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La sfida al cielo

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Academic year: 2021

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(1)
(2)

fi}"{_:ài_ QPANÉA

§{emoria

RlVlSIA DI :;IOIIIA

Rivista quadrimestale di storia contemporanea

della Fondazione casa di oriani Bibrioteca

dilto.i,

conremporanea

Anno

XXVII,

Nuova

Serie,

n.64,maggio_ago

sto 2020

Tra

terra

e

cielo

Crattacieli,

spazi e paesaggi

urbani nel Novecento

(3)

Du::.

\ionrserrat (Universidad

rr

[

:ji'crsirv ColJege oI

Lon-{,

E-:<beck College.European

riz;.:i

e Esiudos de Socioiògia,

Otgo.

iAI*::i.

Raffaeila Biscioni.

Mi-adid. Paola S. Sal',.atori, Valerio

ttia..J

iournal. It /s couered by

' D;:;);se. Historical Abstnacts. C?ÉE; s !.orì ca n a z i on a I e. Ca t a I o go

&a ::;.linni. Fondaztonc I:ti/uto

fuL;,. Primo Central (Ex Libris),

iran,i la rivista è collocata in fa-orir ::-redier,ale, Storia moderna_

tro1rncla.ra.1t

ito della Fondazione Oriani:

@

ffiPdtr

a cura di Marco De Nicolò e Maurizio Ridolfi

197

Marco De Nicolò, La sfida alcielo

227

Giacomo caiandra

di

Roccorino,

Ir

grattaciero come modeilo.

La

ricezione dell'edif.cio alto a Berlino nel prim:o clopoguerra

247

Antonella Salomoni, Politicbi uerticalisoiieticbe.

Il

palazzo dei s'ouiet cli

Mo.rca (193 1-1933)

267

GalaMariaFollaco, TakyÒ, una_metropoli asiatica. Trasformazioni

e

rappresen-tazioui del paesaggio urbano ael lloueiento

289

Barbara Bracco, laao dagli simboli della motlernità uerticale. Il paesaggio culturale di Mi-inizi del lloueceftto al

pirellone

a

-

òò'-307

Maurizio Ridolfi, Tra mare e cielo. Grattacieli nella «ruetropoli balneare, roma-gnola

Documento/lmmagine

331

Marco Fincardi, Grattacieli ne/ cinema muto

Discussioni

347 I

terremoti e la ri/costruzione di una storia: Li.rbona, san Francisco e LrAquira,

saggio e cura di Silvia Mantini.

contributi

di Miguei

ourtu"

Ju cruz, Tomma_ so Caiazza, Salvatore Botta

Regioni/Ragioni della storia

)85

Eiena Musiani, Dall'Italia a/llmpero ortomanc,t.

I

uiaggi nel Mediterranec_, cii un ecoaomista liberale

(4)

La

sfida al cielo

Marco De

Nicolò

The Challenge to the Sky. ln contemporary age, the «challenge» to the sky is identified with the modernity. In Europe, in the nineteenth century the public modernity of the urban landscape presented itself with monumentality and with the great road arteries, with avenues, rethinking the urban plan. The skyscrapers had an american birth: Chicago and New York were their

cra-dle. Soon they knew an aff rmation in many cities of the United States and change their skyline. The imagine of these giants often took a symbol of success and an affirmation of modernity.

ln twentyfirst century the run towards the sky has conquered many asiatic countries. The

chal-lenge to the sky has become a race in height. Sometimes to reach the sky, the ground on which those giants rest is forgotten.

Keywords: Skyscrapers; Modernity; Urban Setting; «Material Art»; «Vanity Height».

r.

Due

modalità dello

sviluppo urbano:

capitali

europee e

metropoli

statunitensi

Nel

XIX

secolo alcune tendenze di fondo

in

relazione allo sviluppo urbano

acco-munarono alcune grandi capitali europee. Con tempi e modalità differenti, Parigi,

Londra e Vienna, impressero alla loro fisionomia profonde modificazioni. La città moderna aveva bisogno di spazio e necessità di potersi muovere <<in fretta>>.

La capitale britannica, intorno alla metà del secolo aveva raggittnto

i2

milioni di abitantil e fu meta di una continua e consistente ondata immigratoria nei decenni successivi.

La

città si dotò

di

una

fitta

rete femoviaria e

fu

la prima a rompere

il

piano stradale inaugurando la sua prima linea metropolitana nel 1863, d cui seguì, a

cinque anni

di

distanza, una seconda Tinea: iniziava a prendere forma il «tube» de1la

capitale inglese2. Dal 1811 Londra vide all'operaJohn Nash per un nuovo piano

urbano che prevedeva un grande viale ed edificazioni nuove. Quarant'anni dopo siunse all'esposizione universale del 1851 già <<rimessa a nuovo>> (l'opera di rinnovo

urbano sarebbe continuata anche nei decenni successivi).

In

quella occasione offrì,

come testim onianza dei propri progressi, un grande edificio,

il

Chrystal PaTace3 , in

l

oniine.scuola.zanichelTi.it/ilcriccoditeodoro/fil.es/2072/10/it-urban24.pdf.

2 Su11a rete metropolitana londinese si vedano: H. Douglas, Tbe Underground story, London,

Hale, 1961;J.R.Day,Railways under tbe ground, Barker, London, 1961 eD. Bennett, Metro. The

::on' of tbe underground railualt,Beazley, Mitche11, 2004.

r

C. de Stasro, The Great Exhibition. Un pageant per i tempi moderni, in La città senza confìni.

irtrdi sull'itrtrnaginario urbano nelle letterature di lingua inglese, a cura di C. Pagetti, Roma, Bul-zoni. 1995, pp. 79-)2.

Memoria e Ricerca, a. XXV|ll, n. 64, zlzozo

?p.197-220

o Società editrice il Mulino ISSN 1127-0195

(5)

vetro, iegno e ferro, che mostrava al mondo 1a capacità tecnica, architettonica e di

varietà di possibilità di offerta di iniziative che potevano aver luogo al suo internol.

Divenne uno dei simboli di una città attraverso

i

quali 1a classe dirigente mostrava la considerazione delf imp ortalza delf intrattenimento di massa, come mostrano del resto 1e cosruzioni del1a Concert Room nel 1868 e dell'Alexandra Palace nel 1876. Oltre a ciò una grande novità era rappresentata da1la elaborazione deiie città-giar-dino di Ebenezer Horvard, un modello che avrebbe guidato anche altre amministra-zioni di grandi città europee a dare vita a quartieri con spazi e verde. Londra mutava

volto, ma non puntava «in alto>>; poche furono 1e eccezioni in tal senso: l'erezione

de1la Torre dedicata a1la Regina Vittoria, ne1 1858,

dtrc2

metri (a una distanza di rispetto, quindi, dalla costruzione della nuova cattedrale di St. Paul,

di

111metri) e i1 rifacimento de1 complesso di Y/estminster (dopo f incendio de1

tgl4),

inaugu-rato ne1 18765. Svettava su1 complesso 1a Clock Tower, cioè

il

Big Ben, con

i

suoi 96 metri6. Non mancavano residenze lussuose ovl,iamente, ma i1 loro prestigio non era rar',visabile tanto nelT'altezza (che in alcuni casi ne era comunque un elemento), quanto nel numero di finestre e nello sti1e. Ne1 1889, peraltro, i1 London Building Act, formaiizzò il freno posto su1 nascere a1 possibile sviluppo tn altezza degli

edi6-ci7. Ma bisognava pur ammirare la nuova forma urbana e lo spettacolo che da essa derivava e una visione complessiva non poteva che ar.venire osservandola dail'a1to.

Così nelf immenso Earl's Court pleasure ground de1 188-1 tror,ò spazio 1a prima Great §7hee1 che consentiva 1a contempiazione della .<nuor,a» città8.

A Parigi 1o sviluppo demografico ed economico rovava alla metà del

XIX

seco-1o la possibilità di adattare la città a1le nuove dinamiche e

il

tempo dei mutamenti desiderati dal1a borghesia si rendeva possibile grazie aTIa coincidenza <<tra un potere momentaneamente forte, deciso e popolare e le esigenze economiche e tecniche alle quali è assolutamente impossibile resistere>>e. A Parigi Napoleone

III

diede

l'incari-co al prefetto Georges Eugène Haussmannl0 di conferire ordine, decoro e spazio al

centro della città. Non si rinunciava a1la celebrazione de1la Francia imperiale sotto forma di monumentalità pubblica, ma 1a forma urbis del1a sua capitale risentì molto

del gusto borghese del tempo; grandi boulevard, strade asfaltate che consentissero un più rapido spostamento aTIe canozze, marciapiedi lungo i quali 1a disposizione di

I

Venne poi smantellato due anni dopo e ricosffuito più o meno ne11e stesse iattezze 1rìa con

un più an.rpio spazio nei borghi meridionali della città e dal 1851 al l%6 ospitò conccrti, convegni,

mosue Iìno a1la sua distruzione à\ryenuta a causà di un incendio.

t

R. Cooke, The Palace r:,f Westminster. London, Burton Skira, 19871 Tbe Hc,uses of Parlia ment; Histort, Art, Arcbitecture, London, Nlerrell editores. 2000.

6

P.Macdonalà,BigBen.'lheBelL,theClockandthe'I'ott'er,Sutton,Stroud,200,l.Latitolazio-ne ulficiale è stata mutata nel2072 in Elizabeth Tou'er in occasione de1 giubileo clel suo regno. K.

Rath, Bzg Ben's Toruer Rename d Elizabeth Tbtcer tn Honour of Queen, in «BBC Neu,s», 26 giugno 20 12: urrrv.bbc. com/nervs/uk-politics- 1 8592966.

'- London Buildiugs Act 1891, a cura di B. Fletcher, London, Chizine,2015.

s R. Bonadei, Londra capitale del moderno. Lo spettacolo in/inito, in «Prospero's»: wr.vrvdata.

unibg.itldati,'c orsi/ D0|J /811'11-Londra% 20c^pita\e'k2odel%20moderno.pdl. e L. Bergeron , Parigi

ll

wito di una capitale, Torino, Einaudi, L993, p.

fi.

10 Sui personaggio si vedano ie biogralìe di r'vl Carmona,Haussmann, Paris, Fayard, 2000 e di

Cl. Valance, Hattssmann le grand, Paris, Flammarion, 2000.

negozl.

:-ra-1!--- -

--i-z:-.

-r'-: = -:-,

--]-.-.:

.-'

:

(6)

.-=...-,Vlarco De Nicolò

- architettonica e di crgo ùi suo interno4.

'didsente mostrava coil]€ mostrano del

Lm Pdace nel 1g76.

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amministra-rle. Londra mutava

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:..

sUO fegnO. K. I \=u's,.26 giugno t-§I-:o s>>: u.wwdata. tu. s- F.:r erd. 2000 e di La sfida al cielo 199

negozi e di locali consentiva una sosta comoda ai pedoni e, al tempo stesso, i grandi edifici e monumentill che dovevano rifletrere

la

giandezzadel secàndo

i-p";.

aiò

rifletteva una sintesi perfetta tra 1o spirito borghàse della capital.

f.ur,."r.à

Ia gran-dezzaimperiale che la città dovgyl esprimerà.

Il

rapporto delT,altezza dedl

àificl

era commisurato alfalarghezza delle strade circostanti, in modo tale da.on"f.ri..

rn

assetto <<ordinato>> e lineare aIle facciate. Emergeva, oltre all'immagine nuova, una fame

di

a{Iari che si sostanziò nelle operazionispeculative nella pàrte

Nordli.

La

città secondo l'autorevole interpretazione di Bergeron, rimase poi sostanzialmente ferma nei suo sviluppo per alcuni decenni. I-esposizione univeÀale del 1889,

coin-cidente con i-l centenario della rivoluzione, fu lioccasione per parigini e francesi di

mostrare al mondo i progressi compiuti in campo tecnico

.

p.od,rtìirro. L,immagine

più eloquente, che sarebbe rimasta nel tempo, fu la costruiione della

Tore

E#fel.

Alta372 merri, sarebbe stara, fino al 1930,1;edifrcLo più alro del mondolr ar

t"Àp"

della sua costruzione, la Torre venne accolta in

modt

controversola. ricevendo

ur-,,..,-mirazione e approvazione per la sfida e f intraprend enzatecnicae formale, ma anche

critiche e perfino demonizzazioni espresse da1 disgurto di molti artisti e intellettuali che si unirono nel definida <<un ammasso di iatta e bulionir. Anche Marco Fincardi,

nel suo testo, riporta tali controverse reazioni tra chi la riteneva un monumentale

<<segno puro e vuoto>> elaforza simbolica delle moderne torri nelle melopoli1r. Una voita aperta al pubblico, una--pressoché generale infatuazione conquistò l'opinione pubblica. Lampia veduta suiia città e

il

consenso ricevuto nel .orso del tempo ne avrebbe fatto

il

simbolo di Parigi e della sua nazione.

Fare spazio, ammodernare una città in rapida espansione, ar,,vicinare l,ambiente

istituzionale imperiale a quello sociale borghese: anche a vienna si procedette a un rinnovamento resosi necessario anche dal rapido aumento

di

resiàenti dopo

il

18,+016. La città conobbe progressivamente

il

piàno

di

Ludwig Ditter von Fòrster consistente nella creazione_

di un

ampio viaie alberato circolàre

(il

Ring), aperto definitivamente nel 1865, che aTternavaimponenti e importanti ediàci p"ÉÉU.'i .on spazi aperti.

Il

quartiere imperiale si saldava così con

i

qìartieri borghesilT. Accanto alla trasformazione della pietra e dello spazio urbano,

fu

decisivo

i

sistema di tra-sporti che trasformò la città in una metropolils. Vienna manteneva così 1a sua

solen-rr Si vedaJ. Gaillard, Parts, la uitte. 1852-1870, paris-Monuéal, l-ìHarmatt

an,7L)L)7.

12 Bergeron, Parigi,cit.,pp.$

45.

.Ì;

Inaugurarail)1. marui 1889, e aperra al pubblico

il

15 maggio dello stesso anno, aveva

::;hiesto un costo di 7.400.000 franchi, di cui solo una parte p.or"nir,"u dal sostegno prbbli.o,

.,

-: entrate dscosse duranre I'esposi,ione, 6.500.000 di frànchi, ave".;;

;;;;;;;;ià

1; fu.r.

;;i;;.

I..lonnes, storia della Torre Eiffel,inrd., saggi. storia e scienze sociali,Roma, ùnrelli,2011;B. -

.moine, Tbe EffelTouer,Kòln, Taschen,2016.

r1

J. Harris, Tbe Tallest Tou'er

Effil

and the Belle Époque, Boston, Houghton Mifflin, 1975;

).P. BiÌlington, The Tower and the Bridge. The Neze Art oy irrurtorot EngZneering,princeton,

?:rceton University Press, 1985, pp. 60 65.

-'

II.

Flncardi, Grattacieli nel cinema muto, in questo numero.

_

|

Cap"zro, ^Vienna (g ciltà a metropoli,Milano, Franco Angeli, t99g.

-,

D. Calami, Storia dell'urbanistìca eilropea, Milano, paravia, 1OOO,

p.ll

.

(7)

nità imperiale, ma dar,a risposta a1 bisogno di spostame.nti e di maggiore fluiditàle'

Ar.h'.rrr,

come già Lorrdra,

p", ttu-À'ursi»

ii

dotò di una ruota panoramica (di 65

metri

d'altezzò,costruita nel 1897, in occasione del giubileo della salita ai trono di Francesco GiusePPe.

Le grandi città

eiopee

rinnovate amavano guardarsi e lasciarsi guardare: 1a rot-,.r.u a"i fiur-ro, la circolàzione rapida.e sotterranea2o. si univano alyampiezza.urbana

ààti.

ri.

.."1a1i.

Uedi{icuzion"l,, aftezza riguardò solo in minima parte tali

muta-menti. riser'ando i1 rinnovato spettacolo ,rrÈuno di città ordinate a costruzioni che

erano'punti di

--

osservaziorr",

.oÀ"

1e ruote panoramiche e la torre parigina. .

Gli'.s"mpi

de1le grandi capitali citate vennero ripresi, nel-continente, nei

perio-do

*..rr;*

in

-oài

e tempi diversi, quasi sempre sfruttando

il

motivo tipologico

dJiu

ior.",

prevalenremenr; desrinata rappresentare \a presenza del1e istituzioni'

La costruzione di veri e propri grattacieli

f,

ir.rr"..

contenuta almeno fino agli anni rrenti2l .

La

soluzione dello sviluppo urbano, dell'autorappresentazione e

dell'afferma-zione del1a modernità

^.,.,"rn"

in

modo decisamente diverso

in

due grandi

città

a"gii Sir,i Uniti, destinare a essere la cu1la dei grattacieli. A Neu'York 1o s'iluppo

i"Tlt"rrlanon

riguardò semplicemente la contemplazione de1 nuovo paesaggio sot-tostante

",

u.r.o-., prima

di

New York,

fu

chicago

a mostrale come edifici

di

di-mensioni importanii, sviluppati in r,erticaie, potessero ospitare in modo permanente

abitazioni,rifici, ristoranti,-negozi

e

concretizzarsi grazie ai risultati che la ricerca

e 1a tecnoiogia aver,ano compiùto, saldando 1e conquiste de1la modernità a un uso

q"r,ial""..'L"

dr"

città starunitensi, pur con caratieristiche urbane e geografiche

diff..er-rti. furono

i

centri di un'elaboraztone architettonica destinata a mutare non

,o1u-*t"

1o skl,line urbano. ma a generare una sfida verso i1 cielo destinata a rima-nere

permanente'

-r-^

ti

I?^^^^li.^ {,,

N

ìda22. In effetti la

A'giudizio di calandra di Roccolino fu Neu, York a vincere 1a sf

città poterra vanrare grandi talenti tra g1i architetti dcl1a Beaux-Arts. come stanford

\ilhià,

John Merver-,

Cur..r"

e Thomas Hastings. Tutta'ia. ritengo che, nonostante

i p-.o"u-";ri;i;

lnl*o,

f idea di una inserzion" deì grattacieli nel tessuto urbano.abbia

1e (,.E. Schorse, Fin de' siècle Vie nna, N{ilano, Bompiani' 198i' .

,rl

Éa;;L";irr,

na"f Sò0, anche Parigi si dotò detli sua prima linea metrol'olitirl' IJ.'.t_t:i-t' Lln sièclele metro en 11 lignes: de Bienuilttiia a Métec»", la uie du rdil,Parrs',2f)()J e L' L)eutsc't'

t,lr,i"""*"

La storia di f a"i;gi at rittro del ntetrò, NIilano, Llppocampo, 2012.

21 Nell'arco di n.reno

Jiìn

qrrir-,di.ennio

'cnnero eretteiì tot.. d.l1u Borsa di

Amsterdam. (1900), d;l

prlrr;.

d.[o §tuto di Stoccolma (1909).la torre de1l'acquedotto di Poznan (1910)'

de1le stazioni di Helsinki e di Stoccarda (191;l) n.rosrano quanto comè tipologia edihzra pYqh\t'

iln;lì;;;;",-,

torr. dà ,"ìro i.r-.n,ata. Gli-esempi di.grattacieli.europei *a 1a fìne

dell'ot-,-.,."nro e g1i anni qru.u.,, <le1 Novecento non furono moiti: nel 1898 r'enne costfuita La \X/itte Huis a Rotterdu* f +;

-"i.iiì"1

ì'Si1liR.).al Liver Buiiding a Lir,erpool

(90 metri), nel 1921 la

M;;;

É";r.

a Dtirr.ldoJ(i7 metri), nell'anno successivo 1a K.,ngstornen a Stoccolma (61 metri),

".f

iS2ìi;Eaifi.io Telei6nica a Madiid

(89 metri), nel 19)2 il Boerentoren ad.Anver-sa (87 metri "

-"rr"f

, nel 19)li1 prudential Building di

66 metri e ne1 19.+0 la Torre Piacentini a Genova (108

metri). Non mancavano edifici alti e maestosi, ma con altezze contenute'

22 G. Caland* di

R"'..;;;,'ii

g*:rtorirti come modello; la ricezionc delt'edi/ico alto a Berlino

(8)

Marco De Nicolò

di maggiore fluidità1e.

ruoie panoramica (di

:o

ielia

salita al trono iars: s:iardare: la rot_ r ali'::::riezz a urbana

nim: :arte tali muta_

lre:

.osrruzioni che

rre:arigina.

Dnrirenre. nel oerio_ r

il

r::oiivo tipoiogico

nz:

jgll.

istituzioni.

rlmeno fino agli anni

ione e

dell'afferma-in

due grandi città

n-

\brk

Io sviluppo

uoto paesaggio sot_

come edifici

di

di-r modo permanente

ulari

che la ricerca

nodernità a un uso àane e geografiche Irìata a mutare non

lo destinata a

ùm+

slida22. In effetti la

rts. come Stanford

go che. nonostante suto urbano abbia

trorolirana. J. Tricoir, "

2'

{

e L. Deutsch,

Borsa di Amsterdam.

m ci Poznan (1910), 4ria eCilizia pubblica

d rre la fine

dell,Ot-r

costruita La \X/itte f,ì merri). ne1 1924 la

tctciLrÌma (61 rhetri).

ci..{:.lrersa (87 metri ndci a Genova (10g

c;ì-i:., dlto a Berlino

La sfida al cielo

201 preso

l'awio

dopo l'evento

drammadco derl,incendio di chicag

o

del rB7r23. sono

owiamente opinioni,.tanto

più

che charres E.

p.tl.",;

ù'"

ìur.u,o

ra storia

di

un

srattacieTo di philaderphia, èretto

po.o

dopo

il

1à;;;;:

i;;,1u.."

d,accordo con calandr a di Roc corino rr.r;irrt.rp.à r urion

r

che quei

p rimi s ky s

*

apers furono edifi ci

<<autoreferen zjari. . . i roro architetti non ,i por.rÉ1i

pi"Àr"-l

j"r

rapporto tra

ledi-ficio e la città, anche perche, ir.

urr.rrri

ai

r""

r"gjjrrr.".

,p..tfica,

rispondevano soio alla logica del maìsimo rr.u,,nn.,.nìo

a.il",rJ.a;i.rtìr.l}

La stada era comunque sesnara ed era

f;;;;;iÈ;;;r;"

perché i progetti

di

tali edifici potessero con*etizzarsi.

Essi sarebbero

,i"iil.rì--uginabili,

or,wia-mente, senza un'invenzione cardine: I,ascensore. Si trattò

di

un parto tavagriato ma che, dopo gli opportuni coilaudi (i primi

.h...rno

,tuti

.otpiutr

non avevano

convinto

in

termini di.sicurezza)20, giunse u

uro,

Àn..i;;i,;;p*-essa

era costi_

ruira dall'uso defacciaio .om"

"r.-..rtolsrenziur.

,ffin.h;];

,;fidità

e ra sicurezza

dell'edi6cio [osse garantita.

Ledificio di dieci piani, r'Home Insura.nce Buirding di chicago, inaugurato ne1

188j, è sraro considerato damorti studio*

rr

prmlJ";il;jio.

Lacciaio

utiliz_ zato teneva insieme-,murature spesse e colonne

esterne in

f..ro

rivestite

in

pietra2T .

Il

suo progettista,

\x/illiar.L.".Bà.:"1."r.yr"

d*j";.h;

Jiri.u,,ur"

antincendio.

Quell'edificio segnò r'inizio

di

,rn .ni,rriasmo progettuare che diede vita a1a *Scuola di Chicago»i cui tratti distintivi

erano appunto la ricerca dei materiali

che ga rantissero

equ,ibrio,

sicLtr ezza e soridità2s.

N;:il;;

rrroì

i;r".sionari

apposi_

:inenre

dedicati arJa messa

in

comune

d.il.

.";il;;;;#Jrtetti

e ingegneri;

-'

'-::ià ospitò un'alacre attività di

prog;zione

e di

;"r;;;;

"

gruri"anche a1a

::':----: .leila struttura

in

acciaio

gd

r";";;;

p".

r,uo-.

tn;r;;."

sorsero in{atti,

-::-::

.:retodo,

il Tacoma Buildiìrg

"iril.iM.N;x,Er,,ffid

ou,i.i

Burnham

'-':-

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dro

Il

centro dera cimà

ri

.r"Jpi

aig,ganri per ro pi,i

qrr?*ii,

morri dei quari

nei piani bassi servizi

.oÀ."r.;àri .

,;r,oirrJ;;;;

rjservare ai piani

:-

- a-rd utfici. In

alcuni casi la ricerca

,tiiiJ.u

non appariva prrti.orarmente svirup_

r'

i'-"1-:::r.

l)',C',-;:F:,,-.\eu-lbrk.scholasticrnc..

lgg5.purrrartancrosidiunromanzo,

- -.-

t:--:=';,-,:.:

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J,,..:'f,i-rro.

- _. -_,::. -). . . :,,,_- _\ .,., -.,-,..r-:..i. ii: ".f n

".rri

oi rhe Societl, of Architectural Histo_

.j ...,- -. :. ( )J:..:.;: .-; . ::. lJ-]:.

-'

-\.- -sr-.1 Erisha Grar-es oiis.

in o....io,,"

jat,

rià.r',vondiare di New york, presentò un

::

--:.-

i:

grado di metrere riparo a .r..,,rrliià iuuri 1u

.;,;;;;;"r;i

.'r'o*u..r.i.hi erettrici.

' "-:'i"

'r:'t'b'

daro modo,lJ'ìngegner

orii

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pr.,r.gr;r"nlirirr.'ri.".r.h"

e arrivare aila

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e.ot".,,

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pi.-1')'i

i:;;:i;1,';;'0i,,,

.

pp. 65-70 pet

Ì .R. Ford. Crties an.cl Buildings: Skyscrapers, Ski( Ry,s and Suburbs,Baltimore_London,

-'

i r'.: Hopkins uni'ersit1.,

zooi,i

zzt"'u".L1'r'r"§r,'isr,,,

fi;;,;;t;;;ri

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- ;'

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i:,ilJi»es. cav q.in..The

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s/2015/

I'..,,,:.Js-nrsr.skr.craper_chi.rgo l.,,or.;nr,i[n."_bri]dirrp_hisr..,,

(9)

pata; si badava soprattutto allo sviluppo in altezzaz9. Leccezione in tal senso era co-stituita da1 Tempio massonico: 19 piani per 92 metri, con una sua consistente parte commerciale e una serie

di

sale dedicate aile riunioni e alle pratiche massoniche, alcune molto ampie in grado di ospitare oltre 1.000 persone e, in cima ali'edificio, un giardino pensilelO. Era srato costruito nel 7892 e, intorno a quella data si con-tavano già una dozzina di grattacieli sorti nel centro frnanziario della cittàr1. Nello stesso anno il Consiglio comunaie di Chicago fissò i1 massimo dell'altezza entro i 46

metri sia in considerazione de1 sottosuolo fangoso sia del1e critiche e dei timori che

f impror,wisa <<emersione>>

di

edifici così alti aveva generato; l'enorme consumo di

carbone per alimentarli aveva raggiunto oltre un milione di tonnellate 1'anno e 1'aria

sragnante si diffondeva ne11a città. Tornava. inoltre,

il

timore deI grande trauma de1 1871 e cioè che, pur per motivi diversi, potesse comllnque ripetersi una condizione favorevole a1lo sviluppo e alla diffusione di incendi. Ma vi erano anche ragioni logi-stiche ed economiche, principalmente attribuibili alla saturazione di spazi necessari

e a1 pur breve periodo

di

recessione. Così, nonostante uno sviluppo demografico

imponentel2 e 1a posizione di snodo importante sia commerciale che femoviarioll, 1a città con i1 primo sk1-scraper rallentò per qualche anno la sua edificazione in alto.

Ne1 frattempo, con qualche diversità ne11o sti1e, si costruiva anche a Neu'' York

uno skt,line diverso, più rrersato, prevalentemente, a1 modello torre che al modello

paTazzo. Ciò non rispondeva tanto a una scelta di sti1e. quanto alf imponente crescita

à"-ogrufica

della città, che triplicò i1 numero di abitanti tra i1 18,10 e

il

1870, e al

conseguente, aumento de1 valore de11a proprietà deila terra su cui edificarelr.

Dun-que occupando una superdcie più ristretta alla base e sviluppando verticalmente gli edifici i costi venivano ottimizzal|

Secondo Wi1lis, f iniziale <<Tentezza>> nervyorkese era dovuta a1la diffidenza delle

autorità cittadine circa

i

materiali uùIizzati e ciò ritardò

le

autorizzazioni. Solo ne1

1889 giunse il permesso di costruire ia Tou.er Building di Bradford Gilbertr'. Ma un

clima di scetticismo circondò quell'arwentura, relatir,o soprattutto a1la sconàmessa

sulla sua stabilità. L'esame fu superato grazie a una bufera che 1a investì dopo pochi mesi e che, di fatto, ne testò 1a stabilitàr6. Ledificio non venne spazzato via dagli

2e (_. \X/il1is. Form Follorus Finance: Skyscrapets and Sfu,lines in Nett: York an d Chicago, New

York, Princeton Architectural Press, 1995, p.5.

r0 E.\Xi\X/olner. Chicago'sFraternitl, Tetnples: tbeOriginsoJ'.\ky-scraperRhetoricandtheFirst

rf

the World's Tallest C)ffice Buildings,inTbe American Skl,scraper: Cultural H*tories, ed. by R.

N1oudr1,, Cambridge, Cambridge Unir.ersity Press,2005, p. 101.

r1 D. Bluestone, ConstructingCbicago, Ner.v Har.en-London, Yale Universitv Press, 1991, p. tt2.

i2 Da pochi abitanti ne1 181 0, dopo 20 anni, la città aveva raggiunto 3 0.000 abitanti e ii vedeva dee uplicari d,,po altri 20 anni.

'j

B1r".torr., ConsuuctingChtcago. cit., p.3; \X/. Cronon, Natttre's Metropolis: Chicago anC the

Great \Yest. New York, Norton, 1992, p. 68.

r1 S. Bedford Landau e C.\X/. Condit. Rise oJ the Ne72 \-ork Skl,scraper 18O-1913, Ner.v Ha-ven-London, Yale University Press, 1996, pp. 1-2.

it

§«i11is, Form Follou;s Finance, cit., p. 9.

16 E.R. Ellls,The Epic of Ne:z,. York Cit1,. Neu. York, Carroll & Gtai,1991 , pp. '{05

(10)

203 §tarco De Nicolò

:in

ral senso era

co-m consistente Parte

nriche massoniche,

in cirna all'edificio,

r queìla data si

con-rdella cittàr1. Ne11o

àl'-altezza entro i 46 rhe e dei timori che iltorrne consumo di rdlaie I'anno el'aùa

i

grrande trauma dei

lesi

una condizione

o anche ragioni logi-oe di spazi necessari riluppo demografico

rle che ferroviario", edificazione in aito.

e anche a New York torre che al modello ll"imponente crescita

I

18-10 e

il

1870, e al cui edificarela.

Dun-odo r-erticaimente g1i

r alla dilfidenza delle

tortzzazi-oni. Solo nel lord Gilbert]'. Ma un

tutto

alla scommessa Ia inr-estì doPo Pochi

ae spazzato via daglt

7 le.è and Chicago, New

La sfida al cielo

elementi naturali ma da una società, ia Morris Building company, che decise di

abbatterlo nel 191), per farne sorgere altri'

Superati i timori

.

gli-...iii.irit,

\.y

york <<recup erava>> il tempo perduto ini-ziandouna vera

"

ptt;;i;

Jda

con Chicaso,

che portò' nel.189J' a1la costruzione

dell,American Surety

"B;lldfi

u

X.*

Yoik'.h., ion

i

suoi 10J

me*i,

guadagnò

;;;;i;i;;;t,

ir

i*i,

Ji

"aifi.io

più alto de1 mondorT. Dopo la sfida

a7I'akezza e

all'uso di nuovi

*ur"riuli,-iniriò

anche una più elaborata ricerca dello stile' Nei 1902

un archiretto di

Chi.";;';;;;;;;;.

dei grattacieli più significativi di New York' i1 Flatiron. Daniel

H"?tJ;

Érthu-

lo disegnò

.on-rrl,

piunta triangolare'

il

cui

vertice, sembrava

*..*-i"

prua

di.,nr

tuu!;

era alto 87 metri e aveva uno

sche-i."r-afr*i^ior8.

La

f;;r";;;

comune e la cura stilistica ne fecero uno dei motivi

à-'orgoglio dei newyorkesi, divenendo

-

"L:;;;c;..

un simbolo cittadinore'

a"ffl

a".

.itta nelia modific azione dei loro <<paesaggi>> urbani appare

t"guru

uti.irurfor-uriorri..oro*i.he

e sociali de1 periodo intercorso

ffaIa

guerca civile e 1a Grande

g";;;;.

ÉL Chi.rgo era divenuto inodo industriale e deile

comu-nicazioni. con una

.r.r.l

r1.""oÀi.u

.

demografica repentina, New York stava lir,entando

,r,

..r-r,.o

fi.,lnziario

e politico

di

grande rilievo,

il

cui cuore era in

;.;i."h;;

nefl'isola

ài-ùu.,t

rttrt

.àn

lu

centrilizzazione delle attività finanziaie

e commercialiao.

I

mutamenti intervenuti influirono senza dubbio nella crescita e nel1a

costru-,i";.

dAi-.d,f.i

Ati.

É.rl f"rono

non solamente una forma nuova di edificazione'

*

^ppii.Li"rr"

a"Uu

,poi-"""'ione

tecnica' ma anche yLu

fgtT'

celebrativa del rtrccesso che dava

^"t!r"""t

*a

e credibilità alla forza delle città,

alle compagnie

.=.ì"Lìr""r"o,

gli

"difi.i

alti, all'afrermazione sociale dei loro

residenti.

L successo

d.l

Fl;;;

"

liur-orf"ru

favorevole

porta.rono alla tealtzzazione

de1-,

si;;; i.;er

che, già nel progetto, si annunciava con f intento di divenire i1

grat-:,:ielo

piu alro.

tn.or[oruiu

i*

Jal6.i piu bassi. di proprietà della stessa compagnia'

=1..i.ì,*,

du

Brr.riÉiugg,

,.grriuu ià

,t"r.o

stileàel1e Beux-Arts g1àutilizzato pet :.sro del compless..

V;;;

irr7,rg.,r*tu ne1 1908 e misurava 187 metrial'

Il

primato

i:"'.ttezzadurò

meno di un anno, superato àai2lO metri del1a Metropolitan Life

-:=-::lrce

Company Tower' I-immagine di que.sto.grattacielo. trovò posto

:Y

::l^:.t:

-:::-

J

ir-iste cosi come su1le confezioni di prodotti alimentari. I.[ gusto era pluttosto

- ;:.^:ibile. ril-acendosi a uno stiie rinascimentale italiano, ricordava i1 campanile di -.-=_-zi:

.

"ggi,r'g.rru"

Jt"ti"ri

J.menti

che stonavano con quegli intenti stilistici'

- _::=..:: presenrava

;";-h;-;;i;ni

tecniche tra le

più

ayanzate in fatto di

vendla-xt

R;-'(toric and tbe First

'bu,i!

Histories. ed bY

R.

;

i-inisersitv Press, 1991, P' }O.ù,'tì abitanti e li vedeva

b*ooolis: Chicago and the

yw

1\6t-1913, New

(11)

zione, afia condizionata, illuminazione e la presenza, contemporanea,

di

ascensori e scale mobili"2.

Anche

il

primato deIla Singer Tower durò poco. Frank \x/oolworth, che si era

affermato come imprenditore di catene di negozi con prodomi a basso ptezzo, aveva

dato incarico a Cass Gilbert, di costruire un grande centro commerciàle. Nel 1911 aprì così i1 \X/oolu'orth Building, che divenne nel tempo un riferimento tipologico

del grattacielo commerciale, e che, con

i

suoi 21L metri, si imponerra pe,

uli.zzi

un-che sugli altri edifici. Ascensori veloci, grande capacità di illuminazione, possibilità

di affitto di case per diversi inquilini delle classi alte e, nell'edificio, rrovava posto, per la prima volta in un grattacielo, anche una piscina: si trattava di un'evoluzione

<<interna>> impressionante . sel'altezza era da record, 1o stile era <<misto» (un po'

goti-co) un po' moderno, un po' Beaux-Arts) e le trovate per renderlo ancora più visibile non mancavano.La torre dorata producerra un effetto ottico che recava aìl'edificio

una percezione di un'altezza ancora maggiore e f illuminazione notturna la rendeya visibile in tutte 1e ore del giornoar.

Sull'esempio delle prime due città che avevano fatto da apripista,

in

altre città statunitensi vennero eretti edifici molto alti: Filadeifia, Detroit e St. Louis seguirono la comente. Nell'ultima città citata venne costruito

il

Louis \il/ainu,right Building da Louis Sullivan: i

1I

metri in acciaio venivano enfatizzati da bande verticali. Mentre

a San Francisco, nonostante 1a minaccia sismica dell'area,

\a

gara

tn

altezza venne disputata tra

i

due proprietari di giornali, M.H. de Young, che aveva fatto costruire

il primo per

il

suo <<San Francisco Chronicle»

il

Chronicle Building nel 1890, alto

66meffi,eifrate1lilohneClausSpreckels,cheavevanoacquisitoil«SanFrancisco

:..

_

_

.

_ _ Call»ne1 l8g5ecommissionaronounedificioaache,apertonel 1898,

eraaltrog6

_: *

r_-.. .,__

metri e presentava un ambizioso disegno con torre e cupole. Rimase

danneggiato

_r

*

-:

-.-,

:

,

_r

nel terremoto nel 1906, mentre

il

Chronicle, che arreva resistito a1 terremoto,

non

r

r,:"j

-_,-,.-

_._._

resistettealf

incendiochesipropagòinseguitoadessoeallaimperiziadialcuniin-

-: _ ,-_ -

-,

terventi4t.Nel 1918il SanFranciscoCall

r.ennerimaneggiato"àiu..rrr"notocome :

,

_

, - ,

,

-CentralTou,er46.Entrambigliedifici.insomma,resseroallaprovadelsismaperle

-: -.:,

_-_:

fondamenta in cemento atmato e per la loro struttura in ferro e acciaiol,-

.

.

i

-

-; *'l *rl.l. 1r1d'l ;ull l JtT -"r . *,lil:

tl:1fi " ;tg :r :{- -.: :r:Ìi: : i

-::,

Tru

i

7911 e 11 1930 comparvero grattacieli a Cincinnati, a Detroit, a Cleveland,

a Seattle, a Providence e persino a Los Angeles, città in cui il Municipio derogò a1le

proprie stesse regole per costruire il proprio palazzo municipale nel 1928as.

a2 R. Moudr1,, The Corporate and tbe

Ciaic. Metropolitan Life's Home Office Building, in Tbe

American Skltscvaper, cit., 1-rp. 120-126. ar Bedford Landau e Condit, Rise ctf rhe

Nelzr York Skyscrdper, cit., 1.r1.r. )81-390.

aa Si veda il numero del «San Francisco

Ca11» del 18 seitembre i§9, e 1'urticolo The San

F.raltciyco «Call's» Entrerprise Corumended by the Press, p. 5: cdnc.ucr.edu,/cgi-bin,/cdnc?a=d&-d=SFC189509 18.2.7 5 &-e=- - ---en--20-- 1--tri-trlN---,- 1 .

{t. T. Catazza, San Franciscct 7906: terremoto, incendio e ricostruzione. ln questo numero.

'u JJ. Korom.fr., The American Skyscraper 1850-1910. ACelebration of ieìght,Boston,

Bran-den Books,2008, pp. 211-213.

11 Caiazza, San Franciscr,t 1906, cit.

]t

9

ry Douglas, Skyscrapers. A Social Historl, of tbe Ver1, Tatl Buitding in America,Ieflèrson, McFarland, 1996; Ford, Citìes and Buildings, cit., pp. 16-39.

(12)

Marco De Nicolò

r[ie:-.]oranea. di ascensori aait \i. oolq orrh. che sj era

\fo:: :

5asso prezzo, aveva

lro .-]:rmerciale. Nel

tgtj

,-tl.

:::-rimento tipologico

I

u:::.]:re\-a per altezza an_

i iirl^:::,-razione, possibilità

etl e::::cio. trovava posto,

r

rr.i::,la

di un,evoluzione É e:: ..:llislo>> (un po,

goti-f,lcei-o ancora più visibile

3!-C! .:te recava all,edificio

do::t ioiturna

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=::-:rsta.

in

altre città roi: =

::.

Louis seguirono

;§:-:.

r _:shr BuiÈing da

a

§.:..'

-'.-enrcali. Mentre

, j3

ii:i I

aTtezza venne

càe ''.-.'"-a latto costruire

: Bu:-:ing nel 1g90, alto

quisi:o il «San Francisco

n

nei 1898, era altro 96

rÌe. Rrmase danneggiato il-il:ita al terremoto, non a

inrerizia

di alcuni in_ ro e iivenne noto come

l

lrota

del sisma per le m e acciaio4T.

.a Derroit, a Cleveland,

[ -\iunicipio derogo aUe

paj. nel 192848.

,o:: O.ict'Building, in The

::-

-.:1-190.

^i't

c l'articolo 'lhe San

:tc':

csi-bin/cdnc?a=d&_

c- I:: :uesto numero_

r ."_: H :

: 2l: t,Boston, Bran_

':

t I :'- -i tn erlca,.fefferson,

-

-:-:::

--::ano. facendo compierà un salto d,epoca.

La sfida al cielo

205

La

diffrdenza nei confronti

di

questi edifici non

rrovava

più

radice neila roro stabilità, piuttosro cominciavan.,

.;;;;.;.

contrarietà in ordine aila forma urbana

che New

york in

narticorare

,rdr;;;;;;o,.ndo

"

in

,"trrloi" ìr ..brio,

crearo al liveljo dei piani bassi,e d.r prrno ,t.udrr".

rai

critiche

vennero parziarmenteaccorte con le limitazioni stabilit.

,.il,

,rrr,"iir^rirne>>

che

t.

u..rto.;ta

ii,ìuai.r.

stabirirono

nel 7976. si trattò di una sorta

di

urtoliÀiturio";

J;

h

.tr,à

;;"

neva ase stessa.

Non si individuavano soro superfi.i,

-l-riì.r"

ttava a seguire anche

una cornice di

norme srilistiche in modo da non

r.rd.r.lu

città un

i"#;"

d;.dinu,o

e disomo-geneo di volumi e da iasciare ruce

sufficiert.

ul

piuro

,ir"ìrr"rr

anche a chicago

la materia urbanistica necessirava di

una

*irior.. Ail,i;d;;;;i

derEsposizione

si era formaro il movimento city. Reuutiiui, ,hi. urunrurola

proposta di città basse, con .rmpi viali e piu omoqen". nàro

,,,".

n"; uorum.i--.

ÉrrT;I;;ion.

di

una parre

Jell'opinione pubblica

.h.

u.d.ru-nirr-..rrrrzione

incessànte

di

edifici alti una

:erdita di coerenza ne.l paesaggi.

.ir,"aiì..

Nerla città

,;;;;;;sti

i regoiamenti

urbani, consentendo di

.ort.ri.. nr,

,

"":rr,

"rr^

ai

rriJ1)ò"#r,

con un corpo

*1;3ffi :l;.t:,I:::!""u

to"'';

;""r;"

;h;

;;;

;;;.'"

superare un

A

Boston sia associazioni civiche sia immobiriaristi, riuscirono

a ottenere una -rrnitazione dei nuovi edifici

"",..

i:i

.,,"rriii

ar.rru,rr.à"ai'àirr".ia

cosrruzio_

le

di grattacieli. Si incontravano interessi di,

:rzionivenn.ro

i.,t.oàLte

in ordine

^u;^lrrr)l'ir,.T:;:frJ"j?rttl:

#mJr';#:;

-i'*1",*r,'rìl;P:'nu

a Filadelfia,

d"';;;;;uzione

di g.uttu.i"L,

.o-.

accennato,

Le limitazioni furono.efficaci per

quarche.tempo- e in qualche città.

Lo sviluppo

-- ::ohe città statunitensi risentiva

rrÉ..à-J.L

pi.f.;;;:iii;;;;

con re città eu_

:

:'e'

Alcune città americane ricarcavuno

"nu sorta di

.o.r,irrurrilne

derl,espansio_

'

--olonica, in cui la rinea rerta,

lu"s.

r,

;;i..

,1".?

,rrJ"il;;;;;strada

principa--

:-

a lungo (in alcuni casi

ancora.**+

ii

p.r..iprl.

,if.rìà.rrtJ rru"n..

Le piazze,

. :::oÌre città che

pure.stavano...si.ndo,

non

erano contemplate..Thre modo di

-

----:ire

io spazio diede grande

diversiù

ai-varicentri del paese.

_

_l':ti

anni

'enti

it paeùggio,.di

.rird;fi

;.,

i,;d;fi;;;;";ìi-gru,ru.i"ti

divenne

- -:.---r-lrmente fitto: a fronte

di

nucrei

di

scettici era un

"r"r.iio-di

entusiasti; ai

l_-,.-_.l,lri:?_*^11:"r^.*T:-rr..,.visite

turistiche, immagini che si rrasmettevano

-' i

r:'

;rSo la

pubblicità,3èreltazloni,.r

f

.ì*o

cinema .",r"1u

#rffi;fi

tj|:t#

:

'-

.'r=l^1.._:.?:y::lli11gl"si.h.

e la'capacità di porte ai servizio di un nuovo

"'

'- -'':

T):e 5brscraper.in-a.merican Art,

1g90 1931,New york,_capo press, i9g6, pp.

*,',-

-;,-:z.z:t,::,j:11?1!, Wiltts, Fctrn pitto,*,

iir*ce,

cit., pp. 67 _68.

-

'

:

:

-

-.-:' ''--;'rr-r urder; The searcb

for Ensembtr

*

rnr iiiririp,rr"élry, ltso_l»;o, in "'-:,'

_,,t

i,..-,.

;ir.

p. 30. : . ... f .,,tance. cir.. p. Ii I. _ ,.":. -,;-. ):rj,L;.t))25- ctt.. p. 11. -

-,:.::

-

j:

,.r:---",;.:,,. !;: Anirtcan Art, cit.,pp. 70_71.

(13)

Le due città ormai dense

di

edifici che progredivano

in

ahezza' e cioè chica-go e Neu. York,

contin;;;;;t

;

i"t"n'ifitutt

1u'1oto <<dote>>' con una

schiacciante

<<r,i*oria>> di Neu,

y"ri, J;iJ".""r--a"gii

urrni venti.raggiun.se

un numero di

edifici alti dieci

r,.r,.

*ìÀià;;rcÀi.rgo".

ii

,rc.erso dei grattacieli risiedeva non

solamente nel cicio

":::ili:""irì;-''";:L,

;'i1;"'pu'-"io'-''

de1 commercio e

ne1le

soluzioni tecniche.

vt;;;;;.h;

,n

ulr.o elemenro essenziale: 1a crescita del terziario

ne1le sue varie ramific azioni'

La sfida

inuit",'u"*t'i"'uuu'

ne1 1930 da un altro edl{ìcio-che recava

sempii-cemente i1 proprio

irdì;;;,

ii

+o

wuti

Srreet stabilì un nuovo primato.

che venne comunque <<bruciato>>, ne11o stesso ,r-rno, dlil'"dificazione de1 chrysier Building,

ayo

)L9metri.

Ques;

il;;"b

,irp...r.,^,^ il

richiesto stile

Art

Decò, peraltro condir,iso in modo

^,'ili'-Àaut

suo prog^ettista'

\X/i1liam van Aleni nell'anno succes-si'o, sosranziut*"r-r,.."oii;

il;

flotoflu

stilistica del1'Art Decò' venne

inaugurato uno dei srattacieli

pii;;;;i;lÀordo,l'E;;i;;

State B_uiiding, alto

181 metri e

il

primo a superare

t

t00;ffi' ;;*"*;;

Ju

Rith-otd

H'

Shreve' William Lamb

e

Arthur Loomis

Hur-o,,'6.

Esso era ,-,ato

co*e

rifacimento del V/aldorf Astoria Ho-rel, ma presro

p."r.

pi.a"'frÀtizione

di.orr.r1lr"

un edificio più aito de1Ch4'sler

Building,conunpuntodiosserr,azioneapertoaituristichenear.rebbegarantito

una discreta entrata.

i*t^.li^. i"

poc1ri annì. 1a crisi economica cr-rebbe

determinato una scarsa richiesta di locaii e di apparta-"r-,ii '-'t11o stabile'

tanto da meritare f

iro-nico appellativo

di;;;;,

S,;"

àlitai"g,

per qualche.T:o, .1a perdita rispetto all,investimer.,o

.o-pi.rio

fu ingenre5;-

G[ ;ltimi

fuoc6i d'entusiasmo

si spensero con la progressiva a

frofo'ldu

pàrdita di i'alore degli immobili5s'

z.

TYa le

due

guerre

Alf inizio del Novecento i grattacieli statunitensi erano diventati «visibili»

anche ne1

nostfo continentese. Le reìzioni furono .or-ri.ur,u,tti' da un lato

vi

era una diffusa

;r#;,,..,o

i" fo.-"

ài

modernità statunitense" dal1'altra incon*arono' spe-cialmenteinambitoarchitettonico.ammiratoriepotenzialiimitatori,comemostra

Calandra di Roccolino per

il

caso tedesco

,r"ip"riàdo

del primo

dopoguerra6o"

Ber-t;

\X/illis, Form Follous Finance

' cit ' pp 9

i0

.

16 Sul success" a.rr"iiii"'A.i"ò".4 ,i'.l.a, Nt. Panizza. Mister Grattdcielo' Roma-Bari'

Later-ze.1994.

,;

Schleier. The.\kt-scrdper in American

Art,

cir.,p. i20. \x'illis,

F,olyllllots

Finance' cit'' p. 90r D. Baroni,

C*,,o!,'!i.'Airt'iirt,i-r'*rrirrii',ì, *ii"

e rcalta 1910-le39,lt'{ilano' Electa'

1979, pp.59

60.

1.

\\rrirl:.-

r^.

. i68.

5s Per una r,alutazione rlelle perdite: viliis, Forz Follou-'s Ftnance' ctt'' p'

,e D. Sassoon , LEuropa -fra sogno antericanrt

'

*itc''

'i''otno'

in Nemici per

lt

pellc Sogno

americano e mito souietico'ìrit'trutà n-,tltemportl.nea,, .uru ,1i PP D',Attorre, Milano' Franco An-n.|i, 1oei, p.7).

(14)

Marco De Nicolò

'akezza. e cioè

Chica-. con una schiacciante g{riunse un numero di

nartacieli risiedeva non

Id

commercio e nelle

la crescita del terziario

io

cle

recava

sempli-0

Pl1mato, che venne

H

Chn'sler Buildins.

k.{n

Deco, peraltio

Ien: nell'anno

succes-rò.

r'enne inaugurato ng. aho 181 metri e i1

n-e.

\\'illiam

Lamb e

§aidorl

Astoria Ho-piu aìio dei Chrysler ne a'.-:ebbe garantito

arre:.e

determinato

nro

i.

reritare

I'iro-, e ia

:erdita

rispetto

rusiasmo si spensero

i .<r'isibiii» anche nei

o r-i era una diffusa

incontrarono, spe-Etori. come mostra dopoguerra6o.

Ber-b:a. Roma-Bari, Later-Fr, ! -'ott s Finance, cit.,

..l9Jy. Milano, Electa,

p. i68.

rc: t.i, la pellc. Sopno

:- -\1i'ano, Franco

An-

,,

La sfida al cielo

207 lino

fu

sede

di

dibattiti e dì progetti e, divenuta

ii

centro dera vita

tedesca, si era

ingrandita e accresciuta

,.it"

p*".rrr.

al.ittuaini

e ciò ave'a pofiato alra necessità di

tro'are

soluzioni

.on..","'p",

^wiu)iori

e

*asporti

e a dàre una forma nuova rispefto all'impronta rasciata

d;pr

i";ifi;

azione,.a.r.ur,.

til)rti.orur.,

I,area su

cu j si concen*o |atrenzion"

p".in

,iir.lÀ"nro

,;ù;

f,

a.*lnd.rpt

atz.Ia piazza

*:11'1,11111;:::."',"

a*icÀita

d,

-...u,o

ur.op..ro

J.r,"

upp,.rva un riferi_ La Germania hitreriana si affido soprattutto

ad Arbert speer perch é rcakzzasse quei grandi spazi in

lui il

poporo

,"d.r'-

pot.va cerebrareÉ

;

adunate di massa sentendosi immerso in-una comunità di

destino

.h.

*uu i,

riirr..

ir suo condot_

:]r::u'

se qualche edificio

,t;, ;,;;;

i;,i,

,or.i

,".i

"..*

,jru

G..-rnia

hitre_

rrana' esse non rivesrirono

alcun.rrrr,"r"

urbrno,

"#;;

t;';;nere

ingJobare in erandi complessi dedicati

_ar1a..t"u.-ionl

d"i

;;il.',!r

w

ul

5r come

in

gran pane der resro

d'È;;;,

in

rraria. ner periodo fascista, non si manco di costruire torri per gri

rdiÀ.i

;;LLìci

o per

r.

,"àr"J"i prrrito e derie asso-"iazioni deJ regime rdailà

cai

d"r

F;r;;.

;il;;J;;ijà0"[',jJ,;,.,

e ].ostirità nei :onfronri degli edifici

ati r"

,J""""i"

aàirr""." .h"

,r.*o-ài

.rri

mosrrava parre

Jell'architettura itariana. Mussorini

.rorìinrn.ia ,

hr.i*i.J..'"-d"t

urrro fascisra

;'rl::,tJ':

;§,ff

{]l?§*.':

rm e d er

*i

o n uri

"

o

;";

;;ilit

à

;t

-

;;;;i;

Di fronte alla mod.erÀtà statunitense,

quer_ra sovietica vo,e imporre ia propria. -'applicazione

di una forma

tipologi.;

.hJincontrasse la rappresen

tazionecurtura-''-politica e quella

ur.hit.tto,ri.;;ì;ì;;ilr,

A Mor.u,

diiJ.ru,o

,,ur. varate già

' :='rer oli srazioni merroporitan"

"";

;;:;i

,,un.nr.

Ia sfida verso ir cieio. secondo

:=:erny

tale evoluzione faceva

p*rr.

d.r

superum.nto

der mutame nto

d,orizzon-:'

scelro da Starin e dai suoi

,..rri*"i,

rp

^)a^ra."iu

r,;.;hi;ri,r,

d,uurrg uardia

:=al

anni venti, lasciandosi

influenr";"

à;ir.

..r..ni-Jà'ln.il'rrr.rve

avevano

.-''::o luogo negli anni trenta e quaranta65.Nor,

è morto chiaro, ner testo, r,intreccio

::'

"'oiontà poiitica e scerta stiristica. certamente si

addi'enne'oìr"

stire peculiare

::--:iio.

visibile neila progettazione di edifici grrndiori

"

;;i;r"i;e

comparvero,

-.

''

.apirale, ner 195i, quari

alr'unir;;;;.r,"

gratracieri,

definiti ol-e s.tte soreile

:'

-"josca», icone deria.

identtfica,zio;;d;il;

:."i!"t,

,";*r;;

il

suo rea<rer66.

- =:jcio

delt'università statare

diù;'; ;

t,;.dF;r"

pji;i;

d:tr."pa

e rimase

i:-:

rìo

al7990' Ancora p;u

inter.sra{

o..a,.a

h

-;;;;-;;rì.-i.n"

di un edi_ -- : - : -s-::.rbolo. che sar.bbà

stato ii. princi

iu't"'pa^io

d;iil;

;ilè

,

purrrro

d.i

''

--:

-{,,ronella Saromoni, .he

hi

.i.ort.rito

1'g;;;-d.;"r*r

i."uoti,

ricorda

',

ì.:i..

Bc'.lino.

\rrtrla.,c/i una n7c/ropolì.Milano. .Vt,ncìadori. 2001. pp.

21).277. .,.,_,1

!l

Roccotino. t,t

s,ì,irliìt"

J"r'r' )o)",,o,

ru.

-

-

\rolsc. La nazionalizzazione

dellc,nasse ,i,l/,2o1!;wopct/itico e oaouimenti

di massa, in

-"-,:,'

_ .,_-;..r.n^1r11,,u:_!:?"^,

I

Mulino, ts,g;'(i Ja. D7r), pp.261.2e1.

_ : - -rL!rlt)t. tOt.re. Ctt.

".

r':':::"'

'1rcr:itectttrle 1n thc Age of startn. Curturerz,o, New york, cambridge Uni'er_ '-.'. - -: , ,.1 '4ttut( r4 '' l\ew York. La i i I j §

l

(15)

come esso dovesse essere collocato a1 cenffo de11a città e come dovesse misurarsi

.o"

ig.ur,r.ieli

di New York e contrapporre alla Statua della Libertà una gigantesca statua di Lenin. Senza voler togiiere

il

grrtto del1a lettura de1 testo di Salomoni' mi

;;;";;;.;;;;

,otto1i,."lr"

i1-purudorlro che condusse a una chiara scelta

di

stile

ifr.1.g"" fr.,l,

,..hit"itoni.o

,-,oro.tante i1 palazzo non fosse realizzato6l '

3.

ll doppio

specchio:

Berlino

nella

Guerra

fredda

La divisione di Berlino generò una fotissima competizione tra due modelli di

so-.i",a,

a""

tipi

di

rirt.Àil

rrro dei modi più visibilidella gara intrapresa fu

il

nesso

;;;;."1"#

e architettura. La città,

p.rult.o,

si prestava a una necessaria rinascita

.,rt

r",

considerando che ia lluerra auer,a rispar-iato ben pochi edifici e monumen-,i.

tu

"...hia

Berlino

r."-pu.i"u

ne1la oMontagna de1 diavolo»'.un'area

che diven-ne una collina

di

120

-",ri.1i

macerie, detriti, resti de11a città distrutta' Compiuta

i;"p.."rI"".

preliminare, clopo qualche anno' si poteva passdre alla ricostruzione della città. Cu,-,.e11ur.ìg"i

,à..ià

de1 passato f., .rrro degli obiettivi condivisi dalla

*.rìi.ipdita

.1e11'Ou.rt E da.qli architetii che furono chiamati a ricominciare dal1'ora

.,zerorr(,8:

ol**ugiruro""

"'""

citfà moderna. nuova ed eccitante, che con 1a sua

bel.ezzaeterna uur"UtI-Érltturo come faro de11a libertà e del1a speranza.

Larchi-,*.,

aveva una funzione politicar>6e.

In

realtà, nonostante le intenzioni,

i

primi edifici, aìti, in

."*"r-rro

u.Ààto

.

u.tro

dal centro a Charlottenburg, non resero

l'i-dea

di

un nuovo fur.irro

"

.olnfo.t

cittadino. 11 legame co1-sli Alleati occidentali

certo influì n"llu nro,ru

"aifl.rrlo""

e architetti de1 calibro di Nlartin

Wagneq Eflch

Mendelsohn e Mies van iler Rohe furono invitati a tenere conferenze in Germania dal governo militare

,tutrni,.rrr..

11 primo grande complesso per edifici' eretto nel

iqli,

f'Alfi"nru"rri.1r".r,rg,

.,'-'

t.'bo

di ceÀento' acciaio e vetro' che riprendeva i

AÉ.i

a"-*

tr utllizz.ati,r.gti Sau,; Uniti.

ron

venne però certo plaudito per 1a sua bellezzaj\).Nel 1956

iiS";;.

di Berlino Ovest approvò 1a ricostruzione de11'antico quartiere dipÌomatico invitanclo a partecipar. i pìù famosi architetti di a11ora, Alvar

Aa1to, \ilalter

C-piri l"

Corbrrsi.., Oscar Niemeyer e Pierre Vàg6, chiedendo a

;;;;"

ii

i;..

di

;;;;;

,r rn

pulurro. Quando

iropius

concluse l'Hansa'iertel,

apparirono enormi

.àin.i

di

cemento e anche i1 concorso bandito dal Senato nel

i959

cliede.o-.

"riro-.ostruzioni

di

grande

ampiezza come i1 Teatro dell'Opera

ne11,area di Charlottenburg, di Fritz Boìne-ann.

i

dt u\t.rru media, come-i1

dimen-sionato Kulturforum, ch.'p..r.deva posto nel1'area

di

Potsdamer PIatzTr' Questi

(.,

Antonella Saiomoni, pr,,Liticbe uerticali souietiche; il PaLazzo tJei souiet a Mosca.In questo

Berlini Stunde liult 1915, Dùsseldorf, Droste, 1981 6e Richie, Berlino, cit.,P.712.

;o lvi, p. 7.{.1.

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