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Le donne occidentali nei diari dei viaggiatori cinesi dell'Ottocento

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(1)

Miriam

Castorina

:

\

Le donne

occidentali

nei

diari

dei

viaggiatori

cinesi

(2)

l4cina

(3)

Ua--"

t!)2tt)tt N ttv |tli'i.»ti ll0 n( l'ù@t !tutu(lailù l1l, ll, t

1'nr41t. $tIù' / (:ùr"lin sthn Pùldon? / P?gorn:, llnnr

Dntui di truluiaru, ipblu i.rt? ? data ento ti*n\ itkttttii!tu\i hup : / /u M. nu ,gtizinairo nnw -it

M,Ntrrùtr Pr* 1rrN,,:

', xn rrì cu'ruM'r Diuiuru cq(or!: P(i B(niLibDi

,{lro rrmndo drl P§id.trtr d.lL &flhl,riQ

Miriam

Castorina

Le donne

occidentali

nei

diari

dei

viaggiatori

cinesi

dell'Ottocento

4

(4)

In

mnoria

di Anntt Teresa Setraceni

e

Mirian

Massabò

"Se hai vissuto in giro (...) hai perduto quel senso dell'assolutezza e della santità delle

abitudini dei tuoi comparrioti, che una volra ri

rendeva lelice in nezzo a loro. IIai visto che

ncl mondo esistono mol.issime

po,

oe e che ciascuna di esse è piena di persone eccellenti

per le quali le peculiarità locaÌi sono la sola cosa che non è pirì o rneno barbara".

Heoty lames, The Art ofTraxel

lntroduzione

Chiunque si sia trovato lontano da casa, anchc solo per

poco tcmpo, ha sperimentato come

il

prino

istinto del

viaggiàtore sia quello

di

paragonarc ogni posto estraneo

aì proprio lu,,go dì appanenonza. agli od,,ri.

ri

-uoni è ai

sapori che conosce.

Piìi

la mèta del nostro viaggio ò

di-stante, piìr luoghi c persone ci appaiono alicni

c

incom-prensibili. Se siamo aperti alla diversità

il

resoconto del

nostro viaggio è mirabolante c fatato, ma basta qualche

piccolo incidente o un malesscre a fare anche di un

para-diso tropicale un infcrno.

Fin da tempi remoti. l'uorrro si è spinto al di ìà dei

con-fini

conosciuti, spostandosi in terrc lontane e andando

in-rontro

r

popolazinrri

",

uìtur" aìtr".

"h.

hrnno

lrugre*i-vamente arricchito

i

miti

c le leggende

di

chi, rimasto a

casa, rìelaborava

i

racconti e le visioni altrui. Aì mito.

ov-viamente. si accompagna a volte ;l pregiudizio e Ia paura

nei riguardi

di

quello spazio sconosciuto così dilTieile da

capire e, quindi. da controllare.

Tra Ie tante prospettivc chc si poteva o adottare pcr

(5)

in-r,.ù.ssi",l,

s,'llì.n'ìrrmi

sulla percezn,ne dci viaggiato.i

ri

sl!11,'

r

l'nr.ultur.ì

dirersa da quella di appartenenzn

at

truvrrso L, dcscrizioni e le considcrazioni sulle donne.

{.)utsto pcr privilegiare. in un ccrto scnso. lc storie

indivi-du.ìli rispetto alla Storia, perché è proprn,

in

aìcunc

ri,

llcssbni

sulla vìta d'ogni giorno e sulla condizionc

Icm-ninile

che è possibilc rintrau:iun: una curiosità più gir

nuìna da partc dcl narralore.

È da tàli.onsidcrazn)ni che nasce l'idca di questo pn:

colo volurnc dcdic.ìto alla donna occidcntaìe vista attra,

vcrso

gli

or:rlhi dt:i viaggiatori cinosi del passato,

unità-montc àl l;ìsc;no esercitato

drllc

pagine dei loro diari in

,ui r,nrJn,,,li

J,.,ri\.r,i. di,rt,ir,,l'i

si.rmo.

i.,.n,.

trovarsi di {rontc ad uno specttrio r: guardarsi pcr la

pri-ma volta con occhi diversi dato che

gli "àltri.

interrogari

sulla loro di{fcrenza. ,,i stanno ora chicdendo r:he cosa co,

sriruisce la nostru idenlità" (l)emaria 200i3, I{){)).

Aneora oggi, nr:ìì'epoea dclìa globalizz.rznxre e di

nrtcr-ncl.

là riiviltà cinesc

ci

appare

lonta

a e aliena, e I'orse qùesto ìr dovuto al tutto che un proficuo iucontro (e

smn-tro) tra noi c loro sia awcnuto ;n tempi relativamcnte

rif

rtnti.

ossia ncl XIX

*rb.

Nelh paginc scguenti

erù+

rò di passrrc in rassr:g,ra ìe primc tasi di qrrest{) incontro"

utiìizzando lbnti cinosi nel tcntàtivo di

I;mire

un'incdita

Iotografia rìrtla donna e dclìa condizione

Ienminilc in

Occid{rnt. alltl l;nc dcll'Ouoccnto.

t'er rrna sorta di coincidenza storica. iviaggiatori cin+

.i

.i

rrur, runno

r

-

oprirc I O,, iJ,

nr.

in un , tn"

I

i,, , ui

ì,.,1,,nne rnrrororrnu

i

prirrì pa..i rnr.o

li

nrrnei1,azi,,rr.

politica

c

scssuale, una cmancipazione cominciuta neÌ

XVII socolo e ctre ha contribuito in maniera dr:rerminan,

tn

r

drrp ll,rrra allu -o, iorr in , ui r ir ìrrrr,, ugr.i.

Ncl primo capitolo ho cercato di mettcrc insicmc

alcu-nc rillcssioni sul concetto di viaggio c su qucllo chc dcì

viaggio possiamo studiare (cioè i resoconti di

prina

nuno

dei viaggiabri).

«m

altre sul ruolo storìco

d(lla

donna.

sia nella società r:he nel viaggio stesso.

Il

sccondo capitolo ò dedicato alle conoscenzc

gcogra{i-chc dci cincsi c alla storia dei contatti tra Oricnte e

Occi-dente. con una breve analisi delle condizioai storichc e

social; che r:ostrinsero la C;na deì XIX secolo ad aprirsi al

rnondo esterno e di tutte le iniziat;ve intraprese daÌla cor'

tc impcrialc di allora chc cercò in pochi .rnni di

rccupcra-r,

trrnpo pnrduto l'ondrrrdo. Lroì.

tli

lingu,, c orgrniz.

zando riaggi

ir

Europa e negli Stati

tlniti

nd

tentativo di

studìare e capirr: il "nemico" <rhe si trovava di lronte. Par

ticolare àttenzionc è data ad una di queste istituzioni, la

'làngnenguau.

h

prinrr

.

uoh in

r

ui

.i

lorrin, irrono r

insegnare le lingue europee, e a uno dr:i suoi studenti,

Zhang Deyi.

ll

terzo capìtolo si apre con una breve panoramica del

l'immaginc dclla donna cincsc pcrvcnutaci attravcrso i

primi

resoconti dci viag_giatori it,ìliani c qunìdi

lìrientù

nÌento degli studi relativi alla condizione l'emminile nol

Celeste ImJrero. Sr:gue

illine

la parte «rnlrale

di

queslo

volumr, cioò queìla dednrta aììa descrizion.r della donna

occidcntalc ad opcra dci primi viaggiatori cincsi.

racco-glic ampi

brrni

trali

dàgli scritti dci prirni viaggiatori

ci-nesi, organizzati e rrggruppati secondo àlcuni argonÌenti

di

rift,rirrrtrto:

abbigliamento e .ìspdlo i,steriorci edu(!

zionc lemminih, ìibertà individualc e partecipazione alla

-o,

i.ld,

murrirnunio. muruì. ,.

."..o

, , inlin, . u-i

"

, o"rrr-mi.

hrnto

di partcnza sono i diari di vi.rggio di Zhang Dc-1i.

.ir

1-r

drt"

eronologin,

(prrt*

ipn rììe prirrre

rni..i,"

(6)

rc chc lo rende più sensihile alle questioni Ìegatc al

rap-porto trà

i

sessi. A

lui

ho a volte accostato altri autori

ci-nesi per cercare di {ornire una visionc piìr ampia e diver

siticata dei temi af{rontati.

Qucsta piccola antoìogia non pretende

di

fornire una

visione univoca e esaustiva della questionc

lèmmi

ile oc

, i,lerrtaìe s., ondo la

pro.pnttirrdi

un liaggiarur.,inese:

del resto non è stata concepita per questo scopo ma con

la voglia

di

confrontarsi con una cultura altra non

utiliz-zando la solita. e a volte autonatica, ottica dclla presunta

superiorità di una cìviìta sulÌe altrc. La frammentarietà e

la varìetà di questo lavorc sono dovute in gran parte alla

natura dei testi prcsi

in

csame, che sono nr genere sem,

plici raccoìtc di annotazioni sparse.

Se da una parte le eventuali curiosità non saranno

completamerìte soddisfatte, dall'altra

il

testo otlre un ca

leidos<,opio dì immagini non uniforme da cui il lettore

po-trà attingere liberamcnte per trarre

ir

tutta autonomia lc

propric conclusioni.

(hpitolo

primo

Yiaggiare

^ttualmente,

è molto tacilc imbattersi in testi e pubblica

zioni ctre parlano di viaggi: guide, nÌanuali, materiate

tu-ristico

di

vario generc, testi dedicati al

viaggio-peÌlcgri-nrggio. od inlino

ìr

lorr.rarurr

di

\iàsgio

\crà

"

proprir.

che spazia dai resoconti di viaggi reali a quelli fantastici,

senza e«:luderc la lantascicnza, ;n

cui

il

viaggio è l,el+

mento fondante ddla narrazione. Quesra abbondanza

cor-ri.1,,ndr

criJerrr.monr" a,l

unr

.errrpre mJegi^rp

J

.n-zione nci confronti

di

tutto ciò chc si trova

"al

di là det

nostro giardino". I'ra

Ì:

scicnze u,nanc, I'antropologia è

quelh,lr"

dr..nìt,n.,;.,.on,rnrrJrI.rrl

vi.rggio.,un-i-doràt(, (rme un'(.spericnza.entralc neìlo stabitire ùn

rap-porto tra cuhure diversc.

Reccntemente anche la sociologia ha cominciato a

traua-re l'argonrnto

in

maniera piir spttìftua, benché

il

viaggìo

in quarto talc, data la "rilevanza e l'onniprescnzà clx) ha

.ìssunto negli ultimì anni neìl'espcrienza contcmporaneà. nteriterebbe lòrse

un'cnc

opedia, (Gasparini 2000,

X).

I n'rnrli.i

Jerrrglirrr,l,.l .on.c'r,'

rii rirggir. r.rpprc.orr

(7)

del tema. Nel viaggio, innanzitutto, trova

Fsto

la

dimen-sione spaziale, una successìone di ìuoghi e di territori

di-rersi cui l'uomo attribuisce un

signilntto

e che possono

essere piìr

o

mcno addornesticati

o

;ncontaminati.

Vi

ò

poi ìa dimcnsionc tcmporule, nì qùanto uno spostàmento

richicde gcncralmente una certa qùantità di tempo e,

an-che sc nclla nostra epoca le distunze

si

sono accorciatc

grazic atla maggiore velocità degli spostantenti o ai livclli

raggiunti dalla tccnoìogia, al dnninuire della distanza

spa-zialc o temporale non corrisponde ancora, c forse

potrcm-mo àggiungere fortunatatxrìte, unà di'ùinuzionc dclla

d;

Vi è infine

un\,ltina

dnnenstunc chc potremmo dc{ini

rc interiore.

Il

viaggiare,

inlalti,

mettc incvitabilm.Ìnte in

cvidenza una scrie di significati simbolici c di connessio

ni rnetaforiche, <rxnc ha sottolineato

lìric.l.

Lecd:

Si e artinru

rll,.p,

ri,

nzlI

lìa rrrol'iìitr urnrru p, r

,-pri-mere il signilituto rI:ìla nbrre (coinc "trapasso"). la slrullu-ra dclla v;tu (comr:

ur

'i!mD,ino'" o un petlcgrioussio),

p.r

st.uttu.Ùc

i

mula,ncnli dellu sitrruziorc 6o.iah cd .sìs1,Ì

zirl,

in

ririJi nilrJliù',, triti,li

1,r*r;gi,'),

p,r-irr"1"rirr

dicarc

il

moviùe.l{r.rrtrr!.rso ùùa partc di

t

sto (un 'pus'

ni')"

(1,..d t992. 13 l4).

È iÌìteresÉantc notarc quanto questo sia

univers.ìlmen-te vero: in socictà c in (ontestì storici anrlìc molto

diver-si tra loro,

il

viaggio è stato ulilìzzdto por allùdcrc allc

la-si Ibndamcntali dcll'esistenza e al sutso dttl'espr:ricnza

rrnrrrr:r.

Lu.po.tamonl"

Iisi,u,

.trt,'

*l i

.p,*o

r*u-ciato al trascorrere deìlà vita dell'uonìo: dalla nascita

li-no al momcnto chiarc rappresentato dalla

linc

dclla vita

e dal passaggio o tmnsito verso ciò che sta

"al

di

là".

Il

l,lgamc tra viaggio reah e viaggio metal'orico è pcraltro

lo

I

riscontrabile

aegli usi tingu;stici: basti

pensare

àl

l'cspressìone italiana "sc n'è andato", aìl'inglcse ro poss

abay o to pass o..)t o aÌ cinesr: gu s/ri, rrapassare, dove

il

primo terminc indica l'auo

di

"andare lontano,, e

se-oondo rn:opre semànticamcnt. sia

il

con,:etto

di

spazio

che quello di ternpo.

La

letleratura

di viaggio:

i diari

Date queste premessc è naturale chiedersi dove

rintrac-ciare deÌÌc I'onti primarie incentrate suila rilerazione

det-lù dillerenn.

A

Westo proposiro, la lc(cratura di viaggio.

soprattutto

i

reso(onti

di

càratterc personalc, costituiscc

uno dei rnatcriali

di

studio piì, inrercssà

ri.

Com,è srato

rilcvaro.la redazione di un diar;o nrtirno (sia csso di

viag-gio

o

meno) ò

alIine

al genere dell'autoÌriografia r:, in

quaDto tal.. ò una lòrma leucr.ìria meno rrediata che

fer,

mettc nll'aulorc di nÌettere J'a(riento sullà sua vira indivi

dualc" (l,ejiÌune 1986.

l2).

Il

genere dcl diur;o. inottre,

ben si àdatta allà lctteratura

di

viaggio

in

quanto la len

sn,ne vcrso l'altrove ha d,,terminato du scnìprc l'incontr.,

r:on l'altro, incontro che l'uomo ha spcsso sentiro

il

biso-gno di raccontarc pcr capire se stosso r: per capirc J'altro,

dando vita a làm<ise opcre krteraric. sia chc il virggio fos

sc roal: sia che losse puramcnre immaginaro.

.ln

genenh

il

viaggio !.ì (onsid.nro conrc una tòn1e

pr;

ùìàriu del nùorc nella -(tor;.r, pcrchi gcnrra cosc ,rsori(he

(luori posro). ràrirà. è il.àDale dcln compurs! dcgt;

i,s{ra-nci in varn: Iounc e

nÌl,ianzi,,

gÙri:ra una sp(cic di sog,

".ri\;L'

{oxg,.r,;\irJr..n,t,ri r,uu\J,.

!,,J

rru",; r,11,,rrr,. leganìi social; rrà popoìi. (...) h! Iu

urrtl.ri(n.a

(...).1;

ossc-r

ùn nrczzo d; lrrsL.ùrazioni

d.lk

idenritù so.;aìi, (t,,r:d r992. l5).

(8)

ln

tutte le civiltà. a partire da qucììe piìr antiche, molte

tra le opere letterar;e

piir

importanti hanno come terna

prol,riu qu.ìlo

d"l

, iaggio. Cli cscmpi

dr

lare .ono

innu-merevoli. Si pensi ai

dipinti

nelle pirarnidi egizie, che il,

lustrano la morte come un viaggio verso l'al di là; ai

pri-mi

Ìibri

della Bibbia, dove viene raccontato

il

viaggio di

Abramo e quindi quello di Mosò e deÌl'esodo verso la Ter

ra Promessa; all'rpoped

di

Cilganesh; all'Odissea,ll

rac-conto

di

viaggio,

o

meglio

di

ritorno, per eccellcnza; al

Milione di Marco Polo, la cui influenza ha una portata

in-calcolabile dal rnomento che spinsc Colombo ad

altronta-re

il

suo viaggio verso le Indic; al celebre romanzo

fanta-stico cinese Xi:roz

ji

(fiagio

in Occùlente. 1tùblicato in

italiano col

titolo

Lo s.immiouo) e

si

potrebbe andarc

avanti ancora a lungo. Basterebbe anche solo citare la

Di

tina

Comnetlia, che esemplifica magistralmente

il

rap

porto

tra

viagg;o ed csistenza umana:

"Nel

nezzo del

cammin di nostra vita...,

ll

distacco e la separazione dalla propria cultura. dalla

proprià r€rra e dalle propric abitudini, dà luogo a quello

sPoerarn".nro che acuisce i nostri scnÉi, ci perfiìette di per,

cepire Ìa divcrsità,

di

osservarla e. eventuaÌmente"

di

Se, da una parte, questo è un;versalmcntc vero, dall'al

tra camhi.ìno le modalità deìla scdttura. Confrontando la

letteratura di viaggio occidcntalc con quella cinesc, la

dif-ferenza è immcdiatamente percepibiler, sopmttutto

quan-do si fa rilcrimento a viaggi rcalmente compiuti c, in

par-ri.olJr..

Jl gènèrc,lcl

diario,li

,i.rggio irr

pr..i

.trrni.ri.

cioè quello preso in esame in questa riccrcà'.

In

Occidente la lcttcratura di viaggio è r:rxrsiderata un

genere lettcrario a sé stante e spesso ,hvas;one, nel

qua-le ogni autore e ogni opera hanno un loro ambito

defini-to.

In

Cina, al contrario, questo tipo di letteratura non è

mai stata indipendente. I resoconti di viaggio, infaui, pro,

vengono soÌitamente da opcre anche molto diverse tra lG

ro: memoriaÌi all'irnperatore, memorie di pelegr;ni,

ope-re che riguardano

il

commercio con l'cstero, resoconti

ul'-ficiaÌi delle spedizioni militari ed infnre veri e propri dia

ri

di viaggio. Così. mentre nclla nostra cultura questo tipo

di scritti ha una struttura narrativa ben dcfinita e tutta

t+

sa a coinvolgere emotivamente

il

lettorc,

in

Cina si

pre-senta corne "un insicme spesso disordinato di citazioni e

rimandi, aneddoti di varia provcnienza e date, iì tuuo

ma

dulato

in

modo assai poco coinvolgente" (i'occardi 1992,

X)j olviamcnte con le dovute eccezioni.

Come si è detto nel paugralo precedente, nella civiltà

occidentale la componente metaforica è molto forte

an-che quando si tratta

di

viaggi realmente compiìrti. Un

esempio fra tanti può essere

il

làmoso IfolierÉ.Àe Reis€

(naggio in

ltalki

di

Coethe, viaggio conpiuto sia alla

ri

cerca di amene vedutc, sia aìla ricerca di un antico c

glo

Nella letteratura cinese esistono analogie

in

questo

senso. Anche per i letterati dell'Impero Celeste, in{atti,

ri

percorrere luoghi storicamente {amosi indrl:eva ad una

serie

di

riflessioni

sulla condizione degli

antichi

e su

quela presente, come accade, ad csernpio, nei due celebri

Chibi

fu

(Ode rletta Rocc;a

no$a)

di Su Shi (103?-l

l0l),

componimenti

in

prosa che descrivono

lc

escursioni dcl

poeta alla Roccia Rossa, una scogìiera a stràpjombo sul

{iume Yangzi dove, nel 208 d. C., aveva avuto luogo una

sangìrinosa battaglia. Qui il poeta si era recato diverse voì-te e la vista di quel paesaggio Ìo aveva portato a fare tristi

, onsidcrrzioni srrlla ranita dcllà \;1a umanJ.

(9)

Lo stile narrativo dei

diari

occidentali ò nr genere

av-vincente. regolato sulle emozioni dell'autore, di tacile let

tura. Al corìtrario, se proviamo a ìeggcrc un diario cinese,

spesso risulta noioso, senziì

u

a srrutrura narrativa preci-sa! una mera sequenza di date e fatti in cui le emozioni e

lc

impressioni personali trovano poco spazio. Non va ne,

anche sottovalutato

fatto che n'olte citazioni contrìbui

scono a r:o,nplicarnc l'immediata fruibiÌitÀ. Q'resto

acca-de proprio perché

il

diario. non essendo un gcnerc lette

rario indipendente, veniva spesso rlrrmissionato dall'aì

to. Ecco allora cÌre a scrivcrc non è I'n ar.venturiero o un

eroc romanti.io come in Occidente. ma un ufficiale ligio

al doverc che, con una sorittura ascidtta. si prepara a làre

rapporto del proprio viaggio ai superiori o all'lmpcràtorc

stesso. Scrivc JeanclÌe l\,lirsky:

'Iì

lilgrrrggiu d"llJ l,ir,

'drurJ ,

i,r'{

di \iJsAi.

.

-J.no

.

h, uni, o. E rrn iiJru ,l; tJ,ro:

rrnhru

riruggir,.

d,

qu,t-ir-i

crttozione e le avrcnturc o gli inr;denlì sono rarrati in ìnr ni.rn piurru.ro -.n,I1i,". opni \iJgEiu

\.ni\à

inr,Jpr""o,o

mc se fossi: uru nissione. ìna una rrissione

spe.ifit

c non nrislica. Co.t.ttar. un possibile allerlo polili(o lontanoi Iùr. un p,,Uegr;naggioi

av.r.

un colloquio con qualche.onqùi

slilorc. l,a paura e ilcouggio, ingredicDti primari della

le1-leraluru di vi,ggio. sono preseùtuti solo trasversahn..rc ur

,r \.r-o,l.r,

nni,,Jr, r,J/'oni a,n,',n,nr;

,rilli

il,p"o"-!c.,izn

del viaggi li,rc slcsso a tenoc insicmc la narràzic

n.. L

rrllr\ir.

ruru-rJnr.

t,r-r,,

li,rquJggro

prori,o,

J

u.

rro. ìr qudìir" irrtliri,lurl" d"l rirr:eirrur, i

m.rg..,qi,

i,'J,È dolo ai nostri.roi pii, t rilhnri" (Ilirsky 1965" Vl).

È anrhe l'attcggiamento nei eonlionri del rliverso, dcl

l'rlrro.

a

lar

l.r

dillcrenzlx.ll.

u.

.uhurc l,r.sÈ in

."J-me. t cn'csi, inlàtti. vàntando una tradizione rrrillenaria

al-lc spalle, hanno semprc.ì!ut,, una sorta di sùrs] d;

supe-riorità nei confronti di altre civiltà. come suggerisce

il

nc

nte stesso deÌ paesc: Zhongguo. owero Regno di Mezzo'.

I

popoli non cincsi erano da sempre ritenuti barbari e con

Éiderati tributàri al Figìio del Ciclo, rappresenta re di un

poterc strprcnìi) c centraÌizzato, e questa

co

{ìdenza nelÌa

prrpria

cultura, qucsto siììocentrismo, ha impcgnato

di-versi studiosi sin dall'epoca dtll'ìngresso dci gcsuiti in

C;-na ncl XVI secolo. Con tali presupposti, quindi. un vero

incontro con l'altro risultava estrcmamente dilficile.

Un'ultirna osservazionc. Sia per la diaristica di viaggio

occìdentale che pcr quella cinese non và sottovalutato

il

làtto chc, scbbcnc lo spaesamentoì l'alienazione dai prr>

pri

luoghi

di

apparte enza,

porti

ad analizzare le

di{Ie-rcnzc, questa analisì successiva non potrà rtre procedere

sullu base di un personalc metro di giudizio e del proprio

bagaglio cuÌturalc. Ncl raccontare le propric awcnture di

viaggio "sarà

quindi

opportuno tener ben presente che

una cultura tende serrpre a descrivcrc sc stessa

de{inen-do per eontrasto ìe culture chc (...) sj trova ad

auraversa-re,

(lÌr;lli

2000, 99).

Ciò non comporta nccessariamerÌte un'antitcsi assoluta

tra

lc

duc culture potuhé "col susseguirsi

di

terre scono

sciute il !iàggiabre impam à conoscere non soìo la

genc-ralità

ddl'aitro,

ma anche la propria, cioè quella chc ha

in

romrrne con Ì'altro nonostante la diversità

di

lingua,

rlultura. razza.

rcligione, abitudini

alimcntari,

(Leed

1992,96).

Per conclrrdere. vorrei illustrarc una particolare coinci,

denza srorica che vede l'ltalia protàgonista e mèta privilc,

giala sia per

i

viaggiatori occidentali che per

i

cinesi. A

partire daÌ XVI secolo,

inlitti,

si dil{usc

in

Nortl Europa

la consuetudine

di

inviare

i

giovani

di

buona lanigìia in

Itàlù

o Fràncil a rompimento della loro educazione.

(10)

sto tipo

di

viaggio è comunementc indicato col ternirre

Crrnd

lbur

di cui pero Viaggìo

in

lralia

di\"nn. uni.oÈ

ta di sinonimo.

Quasi nelìo stesso pcriodo alcuni missiolari di ritorno

drlla

Cina

.i

fè, èro a., unrpagnare da uno

o

piir grorani

cinesi. Qucsti uÌtimi svolgevano una serie di compiti:

.Segretarioi dom.st;co tutto ture; vocabolario vivente per

l'cvcnlùalilà che iÌ gesuita suo sùperiore si fossc trovato u

dover dar prova delle sue (onosccnzc d; cinesei testinonian

za !ivenle dell'opera di elangelizzazione slolta da qucsti

iI

cina! erc., (Berluc.ioli 1999, 348).

Nel l?32

il

saeerdote secolare Mattco Ripa (16B2-1745)

avcva fondato a Napoli un istituto per la lormazione di

sa-cerdoti cinesi, conosciuto come Collegio de' cinesia. Così,

tra

il

U24 e lBB7, arrivarono in tutto netla città parteno,

pca centosei studenti

i

quali, tuttavia, non lasciarono

aI

cuna testimonianza scritta dellà loro esperienza

in

Italia

né tanto meno traduzioni

in

cinese da una

lngua

occi,

dentale: "Nulla c'è insomma che dimostri

in

loro un

sin-cero interessc per la cultura del paese dove studiavano o

pcr

prc.enrare

agli .tranieri

quella del proprio pae.e.

(Bertuccioli. Masini 1996, 194).

A notare uno di questi studenti potrebhe esserc stato lo

stesso Coethe, autore

di

una poesia intitolata

/l

cinese o Àornas. l,'incontro, che forse non awenne mai. era in reaì-tà solo un pretesto delÌ'autorc teso a sottolinearc

ì'incornu-nicabilità tra gli europei e

i

cinesi, .nelÌa mnvinzione che

i

due mondi sono destinali a non incontrarsi mai" (iù;, Ì91).

Bisognerà aspettàre quasi un seeoÌo perché questo

in-,onlro

po.6a

rorlizzrr.i

pienamente

.

la*

iare un .egno

nei diari di viaggio dei cinesi che si trovarono per la

pri

ma volta a visitare l'Europa.

Le donneo

mediatrici

tra

diverse

culture

Nonostantc le diversità,

in

Cina comc

in

Europa

il

siste,

ma tradizionale dei valori si lòndava essenzialmente sulla

famiglia

c

sul patriarcato. La Storia, scienza centralc in

entrambe le culture, era prnrcipalmentc rcdàtta dagli

uo-mini per gìi uomini e lc donne raramente

vi

lacevano la

loro comparsa se non per esserc dipinte, nella

maggioran-za dei casì, come

portatrici

di

catastro{i incnarrabili e

eau". ulrime del tli.sohimcnro

di

inreri irnp"ri. È qu".ro

il

caso,

pcr

citare

gli

esempi piìr famosi,

di

Wu Zetian

\62+705) e Ci

Xi

(l83s-1908). La prima ò stata I'unica

donna ad assurgere al

titolo di

lmperatore, scalzando,

seppure per

un

breve periodo,

i

sovrani della dinastia

Iang (6lB-907) e fondandone una

propria,

la dinastia

Zhou (690-705). Crnicata aspramente per secoli

dall'orto-dossia confuciana, la figura di Wu Zetian ha corninciato ad cssere rivalutata solo a partire dagli anni Cinquanta del XIX sccolo e di recente un grande scrittore come Su

Tong le ha dedicato un romanzo ehe tratta della

s

a asc*

sa da concubina

di

basso rango a imperatrice regnanted.

Sorte simiÌe ò toccata anche a Ci Xi, Ì'imperatrice vedova

che governò di fatto la Cina in uno dei momcnti pirì

con-trovcrsi e

diI{icili

della sua storià esercitando la reggcnza

piìr o meno inintcrrcttamente dal 186l fino alta sua mor

tc. Sebbene alcuni studiosi riconoscano la validità di àlcu-ne sue sccÌtc poliliche, neìla {antasia popolare Ci Xi

rima-ne la despota assctata di potere che portò aÌ dislar:nnento

l'uÌtima dinastia. la dinastia Qing (1644.191Ì).'

['li

è sembrato

di

particolare intcrcsse ulilizzare ìe

de-scrizioni delle donnc occidentali per scandagliare la per

cczionc dei cinesi nei conlronri della cultura europca

dcl-l'Otto(ento. Senza cntmrc in complicatc questioni legate

(11)

al

gu

lpt.

àgli ethtù:

st

d;er, o àll'allrisnlo o,'n,

hlino,la

r'ìa scella ìr nuta da,iortsiderazn,rri nrolto *:rrpìici.

In

primo ìuogo

l,

donn" h.rrrrr,,,lu

-

rrrt'n

ri,,-ritu

un

ruolo fondarncntalc nelle cosiddcttr: "prrx,r:durc

di

incor'

lnrr,ììe,,ro" (ì.erd lao2.

140) ,

ìr,

lrrlr,,

tx

rmi*so

Ji

gruppi Lirnàoi di n(lietlare gli csrranei r:

di

Iòrrnare

"lega-rni duraturi con iì territorio c con altrì grLrppi". Conrc ha

prccisato lo stesso Lced, "da

tflìpo

gli rnlropologi cono

scono c s1udi.ìno

il

modo

in

cui, in tu1lc lc socictà tradi'

zionali.

i

rapporti tra gli uomini sono modiati da donnc c

daìlo scan,bio dì donnc" (i6irleat).

La donna

i:

lrudizi,,oalrrcntr:

e*lusr

dal vìaggn,, ap"

prrrnaggio

o-

lrr"ir,, d"ìì uom,,

tp"r.ibiìm.ntc

giur.rn, ,

I'orre) mr allo stcÈso tcmpo ò associata all'immobilità, alla

sÌ.,nzixlità, àllÀ casa e àd essà spctt.r qìrindi

il

rionÌpi1o di

u,rIgì;r:re

o rssorhire

lo

strxniero. apparentànrÌolo aUa

fropr;r

r,

rrJ,

.rììr 1,r"1,riu 1,atrir. t, rrrrini rr,,r'

r

,.r-,

ii:mnrinili nclla nostra lingua. Questo particolarc (ompito

hà portato a un.ì sorta

di

prostituzionc più o mcno

lcga-lizzata di cui non si tratlcrà uhcriorm(xÌtc in questc pagi'

ne nra clrr: i: rornunr: a rnoltc (ullùre ;n

(ri

lirspitàlità

vie-nc esprcssa attràverso lo scambìo di doni. di tranchetti c.

pcr l'appunto. attmvcrso l'ollcrta delìc proprie doDne.

ri'rnn.i

rrri

modn,li

lnrr.trtrr,

piu

JrJnri.

i

primi

prorìuttorì cinr:si di Lrlloratrrru di viaggio in Oc,:id,,nte

l'u-rono esscnzialmenre lunzionari inviati dalla «rrre irrpe

rialc-. Quest'ultima,

infatti,

era interessata

meglio la eiviltù chc si stava taccndo strada

in

llstrcmo

Oriente al ritmo incalzante dci colpi di cannone.

I

reso-conti «:aturìti dalle pelne di queslì

li

zionari. p,,rlanto.

mirano essenzialnxrrtr: a descrin:r: le

niroòiiio d,lla trrr

nologia occidcntalc con un ocr:hio particoÌare anche alle

l8

istituzioni politichc, sociali ed econorrriche chc,

cirntuàl-mcnte, potcvano costituire un

pu.to

di partenza per r;dì

scutcrc o rircdere il govcrno traballantc dei Qing.

In

qucsto nrodo. ìc lunghc. a volrc anch,,

lin

troppo

dettàgliate. descrizioni scicntilìche Iasciano spcsso poco

spazio a considerazioni personali sc non quando si parla

rli

donnc o dclla rondizn»,c lemminilc. Certnrlrr,.tc an,

chc qucst'ulti'no è un roma caro ài

rilormrlori

cìtresi det

XIX ser:olo

ù

viaggio in lìuropa o ncgli Stati Uniri ma. àd ,'J.:,,i ,,,,,,1u.

,. in

qrrsri .przi.

irr ,1rr,..ri l,n

ri

rrrorn"rrri.

rhc ò possibilc rintracciaro una naggiorc sponràneità nd

l'uutore

il

qualc. dcscrivtÌrio ìe donne r: la vira delL, don

nr:" si

ritira in

una dirnensionc

piìi

intima e uwicina

il

rr,, ,g'r,nl,'

ullJ ,t'ror;diJnitJ

d.llJ

,,'lr,,ra

pre.r

in

c-r-\,

i

rli.rri

dei

!irgg'Jrori

,

i,,,.i

rJ,i

d.-

rilioni

-,,,,,

1,

-,o

il

punto

di

rurr,

',/r

p.r

delle

rillo.-ion;

1,iu pru.

londc sul sisterna rlci valori etici c morali deìla società

eu-rrpta

r: am:rìcana dì

linc

Ottorenl.,, e non di rado costi

trr;scrrm l'ago dclla

hihncir

per trarre delle considerazio

rri sulgrado di civittà raggiunto dagJi occidcntrli. In, sres

*

dcscrizioni e consnÌerazioni sulla eondizione deìle don,

rrr.. inoltre.

dnrro

un ruolo (sctrhene di dill;cile

quantifi-r.azionr) neìl'aprire un dihatlilo anr:he ;n Cina sulla

que-stionr: tirnrninilc.

(12)

CapitoLo second,o

Quando la Cina

si

volse

a

Occidente

I)a dìversi anni" alcuni studiosi si sono dcdicati alla storia

,ìci

p

mi contàtti tra l'Occidente c la Cina al tine di

de-scrivere ed analizzare la portata degli scànbi di carattere

rommerciale e culturalc tra questi due opposti gcogralìci.

Por quanto ci è dato sapere, la conoscenza reciproca tra

queste due grandi zone d'influenza risale ai primi ser:.oli dopo Cristo quando, dalle remote terrc al d; là degli

Ura-li, cominciarono a giungerc le stoflè pregiate che

i

Sere.s

scambiavano con le merci dell'Impero Romano attmveIso la mediazione dei Pcrsiani. La storia dei contatti.

presun-ti

o

reali. tra Roma e la Cina ha stimolato

ininterroua-rrcntc la làntasia e l'interessc di studiosi. intellettuali e

fi-rrlnche romanzieri', che hanno àvanzato ipotesi o

inven-làto di sana pianta qucsto vagheggiato, quanto mancato.

Nei

primi

mille anni dell'era cristiana

gli

occidentali

giunti fino in Cina furono per la maggior parte mercanti

rnuliorientali e ùestoriani della Siria e le tracce del loro

t,rssaggio, quantunque non trovino spazio

in

resoconti

lrrsonali. sono tuttavia ancora tangibili nella cultura

ci

(13)

oese. l\,lolti dcgti strumenti n,us;(?li (iincsi,

inlatti,

Éono

di

, triara dcrivazionc pcrsiana

o

più

grrt,ritrmente

mc-dhriental,:.

sono inoltre le testimonianzii d;

influcnzc dcll'artr:

gmuromana

ncll'ar.hitcttura r:

in

aL

cuni morivi dccoutivi

giì

a partìr: dalìa dinastia tlan.

l'er

r:onosccrc l'opinione che

i

suddili del Celesle

lùÌ-pero uvcvrno dol mondo occidcntaìe ì: possitrih lare

rile-rimcnto ad oper: di c.ìftìt(ere

ulli.ialc

cilo personah. an

,h -.

po,oprim.rtl,lì urrir,,,l,

ig.-uiti. i, inr-irteruno

solo una vaga idca della geogra{ia dcl ntondo o contcpiva'

no l,r terrà comc un quadrato al (enlro

(ld

qùale trovav.r

posto la C;na. Qucst'uìtnna occupava una porzione di spa

zio csagcralamcntc grandc àl confronlo con gli stati vici

ni, considcràti tutti piìr o mdìo

tributrri.

nÌcntrc lc tcrrc

p;ìr renrote cr.ìDo spesso indicate (on n,,mi d; lànta-rir.

La primu o

fii,

anticr opcra gcografica è ìo

§h«aÀoi-jirya \Classico .lei nonri e

/cì

Inart), scritto in parte ncl pe

riodo dcgli Stati Combattr:nri (475-221 a.C.), in parrc sor

l{, le dinastic

llan

(202 a.C.220 d.U.) e Jin (265420).

Queslo 1,,sto ò in reàltà una sorta di geografìu nitologir:à.

dolc trovano poslo miti e leggende di vario genere. La sr:

conda è lo Sh ujing (r;ò,..,

lci

,o.Lmenri) chc contiene un

prinro cscurpio di opcra geograrh:

lo \u

gong

lll

tributo

,li

Ya). in

tri

sono descritte nove rr:gioni della Cnta ed i

loro prodolti. Là torzà irnportantc opera geografica

del-l'antichità, lo §lzuring (CLusito deltc

Aquel.

i.orrc

iiLr

il

nome, si occupa di tutto {lurrlo cho riglarda

il

controllo

La nraggbr parre dci lavori gcograficì pre IIan. così

rt-rne

qudli

ixtrÌr1lllsli tra lc dnìastic l{an e'lang, son(,

andn-ti

pcrduti. E da supporre. tuttavia, chc lo studio della gec

gralir

si basassc principalmrrrtr: sulle opcre

priÌì,ì

citatc,

insn:rne ai somrnari corìtcnuti nelle monogralie sulla gee

22 23

grafia amninistratira

(dikld)

inrritc

nolle storie dinasti

,l*:

ulln:iali e nelle sezioni suJle popolazbnì slranierì. Lc

notizie incìuse nelle nronogralie sui

fìurni

e suì canali

contcnutc

ncllo

Shiii \Memorie

di

urto

storitol

c

ncllo

llanshu

(l.ibrc

tleglì

llan).

inlinc.

costituivano un'àltrzì

importanlc lbnte di conosrùìza.

ì\,loìtr.mappe e opere geogralilrc sono soprawissute a

partire daÌla dinastia 'làng, sopmttutto grazie alÌa

compila-zionc dcìlc sazzctlc locall ldifanszhi o .furryzhi) chc

{onri-vàno dàti piir dettàgli:ìti sulla siluazionc delc pmvnì(r

rii-rx..i.'lìrrrr\

iJ. \

i.r,, il

1,,'Ò,

J'Jlr.lP

pr,.ttarrrrrt,. r, gi,,rr.r

le" non costituiscono una lontc di notizie sull'Occidente.

Nel l5Ì4

lc

prime navi portoghcsi approdarono

ncl-l'cslua

o dcl

t:iuuc

dclle l'crlc.

di

frontc a Canton. Ncl 1557 le autoritì cinesi r:oncessero loro di aprire degli

sta-bilinrenti contmeniuìi a Nlacao che

divrÌnc

pertanto la

base pcr la penetrazione europoa

in

Cina. Da qucl mo'

rncnto in poi gli arrivi dci missionari in t'lstrcmo Oricntc

si susscguirono

.'

ritmo

inc.ìlzantc. l'rescntandosi come

"rnundarini d'Orr:itlontd'.

i

gesuiti rius<,irono ad attirarr:

lc simpatn: di alcuni Iettcrati (he ìi aiutarono nella

stesu-r.r

tli

op,.r,. ìn

,'in,.... \rrrJ\.r.u

taìi opor'..

rirr-

iruno u

rlill'ondcrc inlormazioni nuovc c piìi prceise sulla

gcogra-lia dcl mondo.

lnlalti,

sel)benc

i

p.ursi deltr\sia

Otrrale.

rr',

ri,li,'rr.rì,., .Lrl,,ri,

rrt,rì, lu.s, ru at,t,.rstrIza

r'"ti"

i

ti

nesi avcvaro soì,,

un'nl:a

molto vaga

drll'Ììrropa c

ron

conosccvano nuÌla dcÌla sua civiÌtà. Iìrano inoìtrc

complr-txùrcntc ignari dclla si-opcrta dcllc Arìrcrichc o dcllc costc

rrrnlenrali dellAlìica.

Vrrr",,

llin,i

rl::2-l6l(»,,'n,t'i1,,

lr

l,ri"ìJ,rrra

g.,,

grafica gcnr:rale e compltda,

tl

Kunyu

u.ango

quanru

It'lapparnontlo, 1602). rivclando

in

tal

nodo

ai

cnrcsi

(14)

24.

mondo. Delle

ve

litré

opere scritto

in

(iines(i da Ciulio

Areni (1582-1649), tt Zhifong utaiji

({;ogrufia

ttei poesi

strunieri alLu Cina)

dcl

1623 può r:ssr.rr: considcrata un

completamcnto tlel Mappanorulo dal ùronnnto

rhe

,le-scdvc "l'aspetto

fisi,r,

le principaÌi ciuà,

i

prodolti p;ù

ti

picl

(...) le istitrrznrni sociali, amministrative,

lilantropi-che e culturali del continentc curopeo' (lìerhrccioli, Masi,

ni

1996. 128). Pochi anni dopo la pubblicazionc, al testo

di

Aleni

si

rilcce ampiame te ant.he

il

bclga Ì'erdinand

lerbicst

(1623-1688) con iì suo

(unyu

tLsÀzo (,Spiego:ic

ne illustrata deL morulo intt'ro, 1,614\.

Scbbene

i

missionari curopei avcssrro ìntrodotto in

Ci-modo

di

concepire

il

mondo.

lc

loro opert:

non ebbero una grande dilfusione, tanto chc. ancorà allu

fine dcl XIX secolo, un alto funzionario cinese conrc Bìn,

chun ancora si meravigliava dcl làtto che

"il

c

o losse di

lòrnta slèrica" e che "si muovessc,

r

irìtre la terra rcÉtava

terma" (Zhong 1985,74) e un altro ancora,

l,i

Gui, Éi

con-vinse dcì

litto

che la terra fosse rotonda solo dopo averìa

, ireumrrrr igrta irr un r iaggio durrro otto rne.i.

lL

dunque necessario chc

i

cinesi

si

recassero

pcrso-naLnen«:

in

Occidente alfinché si ditlòndessero uuovc c

pirì moderne inlornazioni riguardo aì mondo cstcrno.

Breve

storia

dci

viaggi cinesi

in

Occidente

A una prima rasscgna dei viaggi intrapresi dagli occidur

tali c dai cinesi, sen,bra che la spinta verso l'altro vcnne

nì prnno luogo da parte romana. A stabilirlo sono alcunc

l'onti storiche (incsi. scbbene nei documenti latini non si

rbLiarru

rironrri

dcllr

Jue pre.urrt. amba.""ric

inrirr.

in Cina rispcttivànÌente nel 16:,1 d.C. e tra

il2B0

e

il

289

d.C. Sccondo le tonti disponibili c lc storie dinastiche, le

spedizioni che dal lontano Occidente raggiunscro la Cjna

nel primo »rillennio deìl'cra cristiana lurono in totale sei.

ma ncssuna contribuì

in

modo signilicativo a metterc in

contatto

l'tlstremo

Oriente con l'Occidente. Bisognerà

àspettare almcno due secoli oltre Ì'anno MiÌle prima che

il fìusso da c verso la Cina riccva un nuovo impulso e

tro-vi

spazio nelle pagine dei documenti delÌ'una e deìl'altra

parte, norostante Ìc cosiddette Vie dclla Seta continuasse-ro a ess,:re percorse piir o meno ininterrottamentc.

Il

primo pro{icuo nrcontro tra la cùltura cinesc e quella

rfuropea avvcnne durante la cosirlieua

pu

nongolica

rluando, durante ìa dinastia Yran (1279-1368), rrr:rcanti c

r,ligio.i 1,ro,.ninntidrll

Errrul,u

orrirrr"n,,

in numoro

ri-l,rJnt. i', t.,tr.mo

Uriènr,

atuar.r.o

le

rit

carorallrere.

i,ì

r

questo pcriodo che r;sale iÌ viaggio di Marco l,olo. ce

l(l)rc in ttàlia quanto in Cina, il cui incredibile resoconto,

(r,m'ò noto. venne faticosamcnte acceuato in un'ltaìia

rninata dài poteri ecclcsiastn,ì.

Sc i prirni passi vennero compiuti da Occidentc, va

det

to rnche chc diversi {urono

i

tentativi cinesi di spingersi

-.r,rprr piu

r

,^,.-r. Lo

Srrl

,",nri,.nc

il

prinro rsur orrro

rli un viaggiatore einesc àll'estero, Xu Shi

(I'd.

Questi si

I',,

-

,,'à .rll'imp.rJror"

1,r"pon.ndo"r

p"r

un

,iaggio

r

ll

rrglai, isola chc le leggende volevano abitata dagli

Ir,

rrrr»1ali (a volte idcnt;ficata con iÌ Giapponc) e in altre isr>

l,

rL,ll'llst al lìne d; ouenerc

l'elisir

dell'imnÌorr lirà. La

,1,tl,Ì sponsor;zzò qucst'nnpresa" fornì

i

londi neeessari e

1,, ,,',rn(rose pcrsone del seguito, anche se non ò chiaro

r,

lr

nr;ssionc si realizzò mai.

ll

l,rirno viaggn, d; cui si hanno notizie ccrte è quello

rli Zhang Qian r;he {u incaricato, net

II

sccolo à.C., di

con-rlrrrrr.rlur: spedizioni nelle regìoni occidentali e trascorse

(15)

Stori(àrnente àccertata ò ànchc

la

spedizìone del 97

d.C. guidata daì lìrnzionario cinr:sc Can Ying, con la qua

le si r:crcò di stabilire rlci rut'porti diretti con ilcosiddetto paese di Da Qin (Grande Cina), prr:sunribilmente

considc-rato dai cìnesi più potcntc dclla loro stcssa n,adretntria

dato

il

toponimo con cui vcniva indicato. llna volta giun'

t"

rlìe

"ogl;.

d.l

rrr,,r,lo o,, idctrtrì, . e piu pr.ei.umcnt,'

in

t'ersia. Can Ying venne h'(lavia dissuaso dall'andarc

avanti.

I

l'arti,

inla1ti. interessati a rnanlenere ;l

nìonopo-ìio dr:gli scambi tra

i

duc grandi imperi, ollrc a illushàro

al lunzionario dagli occhi a mandorla la pcricoìosità di un

viaggio nr mare che sarebbe durato

tre

.ìnni. parlarcno

an,,he

di

mistcriosi csscri che, cantanrlo. erano in grado

d; laro uscire di scnno anche

i

rnar;nai pi,r csperti. Si

leg-gà l'interessanto a.rostamcnto con le sirene onrericÌrc in

Zhong Shuhe (Zhong 2tx)o,4-7).

trra

il

lV

c

I'VII

ser:oìo

trrrrno

soprattutto

i

monaci

buddisti a spostarsi oltre

i

conlini

dttl'impero. tJno dci

più cehbri è certamcntc liaxian (ca. 337 422),

il

<rri

pel-lcgrinaggio

in

I

did è raccontato ncl lbguo

ji

lManorie

sui regni

bwldisti\.'lalc

resoconto è considcrato di

gran-dc importanza poiché, senzu questo teslo. .sarcmmo

al-lirsrrro

srrìh sitruzionc dcl b,rddisnm in Asia intorno àl V secolo r:

pelirtl

nulla conoscercmrno degìi usi r:

rI:i,rr

stunri

di

molti paesi oìtre

i

confini dclla Cina" (Ioccardi

1992,33).

Altrettanto lamoso e rilevante pr:r la storia dr:lla lt'ttcra'

tura è il reso,:onto del pcllcgrinaggio che

il

nonaco

Xuan-zang (600 66a)

;

rraprese duràntc la dinastia 1'ang aìlo

scopo

di

raccogì;r:re

s,lra intitol,.o

Xiyouji

lVing$o

in

Ot:cidente).

Il

rcsoconto divenne

pl:sto

una lbntc

di

leg' g,

r,le

e,li

mitidal

qurle

-i

nrigini, urr

r.n,

e l,rnprio

ni-rìo di storie anr:ora estremamcntc cclebre in Cina.

26 21

A

lndà

strada tra un'odissea

eronr

e una commedia ò

il

Changchurt zhettren xiyouj;

lvit$it)

ù

Occidente det

saggio Changchun). Scritto tra

il

ìl2l

c

il

lt23

in l'orma

di

diario. racconta ìe peripezic dcl monaco tàoisra Qiu

tluji

(ll4&1227)

chc cra stato inviràt., a visitare Cengis

Khan

in

Àsia Centralc. L'opera, redalla da un disccpolo

del monaco, Li Zichang (1193-1256). è considcrat,r un

do-cumcnlo

di

ec<r:zioraìe importanza dal rnomento i,Ìrr:

,1",ri"',.

1 ,,,,i, d Jes, riziono

di

un irr,nrrrn, arrtrruro ois-r;-r,is con

il

londatore dcll'lmpero mongoh.

Dopo Can'Ying,

quindi.

nor

si

ha notizia

di

cincsi

spintisi oltre

i

r:u ini

rlcll'lndia sc non a partirc dalJa

di-nrstir

Song (960 ì279). quando corninciarono ad appari n.

rr,ù,.

ì'.

1'r;m.

nrrrrzioni

di

rrrggio

norr 1,iu rrni, u.

mcnte confinatc al ristrctto spazio d,,gli

alnali

o dci

mc-moriali inviati all'impcrrtore. In questo pcriodo r,cnncro.

iÌrlàtti, conìpilàte operc di piìi ampio respiro che trovsùo

posto rn,ilìe

n(l

canìpo della lcttcratura dorr:, 1ìno ad aìlo

ra,

h

descrizioni dei pacsi stranieri rvr:vuno scon{nrato

il

I'iìi deÌle voltc in unr dimensione lantastica.

l,a letteràtur.ì d; viaggio si specializzò qunrdi in un ge

ncrc indipendente,, contemporancamcntc

lice

spazio

"ad argi,nttrrti più prosaici. quali il commercìo d'ìmporta, ztunr:, ìe relazioni bilatorali o la polilnra dì corte"

(Foccar-rli

1992,60). l,a situazione economica làvorcvotc, inolrrc.

( onsonlì a queslo nuoro go,err: di

tlilfordcrsi

piir

libera-rrrorrtp an,

h.

al di trror i doi , irr uit i

ulli,

iJl,

.

g,^, n,ari\ i.

lì,rse è per questo chc lc notizie piì, inlcrcssanti e

curio-sc si trovano ora

in

"opere scrittr: da singoÌi c spcsso

di-nr{'nlicati scrittori' (M:ìsini ì996, 3ì ).

il

qucsto

il

taso dì Zhao Rugua (ll?0-1228) r:he. mr:n

trc orx,upava la posizionc di sovrintendente aììr: tJogane di

(16)

prontuario per

commercio internazionalc. La sua

opc-ra. ìntìtolata ZlLufan zhi \Descrizione dei popoli barbari),

riassume tutte le notizie sui popoli e

i

paesi stranieri che

l

ulti, iaìe

.ra

rirrrcito a

rarr",gìi.r,

i"

I'a-.

ai

reqo, onri

dei mercanti provenienti da tutto

il

mondo,

Iocalizzando-si soprattutto sulle inlormazioni relative ai principali

pra

dotti di scambio. Nell'opera ò inoìtrc contenuta la prima

descrizione

di

una regione italiana. là Sicilia. Anrhe in

questo cas{r! però.

si

tratta

di

un testo che raecoglie le

narrazioni, le irnpressioni e le esperienze collezionate da

terzi e non vissute in prima persona e chc, tra l'altro,

vcn-ne pubblicato solo

nel

1783, dopo essere stato ignorato

per secoli.

II

primo a recarsi perso almente

in

lìuropa e ad aver

lasciato

un

resooonto del suo viaggio è probabilmcntc

Rabban Sauma, un uiguro'" di Pcchino chc aveva abbrac

ciato

il

cristianesimo nestoriano e si era làtto monaco al

l'età di vent'anni. Dopo aver raggnrnto una .erta fama e

aver ra,icolto

;ìtorno

a sé un discreto numero di discepo'

li,

Rabban Sauma vcnne inviato

in

Europa

nel

l2B7 da

Arghun, l'llkhan mongoÌo dclla Pcrsia, ed ebbe la

possibi-lità d'incontrare

il

pontelìce e di fare visita ai sovrani di

Bisanzio, di Francia e d'Inghilterra. ma la narrazione deì

suo viaggio, pir) voìte tradotta in inglese, è in antico

siria-no e di conseguenza non può considcrarsi propriàmente

La letteratura

di

viaggio della dinastia Ming (1368

1644) "è l'unica che goda di notorietà in Occidente" (Foc'

cardi 1992, Ì06), notorietà dovuta quasi esclusivamente

alle sette spedizioni

intercontinentali

dcll'ammiraglio

Zhcng Hc (1371-1434).

I

mcmoriali di quest'ultimo però

rennero mi.terio.amenrè IJrri

:ld'irè.

1..u.

impr..p.

pertanto, ci sono pervenute in maniera indiretta grazie a

29

due opere distinte

c

eronologicamente poco lontàne tra

kmo.

Yingai

shengLan

\La

t

ion|Antu aisione tlell'oceano

sconfinato)

di

Ma [Iuan, databilc tra

il

Ì424 e

il

Ì451 e

Xingcha shcngLan (La trionJànte t'isiore del bauello ste

o-to) di Fei Xin dcl 1436. (lome ha sottolincato !'occardi:

"t,e

.onos&.,r

g@grafiche del primo poriodo

Mi.g

ùna

sìnlesi

.

un à rplianenlo delle.onoscenze ddìe epoch. pre,

tcdcnti

-

vanno inquadrate in uno spazio che !a dal C;appG

nc c drlla Corea a Timor, lino al Mozanbico,

comprcrder-do 1utlc le ;sole deÌla Sonda c Ic rqioni della penisola india-na.

rcltungolo si.hiùde vÙ'o

il

Mar Rosso e le sponde orientali del À{editerraneo, per poi ricongiùngersi con un la-10 lùnghissimo fino a I'cchino. includendo rurtu la Iascia centrGasiarica" (Fo.ca

i

1992. 126).

I)a quanto finora illrrstrato, apparc dunque chiaro che

lc flolte Ming non entrarono in diretto contatto con

l'Oc-cidente propriamentc dctto c, nonostante quaÌche allasci

',xtrtc teoria vorrcbbe che s; siano spintc

lino

alle coste

d,tle "Nuovc

tndie'

neì 1421, a qucll'epoca il continente

rnxìricàno

on poteva ancora considerarsi lAmcrica,i.

À parte

i

già citati Can Ying e Rabban Sauma, non so,

rm giunti

fino

a noi dei resoconti sull'Occidente che de,

*,rivesscro esperienze vissute in prima persona. Per

rcpc-ri'r'notizie piìr interessanti, quindi, è necessario fare

rile-rinrcnto alÌa diaristica del XVIII e del XllX secolo.

(lon l'awcnto della d;nastia mancesc dei Q;ng e

fen-rrrra dci missiooari (dapprima gesuiti e poi protcstanti)

ir

(lina, il volume dcgli scanìbi tra Oriente c Occidente si

irrtcnsilicò scbbene 1u soprattutto la parte europea a fare

,llr t)rotagonista.

Il

regno dei Qing, intatti, è generalmentc

ri,lrdrto

comc un periodo

di

recessione e chiusura du-'1,',1{,

il

quale si assiÉtette ad una notcvole diminuzione

(17)

del 1800.

Priru

di allora, conrunquc. alcuni autori cincsi

produssero delle opcrc che vale la pona di ricordare

bre-venìen1e. come

il

l'ctit

i'urnol

de làrìs. chc vcnne scritto

in

lingu

lranccse dal tinese Arcadtu Iluang (lluang

Jia-lùc,

1679 lTtl',) arrivato a Parigi

ncl

1703 al seguito del

vicario apostolnt dcl Sichurn.

0

anchc

rcro.onto del

giovanc chierico

lan

Shouyi (conosciuto anche col nomc

di Luigi

lìn)

vissuto in l1àlia tra gìi

a

ni

1708 c 1720,

in-titolato §lrcryianlrr

UnnotÉioni di

cose iiste

tli

Persona,

l?21). Rilrovato casual,nente àgli inizi del Noveccnto nel

la Biblioteca Nazionalc di Roùìa e tradotto intogralmcntc

da Giutiano

lìerht«iioli,

questo teslo può csserc

conside-rato iì "primo rcro rr:soi:onto di viaggio in Europa"

([la«,i

1996,

l(l)

e racconta

il

viaggio c Ja permanenza

in

ltaìia

del cinese al seguito del gesrrita !'rancesco Prr»ana (1662' 1720). l,c annotazioni di Lu;g; Tr.ìn vorìncro redatte su

in-carico

dcll'imperabre

Kangxi (Shcngzu, chc regnò dal

1662 at 1723); sebbene il valorc di qrresto scritto sia

inne-gabile,

il

tutto chc si

tratti

di

un lavoro ,.mÌnissionaio

dàll'àlto ha irtluenzato la scriltura dcll'autore tànto chc ;l

tcsto

è.un

co,npilino (...). abbaslanza

diligcnte,

Ia dovc

non c'è scntimenlo. non c'ò nuìla rli personale" e, ancora,

"un rcsoconto stiìato I'er dei burocrati" (Bertuccioli 1999.

348).

I'rima

della stesura deìle opere onniconpr:nsire chc

seguirolo

aìla Guerra dcll'Oppio (1839'42), una dcllc

opere geogratiche piìì lette in Cina era un piccolo voìume basato sul racconto orale

di

un marinaio cincsc.

II

libro

in questione si intitola

Iloilu

(Àesocoùb dei

Mffil

c

\en-ne trascritto dàl letterato Ya g Bingnan nel l{J20 sulla

ha-se dei racconti

tli

Xie Qinggao (1765?-182l?).

il

nrarinaio

che dal l7B3 aveva trascorÉo quathrdnii anni in Europa à

bordo di una nave strarriera chc lo aveva salvalo dopo ehe

:ì0

3l

il

vascelìo sul qualc lavorava

si

era capovolto

in

rnare.

Scbbene non sia stato s.ritto di pernnra. visto che Xie era

probabilmente anallabelà c ncl

liatlen,y)

cra anchc

dive-,ìulo cieco, questo

litlro

ràpprcsenta una preziosa lòntc

d'inlorrrrazioni.

\a

aggiunto.

ferò.

chc la descrizione dei

paesi orrnlentali

iIì

esso contenutà ù molto superliciaìe.

t.ìnto che aìcu i studiosi dubitano che

il

marinaio si losse

i,ltottivamcnte rccato in

tutti

i

paes; rnenzio ati nel Iibro

lu qual cosa, in ogni caso, nulla toglic al vaÌore dell'opera

.lìc

«)stituiscc un otlirno spunto di rillcssione sui nostri

rostumi o<tittentati comc

si

avrìr rnodo

di

lcggerc piir

rvanti.

Iìrogrcssivamentc gl; Stati Llnili comincìarono a

sosli-r,,ìrsi .Jì'Flurofa conx, Ineta prililcgiata dai

";.".ì

,1"

"n-I

r.rno

nmrsi

in Occidcnte.

ìì

questo

il

caso di Lin Zhcn

(1825-?) e Rong

llong

(1823

l9ì2).

ll

primo irnparò

l'in

glsc a Xiamcn, a venticinquc

anli

si rrr:ò a New Yorh

do-vr' ìrrscgnò lingua , nrese e

ncl

lB49 pubbln:ò una brcvc r,1r:ra por:ttu suÌìa sua

elnrtunza

ncgli Stati Uniri

inlito-Lrr,r

\r/r,ril;

rnn

nutlpptnti 1n,ì

,lel

tin-8i,, n,

i

nni

,1 0«dente).

tìolg llong. invett,

ò lbrse uno dr:i

,,ntsi

piùr 1àmosi

,,, gli St.ìti Uniti.

t'iìr

noto con la pronuncia cantonesc dcl

rro

rromt'. Yung Wing.

li

il

primo Ètudente

dd

(itesre lnrpr.ro url essersi diplomato a Yalc. Rocatosi

in

America

rrl

l{ì,[7 al seguito di un missionarn, protcslàntc. dopo il

rlil,lorna sposò una donna amcricana e si inserì complcta'

rn rrrr,nclla comunità del tempo. Tra

i

suoi artrir:i. oltrc ai

rnolrì r:verendi. va ricordalo lo scrittorc Mark'l'wain col

ilr,'lc

i!ttràltennc una

litta

corrispondcnza anche dalla

Ci-rrrr. ìung

\Iing

ha lasciato la sua aulobngrafia,

.lixuelon

slnar rorgi, megìn, conosciuta coÌ titolo inglese di II-y lile tn Ohina

a

Anrcrica e. reperibile anche on linr: sut siro

(18)

7 he Yung Wing ?rcject

'. Il

libro {u pubblicato

inizialmen-re in lingua inglo.e nel lo0o

"

*,1,, .u,"..siramenre

rrn-ne tradotto e ripubblicato

in

cinese

nel

1915.

Contraria-mente a quanto ci si possà attendere, non si presta

parti-colarmente a ricostruire Ìa pcrcezione della reaìtà

occi-dentale da parte di un cinese. Yung

Ving

stcsso ammette

quanto tale realtà sià stata straniante per

lui

ma

ricono-sce, allo stcsso tempo,

il

ruolo preponderante svolto

dal-l'educazione occidcntale impartitagli e dalla sua lunga

esperienza aìl'estero che, in qualchc modo, contribuirorÌo

a renderlo meno cinese. Nell'introduzione alla biogra{ia,

inhtti.

scrive:

"Srn:l,l,c p;ut1o6to shano chc un'cdùra,ionc occidcrtal:,

ronlinuameùlc esempl;{iutn dàì1, civillà occidentalc. non

àvcsse operato nell'jnlima Dalura di un orninl,ìc un, metù

morfosi talc da larlo sentire e agire comc se fosse

un.$c.c

proleniente da ùn ahro mondo qurndo si con{ronlava con

un mondo così diaùìetmlmente diverso, (Yùng 1909).

ln

qucste righe. seppure suggestive, Yung

Ving

csauri--e

il

diuor.o.ull in"onrro,ul

,,,,,',Jo ameri.ano. in

s.-guito dcscritto soìo marginalmcnte attraverso una serie di

nomi e di laui.

Il

primo ;rteressante reportage sull'lìuropa

dell'Otto-ccnto è

il

diario del viaggio

in

kalia

dcl diciannorenne

Cuo Lianchcng (1839-1866).

Il

lil,ro,

intitolato

Xitu

òi-liie

(Brere relazione del xiaggio

in

Ou:iiente,

186:l), è

unbpera di carattere personalc, la prima del genere, ricca

di descrizioni e valutazioni sul nuovo mondo r:he si pre

scntò agli occhi del giovane r:.hierico nelÌa scconda metà

del XIX secolo. Nel diario, intatti, Ì'autore si adopcra nel

tentativo di istruire

i

suoi eventuali lettori sui vari aspctti

deÌla cultura curopca, dilungandosi principaìmente sul

li,

vcllo dellc innovazioni tccnologichc .,(xridentali i, segna

lando. quando possibile. le usanze

rllle

popoÌazioni con

L: quali aveva avuto contatti.

nr

particolar modo quella

itàliana.

ll

diario non contiene quasi nessuna descrizlone

di donna anche perché Cuo, aspirante al sacerdozio,

scm-Ira dawero poco intercssato al gcntil scsÉo.

I lesti succitati, lra cui trovano posto una reìazione per

t'imperatore (l'an Shouyi), un'opera poctica (Lin Zhcn) e

rrn'autobiografia (Yung Wing). non contengono reali im

pressioni o descrizn,ni dell'0«:idrrrte

utiìi

a chiarire

qua-li

lossero gli aspetti dclla nostra cultura chc segnavano la

,li.trnzr,on

qucììr cin"-e.

f-hi

roglir

rllruntar.

urra ri

r r:rca in questa direzione si vedc quindi costrctto a

scava-r1 nelìa produzionc lettcraria immcdiatamente

su.cessi-va. I'erché? ]r"el prossimo paragralo cercherò di riassume,

n

quali furono le istituzioni, le ragioni politiche c

il

con-l,.slo storico chc consontirono. o costrinsero.

i

cinesi del

l'rrltirna dinastia ad awicinarsi al mondo or:cidentale.

ll

clima culturale nella

Cina del

XIX

secolo

^

parte le nozioni gcogralichc c scicntifiche introdotte

rl.ri

rni..ionrri

ge.uiti rr.l

\VII

.*,,ìu.

',orizi" riporrJre

,r,, r.uisi t'an,

xie

Qinssao o Lin Zhcn caddcro ncll'oblio

",'rza aver€ un'àdcguata diflusione oppure

I'li(ri'rente consideràte driar:rtriere da

marina;

(Zhong

l()85.69).

Ànche l'alto lunzionario

Lin Zexr

(1785 ìB50). nonrr

sr.,,li, avesse intuito la necessità

di

appropriarsi

di

stru-nlrrìli

che permettcsscro

la

comprcnsione

del

mondo

+tclrxr, alla {ine commise I'errore

di

usare la forza per

rrrgìnLrre ì'influenza straniera. Tradizionalmcnte

l'inizio

(19)

sequestro c la dislruzionc pcr ordinc dcllo stesso Lin Zc'

xu di circa vcntimila cassc di oppio àpparrcncnti ai

mer-cànti inglesi. Arrivato .ì Canton nel marzo dol 1839,

costi-tur

iì prirrr,, Èrupt,'

,li

rrx,l,'rr,,ri

ulli,

iali ,. si

pn.,,

rrp"

immediatamente

di

raccogliere materialc riguardantc la

geogralia, la storia c le istituzioni politichc

dcll'Occidcn-tc. llccc inoltre tr.rdurrc alcuni articoli pubblicàti nelle r;.

liste

stnmp.ìtc dalle

rlmunità

st.anierii

di

Ma,ao e Can ton, come ìì "Canton lìegister", ìì "Chinese lìepository''

e

"Canton

Presi'e

sì rivolse anche ad aìcuni stranieri

rcsidcnti a Canton chc conoscevano

il

cincse.

ll

liuno

di

quostà ricercr contluì nal Sizhou zhi l()eogrt{ia

lci

qua-rro continenri) pubLìicata prr:sur,ìbilnrnte nel

ltl4l.

La

di{lisbnt

drlle inlornraziori racoltc dal

commissa-rio nnperiaÌc, però, si devc a Wei

luan

(1794'1856), un

al

tro fu'ìz;dìario

a'

ico di

Lh

Zcxu: Wci, intatti. integrò le

traduzioni

di Lin,,on

altro rnateriale provc,rir:ntc dallt:

Ionti storiche cinr:si, rlall: opere g:ogralichc

d,:ig:suiti

r:

tLìI

"p,n

'rrìì O,,

itl.nt,.

prrLLìi'

rt,

uCuntonnei prirni

dcccnn; dcl sccolo dai rnissnrnari protcstanti. dàndo vit.r

all'op.jra llaiguo ruzhi (Crotnchc

itluttntc

d?i paesi

t\l-lrp,narc), pubbliclìta nel l{}44 e rislàmpÀta piì, volte nel

giro

di

pochi anni. QLresro scritro ì, part;(!ìarn,ente

im-porlanto per(hé divcnne l'opera di r;lèrimento pcr

t(ti

i

, ine-i , ho .drrrrntn rurro l Orro,.nro giurlirrron,,

impor-tantc pcr la Cina acquisirc conosccnzc sui paesi

occidcn-tali" (Berrun,nni.

[{rsini

1996, 236).

Neì

ì849. apparvr: inoìtre

lo

Yingiuo,r zhilik: \llretrc

trattozion" deL

àr

ito marirlnno) di Xu Jiyu (1795-1873),

in cui, utilizzando prcvalcntcmcntc mappc e l'o'ìlj

lcttcra-rie in cinesr:, si riportano tuttiì le nÌl'ormàzioni

disfonibi-li

per ciasurn pat*r, rrcidentaL: e

rl*,.

"insic,ne all'opera

di

Vei

Yuan" era destinata a rimanere fino alla

finc

dcl

34 35

l'Olt(n|lx,lo il prin.,ilale struftx,nto dei letterati cinesi per

uquìsirc

ìnlìrrnaznrni sull'Oc<,idento

(Br:rtutnrli.

lllasi-ni

1996, 240). Queste opere rappresenràno

r,àsso àvanti nclla conosccnza dcl mondo csrcrno, ma

rc-nano comunque deÌle rà.,colte. strunÌentali. preeise nÌa

st'i,s , poco ornogener:.

di

notiztu

di

strnnda mano

i,rri

autori non si erano n'ai .eca1i personalmentc allirstcro.

l.a ditlusione

di

qucsti tcsti.

in

ogni caso, scallì solo

rìini

Ìàmcnte la monoliticà concezionc del proprio paesc da parre dei cinesi drc conrinuàrono a considorarc la

Ui-,,a culturalrrente

e

mralrft,nli, sup<:riore unche dopo il

lirllimcnto dclla Cuerra dell'Oppio. quando sia l'csisten'

za, sia la l'orza militarc dcllc potcnzc stuDicrc non

potc-rrno più csscrc ncgatc. A dilòndcrc qucsta rigida

posizio-,ìc cruno

sofrattùtb

i

lìrnzbnari rìrc

avevano scguito

l'itur tradìzionaìe dcglì ,:sanri pr:r accedcre allc piìr al«. ca

rilhc dclla burocrazia c chc vcnivano solitamcntc dcfiniti

()rryIiu. "Corrcntc pura"'. Essi si considcravano

i

dilcns,r

ri rlclli:reditì

culturale dr.lla (ìina e a,rusavano

di tradi

rrrcoto

rhi

cercava di protruoverr:

dtlh

rit<,rnr.

Nloltc pcrsonc impiegate nel lavoro pratico dcgli

allari

,.sl.ri

non provcnivano dal tradizionale sistema dcgli

lsrmi.

od crano dunquc considcratc 1ìnzìonari di

secon-rL, onlin,:. Non dr:vr:

quìndi

d(.strrc nn,ravigli,ì

il

l,ìtlo

.lrr.tra

coloro che si erano

talti

promotori

di

un'apertu-ra vcrso l'Oeeidente" solo un numero ristretto di lunzio'

l,ri

r.ìggiunÈc un posto rilcvantc all'intcrno dcl govcrno

tirresc.'l'ra questi

Li

llongzhang (l{123-1901) tu

l'ulln,ia-l,

rtn

esperir:,rza

alli.stero

ad avcr raggìunto

il

rango

t,ii,,rlto. I)opo avrr scrvìto l'impcro

n,l

serlare la rivolta

rlr.i

'lìiping

accanto a Zcng Cuolan

(t8tl-1872).

riuscì a

lrrrr. rarricra

all'intcrno

dcl sistcmr burocratico cincsc.

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