Caratterizzazione di un fascio di protoni
da 62 MeV con un rivelatore a pixel di
silicio
Relatore: Candidato:
Scopo del lavoro
Proporre un sistema alternativo per la
caratterizzazione
geometrica
e
dosimetrica di un fascio di protoni
utilizzato in ambito clinico.
Le radiazioni ionizzanti
Radioterapia:
Trattamento di cellule cancerose attraverso l'uso di radiazioni ionizzantiConvenzionale
Adroterapia
● Elettroni ● Fotoni Particelle cariche pesanti, ad esempio protoni o ioni
Le radiazioni ionizzanti
Grandezze di fondamentale interesse in radioterapia:
●Dose: energia media impartita ai tessuti per unità di massa
Unità di misura: Gray1Gy=1
J
kg
●Dose equivalente: dose moltiplicata per un fattore di ponderazione
specifico della particella ionizzante
A parità di dose somministrata, l'effetto biologico è diverso a seconda della particella ionizzante Fotoni ed elettroni 1 Protoni 5 Particelle alfa e nuclei pesanti 20 L'effetto biologico è lo stesso a parità di dose equivalente somministrataLe radiazioni ionizzanti
Elettroni : energia 520 MeV Tumori superficiali Fotoni: energia 425 MV Tumori in profondità Protoni: energia 60250MeV Tumori in profondità piccoli e
Centro di AdroTerapia CATANA
In Italia, il primo ed attualmente unico centro di adroterapia è il
centro CATANA. In questa sede vengono trattati melanomi
oculari mediante un fascio di protoni dall'energia compresa fra
i 60 e i 70 MeV. Il fascio è ottenuto accelerando i protoni
mediante un ciclotrone superconduttore.
Centro di Adroterapia CATANA
Linea del fascio : 1) “Scatterer system”
All'uscita del ciclotrone, il fascio si presenta come un pennello di protoni paralleli distribuiti secondo una gaussiana larga circa 2mm nelle due direzioni spaziali Attraverso il sistema di diffusione la lunghezza del profilo della sezione trasversale del fascio viene
Centro di Adroterapia CATANA
Linea del fascio : 2) “Modulator & Range Shifter”
“Range shifter” o modulatore di percorso: diversi spessori di perspex variano l'energia del fascio, spostando il picco di Bragg in un range di profondità da 0mm a 30mm in acqua. “Modulator” o diffusore rotante: allarga il picco di Bragg fra 15mm e 30 mm in acqua.Centro di Adroterapia CATANA
Effetto dei modulatori di
percorso sul picco di Bragg
Effetto del diffusore rotante sul picco di Bragg
Centro di Adroterapia CATANA
Linea del fascio : 3) “Monitor chambers”
Le camere monitor vengono utilizzate per il monitoraggio online della dose fornita al pazienteCentro di Adroterapia CATANA
Sistema di caratterizzazione geometrica e dosimetrica del fascio
● caratterizzazione geometrica: lastra di GAF cromico scansione del fascio tramite diodi ● caratterizzazione dosimetrica: camere a ionizzazione rielaborazione offline lunghi tempi di acquisizioneAttraverso il sistema di rivelazione MPX2MXR è possibile ottenere
un'immagine del fascio in pochi secondi e visualizzarla direttamente
sul monitor posto nella sala di controllo, permettendo un'analisi online
delle caratteristiche geometriche e dosimetriche del fascio.
Schema del sistema di rivelazione
●sensore di silicio di spessore 300 um,
suddiviso in 256x256 pixel da 55x55 um
2 ●chip di lettura MPX2MXR,
progettato e costruito al cern nell'ambito della collaborazione Medipix2 di 15 istituzioni europee e americaneSchema del chip MPX2MXR
256X256 pixel quadrati di
lato pari a 0.055 mm
Superficie sensibile totale:
19.8 mm
2
Schema di una cella di lettura
L'interazione all'interno del silicio porta alla formazione di coppie elettrone lacuna che migrano verso i rispettivi elettrodi grazie alla presenza di un campo elettrico applicato ai capi del rivelatore. La carica raccolta in ogni pixel viene poi convertita in un segnale di tensione passando attraverso un preamplificatore (CSA) e confrontata con una soglia minima (THL) e una soglia massima (THH) all'interno di un comparatore a doppia soglia; un contatore a 13 bit viene incrementato nel caso in cui il segnale cada all'interno della finestra.Simulazione MonteCarlo
Geant4: piattaforma di lavoro che permette di simulare il
passaggio di particelle attraverso la materia.
Simulazione del deposito di energia nel sensore di silicio: ● Fascio di protoni: monoenergetico, 62 MeV; paralleli all'asse X; ● Sensore: Parallelepipedo di 0.3x14x14 mm3, dove 0.3 è lo spessore; materiale Silicio;
Simulazione Monte Carlo
1) Distribuzione del deposito di energia nello spessore di silicio:
Energia media depositata:
580 keV
Simulazione Monte Carlo
Simulazione Monte Carlo
3) Simulazione della segmentazione del rivelatore:
Read Out Geometry
4) Estrazione delle informazioni relative al fascio di protoni, in
particolare delle distribuzione dell'energia e degli impulsi dei protoni:
esecuzione dell'esempio “Hadrontherapy” della sezione Advanced
Simulazione Monte Carlo
5) Simulazione dell' immagine della sezione trasversale del fascio:
L'energia rilasciata all'interno di ogni pixel della Read Out Geometry è confrontata con un valore di soglia; se l'energia supera il valore di soglia, il contatore relativo a quel pixel viene incrementato dando luogo alla matrice dei conteggi.
Sensore
Substrato di silicio spesso 0.3 mm drogato
n sul quale sono stati
effettuati degli impianti
p
+in modo da formare una matrice di
256x256 pixel.
Ogni pixel è una giunzione p
+n ai cui capi viene applicata una
tensione di polarizzazione inversa.
La tensione di polarizzazione viene applicata tramite un multimetro
digitale.
Sensore
Ricerca della tensione di svuotamento
Tensione di svuotamento: 50 V Corrente di leakage: ● Correnti di superficie; ●Portatori minoritari di carica che vengono attratti dai rispettivi elettrodi; ●Coppie elettronelacuna formate per agitazione termica; ●Portatori maggioritari di carica che riescono a superare la barriera di potenziale in prossimità della giunzioneChip di lettura MPX2MXR
Le quantità di immediato interesse per l'acquisizione delle immagini sono THL e THH che definiscono la finestra entro cui deve cadere il segnale di carica raccolta per incrementare il contatore Attraverso il software Pixelman, sviluppato a IEAP di Praga, è possibile impostare i valori di THH e di THL, indicati come VthL e VthH, e tutti i valori
Calibrazione del sistema MPX2MXR
Valori di VthH e di VthL definiti in DAC Calibrazione in energia del range di variazione dei DAC VthL e VthH. Il sistema è stato utilizzato in modalità di singola soglia, quindi la calibrazione è stata effettuata solo per il DAC VthL. Il range di variazione dipende dal valore del DAC Vthc Tre calibrazioni del DAC VthL per tre diversi valori di VthCCalibrazione del sistema MPX2MXR
● Impulsi di tensione inviati sulla capacità test all'ingresso del preamplificatore (CSA) ● Sorgente radioattiva di Cadmio che emette fotoni principalmente di 22 keV Si è costruita la curva di calibrazione fra l'ampiezza dell'impulso test e il valore di DAC VhtL: poi, utilizzando la sorgente radioattiva di Cadmio, è stata ottenuta la curva di calibrazione DACenergia.
Calibrazione del sistema MPX2MXR
Curva di calibrazione VoltaggiDAC
1000 impulsi da 0.2 V su ogni pixel, per ogni valore di DAC Valore di DAC VthL corrispondente a 0.2 VPunto di associazione EnergiaDAC tramite l'uso della sorgente radioattiva di Cadmio Retta di calibrazione EnergiaDAC, Vthc 6 y(keV)=1310,152*DAC range [17,131] keV Tramite lo stesso procedimento sono state ottenute le rette di calibrazione per tre diversi valori di Vthc
Calibrazione del sistema MPX2MXR
Set up sperimentale
MEDIPIX2 uscita del fascio collimatore Primo test beam collimatore doppio foro, diametro 5 mmDue test beam effettuati nella facility CATANA presso i Laboratori
Nazionali del Sud, INFN Catania
Primo test beam
Confronto del numero dei conteggi fra Medipix2 e sistema a
contatore basato su scintillatore YAP
Abbiamo riscontrato il valore di 1,6 eventi al secondo su un pixel, per ogni pA di corrente di fascio, con un errore del 4%. Abbiamo anche verificato che i conteggi scalano: linearmente con la corrente di fascio linearmente con la superficie irraggiataPrimo test beam
scelta del punto di lavoro
misure effettuate fissando la soglia del comparatore Effetti di saturazione del preamplificatore: regime lineare fino a 85ke; 580keV equivalgono a 161ke, quindi il preamplificatore lavora in saturazione
Risposta del sistema al variare
della dose
risposta lineare e indipendente dal rateo di dose, anche oltre il dose rate clinico di 15 Gy/min Fit lineare attraverso il “Fitting tool di Matlab” che implemeta l'algoritmo del Minimo Chi Quadro: coefficiente di correlazione lineare r=0.99Linearità della risposta al
variare della dose e
indipendenza dal rateo di
dose
conteggi paragonabili
Risposta del sistema al variare
della dose
Risposta del sistema al variare
del tempo di esposizione
Rateo di dose fisso 6 Gy/min
Curva ottenuta dai dati acquisiti durante il primo turno di presa dati. Coefficiente di correlazione lineare r=0.99Ipotesi di danno da radiazione
● Sensibile calo dei conteggi;
● Strutture nell'immagine
nonostante irraggimento uniforme;
Immagini della sezione trasversa
del fascio
Sono state acquisite immagini utilizzando diversi spessori di PMMA per misurare la variazione della zona di penombra La penombra è definita come la distanza fra l'80% e il 20% del profilo normalizzato al massimo 0mm 5mm 10mm 15mm 20mm 25mm Immagini acquisite con un collimatore di ottone a singolo foro dal diametro di 5 mm; dose nominale somministrata : 30 cGy; rateo di dose fisso : 7.8 Gy/min.Simulazione della sezione
trasversa del fascio
0mm 5mm 10mm 15mm 20mm 25mm
Immagini ottenute inviando 200milioni di protoni sul volumeSensore preceduto
Profili della sezione trasversa
PMMA 0mm 5mm 10mm
PMMA 15mm 20mm 25mm
Confronto della penombra
Differenze : ● Nella simulazione si sono trascurati i fenomeni di backscarttering da parte del bunpbonding e dell'elettronica sottostante; ● Nella simulazione non è stato possibile verificare il fenomeno della divisione di carica, accentutato per spessori elevati di PMMA
Sezione trasversa del fascio,
collimatore da 25 mm di diametro
Immagine del fascio ottenuta mediante
scansioni del rivelatore ( 9 step) :
708x704 pixel 38.94x38.72 mm2 dose nominale: 30 cGy dose rate : 45.2 Gy/minConclusioni (1)
● linearità della risposta al variare della dose somministrata ● linearità della risposta al variare del tempo di esposizione ● indipendenza della risposta dal dose rate, ben oltre dose rate clinici di 15 Gy/minIl sistema di rivelazione Medipix2 risulta un buon candidato per il
monitoraggio online di un fascio di protoni da 62 MeV utilizzato per il
trattamento di melanomi oculari.