L'ENOLOGO tr NOVEMBRE 2013
rGiorgio
Nitolini
I Serqio lhoser
2Giq-nni
Borin
rloris Tonidandel
rTomús
Romón
I Roberto lqrcher
1 Chimica Vitienolo gica e Agroalimentare, C entr o Tr asfer imento T e c nolo g ic o, FEM, San Michele all'Adige (TN)
2Borin
vin'rfr[iríói
Da sinistra:G. Nicolini,S. Moser
OH
AROIl|il
DEl
Ii|IOSCATO
OIA11O
NEllE
SUE
INIERPREIAZIONI
IN
IRENIINO
E NEI
CO1U
EUGANEI
Viene presentato
il quadro aromatico
di vini, ottenuti
con diversi protocolli
di
vinificazione,
da uve della varietà Moscato
giallo coltivate
in Trentino
e,
come Fior d'Arancio,
sulle Colline Euganee.
Si conferma
la stabilità
dei caratteri
essenziali
del profilo
terpenico
sia delle forme libere che legate a glicosidi
e
il ruolo che questo può avere come possibile
fattore di discriminazione
varietale.
Premesso
La defin rzione relativa-m e n t e r e c e n t e d e l l a D O C Trentino superiore Moscato giallo Castel Beseno (G.U. n. 1 4 6 , 2 5 g t u g n o 2 0 1 0 ) e i l raggiungimento dalla DOCG Colli Euganei Fior d'Arancio (G.U. n. 4,7 gennaio 20Il) indicano un certo ritorno di
attenzione attorno ad un viti-gflo, il Moscato giallo, che sembrava aver perso un po' del suo appeal sul mercato e, nel conteffipo, un desiderio dei produttori di rinverdirne i
fasti. Questo, in un momento in cui pare manifestarsi - par-ticolarmente in alcune fasce di consumatori - un qualche ritorno a vini dotati di una ca-r atteca-rizzazione aca-romatic a non banahzzata da pesanti, ancor-ché intern azt onalizzanti, co-perture o'legnose".
In questo contesto non ci è apparso peregrino valutare il quadro aromatico di vini otte-nuti su scala industriale dalle uve della varietà citata. varie-tà che indagini recenti porta-no ad ipotizzarc come origi-naria dell'area siriaca
lCosta-curta 20131. I risultati potreb-bero infatti costituire un utile contributo a una maggiore conoscen za delLe c aratteristi-che legate al vitigno e favori-re una trasformazione enolo-gica sempre più cosciente.
fllloteriqli
e metodi
Sono stati campionati, pre-levandoli dal commercio, vi-ni Moscato giallo prodotti in Trentino (n=6) e, come Fior d'Arancio, in Veneto (n=3). I
fob. | - Composizione
di bqse dei vini ottenuti dq uve lUlostoto
Vino IGT-DOC-DOCG
(% vol)alcolacidità
titolabile
(s/L)
acidità
volatile
(stL)
pH
'"(Uf i sti(ljiliu
IGT Dolomiti2012
12,9
3 4 2
5 A
0,1'l
< 1
6,0
Trentino2012
9,3
3,50
4,6
0,20
4,9
Trentino2012
10,8
343
5 ?0 , 1 8
36
5,4
Trentino Sup. Castel
Beseno
2012
1 0 , 1
3,74
5,3
0,33
100
7,3
Trentino Sup. Castel Beseno
20r7
10,2
3,37
5,7
0,27
1 1 1
7,2
Trentino liquoroso
20ro
14,8
3,65
5 , 5
042
77
7 , 1
Fior d'Arancio secco
2012
13,7
3,34
4,9
0,30
6,5
6,3
Fior d'Arancio passito
2007
12,3
3,70
5 )0,71
1 5 3
I0,2
Fior d'Arancio spumante
2012
6 0
3,34
4,9
0,39
t25
5,0
vini sono stati scelti cercando di fornire uno spettro rappre-sentativo e variegato delle ti-pologie disponibili di Mosca-to giallo con indicazione geo-grafica dichiarata. I vini tren-tini erano rappresentati da un campione IGT delle Dolomi-ti, due campioni DOC Trenti-no (n. 2 e 3), due DOC Tren-tino Superiore Castel Beseno (n. 4 e 5) e da un DOC Tren-t i n o l i q u o r o s o ( v i n o n . 6 ) . I campioni veneti erano costi-t u i costi-t i d a v i n i C o l l i E u g a n e i Fior d'Arancio di tipologia s e c c o (n . 7 ) , p a s s i t o ( n . 8 ) e spumante (n.9).
L' analisi della composizio-ne di base dei mosti è stata e f f e t t u a t a c o n u n W i n e -S c a n T M F T 1 2 0 ( F O -S -S ) , p r e v e n t i v a m e n t e t a r a t o r i -spetto ai metodi ufficiali di analisi comunitari e O.I.V.
L'analisi dei composti aro-m a t i c i è s t a t a r e a l t z z a t a i n G C - M S M S c o n u n V a r i a n 450 GC dotato di rivelatore a triplo quadrupolo Varian 300 T Q M S , d o p o f i s s a z i o n e e d eluizione su fase solida con cartuccia ENV+. La frazione terpenica glicosilata è stata idr olrzz at a enzimati c ame nte (Rapidase Ar 2000, 40oC per 12 ore). Gli estratti (1 pL) so-no stati iniettati in modalità s p l i t l e s s ( 1 m i n , 2 5 0 " C ) s u colonna capillare SOLGEL-WAX (30 m x 0.25 mm ID x 0 . 2 5 p m , S G E A n a l y t i c a l Science) con la seguente pro-g r a m m a t a d i t e m p e r a t u r a : 40'C (5min), 5"C/min sino a 1 5 0 ' C ; l O " C i m i n 2 4 0 ' C ( I 0 min). L'identificazione e la quantificazione dei composti è stata eseguita utilizzando lo
s p e t t r o m e t r o d i m a s s a c o n sorgente EI (70eV), acquisen-do le transizioni caratteristi-che di ciascun analita (Multi-ple Reaction Monitoring). Le curve di calibrazione sono state costruite utilizzando co-me standard interno il n-epta-nolo. Quando i composti puri non erano disponibili gli ana-liti sono stati espressi come n-eptanolo (fattore di risposta uguale a 1.0).
Metanolo, 1 -propanolo, 2-metil-propanolo, 2-metil-bu-tanolo, 3-metil-bu2-metil-bu-tanolo, ace-taldeide e acetato di etile so-no stati misurati con un GC-FID dotato di colonna impac-cata Carbopack C secondo Gabri e Salvagiotto [1980] e U s s e g l i o - T o m a s s e t e M a t t a
u e 8 3 l .
Risultqti
e
l a odrsfussrone
Come si evince da Tab. 1, il vino I era completamente secco, i campiont 2 e 3 erano m e d i a m e n t e z u c c h e r i n i , i campioni 4e5 erano caratte-rizzati da un elevato residuo zuccherino naturale - even-tualmente in relazione anche ad una qualche limitata fase di appassimento o sovrama-turazione - e il vino 6 era un liquoroso di 3 anni aggiunto di alcol buongusto e nel qua-le era stata aggiunta la cosid-detta "Sùssreserve" di mosto. Tutti i campioni trentini era-n o f e r m i m e era-n t r e i F i o r d'Arancio veneti, a fianco di un vino fermo secco (n. 7) e di un passito marcatamente zuccherino di 6 anni (n. 8),
annoveravano anche uno spu-mante dolce (n. 9). I1 quadro c o m p o s i t i v o d i T a b . 1 e l e annate di vendemmia testi-moniano della grande variab i l i t à i n s i t a n e l c a m p i o n a -mento, a fronte della quale, peraltro, si può osservare la costanza dei limitati valori dell'acidità titolabile, eviden-temente una caratteristica ri-conduci,bile alla varietà, e, a te stimoni anza della corc ettez-za della trasformazione eno-logica, i bassi valori dell'aci-dità volatile.
I romposti
qronqtici
I c o n t e n u t i d e i c o m p o s t i aromatici presenti in forma libera nei vini sono tabulati nelle Tabb. 2 e 3. Quelli delle forme legate a glicosidi sono riportati nella Tab. 4 limitata-m e n t e a i c o limitata-m p o s t i c h e , g i à quantificabili in GC-MSMS fra le forme libere, erano co-munque presenti in forma le-gata in concentraziom supe-riori al detection limit (DL=1 pelL; DL= 0.I pglL per ossid i ossid i r o s a e I , I , l t r i m e t h y l -1,2- dlhy dronaphtalene alia s TDN). A pura testimonianza, sono stati lasciati nelle tabel-le anche i valori strumentali che ricadevano nell'intervallo tra il DL e il limite di quanti-ficazione posto uguale a 3DL.
I terpeni.I vini ottenuti da Moscato giallo confermano in primo luogo la tipica ed at-tesa ricchezza terpenica com-p l e s s i v a v a r i e t a l e , s i a com-p e r
L'ENOLOGO tr NOVEMBRE 2013
lob. 2 . Conlenufo
(pg/ U di ronporti oronotici yorietoli c prefermcnlolivi
in forno libero nei vlni
ottenuli dol vitigno
forroto giollo
terpeni
7-idrossigeraniolo * I 437
a F ,75
T9
J I J J43
I 4
4 l
8-idrossilinalolo cis *32
6T
100
7,2
2394
-lonone ? 5<DL
. 1-esano
994
I2T
29
64
30
8 1
29
---___T
- ---
osildofilffiioi
ossido
di rosa
II **
terpeml ac€tal geîan acemlo o/ Jo ov
acetato ) 5
<DL
i 3-idrossi-beta
5.v
*come n-eptanolo; **DL 0.1 pg/L quanto riguarda le forme li-bere (Tab .2) che per quelle glicosilate (Tab. 4). In parti-colare si osservano gli elevati c o n t e n u t i , s e n s o r i a l m e n t e preponderanti e di impatto, del linalolo libero e quelli, minori, della sua forma lega-ta. I contenuti tendenzialmen-t e p i ù b a s s i d i l i n a l o l o , s i a nella forma libera che legata, del vino 8 (passito 2007) così
come del vino 5 (del 20II) sembrano derivare, almeno in parte, dai noti meccanismi di idrolisi e conversione favoriti dalf invecchiamento e dal-I'ambiente acido. Contributi più o meno significativi in termini di sfumature della no-tevole "base floreale linalo-1o" possono venire dai buoni l i v e l l i d i g e r a n i o l o l i b e r o (composto presente in
mag-gior quantità nella forma le-gata ma che si libererà con difficoltà nell' invecchiamen-to) e dal nerolo, in particolare nel vino 4,la cui soglia orga-nolettica (s.o.) è nell'ordine benché minore di quella, ele-v ata, dell' alfa-terpineolo. Si-gnificativo può essere il cont r i b u cont o s e n s o r i a l e d e l l ' H o -trienolo, con le sue note da ti-g l i o / i n c e n s o ( V e r s i n i e D i
S t e f a n o i n f . p e r s . ) e s . o . d i circa L00 pglL, a contenuti particolarrnente elevati nel vino n. 1. Una qualche inci-denza sensoriale può deriva-r e , i n p a deriva-r t i c o l a deriva-r e n e i v i n i " v e c c h i " n . 5 e n . 8 , a n c h e dall'alfa-terpineolo, con sen-tori però meno eleganti e fre-schi rispetto agli altri terpeni citati, mentre un contributo minimo, nell'ordine delle l-2
lob. 3 . (ontenuto
tp/ll di conposti
oromotiri
in forno libero nei vini ottcnuti dcl vitigno lloxoto giollo
Trentino
Colli Euganei
composti
vino I vino 2 vino 3 vino 4 vino 5 vino 6 vino 7 vino 8 vino 9
Catesoria
tecnoìogico-chimica
21
30,5
3T
JI
;
J4 7 9
54,5
20,0
I l-propanolo (mg/L)28
2I
2-metil- 1 -propanolo (mg/L)22
17,5
n,5
26,5
1 8
)'7 520,0
27,5
18,5
2-metil- 1 -butanolo (mg/L) fl1 8 , 5
? ? 525
19,5
) 4 5 ) ) \ H H ) r R 5v ) r 3-metil- 1-butanolo (mg/L)1 3 8
91,5
r14,5
145,5
1 3 1 , 5
103.5
1 1 8
109
46
1-octanolo <DL10,6
<DL7,8
1 3 , 8
8,7
<DL4,8
<DL
1-decanolo8,8
6,9
9,8
<DL <DL ' 7 51 1 , 3
<DL
6,7
2-feniletanolo23690
t0474
20970
52330
32140 2r4t0
15190 23810 80670
alcol benzilico56
14
82
t23
r02
t94
29
256
44
acetati etil acetato (mg/L)
9,5
12,5
10
23
18,5
47,5
8,0
2-feniletil acetato
230
226
a a J J 4 It z l
157
361
17
1598
n-esil acetato 1 1 1r63
93
<DL
31
1 3 8
<DL
151
etil fenil acetato
1,2
<DL ) ? a-5 , 1
11<DL
8,2
r,l
esteri etil esanoato
1321
687
1090
5 1 1
715
r043
I r83
266
288
etil ottanoato
1 8 8 8
8 8 21 4 1 8
550
148
fi71
1429
212
220
etil decanoato 4 1
36
2 l
1 9
45
72
l 3
10
etil dodecanoatot2
4,4 . A7 , r
1 43,6
12
5 44,8
etil pentanoato a a5,9
7 4 J," a n ) t l5 A
a a7,0
3 , 8
3,0
etil eptanoato <DL <DL1 , 1
<DL <DL <DL 1 , 1 <DL <DL etil lattato4249
5017
II2I4
24842
8706
42619 10869 26t073 5320
etil oatadecenoato 4 5 R 5
")"
\ )
5,0
I 64,4
4.44,3
8 , 1
metil salicilator,7
/ l . ì 1 , 41,5
1 , 3
2,0
0,9
1 , 5
1 , 8
etil salicilato ) 1 ) 52,7
) R3,0
) ' 72,0
24
2,0
isoamil esanoato2,4
A ^ a t L ) 52,6
2,1
) 6- ) "
r,2
<DL <DL isoamil ottanoato8,5
6,9
7,0
8 0
6,5
1 , 1
5,6
<DL
monoetil succinato295834 182815 203030 340843 504153 546631 276292 548235 n4523
dietil succinato2t25
8 1 7
745
1365
10027
r336
11226 r74
acidi acido propionico
271
t63
r73
374
163
3 1 6
289
672
acido butinico
t24
57
4 I26
29
62
g',l10,3
9,0
acido isobutirrico
14,2
12,5
rl,9
6,3
l J , 2trA
J,46,8
<DL
acido valerianico
42
20
13
21
46
acido isovalerianico309
310
567
317
293
397
726
278
acido esanoicor4348
8850
12512
5595
7286
9653
2068 4558
acido ottanoicor1564
14401
6074
6 4 r I
10580 1307 5247
acido decanoico A a +J99
49
a d J L130
337
acido dodecanoico4217
2282
r637
1 2 I 3
2489
444
1846
aldeidi acetaldeide (mg/L) a -6 I
48
36
J I3 8
62
51
furfurale1 9
t22
1 5 6
33r
55
610
24
5-metil-furfurale1 , 3
2,7
3,0
4,2
15
3,9
42
<DL
5 -idrossimetil-2-furaldeide83
15
tr07
2939
3898
176
6018 t077
benzaldeideBt2
a . ì J L10
100
1 0
chetoni 2-pentadecanone3 A
7 \ <DL <DL13,4
<DL <DL <DL 3-idrossi-2-butanone22
325
a A a L + L <DL39
23
52
<DL1 , 3
r,9
r,4
3,6
4,7
) )
2,0
I A
I , 9
6-metil-5 -epten-2-one fenoli acetovanillone25
28
45
57
3 I
21
68
30
guaiacolo <DL1 , 8
1,1
<DL1,2
1 , 1) )
<DL tirosolot2259
5 1 3 1
6865
r4028
8999
4034
4101
1 8 9 1
1 0 5 1 8
lattoni (+/-) whiskey lattone 2 <DL <DL <DL <DL
<DL
<DLt54
<DL (+/-)-whiskey lattone 1 <DL <DL <DL <DL <DL <DL1 1 3
<DL samma-gsalattone 1 )\ )
34,0
4,5
< )1 , 7
13,6
2,5
samma-decalattone264
97
1 5 1TN
531
866
365
498
<DL
s 0
I 1\ )
7,J
5 )6,0
5,0
maple lattone160
1 3 8
1 9 8
1 8 8r66
I14101
pantolattone solforati 4-metil-5 -tiazoletanolo9,8
8,6
) 55,0
5 73,9
2-(mettltro) etanolo12,0
129
12,5
19,5
6,7
7,7
t 4
8,3
I 4 3 -(metiltio)- 1 -propanolo3 1 0
885
480
397
291
I4I133
108
L',ENOLOGO tr NOVEMBRE 2013
unità di flavour, può venire dagli ossidi di rosa e forse dal geranil acetato; i terpenil ace-tati,peraltro, hanno - almeno in matrici diverse dal vino -soglie di circa 10 volte mag-giori ridpetto ai corrisponden-ti terpeni [Lawrence 2002].
Con possibile ruolo diffe-rcnziante varietale o di tipo-logia di prodotto si osservano inoltre:
- la prevalenza del linalolo e dei suoi derivati rispetto a quelli del geraniolo [Versini et al. 1993; Di Stefano 20131, pur considerando che circa metà del geraniolo presente nell'uva può venir metaboliz-zato [Versini et al. 1990], di-versamente dal linalolo, da parte dei lieviti in fermenta-zione;
- i contenuti degli ossidi di linalolo piranici molto mag-g i o r i d e i f u r a n i c i e , m e n o marcatamente. delle relative forme trans rispetto alle cis (sia nei terpeni liberi che nei legati);
- gli elevati contenuti di H o - d i o l o I e q u e l l i , m i n o r i ma quantitativamente rile-v a n t i , d e l l ' H o - d i o l o I I , c o n u n r a p p o r t o ( H o - d i o l o I + Ho-trienolo)/Ho-diolo II va-r i a b i l e t va-r a 4 e T : ' - l' 8-idrossilinalolo trans prevalente rispetto al corri-spondente isomero cis;
- il terpinen-4-olo maggiore nei vini n. 5 e n. 8, più vecchi e che hanno subito un più o meno spinto appassimento. Il composto ha s.o. di circa 100 pglL ed è definito come
spe-ziato, legnoso, da lillà.
Norisoprenoidi. Relativa-mente ai noisoprenoidi à Cru, tendenzialmente maggiori tra le forme libere, nel caso dei passiti sia trentini che veneti si osservano in particolare gli elevati contenuti dei due acti-nidoli sia liberi che legati. Il TDN (con sentori da kerose-ne) è su valori maggiori nei campioni di vini trentini ri-s p e t t o a q u e l l i v e n e t i e , i n particolare nel vino 5, di si-curo contributo sensoriale al-la luce delal-la sua soglia orga-nolettica attorno ai 20 pglL. Al di sopra della soglia orga-nolettica è anche il damasce-none, composto cui sono as-s o c i a t i d e as-s c r i t t o r i m u l t i p l i
principalmente floreali e che si idrolizza dalla forma legata già nell'arco di pochi mesi di i n v e c c h i a m e n t o . P i u t t o s t o elevati sono i tenori osservati per il 3-cheto-alfa-ionolo, in particolare fra le forme lega-te, ed omogenei tra loro sono q u e l l i d e l b e t a - i o n o n e , d a i sentori floreali. Quest'ultimo composto è al di sopra della soglia di differenza, poco in-feriore al microgrammo per litro, riportata in vino rosso da Kotseridis et al. [1999].
I sesquiterpeni. I 4 sesqui-terpeni analizzati - nerolidolo
cis e trans, (-)trans-cariofille-ne, (+)-valence(-)trans-cariofille-ne, - non sono stati trovati a livelli di rileva-bilità e quantificazione né tra le forme libere né fta quelle l e g a t e , c o n l ' e c c e z i o n e d i qualche microgrammo di ne-rolidolo cis libero nel vino n . 9 , l i q u o r o s o a g g i u n t o d i Siissreserve.
A l c o l i p r e f e r m e n t a t i v i . Gli alcoli a C6 di origine pre-fermentativa riportati in Tab. 2 mostrano valori decisamen-te superiori nei vini trentini che in quelli veneti e la preva-lenza del 3-esen-1-olo cis sul-I'isomero trens, indipenden-temente dall'origine, dall' an-nata e dalla tipologia di pro-duzione dei vini. E noto che sui contenuti assoluti, e sui rapporti di questi alcoli, un peso rilevante è rivestito dal-I'entità degli interventi mec-canici di pigiatura e pressatu-ra subiti dalle uve, nonché dai meccanismi ossidativi e dalla presenza o meno di solforosa [Nicolini et al.; 1996].
Composti in forma libe-r a . R e l a t i v a m e n t e a i v a libe-r i composti in forma libera ri-portati in Tab. 3 si osservano:
- i valori tendenzialmente elevati del propanolo rispetto a 2-metil-propanolo, 2-metll-butanolo e 3-metil-2-metll-butanolo n e i v i n i 7 ,8 e 9, che fanno pensare all'uso o alla presen-za spontanea di qualche lievi-to dal metabolismo particola-re [Nicolini et al. 2OO9] piut-tosto che all'uso di nutrienti su mosti fendenzialmente ca-renti di azoto assimilabile;
- i livelli relativamente bassi dell'alcol benzilico che
- assieme ai valori per lo più non elevatissimi della forma legata (Tab.4), anche se talo-ra ai livelli elevati di qualche P r o s e c c o [ N i c o l i n i e t a l . 19941- indicano una non par-ticolare propensione di questi vini varietali alla formazione di benzaldeide (dalla nota di mandorla amara, ma qui pre-sente a concentrazioni massi-me pari a un quinto della so-glia olfattiva) ad opera della eventuale benzilalcoolossida-si botritica; eventuali tratfa-menti con glicosidasi potreb-bero tuttavia aumentare an-che significativamente il ri-schio di formazione di ben-zaldeide;
- i contenuti particolarmen-te elevati nel vino n. 9 ed inu-suali del 2-feniletil acetato, sicuramente a livello di con-tributo all'aroma da rosa di origine fermentativa, assieme ai valori più normali del2-fe-niletanolo nello stesso vino;
- i contenuti maggiori di etil lattato nel vino n. 8, indi-ci di un qualche sviluppo di fermentazione malol attic a ;
- i livelli dell'etil fenil ace-tato, potenzialmente respon-sabile di aromi tipo miele, ma qui a concentraziom inin-fluenti vista la sua soglia sen-soriale uguale a circa 70 pglL [Tat et aL.2007);
- le aldeidi e I'acetovanil-l o n e p r e s e n t i i n m a g g i o r quantità sui vini più o meno passiti, marcatamente dolci e con eventuale passaggio in legno, quest'ultimo testimo-niato ancheo per il vino n. 8, dalla presenza dei 2 whisky lattoni;
- la presenza anche in vini prodotti senza contatto con legno e probabilmente Iegata agli elevati residui zuccherini d e l 2 i d r o s s i 3 m e t i l c i c l o -pent-2-en-1-one - il cosiddet-to "maple laccosiddet-tone" o ciclote-ne idrato - dall'odore dolce, d a c a r a m e l l o , t i p i c o d e l l o sciroppo d'acero fRibéreau-G a y o n e t a l . 2 0 0 6 ; R o w e
20rrl;
- la presenza del feromone semiochimico 6-metil-5 -ep-ten-Z-one (mentre il corspondente alcol è sempre ri-sultato inferiore al DL) [Mi-cha et al. 19931, composto volatile di degradazione del carotenoide licopene e,
alme-[fl];,;|,;úlîtfnuto
(pglll dl ronporti cronatiri in fornro
glieoriloto
ncl vlnl ottenuti
dul vitigno
composti
Trentino,
:
Colli Euganei i
vino 1
vlno 2
vino 3
vino 4
vino 5
vino 6
vino 7
vÍno I
vino 9
Categoria
tecnrilogico-chimica
7663
2117 l
terpeni 7-idrossiseraniolo x42
r00
8-idrossilinalolo cis *62
r09
1 1 0
8-idrossilinalolo trans *182
205
316
420
144
r97
r12
alfa-terpineolo67
r33
1 3 1
beta-citronellolo10
t2
endiolo *15
33
t4
acido seranico985
r560
1860
2751
4108
474
935
22t4
geraniolo758
1435
r82
676
Ho diendiolo I *4 l
31
2 l
Ho diendiolo II *43
35
5 1
10
31
53
Ho trienolo * idrossi citronellolo *8 1
124
n 2
174
216
82
ossido di linalolo furanico trans 558
426
5 3 1
740
222
4rl
687
ossido di linalolo furanico cis
t43
165
186
41r
r07
r52
174
130
ossido di linalolo piranico trans 754
645
1060
t484
352
538
1926
ossido di linalolo piranico cis
7 l
t22
6 1
82
169
linalolo
r46
t75
t 6
1 8 1
t 4
5 1 8
652
329
326
norisoprenoidi 3-idrossi-beta-damascone *109
t26
22
7 l
158
3-cheto-alfa-ionolo *326
t029
742
713
922
2039
412
25r
550
35
185
3t7
1 1 6
75
actinidolo I * actinidolo II *16
alcoli l-esanolo 45t70
180
r57
49
cis-3-esen-1-o1o
a 413
T6
16
J JI 7
1 3
trans-3-esen- I -olo<DL
<DL
1-octanolo<DL
il<DL
2-feniletanolo1 8 1
2r3
255
530
452
301
r64
401
36t
alcol benzilico232
533
5 8 1
769
2TT
451
2'76
6-metil -5 -epten-2-olo19
12
3r
esteri
etil decanoatoetil pentanoato
etil octadecenoato
<DL
<DL
<DL
metil salicilato etil salicilato
monoetil succinato
148
235
95
2r0
151
114
r70
acidi acido isobutinico I 4
11
acido esanoico a a
105
T2
42
J J10
111
1 8 1
101
r23
147
53
acido ottanoico acido dodecanoico33
101
47
r63
r99
6 l
aldeidi5-metil-furfurale
<DL
<DL
<DL
<DL
5 - i dro s s imetil- 2 -furaldei de
benzaldeide
I4
13
t5
altro 6-metil-5 -epten-2-one <DL
acetovanillone
12
t4
1 8
1 8
75
T2
39
samma-decalattone 11t2
1 8
L2
13
4-metil-5-tiazoletanoloI 6
* come n-eptanolono in altre piante (ad esempio pomodoro), crescente con la maturazione del frutto [Gao e t a l . 2 0 0 8 1 :
- la presenza, in concentra-ztoni decisamente maggiori che in vini australiani di
di-versa tipologia [Cooke et al. 2009a1e a livelli di contribu-to olfattivo, del gamma-deca-lattone, la cui soglia in vino è attorno ai 40 pg[- con sentori da cocco, caramello, banana e reminiseeîze "da grasso"
lMosandl e Guenther 1989; Cooke et al. 2009b1;
- la presenza del3-metil-tio- 1 -propanolo (alias medel3-metil-tio- metio-nolo; note da patata-cavolo) a livelli di possibile limitata i n t e r f e r e î z a a î o m a t i c a i n
senso negativo nel vino n.4; - la presenza, già. trovata in cognac e whiskey finlandesi, del 4 -me ttl- 5 -tiazoletanolo (alias sulfurolo). Tale com-posto di degradazroîe della tiamina [Gúntert et al. 19931
L'ENOLOGO f NOVEMBRE 2013
t o 1 4 1 2 1 0 8 6 4 2 0 MG (e) rR (22) MA (31) @ ox A/B I ox C/D I ox pir/fur MT (46) PR (61) N G / L T B I L V S I L o @ G / N RR (7) rM (20) Sr (10)I L/aT H G/aT I N/aT
Jio. | - Profilo medio dei rqpporli trq (omposli terpeniti in formq
glícosilutq nei vini. fro poreftfesi lo numerbsitù tompionorit
ox A, B, C, D = ossidi di linalolo furanico trans,furanico cis, piranico trans, piranico cis; pir,fur,= s o m m a o s s i d i l i n a l o l o p i r a n i c i e f u r a n i c i , r i s p e t t i v a m e n t e ; L = l i n a l o l o ; G = g e r a n i o l o ; N = n e r o l o ; aT = alfa-terpineolo; 9ILt, SILc = 8-idrossi linaolo trans e cis, rispettivamente; MG = Moscato glqllo; TR = Traminer aromatico; MA = Malvasia aromatica di Candia; MT = Mueller-Thurgau; PR = Prosecco;RR -- Riesling renano; IM = Incrocio Manzoni 6.0.13; SI = Silvaner
Il profilo dei terpeni lega-ti di vini varietali. I profili medi dei terpeni legati dei vi-ni da Moscato giallo del pre-sente lavoro sono stati messi in confronto con quelli di al-tri vini monovarietali fra i quali erano presenti vini spe-rimentali e/o commerciali di d i v e r s a o r i g i n e g e o g r a f i c a norditaliana, annata ed età, comunque inferiore ai 6 anni di conservazione in corrette condizioni di temperatura e assenza di luce.
A titolo esemplificativo si può osservare (Fig. 1) come Traminer e Malvasia abbiano valori del rapporto medio ge-r a n i o l o / a l f a - t e ge-r p i n e o l o ( G / a T ) s i m i l i , f f i & d i v e r s i quelli di geranioloilinalolo (G/L) e, particolarmente, de-gli ossidi di linalolo furanici translcis (oxA/B) e di quelli p i r a n i c i t r a n s l c i s ( o x C / D ) . Tra Mueller-Thurgau e vini fermi base Prosecco sono i rapporti GIL eLlaT ad essere piuttosto differenti. Il Mosca-to giallo mostra i valori più alti del rapporto oxC/D ri-spetto a tutte le altre varietà e, rispetto a Traminer e Mal-v a s i a , Mal-v a l o r i p i ù b a s s i d e i rapporti che coinvolgono il g e r a n i o l o a l n u m e r a t o r e . I profili qui riportati integrano
e confermano quanto da noi già pubblicato; nel caso del M o s c a t o g i a l l o , p e r a l t r o , qualche leggera discrepanza r i s p e t t o a d a t i p r e c e d e n t i [Versini et al. 19991si è os-servata nella vanazione del rapporto ftala somma degli ossidi di linalolo furanici ri-spetto a quella dei piranici, mentre si mantengono i rap-porti tra trans e cis sia per gli ossidi furanici che per i pira-nici e per l'8-idrossi-linalolo, rapporti sulla base anche dei quali si era sostanziata la cor-rispondenza con il Moscatel miel uruguaiano.
Oltre ai rapporti in Fig. 1, di utilità discriminatoria po-trebbe essere anche il rappor-to delle forme legate Ho-dio-1o l/Ho-diolo II. Tale rappor-to, non disponibile per tutte le varietà riportate nella figu-ra, è risultato essere media-mente molto basso per Mo-scato giallo (0.7) e Malvasia di Candia aromatica (1.2),rn-termedio per Silvaner (7.5), Riesling renano (8.5) e Tra-m i n e r a r o Tra-m a t i c o ( 1 0 . 4 ) , e particolarmente elevato per Mueller-Thurgau (22.4).
Condusioni
Se, come hanno riassunto r e c e n t e m e n t e C o s t a c u r t a l20I3l e Di Stefano [2013] e testimoni a la rtcca letteratura da loro riportata, le indagini sulla carutterizzazione a vari l i v e l l i d e l l e u v e M o s c a t o giallo sono state numerose e molto approfondite, pur non arrivando a farc piena luce sulle origini e le differenzia-ziom compositive all' interno della nutrita e articolata fam i g l i a d e i " M o s c a t i " , l e i n -dagini che invece hanno avu-to come oggetavu-to i vini sono state sicuramente molte me-n o . L o s t u d i o s u i v i me-n i d e l T r e n t i n o e d e l V e n e t o q u i presentato ha quindi contri-buito a definire maggiormen-t e i l q u a d r o a r o m a maggiormen-t i c o d e l Moscato giallo, quadro che, se rimane ancora non del tut-to compiutut-to a fini di discri-minazione dell'origine varie-tale, ha comunque messo in luce anche la correttezza der processi di vinificazione ap-plicati dagli enologi.
I è utilizzato - in
concentrazio-ni però dell'ordine di varie p p m , o s s i a b e n m a g g i o r i d i quelle qui osservate - come aromafizzante e insaporente (note da carne arrostita e frut-ta secca) in vari prodotti ali-mentari e bevande non alcoli-che IAAVY 2002; Burdock
200s1.
ll profilo
degli
qromi
glicosilqti
La quantità e il tipo di ter-peni sono giustamente ritenu-ti. non solo nelle uve ma an-che nei vini, un fattore mar-catamente varietale. Nel vino ciò è probabilmente più vero quando si faccia riferimento alle forme legate a glicosidi. Queste ultirne, infatti, sono generalmente meno interferi-te dai processi di fermenta-zione e vinificafermenta-zione,e quind i p i ù s t a b i l i n e l t e m p o r i -spetto alle forme libere. Inol-tre, più della quantificazione delle forme glicosilate in sé -che può essere condizionata dai diversi approcci di quan-tificazione analitica - sono i rapporti tra le molecole ad essere ritenuti marcatamente varietali [Versini et al. 1997, 2000; Di Stefano 20131.
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