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Nutrizione Enterale

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Academic year: 2021

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NUTRIZIONE ENTERALE CONTINUA

Negli ultimi anni la funzione del tratto gastroenterico quale barriera nei confronti della traslocazione batterica è stata sempre più enfatizzata, alla luce del ruolo di grande rilievo che questo fenomeno avrebbe nella genesi della sindrome da disfunzione multiorganica. Il mancato apporto di nutrienti nel tratto gastroenterico è responsabile già dopo pochi giorni, di una degenerazione e distruzione della mucosa intestinale con sviluppo fenomeno di traslocazione batterica.

La nutrizione enterale precoce (istituita nelle prime 24 ore) ha mostrato, di poter influire favorevolmente sull’evoluzione clinica riducendo l’incidenza di infezioni nosocomiali in alcune categorie di pazienti.In particolare sembrano giovarsi maggiormente della nutrizione enterale precoce proprio i pazienti più gravi ricoverati in terapia intensiva.

Indicazioni:

 Sempre se non controindicata

Vantaggi:

 Favorisce il trofismo dei villi intestinali e la peristalsi

 Riduce la traslocazione batterica (ridotta incidenza di infezioni)  Evita le complicanze da NPT

 Meno costosa

Vie di somministrazione:

 Naso-enterica per periodi brevi (<4-6 settimane)  Considerare percutanea se >4-6 settimane (PEG)

 La via naso-digiunale può permettere un’alimentazione più precoce per la più rapida ripresa della motilità

Inizio della nutrizione:

 Possibilmente iniziare precocemente (entro le 24 ore)

 E’ possibile iniziare con cautela anche se la peristalsi è assente (in assenza di controindicazioni)

 Mantenere la testa del paziente sollevata di 30°  Verificare ristagno gastrico e iniziare se <150ml  Iniziare con 25ml/h per 12-24 ore

 Ri-verificare ristagno dopo 3 ore

 Se ristagno ≤150ml proseguire con la somministrazione

 Se si utilizzano soluzioni ipertoniche, queste vanno inizialmente diluite con acqua sterile in rapporto 3: 1 iniziando con 25 ml/h per le prime 24 ore

 Se compare diarrea dimezzare velocità di infusione

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Proseguimento della infusione:

 Aumentare di 25 ml/h ogni 12-24 ore

 Velocità desiderata per l’obiettivo nutrizionale: in genere 75- 100 ml/h  Controllare ristagno ogni 4 - 8 ore

Monitoraggio idrico:

 Evidenziare ogni manifestazione di intolleranza digestiva (vomito, distensione addominale, ristagno gastrico eccessivo, dolore addominale, diarrea, costipazione) In caso di:

1. Ristagno gastrico >150ml

 Se la quantità del ristagno >150ml: eliminare possibili cause (sedazione, curari) e verificare dopo altre 2 ore

 Se persiste ristagno >150ml: iniziare Trimebutina 100mg IV X 3 X 24h  Se permane ristagno >150ml: aggiungere Metoclopramide 100mg X 3

X 24- 48 ore

 Se il ristagno ≤150ml: continua enterale

 Se il ristagno ripetutamente>150ml: posizionare sondino naso-digiunale

 Tentare sospensione della Metoclopramide appena possibile (effetti su SNC) continuando solo con la Trimebutina

2. Diarrea:

 Ridurre volume e/o osmolarità, ridurre contenuto di carboidrati

 Curare lavaggio mani, sostituire linee di somministrazione, ridurre gli intervalli di sostituzione

 Se la diarrea perdura per più di 3 gg ed il paziente è in terapia con antibiotici: considerare Clostridium difficile

 Dimezzare velocità infusione (eventuale integrazione parenterale)  Considerare impiego di Saccharomyces boulardii

3. Costipazione:

 Clistere  Purganti

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Gestione della nutrizione enterale:

Nell’infusione Continua con pompa enterale. 1. Sostituire la sacca ogni giorno.

2. Preparare la sacca con rigorose norme igieniche

3. Agitare la sacca nutrizionale ogni 4 ore: la sacca stessa non deve essere infusa in un tempo superiore alle 24 ore potendo i nutrienti in essa contenuti andare incontro a fenomeni di alterazioni di natura chimico-fisico con fenomeni di denaturazione dei componenti.

4. Lavare il sondino NG con acqua di rubinetto dopo ogni somministrazione

Complicanze:

 Posizionamento del sondino: intubazione tracheobronchiale, perforazione nasofaringea,

perforazione esofagea.

 Reflusso.

 Aspirazione polmonare.  Nausea e vomito.

 Diarrea: grandi volumi, nutrizione a boli, alta osmolarità, infezione, intolleranza al

lattosio, terapia antibiotica, elevato contenuto di grassi, ipoalbuminemia.

 Stipsi.

Riferimenti

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