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Mortalità neonatale e infantile, ancora troppe diseguaglianze

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Academic year: 2021

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Mario De Curtis

Dipartimento Materno Infantile Università di Roma La Sapienza

Silvia Simeoni

Dipartimento per la Produzione statistica IStat

Mortalità

neonatale

e infantile

,

ancora troppe

diseguaglianze

Nel Sud il rischio di morire

nel primo mese di vita

è del 50% più elevato

rispetto al Centro-Nord.

I risultati di un recente

lavoro condotto sulla base

degli ultimi dati

ISTAT

I

tassi di mortalità neonatale e infantile so-no importanti indici per valutare lo svi-luppo civile di un Paese e per monitore nel tempo le variazioni che possono essere influenzate da molti fattori (sanitari, so-ciali, economici, organizzativi).

Nello studio di De Curtis e Simeoni vengono pre-sentati i dati della mortalità neonatale ed infantile in Italia nel 2018, ultimi dati disponibili, fonte

ISTAT. Questi sono stati ottenuti da due database nazionali: i decessi dall’indagine dei decessi e cause di morte e i nati vivi dal registro della popolazione. Secondo le definizioni standard, la mortalità neo-natale indica il numero di morti nei primi 28 gior-ni di vita per mille nati vivi, mentre la mortalità infantile il numero di morti nel primo anno di vita per mille nati vivi.

È stata fatta un’analisi in relazione alla distribuzio-ne territoriale e alla cittadinanza dei genitori. Le regioni italiane sono state divise in 5 aree: Nord Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Ligu-ria), Nord Est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friu-li Venezia GiuFriu-lia, EmiFriu-lia-Romagna), Centro (To-scana, Marche, Umbria e Lazio), Sud (Abruzzo, Molise Campania, Basilicata, Calabria, Puglia) e Isole (Sardegna e Sicilia).

Alcuni dati sono stati riferiti al Mezzogiorno in-tendendo con questo termine le regioni del Sud e delle Isole. I bambini sono stati distinti in figli di genitori italiani e stranieri in relazione alla citta-dinanza dei genitori. I figli di un genitore con cit-tadinanza italiana e di uno straniero sono stati considerato italiani.

Nel periodo 2006-2018 si è verificata una progres-siva diminuzione della mortalità neonatale e in-fantile (figura 1). Nel 2018 si sono avuti 1266 deces-si (bambini redeces-sidenti) nel primo anno di vita e la mortalità neonatale è stata del 2,01 per 1000 nati vivi (il 70% della mortalità infantile: 2,88 per 1000 nati vivi).

Circa il tasso di mortalità neonatale e infantile nel 2018 in relazione alla distribuzione territoriale (fi-gura 2), è risultata più elevata in modo significativo

la mortalità nelle Sud e nelle Isole. Nel Mezzogior-no dove si soMezzogior-no avuti il 35,7% di tutti i nati, i deces-si neonatali e infantili sono stati rispettivamente il 48% e il 45% di tutta la mortalità neonatale e infan-tile in Italia. Un bambino residente nel Mezzogior-no ha un rischio del 50% in più di morire nel primo anno di vita rispetto ad uno che nasce nelle regioni del Nord. Se il Mezzogiorno avesse avuto lo stesso tasso di mortalità infantile delle regioni del Nord, nel 2018 sarebbero sopravvissuti 200 bambini. Relativamente al tasso di mortalità infantile nelle varie regioni (figura 3) sono state prese in

conside-razione solo quelle con una natalità maggiore di 10 mila nati anno per ridurre la variabilità che si po-trebbe avere tra gli anni legati ai piccoli numeri. La Sicilia, la Calabria e la Campania sono state quelle con i tassi di mortalità più elevati.

La maggiore mortalità neonatale e infantile nelle regioni del Mezzogiorno è una situazione storica che non tende a modificarsi (figura 4).

Dalla mortalità infantile nei figli di genitori ita-liani e stranieri nel periodo 2006-2018 (figura 5) emerge che un bambino di genitori stranieri ha un rischio di morire nel primo anno di vita più eleva-to del 50% di un bambino figlio di genieleva-tori italiani. Se i figli di genitori stranieri avessero avuto nel 2018 lo stesso tasso di mortalità infantile dei figli di genitori italiani sarebbero sopravvissuti 88 bambini nel primo anno di vita.

La mortalità infantile in relazione alla cittadinanza e alla residenza dei genitori (figura 6) mostra come i più elevati tassi di mortalità infantile dei figli di

cittadini stranieri rispetto a quelli di italiani (4,0 vs 2,7 per mille nati vivi) si accentuano (+100%) quan-do si prenquan-dono in considerazione solo i nati nel Mezzogiorno.

Concludendo, i dati riportati indicano in Italia nel 2018 tassi di mortalità neonatale ed infantile sono tra i più bassi del mondo.

Continuano però a persistere profonde differenze tra le aree del nostro paese con tassi mortalità ne-onatale ed infantile più elevati ed inaccettabili nel-le regioni del Mezzogiorno e tra i figli di cittadini stranieri.

È urgente ridurre le profonde differenze economi-che, sociali e culturali esistenti al fine di rendere il paese più equo ed è necessario un programma di contrasto alle disuguaglianze in sanità affinché an-che la popolazione del Mezzogiorno abbia diritto ad essere adeguatamente curata. Esistono chiare differenze regionali nell’offerta dei servizi pubblici di prevenzione e assistenza sanitaria e non è tolle-rabile che in Italia la qualità dell’assistenza sanita-ria possa dipendere dalla regione in cui una perso-na ha la fortuperso-na o la sfortuperso-na di perso-nascere e di vivere. È necessario bloccare la tendenza alla differenzia-zione dell’offerta sanitaria fra le diverse Regioni ed è indispensabile una loro integrazione, finalizzata ad assicurare a tutti, a partire dal momento della nascita, il diritto di “godere del migliore stato di salute possibile”, perché la tutela della salute è un “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 24, comma 1 della Conven-zione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescen-za del 1989 e articolo 32 della Costituzione). 

Figura 1. Mortalità neonatale e infantile in Italia, anni 2006-2018. Figura 2. Tasso di mortalità neonatale e infantile (2018) in relazione alla distribuzione territoriale. Figura 3. Tasso di mortalità infantile nelle varie regioni, anno 2018. Figura 4. Mortalità neonatale e infantile tra i residenti in relazione all’area geografica, anni 2006-2018. Figura 5. Mortalità infantile nei figli di genitori italiani e stranieri nel periodo 2006-2018. Figura 6. Mortalità infantile in relazione alla cittadinanza e alla residenza dei genitori. ^^ ^Reidpath D D, Allotey P. Infant mortality rate as an indicator of population health. J Epidemiol Community Health 2003;57:344-6. ^^ ^Demografia in cifre. http://demo.istat.it/ (ultimo accesso 09/06/2021). ^^ ^Simeoni S, Frova L, De Curtis M. Inequalities in infant mortality in Italy. Ital J Pediatr 2019;45:11. https://doi.org/10.1186/ s13052-018-0594-6 ^^ ^Articoli della Convenzione Onu. https://www.unicef.it/ convenzione-diritti-infanzia/articoli/#:~:text =Gli%20Stati%20parti %20riconoscono%20a, con%20la%20loro%20 legislazione%20nazionale 2006

Mortalità neonatale per 1000 nati vivi 1,0

1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Isole Sud Centro Nord Est Nord Ovest 2006

Mortalità infantile per 1000 nati vivi 2,0

2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2018 2006

Mortalità neonatale per 1000 nati vivi 1,5

2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Italiani Stranieri 2006

Mortalità infantile per 1000 nati vivi 2,0

2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 5,5 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Italiani Stranieri

Nord Centro Mezzogiorno Italia Nord Centro Mezzogiorno Italia 0 1 2 3 4 5 6 7 8 0 1 2 3 4 5 6 7 8

Mortalità neonatale per 1000 nati. Anno 2018 Mortalità infantile per 1000 nati. Anno 2018

1,6 3,2 1,4 2,1 2,5 5,3 1,9 2,8 2,3 4,0 2,1 3,4 3,5 7,0 2,7 4,0 2006

Tasso di mortalità neonatale e infantile

per 1000 nati vivi

2,0 2,5 3,0 2,88 2,01 3,5 4,0 Neonatale Infantile 1,5 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Nord

Ovest NordEst Centro Sud Isole OvestNord NordEst Centro Tasso neonatale per ripartizione

(per 1000 nati vivi). Anno 2018 Tasso infantile per ripartizione(per 1000 nati vivi). Anno 2018

Sud Isole 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 1,5 2,4 2,3 2,6 3,6 3,8 1,6 1,9 2,7 2,6 Piemonte Veneto 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 Toscana Emilia-Romagna Lombardia Lazio Puglia Campania Calabria Sicilia

Pediatria

numero 6 – giugno 2021

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numero 6 – giugno 2021

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