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Raccolta differenziata e riciclo degli imballaggi di alluminio

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Academic year: 2021

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148 Ingegneria dell’Ambiente Vol. 7 n. 2/2020

R A C C O LTA D I F F E

-RENZIATA E RICICLO

DEGLI IMBALLAGGI

DI ALLUMINIO

Con 51.400 tonnellate di imballaggi in alluminio riciclate nel 2019, pari all’70% delle complessive 73.400 tonnellate immesse sul mercato – cui vanno aggiunte 4.500 tonnellate di imballaggio sottile destinato alla ter-movalorizzazione – l’Italia si confer-ma anche per il 2019 tra le eccellenze a livello europeo per quantità di allu-minio riciclato prodotto.

Questi i numeri principali presentati all’assemblea annuale delle 246 im-prese consorziate a CIAL – Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio tenutasi a Milano lo scorso 26 giugno. Il risultato, vitale per un Paese la cui produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo, ha consentito di evi-tare emissioni serra pari a 381mila tonnellate di CO2e risparmiare

ener-gia per oltre 164mila tonnellate equi-valenti di petrolio, ed è stato reso pos-sibile grazie all’azione combinata di istituzioni, imprese, operatori, citta-dini e comuni.

In particolare, sono oggi oltre 5.406 (+232 rispetto al 2018) i Comuni e circa 46 milioni i cittadini attivi nella raccolta differenziata dell’alluminio con cui CIAL collabora, nell’ambito dell’Accordo Quadro Anci-Conai, su tutto il territorio nazionale.

Numeri che hanno consentito una cre-scita del 22,6% della raccolta diffe-renziata gestita dal Consorzio nell’ul-timo anno. Dato questo in linea con gli incrementi degli ultimi anni (lo scorso anno era cresciuta del 19%) a dimostrazione di una maggiore effi-cienza dei servizi di gestione e degli impianti di selezione e trattamento. “Il conseguimento di una quota di ri-ciclo del 70% nel 2019, in linea con i trend degli ultimi anni e superiore agli obiettivi di raccolta e avvio a ri-ciclo fissati nelle nuove direttive eu-ropee sull’economia circolare, con-ferma come il sistema nazionale di gestione degli imballaggi in allumi-nio abbia raggiunto un livello di ma-turità e di efficienza tali da garantire, in futuro, incrementi qualitativi e

quantitativi addizionali, specie nei territori con ulteriori margini di cre-scita” ha commentato il Presidente di CIAL Bruno Rea nel corso del-l’Assemblea. “La consapevolezza che il processo di sviluppo è ormai irreversibile è data dal fatto che, sep-pur a macchia di leopardo, le princi-pali regioni del Sud Italia registrano performance crescenti e, a breve, sa-ranno in grado di ridurre il gap con le aree più mature”.

“L’impegno di CIAL in questo senso – prosegue Rea – prevede ormai da anni un supporto personalizzato che non si limita alla semplice erogazione di corrispettivi economici e sistemi premianti e incentivanti a fronte del materiale raccolto e conferito ma, an-che, a garantire l’individuazione e l’a-dozione di nuove tecnologie per la se-lezione e per massimizzare il recupero e la qualità dell’alluminio, sono alcu-ne delle modalità con cui da anni CIAL opera per valorizzare l’impegno dei cittadini, dei Comuni e degli ope-ratori”.

“Un ulteriore elemento di soddisfa-zione – conclude Rea – riguarda

l’im-pegno delle imprese della nostra fi-liera che, grazie ai continui migliora-menti introdotti dall’innovazione tec-nologica – ottimizzazione e riduzione di peso e spessori, completa ricicla-bilità e un crescente impiego di ma-teriale riciclato – rendono il packaging in alluminio, sempre più affine e coe-rente con i principi della Prevenzione e quindi con le politiche e i modelli di sviluppo socio-economico della Green Economy.”

Infine, tra gli atti dell’assemblea, una modifica dello Statuto, che prende at-to delle nuove esigenze e del mutaat-to scenario degli ultimi mesi, per preve-dere e favorire l’organizzazione dei lavori dell’organo amministrativo an-che in remoto con totale modalità streaming.

www.cial.it

Per info: Stefano Stellini Relazioni Esterne CIAL Email: s.stellini@cial.it

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