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Nati per Leggere Toscana : riflessioni ai tempi del Covid

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Academic year: 2021

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Nati per Leggere Toscana : riflessioni ai tempi del COVID

Fiorenza Poli

Cosa è successo a Nati per Leggere in Toscana in questi mesi di pandemia?

Purtroppo la crisi che ha colpito tutte le nostre vite ha inesorabilmente colpito anche Nati per Leggere: perché è accaduto?

I grandi dimenticati di questa pandemia sono stati i genitori e in particolar modo i neo-genitori; l’interruzione dei corsi di preparazione al parto, la distanza sociale dall’ostetrica, l’assenza tante volte anche del proprio marito o compagno durante il parto ha portato ad un aumento inesorabile anche del pericoloso fenomeno della depressione post-partum. Le mamme non hanno potuto avere alcun tipo di sostegno né fisico né psicologico e si sono ritrovate coi loro piccoli completamente sole e talvolta spaventate: tutto questo può aver compromesso la relazione madre-bambino.

Molta parte della rete che Nati per Leggere costruisce intorno alla genitorialità è venuta meno: biblioteche chiuse, scuole chiuse, assenti gli incontri per genitori dove condividere esperienze e pensieri e dove parlare di lettura… Già, la lettura, quella condivisa in famiglia, quella da fare con bambini molto piccoli, per creare quella forte relazione genitore-bambino che è alla base della vita.

Come abbiamo provveduto ad arginare tutto questo?

Molti gruppi NpL di varie province toscane hanno realizzato delle bellissime video letture, anche grazie ai permessi ottenuti dalla SIAE che hanno permesso di ovviare al problema dei diritti d’autore per letture fatte non in biblioteca. Ma questo è servito soprattutto a “fidelizzare” chi già conosceva il programma ed apprezzava già il grande lavoro dei volontari e dei bibliotecari.

L’unico anello della rete NpL che si è dimostrato essere ancora una volta importante è stato quello costituito dai pediatri: Nati per Leggere è formato infatti da una bella rete di pediatri che promuovono la lettura condivisa in famiglia come gesto di salute e come gesto fondamentale per lo sviluppo cerebrale e del linguaggio. Non essendo stato possibile svolgere le letture neppure negli ambulatori da parte dei volontari, ci siamo affidati ai pediatri affinché il messaggio di NpL arrivasse a tutte le famiglie, specialmente a tutti i neo-genitori.

Cosa ci ha dunque insegnato questo periodo di emergenza sanitaria? 1

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Ci ha sicuramente insegnato che la rete è fondamentale: senza un lavoro condiviso, quando uno degli anelli della catena non funziona, se non siamo connessi con altre realtà, tutto finisce.

Cercare quindi di tessere contatti, di promuovere NpL a tutti i livelli, e continuare a essere di sostegno ai genitori, ma anche agli educatori e agli insegnanti, questo è il lavoro che ci aspetta come bibliotecari: appena ne avremo la possibilità sarà importante uscire dalle nostre biblioteche e andare a cercare fuori chi ha bisogno di noi.

Questo periodo ha inoltre dimostrato quanto grande sia il cosiddetto digital divide, cioè il divario tra chi ha accesso e fa uso di tecnologie dell’informazione e chi invece non ne fa uso, o perché non le conosce o perché non ne ha le possibilità economiche o culturali: anche nella scuola purtroppo questo è stato evidente e i bambini con situazioni economiche e/o culturali più svantaggiate ne hanno subito tutti gli effetti negativi.

Quale futuro per Nati per Leggere Toscana?

L’idea è quella di studiare insieme nuovi progetti regionali: al momento stiamo pensando a uno studio condiviso anche con Nati per la Musica riguardante tradizioni orali locali quali ninnananne e filastrocche. Dagli studi scientifici risulta infatti assai importante il canto materno e, purtroppo, nonostante le ninnananne siano un genere musicale presente in tutte le culture, spesso sono sconosciute ai genitori.

Anche le filastrocche sono importantissime per lo sviluppo del linguaggio: stimolare i bambini fin da piccoli nella creazione di rime può di certo servire a far loro conoscere tante parole nuove. In quest’ottica sarà certamente da tenere in considerazione tutta l’opera di Gianni Rodari e in particolar modo La grammatica della fantasia: il binomio fantastico, l’arte di inventare storie, saranno le basi per promuovere anche con i genitori l’uso della fantasia.

Insomma il lavoro da fare è ancora molto ma lo faremo insieme: Nati per Leggere è condivisione e gioco di squadra e soprattutto in questo momento saremo uniti anche se distanti.

Fiorenza Poli

Bibliotecaria, Biblioteca delle Oblate, Firenze Referente regionale NpL per AIB

fiorenza.poli@comune.fi.it

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