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I gesti della musica: visualizzare l'invisibile per scoprire le forme della musica sinfonica

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Academic year: 2021

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Tesi di Bachelor 2013

Sabrina Tambani

Bachelor of Arts in Comunicazione visiva

I gesti della musica.

Visualizzare l'invisibile per scoprire

le forme della musica sinfonica

Relatori: Franco Cavani, Andrea Bocci

1. Acetati (dettaglio).

1. Disegno creato nell'aria dal gesto del direttore nel brano Ouverture 1812 di 5ajkovskij.

2. Acetati (dettaglio).

2. Didascalie in sovrapposizione.

4. Animazione dettagli

3. Opuscolo cartaceo, acetati e DVD.

3. Cofanetto (interno).

4. Parte del ricalco animato del gesto direttoriale.

5. Opuscolo cartaceo

6. Pagina di destra: parte del ricalco del gesto corrispondente al testo alla pagina adiacente.

6. Opuscolo cartaceo

(2)

www.supsi.ch

Abstract

Studio pianoforte da quando ero bambina e la musica classica è da sempre il mio

mondo; tuttavia, essendo il mio uno strumento solista che di rado incrocia

l’orchestra, mi entusiasmava la possibilità di approfondire l’ambito sinfonico.

Mi ha sempre affascinato il gesto del direttore d’orchestra e in particolare la sua

bacchetta, uno strumento che di per sé non suona, ma che fa suonare.

Avere quindi la possibilità di unire la mia passione alla comunicazione visiva mi ha

invogliato a mettere in gioco ogni mia competenza in vista di una tesi esodisciplinare

Nei minuti che precedono un concerto c’è ben poco di musicale. Il

teatro pare gremito di pubblico ma ancora file di persone scorrono fra di loro: chi alla ricerca del proprio posto, chi saluta un vecchio amico, chi già fa previsioni sull’esecuzione.

Anche sul palco regna lo stesso clima. Alcuni strumentisti si intonano, altri si riscaldano e al pubblico giunge solamente una gran confusione di rumori e suoni, stridii e note scoordinate.

Ma appena il direttore compare sulla scena, la confusione sfocia in applauso unanime che lo accompagna fin sul podio. Qui il maestro s’inchina verso il pubblico per poi voltarsi verso l’orchestra.

Il direttore alza le braccia e con un solo gesto richiama a sé orchestra e musica, dando il via al concerto. Crea la musica, quel gesto.

La mia tesi non ha la pretesa di spiegare in modo esaustivo il ruolo del direttore d’orchestra; anzi, sarà chiaro fin dall’inizio che non si potrà nemmeno comprenderlo fino in fondo. L’obiettivo cui si tende è piuttosto quello di far comprendere al pubblico l’importanza del gesto direttoriale, mostrandone visivamente il segno, esatto punto d’incontro tra direttore e orchestra, tra pubblico e ascolto.

Svolgendo due ricerche parallele, una nell’ambito della comunicazione visiva – indagando lo stato dell’arte – e l’altra dal punto di vista musicale – servendomi anche di interviste a direttori d’orchestra –, mi sono resa conto che la curiosità del pubblico verso il gesto direttoriale è ampia ma spesso i progetti di comunicazione visiva al riguardo si riducono a sperimentazioni fini a se stesse.

Proprio per questo motivo ho scelto di progettare un prodotto specifico per questo tema: un cofanetto – previsto in una collana – è una soluzione adatta a un pubblico di collezionisti come gli appassionati di classica.

Il cofanetto enfatizza l’identità gestuale e narrativo-musicale di uno specifico brano sinfonico in tre modi diversi ma complementari: un opuscolo cartaceo racconta in versi il brano mostrando il

corrispondente segno creato dal gesto, un opuscolo di acetati permette di vedere il disegno completo del brano e un’animazione digitale mostra il segno evolversi con la traccia audio. Tramite suggestioni e stimoli, l’appassionato non avrà risposte esaustive ma potrà scoprire egli stesso un nuovo aspetto dell’esecuzione sinfonica, altrimenti invisibile e irraggiungibile.

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