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L'Insegnamento della Radiologia nel CdL di Medicina e Chirurgia

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Indice

1 Introduzione ... 3

2 Stato dell’Arte ... 5

2.1 Importanza del Corso di Radiologia nella preparazione dei futuri Medici 5 2.2 Contenuti del Corso di Radiologia ... 8

2.3 Ruolo dell'informatica ...12

3 Esperienza nell’Università di Pisa ...15

3.1 Didattica del V anno ...15

3.1.1 Lezioni in aula ...15

3.1.2 Esercitazioni ...17

3.1.3 Piattaforma di e-learning ...18

3.1.4 Aula multimediale ...22

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3.2 Altri anni di Corso ...28

3.2.1 Corso di anatomia ecografica ...28

3.2.2 Frequenza elettiva individuale ...29

3.2.3 Partecipazione a Congressi scientifici di argomento radiologico ...30

4 Conclusioni ...35

5 Abbreviazioni ...36

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Capitolo 1

Introduzione

Il ruolo che la Radiologia riveste nel percorso diagnostico e terapeutico di un paziente è fondamentale ed è strettamente collegato alla clinica, per questo è essenziale che vi sia un’attenzione speciale nei riguardi dell’insegnamento della Radiologia durante il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.

A livello internazionale si registra un crescente interesse su questo tema e di recente sono stati condotti molti studi per individuare le modalità più efficaci per insegnare la Radiologia ai futuri Medici, sfruttando in particolare la disponibilità di sempre più diffusi strumenti informatici.

Nella nostra Università, per l’insegnamento della Radiologia al V anno di Corso, oltre alle lezioni frontali e alle esercitazioni in reparto previste dal piano di studi, sono stati resi disponibili:

o una piattaforma di e-learning (Arsdocendi),

o un’aula multimediale per la teledidattica e per lo svolgimento degli esami, o un gruppo su Facebook, finalizzato ad aprire discussioni, partendo da

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Per gli studenti degli altri anni di Corso sono stati previsti:

o un Corso di anatomia ecografica realizzato in collaborazione con la sezione di Pisa del SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina), o la frequenza individuale finalizzata ad acquisire esperienza di reparto, o la partecipazione a Congressi scientifici di argomento radiologico.

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Capitolo 2

Stato dell’Arte

Negli ultimi anni la Radiologia ha subito una rivoluzione che ha influito non solo nel suo esercizio come specialità, ma anche sull’intera Medicina [1]. Essa gioca un ruolo di centrale importanza nella pratica clinica che non è proporzionale alle ore che effettivamente le vengono dedicate nel percorso di studi dei futuri Medici [2].

2.1 Importanza del Corso di Radiologia nella

preparazione dei futuri Medici

La Radiologia occupa una posizione importante nella gestione di molti pazienti e il suo valore sta crescendo con lo sviluppo di nuove tecniche diagnostiche e procedure interventistiche mini-invasive. Nonostante sia fondamentale che gli studenti comprendano le tecniche di base e come possano essere applicate nel percorso diagnostico, la Radiologia è una disciplina poco rappresentata nel programma di studi [3].

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Il Royal College of Radiologists (RCR) ha redatto una guida in cui suggerisce le ragioni per cui la Radiologia deve essere insegnata nel Corso di Laurea:

o l’insegnamento delle tecniche di imaging, l’interpretazione di immagini di base e la protezione del paziente forniscono ai futuri Medici le conoscenze per esercitare con competenza la loro professione,

o la Radiologia offre un prezioso supporto nell’insegnamento dell’anatomia, della fisiologia, della patologia e dell’aspetto clinico associato,

o l’insegnamento dovrebbe includere le innovazioni come ad esempio trattamenti mini-invasivi [4-5].

Non sono solo i Radiologi a credere nella necessità di una maggiore importanza dell’insegnamento della loro disciplina, ma anche gli studenti avvertono che la loro preparazione potrebbe essere migliorata da una più approfondita trattazione della Radiologia [6-7]. Questa idea è supportata da uno studio condotto in Nuova Zelanda che valutò il livello di conoscenza sull’appropriatezza dell’indagine e sui rischi dell’esposizione alle radiazioni: il 53% degli studenti intervistati scelse la modalità di imaging più appropriata al caso e il 47% degli intervistati era perfettamente a conoscenza del rischio radiazione ad esso associato. Inoltre risultò che un 25% degli intervistati non aveva mai assistito a un esame ecografico e una simile percentuale a un esame TC. Solo il 42% pensava di aver ricevuto un insegnamento adeguato nella propria formazione.

Uno studio multicentrico svolto da Subramaniam et al. indicò quali fossero le aspettative degli studenti durante il percorso di studi: l’aspetto per loro più importante era sviluppare la capacità di interpretare radiografie del torace, dell’addome, di ossa e articolazioni per poter distinguere le strutture normali da quelle patologiche [7]. Questo mostrò quanto gli studenti volessero essere in grado di interpretare esami radiografici alla fine del Corso di studi.

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Simili risultati sono stati ottenuti in un’indagine svolta in Irlanda su 234 studenti dell’ultimo anno: il 63% di loro era perfettamente conscio di avere una preparazione insufficiente, anche nell’ambito della Radiologia interventistica [8]. Gunderman et al. hanno sottolineato la necessità di enfatizzare il ruolo della Radiologia nel percorso medico degli studenti poiché questa:

o fornisce un valido aiuto per la conoscenza dell’anatomia del corpo umano, o offre agli studenti una visione più aperta di tutta la Medicina,

o gioca un ruolo importante nelle Specialità mediche contemporanee,

o fornisce un utile terreno multidisciplinare nel quale è possibile confrontarsi e dibattere su temi medici,

o insegna agli studenti l’importanza della comunicazione, un’arte vitale ma troppo spesso dimenticata nel percorso di formazione di un Medico [9]. La Radiologia, grazie alla rapida evoluzione tecnologica, fornisce diagnosi sempre più precise [10], purtroppo però le nozioni apprese durante il Corso di studi non seguono le innovazioni disponibili [11].

E’ lecito ipotizzare che solide nozioni di base in Radiologia porteranno a un miglioramento del servizio, minimizzando allo stesso tempo il numero di esami non necessari, riducendo i danni ai pazienti e permettendo una più adeguata distribuzione delle risorse [10]. Inoltre è evidente che una conoscenza approfondita della materia diventerà un pre-requisito per la pratica clinica e quindi sarà sempre più difficile poterla considerare come una parte opzionale del percorso di studi [5].

Concludendo, possiamo affermare che la conoscenza in ambito radiologico è un aspetto di peculiare importanza nel curriculum clinico degli studenti di Medicina come afferma J. Crowe, (Presidential Address, ARRS, American Roentgen Ray

Society, 2008): “Today, Imaging is not just a major influence in Medicine; it is now indispensable to all of Medicine”.

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2.2 Contenuti del Corso di Radiologia

Le innovazioni in ambito radiologico avvengono con una tale rapidità che è impossibile far sì che gli studenti abbiano una precisa e dettagliata conoscenza di tutte le nuove tecniche. Le più recenti novità nella tecnologia radiologica hanno offerto nuovi strumenti per conoscere più approfonditamente la struttura, la funzione e la patologia del corpo umano. Per esempio la ricostruzione in 3D (3 Dimensioni) è adatta per insegnare l’anatomia [3], in alternativa alla dissezione del cadavere. Alcuni comunque sostengono ancora che la metodica tradizionale non possa essere soppiantata da modelli o immagini anatomiche [12-13-14]. Sicuramente quello che si perde di fronte a un’immagine è la “sensazione” di un tessuto o di un organo.

L’interazione delle indagini di imaging e di non imaging si rivela spesso molto produttiva. Infatti l’avvento della cine-MRI (Magnetic Resonance Imaging) permette la visualizzazione di strutture in movimento come il cuore e la correlazione di queste immagini con, per esempio, un elettrocardiogramma ha offerto la possibilità di avere una più profonda conoscenza dei principi fisiologici e anatomici. Quindi un appropriato uso della Radiologia deve essere visto non solo come aiuto, ma anche come metodo nuovo per insegnare conoscenze di base [15].

Nell’insegnamento della materia è importante soffermarsi sulle necessità degli studenti e su quali nozioni debbano effettivamente avere per essere in grado di praticare in maniera competente.

Il RCR raccomanda che il Corso di Radiologia clinica segua “a core plus options

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di formazione che poi sarà incrementata ulteriormente (options). Gli argomenti suggeriti comprendono:

o interpretazione di studi radiologici – lo studente deve acquisire la capacità di individuare alterazioni nelle radiografie toraciche, addominali e scheletriche. Feigin et al. hanno messo in evidenza che studenti del II anno di Medicina, ai quali era stato insegnato come interpretare una radiografia, non erano più in grado di farlo al IV anno e nemmeno di identificare strutture anomale [17]. Anche Jeffrey et al. hanno portato l’esempio di 52 studenti frequentanti l’ultimo anno che non sono riusciti a individuare lesioni quali collasso polmonare, pneumoperitoneo e metastasi polmonari multiple in esami radiografici che erano stati presentati loro, dimostrando uno scarso livello di conoscenza [18],

o conoscenza del ruolo dell’imaging nel percorso clinico – lo studente deve acquisire la capacità di scegliere la tecnica di immagine più appropriata in base al quesito clinico, valutandone le potenzialità, i limiti e i rischi. Deve essere bene informato sulle procedure di preparazione di ogni singola indagine radiologica, dovrebbe acquisire una conoscenza di base sui trattamenti immagine-guidati mini-invasivi. Dillon et al. riconobbero l’importanza e il ruolo dell’imaging nella pratica clinica e organizzarono due sessioni didattiche evidence-based secondo i criteri dell’American

College of Radiology (ACR): il 94% degli studenti trovò utili le linee

guida dell’ACR e l’89% le giudicò molto efficaci e proficue nella pratica clinica successiva [19],

o legislazione – lo studente deve sviluppare la propria conoscenza sull’importanza della radioprotezione del paziente e sull’esistenza di procedure minimamente invasive [3],

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o obiettivi attitudinali – lo studente deve conoscere l’esperienza vissuta dal paziente durante l’indagine radiologica per migliorare la comunicazione Medico-paziente prima della seduta [3].

Queste linee guida prodotte dal RCR comprendono le materie essenziali della Radiologia che devono essere presenti nel curriculum universitario. Queste materie sono universali come dimostrato da Kourdioukova et al. che recentemente hanno effettuato una revisione del programma di Radiologia nei percorsi universitari di 34 Paesi dell’European Society of Radiology (ESR) [20]. Il risultato di tale revisione mostra una grande varietà sia nel numero di ore di lezione presenti nella Radiologia universitaria sia nel tempo dedicato ad ogni singola materia: anatomia radiologica, tecniche radiologiche, radiologia clinica, radiologia interventistica, protezione radiologica, linee guida per un appropriato uso della Radiologia e strumenti interpretativi. Questa grande differenza è dovuta alla diversa durata dei Corsi di studio in ogni Paese (per esempio 5 anni in Svizzera, 7 anni in Belgio). Nonostante ci siano molte idee su come gestire l’insegnamento della Radiologia universitaria, non è ancora ben chiaro quante ore di insegnamento siano effettivamente necessarie per formare personale sufficientemente competente.

Nel 1993 il General Medical Council del Regno Unito pubblicò il “Tomorrow’s

Doctors” [21]. Tale articolo conteneva numerose raccomandazioni riguardanti la

direzione che il percorso formativo in Medicina avrebbe dovuto prendere. La parola chiave di queste indicazioni era “integrazione”: cioè mettere in relazione e unificare materie insegnate in Corsi separati. L’integrazione poteva essere sia orizzontale – cioè tra materie che sono tradizionalmente trattate nello stesso anno (anatomia e fisiologia) – che verticale – cioè tra materie che sono tradizionalmente trattate in diversi momenti (anatomia e chirurgia). La maggior parte dei curricula delle Scuole Mediche sono infatti già completi e dedicare

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maggior tempo all’insegnamento della Radiologia significherebbe sottrarlo ad altre materie. La sua integrazione quindi, sia orizzontale che verticale, in programmi già esistenti si potrebbe rivelare una buona soluzione per poter dimostrare anche l’importanza che essa riveste nel team multidisciplinare [22]. Per esempio negli Stati Uniti è stato creato un programma di Radiologia di 99 ore con lo scopo di unire le scienze di base a quelle cliniche e correlare lezioni di farmacologia, patologia, medicina generale e diagnosi fisica in ogni sezione del programma [23]. È rilevante osservare che gli studenti che hanno beneficiato del curriculum integrato si sentano meglio preparati per affrontare problemi etici e imparino a vedere il paziente in maniera olistica rispetto a quelli preparati seguendo il curriculum tradizionale.

Secondo il parere del RCR la Radiologia dovrebbe essere insegnata in modo continuativo durante il percorso universitario [4]. Kourdioukova et al. hanno indicato che molti Paesi Europei introducono lo studio della Radiologia nel I anno di studi, in altri invece è introdotto al IV anno (Grecia) o al V (Italia). Interessante è notare che solo nel 15% dei Paesi osservati la Radiologia riveste una parte importante in tutti gli anni del Corso di studi [20].

Un’ulteriore possibilità per coinvolgere gli studenti nel Dipartimento di Radiologia è rappresentata dai tirocini: i futuri Medici sono assegnati al Dipartimento per un periodo di tempo durante il quale assistono a indagini diagnostiche. Il RCR suggerisce che tutti gli studenti dovrebbero poter beneficiare di un periodo più o meno lungo di internato ma un tirocinio che prevede un periodo più lungo di attività offre sicuramente una maggiore possibilità di venire a contatto con procedure più specialistiche quali ecografia e tecniche interventistiche [4]. In molti Paesi Europei e negli Stati Uniti i tirocini sono proposti come un’esperienza facoltativa e non obbligatoria [24-25]. Nonostante sia evidente che essi preparino lo studente ad un approccio multidisciplinare della

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Medicina e lo istruiscano su come interpretare un’immagine, l’introduzione del tirocinio facoltativo piuttosto che quello obbligatorio potrebbe rappresentare una buona soluzione se si pensa che il Corso di studi universitario è già molto impegnativo e articolato e tale esperienza è subordinata alla disponibilità dei Radiologi.

2.3 Ruolo dell’informatica

Radiologi, Informatici e ditte produttrici hanno lavorato per oltre 30 anni alla digitalizzazione dell’imaging diagnostico [26-27-28-29-30-31]. Questa evoluzione e le novità nella tecnologia per la didattica rappresentano un cambiamento nella formazione radiologica del Corso di Medicina.

L’insegnamento della Radiologia ha da sempre confidato fortemente sul valore e sulla qualità delle immagini. Con la loro digitalizzazione, sono diventate disponibili non solo nel panorama clinico ma anche in archivi facilmente accessibili agli studenti come materiale didattico. Anche l’avvento del PACS (Picture Archiving and Communication System), che permette di trasferire le immagini tra diverse sedi, è stato di grande aiuto non solo per scopi clinici ma anche didattici [15]. Questo innovativo uso della tecnologia è essenziale nella formazione medica attuale e futura perché permette maggiore interazione tra docenti e studenti nel processo di apprendimento in quanto le immagini possono fornire un importante punto di partenza per la discussione sull’argomento trattato [32].

L’avvento dell’era digitale ha permesso l’introduzione di importanti innovazioni tecnologiche in Radiologia e ha perfezionato le possibilità di insegnamento. Possono essere utilizzati numerosi approcci didattici, come il blended learning,

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che combina vari mezzi di comunicazione in grado di completarsi a vicenda [33], o video caricati dai docenti, ai quali gli studenti hanno accesso durante le attività di apprendimento individuale.

In numerose Scuole Mediche è stato introdotto anche l’edutainment che prevede l’utilizzo di video a contenuto didattico e di intrattenimento per stimolare un migliore e più approfondito apprendimento [34].

Un’ulteriore innovazione nella Radiologia digitale è rappresentata dall’introduzione dell’e-learning [35-36-37-38] e del CAL (Computer-Assisted

Learning). La maggior parte delle risorse radiologiche disponibili in rete sono

rivolte non più solo ai laureati ma anche agli studenti, suscitando in loro un notevole gradimento [39]. Inoltre il CAL è associato ad una migliore capacità degli studenti di risolvere quesiti diagnostici [40-41]. Maleck et al. reclutarono 225 studenti del III anno di un’Università tedesca per un programma obbligatorio di Radiologia e li suddivisero in 4 gruppi: 2 gruppi ricevettero casi computer–

based con o senza elementi interattivi, un gruppo utilizzò casi paper-based con

elementi interattivi e l’ultimo gruppo era di controllo. Tutti gli studenti, ad eccezione di quelli del gruppo di controllo, ebbero significativi miglioramenti negli esiti degli esami a scelta multipla, sostenuti prima e dopo il programma, in particolare quelli con casi computer-based interattivi [40].

Nel 1999 Collins et al. cercarono di determinare se lo stesso materiale didattico potesse essere utilizzato sia dai Radiologi in formazione che dagli studenti. Dimostrarono che ciò era possibile e che il livello di conoscenza che si raggiungeva in entrambi i gruppi era paragonabile [42]. Questo suggerì che lo strumento di apprendimento on-line per i Radiologi in formazione prodotto dal RCR chiamato R-ITI (Radiology-Integrated Training Initiative) poteva essere usato anche per gli studenti, riducendo la necessità delle Scuole di Medicina di produrre il proprio materiale on-line e la spesa associata in termini di tempo e

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denaro. Questo programma, offerto a pagamento agli studenti provenienti da altri Paesi, potrebbe rappresentare quindi un reddito per il NHS (National Health

Service) e il RCR.

Comunque è importante notare che il CAL e l’e-learning, nonostante riducano i costi della didattica [43], non sono in grado di sostituire completamente l’insegnamento tradizionale frontale perché l’approccio col docente e l’”esperienza esame” rivestono ugualmente una grande importanza nel processo educativo [44].

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Capitolo 3

Esperienza nell’Università di Pisa

3.1 Didattica del V anno

Il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia nella nostra Università prevede un Corso integrato di Diagnostica per Immagini durante il V anno. Il Corso ha la durata complessiva di 11 settimane nel primo semestre dell’Anno Accademico e comprende l’insegnamento della Radiologia e della Medicina Nucleare.

3.1.1 Lezioni in aula

Le lezioni si tengono nelle aule della Scuola Medica in Via Roma e il docente durante le spiegazioni si avvale dell’ausilio di presentazioni proiettate per gli studenti.

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Figura 1: studenti del V anno che assistono ad una lezione

Scopo delle lezioni frontali è acquisire le basi tecnico-metodologiche della disciplina che si fondano su energie fisiche (raggi x, ultrasuoni, campi magnetici, onde a radiofrequenza) e comprendere come tali energie interagiscono con i tessuti in maniera differente, producendo livelli di grigio ai quali si attribuiscono diversi significati.

Nella parte clinico-applicativa lo studente deve acquisire la capacità di richiedere correttamente esami diagnostici, imparando a farne un uso appropriato e rispettoso per il paziente in termini di danno ed evitando così percorsi diagnostici inutili, dispendiosi e potenzialmente dannosi. Inoltre obiettivo di questa parte è apprendere come leggere un referto, documento legale soggetto ad errore umano, che quindi in certi casi può dare un’informazione equivoca.

Durante l’anno di Corso il docente ha percorso attraverso tappe successive la storia clinica di una signora nata nel 1946 chiamata convenzionalmente “A”.

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Negli archivi dell’Ospedale risulta che dal 2008 al 2013 era stata sottoposta ad oltre 90 esami.

Figura 2: diapositiva introduttiva alla storia di A.

La sua storia clinica offre l’opportunità di apprezzare il contributo dell’imaging nelle patologie croniche, consentendo agli studenti di passare da una percezione astratta delle diverse procedure alla loro collocazione concreta all’interno dell’evoluzione clinica di una paziente reale.

3.1.2 Esercitazioni

Durante le esercitazioni che si svolgono nei reparti di Radiodiagnostica dell’Ospedale di Cisanello e Santa Chiara lo studente viene in contatto per la prima volta con l’attività tipica della Diagnostica per Immagini. In questo modo vede effettivamente dove e come vengono acquisite le immagini e formulato il referto. Il futuro Medico può inoltre valutare l’importanza dell’operato del Radiologo che deve essere in grado di valutare il malato nella sua totalità dando il

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proprio contributo nell’inquadramento e nella gestione del paziente. Nel corso di queste giornate lo studente può conoscere tutte le apparecchiature disponibili nel reparto e vedere direttamente il loro funzionamento.

3.1.3 Piattaforma di e-learning

Un ausilio importante per lo studio personale della materia è rappresentato dalla piattaforma di e-learning Arsdocendi a cui ogni studente può accedere tramite

Login con credenziali fornite dall’Università di Pisa.

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Per esempio, sulla piattaforma è possibile trovare:

o FAQ (Frequently Asked Questions), cioè i quesiti più frequenti degli studenti che vengono resi noti a tutti e corredati di risposte,

Figura 4: esempio di domanda e risposta

o risorse didattiche, che contengono articoli di approfondimento,

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o presentazioni delle lezioni caricate giornalmente dal docente,

Figura 6: diapositive mostrate a lezione

o motori di ricerca (EURORAD [45], GoldMiner, MyPACS, Yottalook) per casi clinici, corredati di documentazione iconografica,

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o collegamenti a campagne di sensibilizzazione sulla radioprotezione, per esempio in pazienti pediatrici (Image Gently).

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3.1.4 Aula multimediale

Esiste un’aula multimediale, situata nell’U.O. di Radiodiagnostica 3, dotata di computer utilizzati per lo svolgimento della prima parte dell’esame finale del Corso che prevede domande a risposta multipla. In questa sede vengono anche svolte video-conferenze che permettono agli studenti e agli Specializzandi di assistere alle lezioni tenute in altre parti dell’Ospedale.

Figura 9: aula multimediale, vista dalla zona studenti

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3.1.5 Facebook

Nel corso dell’Anno Accademico 2013/14 è stato creato un gruppo chiuso su

Facebook denominato “Radiodiagnostica 2013-2014”.

Figura 11: pagina iniziale del gruppo Facebook

L’idea è nata dalla constatazione che i giovani usano sempre più frequentemente il

social network per mantenere contatti o scambiarsi opinioni. Ogni giorno il

docente pubblicava casi clinici corredati di immagini radiologiche con lo scopo di proporre momenti di riflessione su nozioni esposte in aula. Si pensò che il gruppo chiuso potesse permettere un dialogo tra gli studenti e il docente su casi clinici e quindi rappresentare un ausilio per i futuri Medici nello studio individuale. Per non penalizzare coloro che non avevano accesso a Facebook, si prestava particolare attenzione a non condividere informazioni privilegiate, cioè venivano “postati” solo argomenti già trattati durante le lezioni e se qualcosa di nuovo fosse stato inavvertitamente trattato veniva condiviso in classe il giorno successivo.

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Figura 13: commenti e discussione del “post”

La Figura 12 mostra un esempio di “post” mentre la Figura 13 contiene i commenti e la discussione che ha suscitato.

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Figura 14: esempio di “post”

Nella Figura 14 è mostrato un “post” del docente: la freccia rossa indica il numero di visualizzazioni mentre la freccia blu indica le risposte degli studenti (in questo caso nessuna).

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Figura 15: Numero totale degli studenti iscritti al gruppo

La figura 15 mostra che il gruppo è stato aperto il 29 Ottobre 2013: da tale data al 14 Novembre il numero degli iscritti ha continuato ad aumentare rapidamente fino a raggiungere le 77 presenze. Nel periodo successivo le ulteriori iscrizioni sono state poco numerose, arrivando a 83.

Figura 16: Grafico delle visualizzazioni dei “post” del docente (blu), delle

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L’esperienza ha dimostrato che il numero di iscrizioni al gruppo è aumentato di giorno in giorno, ma gli studenti non partecipavano, se non marginalmente, alle discussioni proposte dal docente.

Il motivo di questo comportamento è da ricercarsi probabilmente nella relazione asimmetrica che si era creata, nella quale gli studenti per paura di essere derisi dai compagni o di dare risposte non del tutto attinenti non rispondevano ai quesiti proposti.

3.2 Altri anni di Corso

3.2.1 Corso di anatomia ecografica

La sezione di Pisa del SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina) in collaborazione con la Radiologia universitaria ha organizzato un interessante corso di ecografia aperto a tutti gli studenti di Medicina dal III al VI anno per fornire loro le basi teoriche ma soprattutto pratiche di tale tecnica.

Il Corso consisteva in una lezione in sala ecografica nell’U.O. di Radiodiagnostica 3 in gruppi di 10-15 persone, affiancati da uno Specializzando esperto, durante la quale ciascuno studente aveva la possibilità di eseguire ecografie sui compagni. L’opportunità offerta da tale evento è stata quella di prendere confidenza con il macchinario e di familiarizzare con la semeiotica ecografica, utilizzando in prima persona la sonda ecografica per visualizzare e studiare l’anatomia di alcune strutture del corpo umano.

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3.2.2 Frequenza elettiva individuale

Alcuni studenti dei primi anni di Medicina, sulla base di una loro iniziativa personale, hanno avuto l’opportunità di frequentare il reparto di Radiologia.

Figura 17: Lorenzo alla workstation

Uno di questi, Lorenzo, dopo aver sostenuto l’esame di anatomia umana, ha deciso di avere un primo contatto con la professione medica attraverso la Radiologia. Durante la sua frequenza in reparto, Lorenzo ha potuto assistere ad esami TC, ha collaborato alla refertazione di radiografie del torace e ha preso visione da vicino del macchinario per la Risonanza Magnetica. Lorenzo consiglierebbe ai colleghi questa esperienza che gli ha permesso di avere un differente approccio dell’anatomia studiata sugli atlanti.

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3.2.3 Partecipazione a Congressi scientifici di argomento

radiologico

Nel Settembre di quest’anno nell’Aula Magna della Scuola Medica si è tenuto il Seminario su “L’ottimizzazione in Tomografia Computerizzata” al quale ho partecipato insieme ad altri studenti del nostro Corso di Laurea.

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Dopo un’iniziale introduzione riguardante l’evoluzione tecnologica degli apparecchi TC, i relatori hanno trattato argomenti di interesse clinico. Negli ultimi anni infatti si è verificato un incremento della sensibilizzazione sull’argomento quantità/effetti della dose erogata al paziente. Per questo motivo sono stati sviluppati nuovi protocolli di scansione ottimizzati. I relatori presenti hanno descritto l’utilizzo della TC nel paziente politraumatizzato, nel paziente oncologico e nel paziente pediatrico, sempre puntando grande attenzione alla quantità di dose erogata. La presentazione di casi clinici e di errori tecnici ha concluso la giornata.

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Il 2 e 3 ottobre 2014 si è tenuto a Bologna il Congresso annuale di “Management

in Radiology” (MIR) organizzato dall’ESR.

Figura 20: locandina del Congresso

Durante le due giornate congressuali numerosi relatori provenienti da tutto il mondo hanno offerto spunti di riflessione su varie tematiche tra cui nuove strategie organizzative in ambito radiologico, utilizzo dei social media, impatto

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della globalizzazione in Radiologia e nuovi argomenti quali la Medicina personalizzata e le imaging biobanks. Anche in questa occasione alcuni studenti di Medicina hanno potuto partecipare al meeting.

Figura 21: studenti del IV anno di Medicina e Chirurgia

Si tratta di ragazzi del IV anno di Medicina e Chirurgia che hanno deciso di prender parte all’evento per curiosità di provare una nuova esperienza. Alcuni di questi avevano un interesse pre-esistente dell’argomento, altri non avendo ancora trattato la materia (il Corso è previsto nel V anno) desideravano averne un primo approccio. I ragazzi hanno espresso la necessità di imparare ad interpretare le immagini che vengono loro presentate già nelle prime cliniche. In assenza di un preliminare insegnamento in ambito radiologico non sono infatti in grado di

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riconoscere e cogliere effettivamente ciò che i docenti spiegano. Quindi sarebbe interessante che venissero forniti loro, già nei primi anni, i rudimenti di questa materia in termini di tipologie di esami e di semeiotica fondamentale dell’imaging.

Nel recente passato un’esperienza simile è stata fatta da alcuni studenti del V e VI anno che hanno potuto partecipare all’edizione 2012 del CARS (Computer

Assisted Radiology and Surgery) che si è tenuta a Pisa dal 27 al 30 Giugno.

Figura 22: una studentessa al Congresso CARS

In questo caso gli studenti erano già interessati a indirizzare lo studio post-laurea nell’ambito radiologico ed hanno espresso gradimento per gli argomenti trattati in maniera esaustiva e aggiornata, argomenti che hanno consentito loro di entrare in contatto con interessanti temi di ricerca promossi da gruppi internazionali.

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Capitolo 4

Conclusioni

La Radiologia, per la sua importanza nella gestione del paziente e nell’impostazione di una sua terapia, deve essere presentata agli studenti di Medicina in modo moderno perché essi possano capire appieno il valore, le limitazioni, i rischi ad essa correlati ed anche le implicazioni finanziarie delle diverse metodiche diagnostiche.

Quindi le generazioni di futuri Medici necessitano non solo di acquisire nozioni di base e di fare proprio un metodo che permetta loro di stare al passo con le rapide innovazioni, ma anche di avere contatto diretto con quello che sarà il loro futuro lavoro.

Nella nostra Università vi sono state numerose iniziative volte ad offrire agli studenti contenuti didattici innovativi, oltre alle tradizionali lezioni frontali, capaci di arricchire la loro esperienza. Gli studenti hanno accolto con interesse iniziative quali la creazione di una piattaforma di e-learning, la possibilità di partecipare anche prima della Laurea a Congressi scientifici e a Corsi facoltativi come il Corso di anatomia ecografica organizzato dal SISM. D’altra parte la creazione del gruppo chiuso su Facebook non ha suscitato la risposta e la partecipazione attese e tale esperienza non è stata ripetuta.

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Capitolo 5

Abbreviazioni

3D: 3 Dimensioni

ACR: American College of Radiology ARRS: American Roentgen Ray Society CAL: Computer Assisted Learning

CARS: Computer Assisted Radiology and Surgery ESR: European Society of Radiology

FAQ: Frequently Asked Questions MIR: Management in Radiology MRI: Magnetic Resonance Imaging NHS: National Health Service

PACS: Picture Archiving and Communication System PET: Positron Emission Tomography

R-ITI: Radiology-Integrated Training Initiative RCR: Royal College of Radiologists

SISM: Segretariato Italiano Studenti di Medicina TC: Tomografia Computerizzata

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Capitolo 6

Bibliografia

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