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Endoparassitosi in cani e gatti della Toscana e valutazione dell'efficacia del trattamento antielmintico

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Academic year: 2021

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RIASSUNTO

Parole chiave: endoparassitosi, cani e gatti, zoonosi, antielmintici, fattori di rischio.

Gli endoparassiti, elminti e protozoi, sono importanti patogeni del cane e del gatto e comprendono specie responsabili di zoonosi. Il monitoraggio, il trattamento e le misure igieniche atte a ridurre la contaminazione ambientale rappresentano i punti fondamentali del controllo di numerose endoparassitosi. Nel caso di Ancylostoma caninum, sono però stati recentemente riportati casi di antielmintico-resistenza. La valutazione della prevalenza di alcune endoparassitosi in cani e gatti della Toscana e l’identificazione dei potenziali fattori di rischio hanno rappresentato gli obiettivi principali di questo studio. Nel caso di alcune elmintosi è stata inoltre valutata l’efficacia del trattamento antielmintico. Nel periodo tra gennaio 2008 e luglio 2010 sono stati raccolti un totale di 81 campioni fecali di gatto e 239 di cane da animali asintomatici (205 cani e 75 gatti) e da animali che presentavano sintomi gastroenterici o respiratori (34 cani e 6 gatti). I campioni sono stati esaminati sia macroscopicamente, per la ricerca di proglottidi e frammenti di parassiti, che microscopicamente per flottazione, con il metodo di Baermann e con l’ allestimento di strisci a fresco e colorati. Per la ricerca di Giardia e Cryptosporidium è stato inoltre utilizzato un Kit ELISA commerciale. Gli Ancilostomidi sono stati identificati a livello di specie sulla base della morfologia delle larve di 3° stadio ottenute dall’allestimento di coprocolture. È stata calcolata la prevalenza di ciascun endoparassita isolato. Inoltre, i dati ottenuti sono stati analizzati mediante test del 2 con la correzione di Yates e l’età, il sesso, la specie, la razza, la presenza o assenza di sintomi rappresentavano le variabili. Per la valutazione dell’efficacia del trattamento antielmintico, sono stati raccolti 32 campioni fecali di cane e 17 di gatto infestati da elminti (ancilostomidi, ascaridi e tricocefali) prima del trattamento (giorno 0) e 14 giorni dopo il trattamento (giorno 14) ed esaminati mediante tecnica quantitativa con camera McMaster con sensibilità di 50 UPG (valore medio di 3 ripetizioni per ogni campione). Gli animali sono stati trattati con antielmintici commerciali prescritti ed in molti casi somministrati dai medici veterinari. L’efficacia del farmaco antielmintico è stata determinata calcolando, per ogni animale trattato, la percentuale di riduzione della conta fecale delle uova dopo il trattamento. Complessivamente 31,4% dei cani e 34,6% dei gatti sono risultati infestati. Toxocara canis (13%), Toxascaris leonina (1,7%), Trichuris vulpis (3,3%), Ancylostoma caninum (2%), Strongyloides stercoralis (0,8%), Angiostrongylus vasorum (0,4%) e tenidi (0,4%) sono stati isolati nei cani, mentre Toxocara cati (22,2%), Capillaria spp. (1,2%), Ancylostoma tubaeformae (1,2%), Aelurostrongylus abstrusus (1,2%) e Mesocestoides lineatus (1,2%) sono stati isolati nei gatti. Giardia duodenalis (3,8% nei cani e 1,2% nei gatti), Cystoisospora (Isospora spp.) (7,5% nei cani e 4,5% nei gatti), Uncinaria stenocephala (1,25% nei cani e 3,7% nei gatti) e Dipylidium caninum (1,25% nei cani e 1,2% nei gatti) sono stati riscontrati sia nei cani che nei gatti. L’età (< 6 mesi) è risultata un importante fattore di rischio (P <0,01), mentre la positività è risultata significativamente più elevata (P <0,05) tra gli animali sintomatici. In 8 su 32 (25%) cani trattati e 3 su 17 (17,6%) gatti trattati è stata osservata una percentuale di riduzione del numero di uova di ascaridi e strongili inferiore al 15% dopo il trattamento antielmintico.

ABSTRACT

Key words: endoparasites, dogs and cats, zoonoses, anthelmintics, risk factors.

Endoparasites, both helminthes and protozoa, are important pathogens of dogs and cats. Moreover, several parasitic species of the dog and the cat are zoonotic, raising public health concerns. Parasite control programs should be based on active monitoring of parasite distributions, on specific treatments and on hygienic measures to reduce environmental contamination. However, anthelmintic resistance of hookworms (Ancylostoma caninum) affecting dogs has been recently reported The objectives of this study were to obtain data on the prevalence of endoparasites in dogs and cats in Tuscany and to identify potential risk factors. The evaluation of the efficacy of the treatment in dogs and cats infected by some helminthic species, represented another main objective of this study. Between January 2008 and July 2010 a total of 81 cat and 239 dog faecal samples were collected from asymptomatic animals (205 dogs and 75 cats) and from animals showing gastrointestinal or respiratory disorders (34 dogs and 6 cats). Faecal samples were both examined macroscopically for the detection of proglottids, nematodes and/or fragments of parasites, and microscopically, by flotation, for the presence of worm eggs and protozoal (oo)cysts. The Baermann technique was used to isolate nematode larvae. Fresh wet mount and stained smears were also made. In addition, a commercial rapid immunoassay was used to detect Giardia and Cryptosporidium faecal antigens. Faecal cultures were made with each hookworm positive sample and the resulting third stage larvae were identified at the species level. The prevalence rate of each isolated endoparasite was estimated. Data were analysed by a χ2 test with the Yates correction and age, sex, species, breed, presence or absence of symptoms were considered as variable factors. For the evaluation of the efficacy of the anthelmintic treatment, faecal samples from 32 dogs and 17 cats found infected by helminthes (hookworms, ascarids and whipworms) were collected the day of the treatment (Day 0) and 14 days after treatment (Day 14) and quantitatively examined by using a McMaster technique with a sensitivity of 50 EPG (mean value of 3 repetitions/each sample). Each animal was treated with a commercial anthelmintic formulation selected and in most cases also administered by the respective veterinary practitioner. Efficacy of the commercial anthelmintics was determined by calculating, for each treated animal, the faecal egg count reduction percentage after the treatment. Overall, 31.4% of dogs and 34.6% of cats were found infected. Toxocara canis (13%), Toxascaris leonina (1.7%), Trichuris vulpis (3.3%), Ancylostoma caninum (2.0%), Strongyloides

stercoralis (0.8%), Angiostrongylus vasorum (0.4%) and Taenidae eggs (0.4%) were found in dogs, while Toxocara cati (22.2%), Capillaria sp. (1.2%), Ancylostoma tubaeformae (1.2%), Aelurostrongylus abstrusus (1.2%), and Mesocestoides lineatus (1.2%) were found in cats. Giardia duodenalis (3.8%

in dogs and 1.2% in cats), Cystoisospora (Isospora spp.) (7.5% in dogs and 4.5% in cats), Uncinaria stenocephala (1.25% in dogs and 3.7% in cats) and

Dipylidium caninum (1.25% in dogs and 1.2% in cats), were found in both dogs and cats. Age (< 6 months) was the only important risk factor both in dogs

and cats (P <0.01). Percentage of positive animals was significantly higher (P <0.01) among those showing gastrointestinal or respiratory disorders than in asymptomatic ones. In 8 out of 32 (25%) treated dogs and 3 out of 17 (17.6%) treated cats, a reduction percentage of hookworms or ascarids eggs number less than 15% was observed after the treatment.

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