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Jennifer E. Rowley. Information marketing

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Academic year: 2021

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di Danilo Costantini e Ausilia Magaudda (Attività musicali promosse dalle confraternite lai-che nel Regno di Napoli 1677-1763), Cesare Corsi (Le carte Sanseverino: nuovi documenti sul mecenatismo musicale a Napoli e nell’Italia Meridionale nella prima metà del Cinquecento), che getta nuova luce sull’importantissima “corte teatrale” dei principi di Sanseverino, o ancora il saggio di Pier Luigi Ciapparelli (Un “Teatro ducale veramente famoso” nelle perife-rie del viceregno: la sala dei Gaetani d’Aragona a Piedimonte Matese), un’attenta ricognizio-ne storica su un esempio di produzioricognizio-ne teatrale privata.

La vita musicale è dunque un aspetto rilevante nella Napoli prima aragonese e suc-cessivamente borbonica; il suo radicarsi nella comunità la rende solida, malgrado l’ine-vitabile crisi di impiego professionale e gli incisivi cambiamenti soprattutto nel senso di una progressiva attrazione delle attività nell’ambito regio amministrativo.

Arricchiscono il prezioso volume, il saggio organologico di Francesco Nocerino (Napo-li centro di produzione cembalaria alla luce delle recenti ricerche archivistiche), fulgido esem-pio di come Napoli sia una vera e propria fucina artigiana di costruttori di strumenti, e quello di Guido Olivieri (Per una storia della tradizione violinistica napoletana del ’700: Gio-vanni Carlo Cailò), che dimostra ampiamente come nella città campana sia persistita una tradizione musicale non solo operistica, ma anche una stabile organizzazione di produ-zione strumentale.

Preziose e quanto mai attuali risultano essere le indicazioni conclusive di Paologio-vanni Maione: «Committenza, mecenatismo, produzione, diffusione, repertori e istitu-zioni, biografie e canali di divulgazione, compagni e maestranze tout court sono tra le aree esplorate in un complesso gioco di rinvii interni. […] Di sicuro sono molte le curiosità che possono solleticare, così come molti sono gli indizi disseminati per proseguire questo viaggio stupefacente; incredibilmente Napoli resta una città della musica ancora tutta da scoprire nei mille recessi di una storia che troppo spesso l’ha penalizzata e adombrata». Parole che, senz’altro, dimostrano come questo patrimonio storico-musicale vada real-mente tutelato, valorizzato e protetto, con una gestione policentrica della politica dei beni culturali e, vanno senza dubbio elaborati nuovi criteri per un’utilizzazione e una fruibilità razionale accessibile a tutti, con la speranza che questo studio possa offrire un efficace contributo a completare il profilo della città “capitale” e un ulteriore stimolo alla conoscenza della nostra comunità “musicale” nella sua storia.

Antonio Caroccia Biblioteca del Conservatorio “San Pietro a Majella”, Napoli

Jennifer E. Rowley. Information marketing. Aldershot: Ashgate, 2001. xv, 196 p. ISBN 0-566-08222-5. € 39,95.

Il libro Information Marketing di Jennifer Rowley, sebbene sia scritto in un inglese abba-stanza piano e scorrevole, risulta essere sempre preciso nell’uso della terminologia. Oltre all’indice dei capitoli è presente anche un buon indice analitico. La bibliografia utilizza-ta serve come riferimento per le ciutilizza-tazioni e per questo è posutilizza-ta alla fine del capitolo corri-spondente e quasi sempre vengono anche segnalati alcuni testi per eventuali approfon-dimenti. Il decimo e ultimo capitolo non presenta bibliografia.

Il testo è un manuale introduttivo ai concetti generali del marketing, scritto apposi-tamente per il mondo delle biblioteche e delle aziende correlate, quali i fornitori di pub-blicazioni elettroniche, gli editori, le software houses specializzate, e così via.

L’autrice inizia argomentando in maniera chiara e precisa la necessità dell’uso degli strumenti di marketing in ambito bibliotecario. Passa poi ad analizzare la struttura e le caratteristiche del mercato dell’informazione, chiarendo da chi sia costituita l’industria

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dell’informazione e quali siano le influenze esterne su questo mercato. Anche la biblio-teca deve impostare la sua azione di marketing dopo aver appurato se il suo “mercato” sia un mercato ristretto oppure un mercato di massa oppure una combinazione variabile dei due. Pertanto l’autrice illustra le differenze tra mercati ristretti, con un numero non ele-vato di clienti, e mercati di massa, caratterizzati da un alto numero di clienti. Quindi si spiega in che modo una biblioteca, al pari di ogni operatore del mercato dell’informa-zione, può individuare i suoi lettori / “clienti”.

L’autrice illustra poi come si possa effettuare una segmentazione dell’utenza / “clien-tela” e quali sono gli scopi di quest’operazione. Il libro si rivolge a tutte le organizzazioni che operano nel modo dell’informazione e pertanto ci si sofferma con molta precisione sulle differenze che ci sono tra i “clienti”, gli “utenti”, i “lettori”, e i diversi soggetti che operano nel mercato dell’informazione.

Chi fornisce un servizio, e dunque anche le biblioteche, deve costruire un rapporto duraturo nel tempo con chi ne usufruisce. Per questo l’autrice si sofferma sul problema della fidelizzazione della clientela e sulle modalità di misurazione e valutazione della sod-disfazione dell’utenza.

Nel quinto capitolo si dà una definizione di prodotto in relazione al mondo delle biblioteche e dell’informazione. Infatti per proporre un’efficace operazione di marketing è indispensabile una buona base anche teorica, anche perché ogni prodotto ha un ciclo di vita e di sviluppo che è fondamentale conoscere per impostare una strategia corretta. Per operare in qualsiasi settore, anche in quello dell’informazione, bisogna essere cono-sciuti e offrire i propri servizi ai potenziali destinatari: a questo proposito l’autrice affron-ta le diverse problematiche legate al marchio e alla cosiddetaffron-ta “identità aziendale”.

Nel settimo capitolo si affronta il tema delle strategie di comunicazione: in partico-lare viene ricordato che la comunicazione deve essere bidirezionale, sia da parte dell’en-te verso gli udell’en-tenti, ma anche da pardell’en-te degli udell’en-tenti verso l’endell’en-te.

Il capitolo successivo è dedicato al problema del prezzo dei servizi: il prezzo, infatti, è una componenete decisiva nelle strategie di marketing e ogni scelta va operata sulla base di informazioni documentate e non a caso. A questo proposito, se ne è parlato nel penultimo capitolo, è fondamentale una corretta raccolta dei dati necessari all’elabora-zione delle decisioni operative, tenendo anche presente che una strategia di marketing può avere una durata nel tempo variabile a seconda degli obiettivi che ci si propone.

Il testo è complessivamente strutturato in modo da consentire un approccio concre-to con i temi trattati e vengono affrontate, nelle loro linee generali, tutte le problemati-che legate al marketing in relazione al mondo delle biblioteproblemati-che.

Pertanto il testo è consigliabile e assai valido per chi voglia iniziare a sperimentare delle strategie di marketing nella propria struttura.

Zeno Tajoli CILEA, Segrate (MI)

Tim Berners-Lee. L’architettura del nuovo Web: dall’inventore della rete il progetto di una comunicazione democratica, interattiva e intercreativa, in collaborazione con Mark Fischet-ti. Milano: Feltrinelli, 2001. 194 p. ISBN 88-07-46028-9. € 18,08.

La rivoluzione del World Wide Web ha un inventore e custode: Tim Berners-Lee, fisico da sempre appassionato d’informatica, d’idee libertarie e incline a visioni universalisti-che fondate su palingenesi tecnologico-sociali. Ora i suoi ricordi, pensieri, progetti e pre-visioni sono diventati un agile volumetto di piacevole lettura pubblicato anche in Italia da Feltrinelli per la collana «Interzone».

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