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Vena Centrale

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Academic year: 2021

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GESTIONE DEL CATETERE IN VENA CENTRALE

L’inserimento di un catetere venoso centrale è d’assoluta importanza nei nostri pazienti, sia per il monitoraggio della pressione venosa centrale che per l’infusione di farmaci.

I cateteri multilume sono comunemente impiegati per l’incannulazione venosa centrale. Le principali sedi d’inserimento per il posizionamento di un catetere venoso riguardano la giugulare interna, la succlavia e la femorale. La via usata maggiormente nella nostra divisione è la succlavia per il basso rischio infettivo e perché facile da medicare e da gestire. Le procedure di posizionamento richiedono il rispetto totale delle norme d’asepsi.

MATERIALE PER L’INCANNULAMENTO:

 Kit sterile preconfezionato

 Telini sterili, guanti sterili e garze sterili  1 port’aghi  1 lama da bisturi  Punti cute  Disinfettante  Lidocaina  Siringa da 10 ml

 Siringa da 20 di soluzione eparinata  Medicazione trasparente

POSIZIONAMENTO:

Provvedere alla detersione del sito d’inserimento (in aree ricoperte da peli occorre asportarli con rasoi), a questo punto il medico, indossando tutto il necessario, inizierà la disinfezione del sito d’inserimento dal centro ed espandendo il campo in modo circolare. La disinfezione è ripetuta cambiando le garze. Dopo l’ultima applicazione, il disinfettante è lasciato asciugare sulla cute per qualche minuto, contribuendo così ad una valida azione antisettica. La cute circostante è poi ricoperta con i telini sterili per fornire una superficie sterile dove appoggiare elementi del Kit (es. filo guida). Si esegue quindi l’anestesia locale con lidocaina dopo di che il medico inizierà ad incannulare il vaso con la tecnica Seldinger. Durante la procedura. Si ricorda di tranquillizzare il paziente (che per l’occasione è stato posto supino) rilevare e correggere eventuali variazioni dei parametri vitali che possono modificarsi (aritmie, desaturazioni, ipotensione).

Dopo l’introduzione, il catetere è assicurato alla cute con punti di sutura. Successivamente il sito di inserzione viene pulito e disinfettato quindi ricoperto dalla medicazione. Al termine dell’introduzione del catetere, occorre effettuare un RX del torace per verificare l’esatta posizione del catetere, registrare la data d’inserimento sulla cartella.

La strategia per gestire al meglio un catetere vascolare in sede deve focalizzarsi su 2 punti: il primo riguarda la cura del sito d’inserimento, la seconda, la gestione dei presidi

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che contribuiscono al funzionamento del catetere vascolare (set infusionali, set di monitoraggio, rubinetteria).

La medicazione dovrebbe avere la proprietà di essere traspirante e permeabile al vapore acqueo. La medicazione va rinnovata quando si bagna, quando si stacca, quando si sporca, quindi non di routine.

MANUTENZIONE:

- Procedere ad una corretta asepsi prima di accedere alle connessioni tra catetere e linee infusionali

- I coni vanno tenuti puliti da sangue o da altre sostanze e quando non in uso vanno tenuti chiusi con tappi adeguati

- Alla sospensione delle infusioni le vie vanno aspirate e lavate con soluzione eparinata e quindi chiuse con tappi adeguati

- Non va impiegato per eseguire prelievi o per infusione di sangue o suoi derivati a meno di assoluta impossibilità a reperire altri accessi venosi.

- Utilizzare una via separata e priva di rubinetti per l’infusione di NPT e/o di soluzioni glucosate ipertoniche e lipidi.

- Sostituire i set ogni 72 ore dal loro utilizzo, non oltre le 24 ore i set per le nutrizioni parenterali e 12 ore se queste contengono lipidi.

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