempo possibile riempiendo gli spazi a disposizione per ottenere efficienze produttive ottimali.

l’adozione di potature corte con tagli di rin-novo nei sistemi spindle o nella forma di al-levamento più innovativa a biasse possono rappresentare soluzioni ideali per raggiun-gere in tempi brevi alte produzioni e di qua-lità, sia per il melo che per il pero.

il fenomeno legato alla “stanchezza dei ter-reni” è notoriamente connesso alla succes-sione negli anni d’impianti della stessa

spe-ARCHItettuRA

deglI ImPIantI

potature e portinnesti

di melo, pero e ciliegio

Nicola Dallabetta

cie o affini per più cicli colturali: negli ultimi anni sono state introdotte a maso delle part nuove prove sperimentali sul melo di portin-nesti tolleranti al reimpianto a confronto con il tradizionale m9 per risolvere questa com-plessa problematica. Alcuni di questi sono resistenti a certi patogeni e generalmente di vigoria simile o maggiore di m9, adatti a forme di allevamento a più assi o per alcune cultivar deboli come red delicious. il pero, specie coltivata nel passato in val d’Adige e proposta a maso delle part come campo di prova dal 2001 su diverse varietà, portinnesti e forme di allevamento ha portato a dei buoni risultati ma con rese produttive inferiori rispetto al melo. William è la

varie-tà più interessante e può essere adatta per completare la gamma produttiva in aziende di medio-grandi superfici o per il biologico. nel 2010 è stata avviata una prova speri-mentale di ciliegio mettendo a confronto le due varietà Kordia e regina innestate su portinnesto debole come gisela 5 e più forte come piku1, per ottenere un cerase-to intensivo adottando forme d’allevamencerase-to compatte che agevolino le onerose opera-zioni colturali come diradamento e raccolta. la combinazione di queste forme d’alleva-mento con i portinnesti nanizzanti permette di intensificare la densità d’impianto rag-giungendo produzioni elevate per unità di superficie.

sono state presentate, oltre alle prove di potatura meccanica estiva or-mai al sesto anno, anche parcelle potate per la prima volta integralmen-te a macchina in inverno con un prototipo che opera dei tagli a finestra all’interno dell’albero impiegandoci solo 6 ore/ha contro le tradizionali 80. È stato evidenziato che il diradamento a macchina è efficace sia da solo che integrato dalla chimica, e che le piante a 2 o più assi facilitano l’accesso dei mezzi e quindi ogni tipo di meccanizzazione e di opera-zione colturale. sono stati mostrati i primi impianti di frutteto pedonabile che ricorda molto i moderni vigneti, gestito com’è solo da terra con filari distanti appena 2,5 metri. Infine uno sguardo alle potenzialità ancora da esplorare (diradanti, brachizzanti, anti-insetto, cosmetiche) della rete antigrandine monofilare, interessante alternativa agli attuali sistemi an-tigrandine.

FoRme DI

ALLeVAmeNto

e meccanizzazione

Alberto Dorigoni

prototipo di cimatrice a doppio piano di taglio per la potatura invernale del frutteto portinnesto cg 41 (impianto 2011 maso delle part)

resistente a phytophthora, colpo di fuoco e al reimpianto (provenienza: cornell university, geneva, nY, usA).

Riferimenti

Documenti correlati

Durante la scorsa primavera sono stati esaminati 87 campioni costituiti da foglie o frutti con so- spetti sintomi, sottoponendoli a saggi sierologi Elisa per individuare i

Dimostrazione di distribuzione meccanizzata di esche adulticide “Spintor Fly” per la lotta alla mosca del ciliegio. Presentazione a

INRAN -Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione Responsabile. Ginevra Lombardi-Boccia Marina Carbonaro Fiorella

Contribuire al processo di razionalizzazione del germoplasma di ciliegio del territorio pugliese, attraverso la caratterizzazione molecolare di varietà esistenti

Realizzazione di una scala di valutazione della maturazione di varietà di ciliegio dolce su base

Informazioni su alcune specie di cultivar di Melo, Pero e Ciliegio, che meglio si adattano ad alcuni areali della montagna Lucana. Natura dell'innovazione Innovazione di processo

- Mantenimento della attuale collezione in vivo ed in vitro votata principalmente alla conservazione della Biodiversità - Continuazione della caratterizzazione varietale -

Caratterizzazione e valorizzazione del patrimonio frutticolo autoctono del Casentino melo, pero,e