• Non ci sono risultati.

[Recensione di] F. Reinoso-Barbero, Modus allegandi textus qui in Pandectis continentur. Elenchus omnium capitum et paragraphorum, Dykinson, Madrid 2013, 633 pp.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "[Recensione di] F. Reinoso-Barbero, Modus allegandi textus qui in Pandectis continentur. Elenchus omnium capitum et paragraphorum, Dykinson, Madrid 2013, 633 pp."

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

F. Reinoso-Barbero, Modus allegandi textus qui in Pandectis continentur. Elenchus omnium capitum et paragraphorum, Dykinson,

Madrid 2013, 633 pp.

Quanti di noi non hanno almeno una volta incontrato reali difficoltà di fronte ad una citazione di un passo giustinianeo? Ecco un

nuovo strumento pensato per aiutare l’esegeta a districarsi nel compito, spesso arduo, di identificare le allegazioni del Digesto.

Com’è noto, i giuristi medievali procedevano richiamando la prima o le prime parole del titolo, della legge o del paragrafo; i

giuri-sti culti, nel caso del Digesto, potevano aggiungere la menzione del giurista e dell’opera da cui proveniva il frammento. Gli studi della

scuola culta contribuirono al consolidamento della successione dei passi e quindi all’affidabilità della numerazione, la cui affermazione

fu ampliata dalla diffusione delle edizioni a stampa. Tuttavia solo in epoca ‘recente’, con le edizioni critiche moderne, si è attestato in

modo quasi esclusivo il criterio numerico. Il sistema basato sugli incipit – pur se apparentemente irrazionale – aveva resistito così

tan-to perché consentiva una memorizzazione indubbiamente più facile e una individuazione del contenutan-to immediata. Quantan-to alla

nu-merazione, gli slittamenti provocati dai progressi della critica testuale nell’edizione ‘mommseniana’ vengono identificati segnalando

anche, tra parentesi, la posizione numerica precedente.

L’ampia premessa (pp. 7-41) dà conto dei diversi modelli di citazione del Digesto, del loro sviluppo, delle variazioni nel corso dei

secoli, con esempi e bibliografia. Si vagliano le soluzioni nel caso di incipit con una o più parole uguali, le abbreviazioni adottate e in

special modo la brachigrafia per indicare il Digesto stesso, le forme dei rinvii interni.

L’elenco dei titoli e dei paragrafi del Digesto è diviso in due grandi sezioni: la pars latina e quella greca. Le voci, indicizzate

secon-do le parole dell’incipit, sono così strutturate: prima si indica con un’abbreviazione se si tratta dell’incipit di un titolo o di un

paragra-fo o di un principio e se è presente solo nella littera florentina o nella vulgata; indi è riportato l’incipit, distinguendo graficamente,

lad-dove necessario, fra la prima o le prime due o tre parole e la parola o le due o tre parole successive, quando queste, pur non essendo

strettamente indispensabili, sono usate dai giuristi per conferire completezza o maggiore chiarezza all’allegazione; segue il moderno

(2)

F.REINOSO-BARBERO,Modus allegandi [P. Maffei] 2

riferimento numerico corrispondente, poi l’opera romana classica dalla quale proviene il frammento, e infine la citazione per esteso

del titolo, della legge e dell’eventuale paragrafo del Digesto; a completamento viene indicato a quale insieme – come per esempio alla

pars papiniana – appartiene il passo. Le note a piè di pagina indicano sinteticamente eventuali varianti relative alla citazione numerica

o all’incipit. Una serie di accorgimenti tipografici rende rapidamente distinguibili le parti in cui è articolata ogni voce.

Strumenti per riconoscere e ritrovare i passi giustinianei (e non solo), quali repertori, elenchi e classificazioni di vario genere e

qua-lità sono sempre stati approntati: dai versetti mnemonici che spesso si leggono nei margini dei manoscritti agli indici delle stampe

cinquecentesche fino agli ormai da tempo esauriti Indices corporis iuris civilis di Ugo Nicolini e Franca Sinatti D’Amico. L’Elenchus qui

segnalato si distingue perché, restringendosi al Digesto, con il complesso di notizie offerte sinteticamente per ogni incipit, accontenta

tutti gli storici del diritto, siano essi romanisti, medievisti o modernisti.

Quest’opera non è inconsueta negli scopi, ma è innovativa nel modo: dunque è un’opera nuova e utile.

Riferimenti

Documenti correlati

Confrontare le approssimazioni della radice positiva di f nell’intervallo I = [25133, 570502], usando il metodo di bisezione, di Newton-Raphson e delle secanti, con i risultati

Scrivere una funzione Matlab CNES iterativi che abbia le stesse variabili di input della funzione CS iterativi ma che restituisca in output una variabile logica cnes che vale 1 se

Scrivere una funzione matlab che riceva in input il vettore dei nodi x e il vettore delle misure y e restituisca come output il vettore a dei coefficienti del polinomio che

Inserisci i pronomi presenti nelle frasi in tabella e poi colora il rettangolo corrispondente 1 La seconda sono io!. 2 Questo è troppo, me

In pratica esse sono delle tautologie che rappresentano le forme di ragionamento deduttive più impiegate in matematica.. Questo modo di dimostrare un teorema si dice

Nel soffiaggio centrale il meccanismo che permette il recupero di pressione ` e la for- mazione di nuovi punti di ristagno da parte del flusso richiamato sulla base dalle zone

[r]

1 Samuele Giombi, dottore di ricerca in storia religiosa e in studi storici, studioso dotato di grande acume nella lettura delle fonti, è autore di lavori significativi nel