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Quantitative speculations about lost incunabula and cinquecentine, wether editions or copies

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Academic year: 2021

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Bibliothecae.it, V (2016) 1, 193-196 DOI <10.6092/Issn.2283-9364/6125>

Alfredo Serrai

Speculazioni quantitative sul numero

degli Incunabuli e delle cinquecentine scomparsi,

vuoi si tratti di edizioni o di esemplari

L

a Bibliometria è quel settore della Bibliografia che si occupa, fra l’altro, di applicare indagini, numerazioni, e inferenze statisti-che tali statisti-che, basandosi sulle evidenze bibliografistatisti-che disponibili, se ne possano ricavare degli indicatori utili per computare presenze finora soltanto ipotetiche e quindi non verificabili in concreto.

Tali proiezioni si fanno intervenire, in particolare, per stimare il numero delle edizioni e degli esemplari spariti nel corso più o meno travagliato o sbadato delle vicende storiche. Tentiamo, al riguardo, di estrapolare alcuni dati rispettivamente sulla popolazione incunabuli-stica e su quella delle edizioni cinquecentine.

Siamo ben consapevoli che si tratta di esperimenti concettuali lar-gamente ipotetici, in quanto mancano degli adeguati strumenti di cal-colo statistico – che io sappia, non ancora messi a punto – e però l’az-zardo speculativo viene tentato nella speranza che qualcuno ne riceva quello stimolo che è necessario per impegnarsi a trovare gli opportuni algoritmi risolutivi. Ci si augura quindi, con semplicità e candore, che questa speculazione si riveli una pretesa non semplicemente presun-tuosa ma, possibilmente, feconda di qualche risultato positivo.

In base a stime calcolate sull’evidenza attinta dall’Indice Generale degli Incunabuli (IGI), le edizioni incunabulistiche attualmente

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sedute dalle biblioteche italiane risultano essere all’incirca 11000 per un totale di 100.000 esemplari finora individuati.

Ne consegue che, in tale cospicuo campione, piuttosto rilevante, il numero degli esemplari sopravvissuti si trova in un rapporto di 10 a 1 rispetto al numero delle edizioni da cui derivano.

Proiettando tale rapporto sulla totalità, vuoi delle edizioni incu-nabulistiche ancora esistenti, come dei relativi esemplari si ottengono i seguenti esiti:

35000 circa edizioni, accertate, e quindi 350000 esemplari presu-mibilmente risultanti.

Stimando che ciascuna di queste edizioni avesse dato luogo, a suo tempo, in origine, in media a 350 esemplari, ad oggi gli esem-plari perduti delle edizioni pervenute sarebbero complessivamente 12.250.000, ossia 35.000 × 350 – 350.000, e cioè 11.900.000.

Sorge subito una domanda: quante sarebbero state quindi le edizioni perdute? Dal momento che, in base al suddetto calcolo gli esemplari sopravvissuti sono 1/35 di quelli originariamente prodotti per analogia è lecito presume che altrettanto sarebbe il rapporto delle edizioni scomparse.

Applicando quindi un rapporto di distruzione subito dagli esem-plari nel loro complesso analogo a quello subito dalle edizioni, e sup-ponendo che il numero degli esemplari di ciascuna edizione dal 1450 al 1500 – ma è una stima per difetto – fosse di 350, constatato che il numero degli esemplari sopravvissuti sia in media solamente di 10, dovremmo ritenere che il numero degli esemplari di ciascuna edizione sia diminuito in media di 340 unità.

Ma se tale è la mortalità registrata degli esemplari, è forse lecito supporre che, in analogia, tale mortalità fosse anche quella delle edi-zioni originarie, che chiamiamo x.

Allora, dalla seguente proporzione X : 35000 = 340 : 10

x risulta uguale a 1.190.000.

Si avrebbero allora altrettante edizioni, mentre gli esemplari ori-Alfredo Serrai

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ginari riferiti a tutto il periodo incunabulistico ammonterebbero a 416.500.000.

Un calcolo analogo1, riferito però al numero delle edizioni italiane

del ‘500, calcolato però sulla distribuzione di Poisson, dava una media di 8,47 esemplari sopravvissuti per ciascuna edizione. Valutando in 500 la media degli esemplari per ogni edizione, e stimando in 250000 il numero delle edizioni in tutto il secolo XVI si avrebbero

X: 250000 = 500 : 8,47

da cui X = 14.750.000 esemplari.

1 Cfr. «Bibliotheca» 1 (2002), p. 53-56.

Alfredo Serrai

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ABSTRACT

Le edizioni di incunaboli attualmente possedute dalle bibliote-che italiane risultano essere all’incirca 1.000 per un totale di 100.000 esemplari finora individuati. In assenza di adeguati strumenti di cal-colo statistico, ma secondo i dati riferiti dall’Indice Generale degli Incunaboli (IGI), l’Autore stima, su base ipotetica, il numero delle edizioni e degli esemplari spariti nel corso dei secoli.

Bibliografia; bibliometria; incunaboli; edizioni perdute

The editions of incunabula currently held by Italian libraries appear to be roughly 11,000 for a total of 100,000 copies so far identified. Without adequate statistical calculation tools, but according to the data from the Indice Generale degli Incunaboli (IGI), The Author speculates the number of lost editions and books through the centuries.

Bibliography; Bibliometrics; Incunabula; Lost Books

Alfredo Serrai

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