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Guarda Laboratorio di archeologia post classica dell’Università di Cagliari (attività 2011-2012)

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Academic year: 2021

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ArcheoArte

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ArcheoArte. Rivista elettronica di Archeologia e Arte

Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 28.4.2010

ISSN 2039-4543. http://archeoarte.unica.it/

Anna Luisa Sanna

Laboratorio di archeologia post classica

dell’Università di Cagliari (attività 2011-2012)

(2)

ArcheoArte. Rivista elettronica di Archeologia e Arte (ISSN 2039-4543)

N. 2 (2013)

Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio Cittadella dei Musei - Piazza Arsenale 1

09124 CAGLIARI

Comitato scientifico internazionale

Alberto Cazzella; Pierluigi Leone De Castris; Attilio Mastino; Giulia Orofino; Philippe Pergola; Michel-Yves Perrin; Maria Grazia Scano; Antonella Sbrilli; Giuseppa Tanda; Mario Torelli

Direzione

Simonetta Angiolillo, Riccardo Cicilloni, Antonio M. Corda, Carla Del Vais, Maria Luisa Frongia, Marco Giuman, Rita Ladogana, Carlo Lugliè, Rossana Martorelli, Andrea Pala, Alessandra Pasolini, Fabio Pinna

Direttore scientifico

Simonetta Angiolillo

Direttore responsabile

Fabio Pinna

Segreteria di Redazione

Daniele Corda, Marco Muresu

Copy-editor sezioni “Notizie” e “Recensioni”

Maria Adele Ibba

Impaginazione

Nuove Grafiche Puddu s.r.l.

in copertina:

(3)

339

-ArcheoArte 2013, 2: 339-340

http://archeoarte.unica.it/ ISSN 2039-4543.

Laboratorio di archeologia post classica

dell’Università di Cagliari (attività 2011-2012)

Anna Luisa Sanna

Cagliari

sisasanna@tiscali.it

Durante l’anno accademico 2011-2012, numero-si studenti delle cattedre di Archeologia cristiana e

medievale (professori R. Martorelli e F. Pinna)

del-la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari, corsi di laurea in Beni Culturali,

Operatore Culturale per il Turismo, Archeologia e Sto-ria dell’Arte e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, hanno partecipato al Laboratorio di

Ar-cheologia post classica 2011.

Il Laboratorio, attivato presso i locali della sezione di Archeologia e Storia dell’arte del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio, ha avuto come oggetto i materiali del ripostiglio votivo, venuto alla luce nel luglio 2010 in seguito ad un intervento di scavo nella cattedrale di Santa Chiara, Iglesias (lu-glio 2010). Grazie alla collaborazione con la Soprin-tendenza per i Beni Archeologici di Cagliari, oltre cinquecento manufatti ceramici sono stati messi a disposizione degli studenti che, coordinati dalla scri-vente, hanno potuto occuparsi di un lotto unitario, eccezionale per stato di conservazione e numero dei pezzi.

Il lavoro, introdotto da un seminario di presenta-zione del sito e delle produzioni ceramiche post medievali, ha preso in esame un “contesto chiuso” tardo-cinquecentesco, strettamente connesso con le vicende che hanno portato all’ampliamento dei vo-lumi della chiesa di Santa Chiara, costruita alla fine del Duecento in forme romaniche. Gli oggetti, circa 550, in maggior parte ceramici, erano stati disposti all’interno di una piccola fossa scavata nel terreno e rivestita da muratura, sistemati in pile in parte anco-ra rintanco-racciabili al momento dello scavo. La realiz-zazione del ripostiglio è da mettere in relazione con gli ampliamenti avvenuti alla fine del Cinquecento, secondo una pratica che sembra essere frequente nel XV e XVI secolo in caso di nuova dedicazione di

edifici derivati da ampliamento di altri già esistenti. La ricchezza del contesto iglesiente ha permesso di avviare uno studio completo sulle produzioni cera-miche post medievali, anche in considerazione del fatto che forme meno note e caratterizzate (le ciotole emisferiche rivestite da vetrina, di probabile produ-zione locale) erano associate ad altre ben conosciute e quindi perfettamente datate e datanti.

L’alto numero di partecipanti ha reso possibile di-versi affondi all’interno della stessa attività: non solo applicare le fasi del primo trattamento dei materiali provenienti da scavo archeologico (lavaggio, siglatu-ra, inventario), ma anche avviare una divisione per tipi morfologici, d’impasto, di trattamento delle su-perfici. La qualità degli oggetti ha consentito inol-tre di condurre la fase di documentazione (grafica e fotografica) su manufatti perfettamente conservati. Una prima notizia sui materiali è stata data nel mag-gio 2011 a Savona, in occasione del XLIV

Conve-gno internazionale “La ceramica post-medievale nel Mediterraneo - Gli indicatori cronologici: secoli XVI-XVIII”, (Sanna A. L., 2011 (2012), Le ceramiche

del ripostiglio della chiesa di Santa Chiara, Iglesias (CI): centinaia di produzioni invetriate, ingobbiate e graffite di produzione locale e di importazione sul finire del XVI secolo. Atti del XLIV Convegno

In-ternazionale (Savona, 27-28 maggio 2011).

Alben-ga: Tipolitografia Bacchetta S.n.c., pp. 361-370), mentre i dati emersi dallo scavo stratigrafico che ha interessato alcune zone della cattedrale sono presen-tati in Sanna A. L., 2007-2012 (2013), Scavi nella cattedrale di Iglesias: impianto duecentesco e ridedi-cazione delle forme cinquecentesche in Sancta Clara de Villa Ecclesia (Lavori 2010-2011). Quaderni della

Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano, 23, pp. 183-200.

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Anna Luisa Sanna

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