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Rivelazione e Sincronizzazione di tempo per un segnale multiportante UMTS-LTE

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Academic year: 2021

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Introduzione 

 

L’interesse di questo elaborato si è concentrato sul sistema UMTS – Long Term Evolution, che  rappresenta  la  più  convincente  proposta  per  il futuro  delle  telecomunicazioni  cellulari;  questo  sistema può essere considerato l’evoluzione della terza generazione della rete cellulare (UMTS). 

Long  Term  Evolution  (LTE)  nasce  da  un  consorzio  misto  industriale  e  accademico,  denominato  Third Generation Partnership Project (3GPP), che tra i vari progetti ha proposto appunto quello 

che  interessa  il  futuro  delle  reti  mobili  cellulari.  La  maggior  parte  del  lavoro  svolto  è  stato  dedicato allo studio e alla messa a punto software dell’algoritmo di recupero del sincronismo di  timing, da implementare in un ricevitore LTE che, come è noto, rappresenta uno dei blocchi più  critici  per  l’intera  catena  di  trasmissione.  Durante  lo  sviluppo  di  queste  funzioni,  sono  inoltre  state  prese  in  considerazione  le  problematiche  inerenti  una  futura  possibile  esecuzione  del  codice su una piattaforma hardware, progettata e assemblata per tale applicazione, composta  principalmente da un FPGA e da un DSP.   Nel capitolo 1 viene introdotto il presente delle reti mobili cellulari, ovvero UMTS, con tutte le  principali specifiche di sistema e la tecnica di accesso al mezzo CDMA; di questa tecnica ne viene  poi presentata la provenienza dall’ambiente militare per la sua robustezza alle interferenze sia a  banda stretta che a banda larga. Successivamente viene descritto il graduale passaggio da UMTS  fino a LTE, attraverso soluzioni intermedie quali HSDPA (High Speed Downlink Packet Access) e  HSUPA (High Speed Uplink Packet Access). In seguito vengono esposti gli obiettivi che si prefigge  LTE in termini di velocità trasmissive, allocazione ed efficienza spettrale, gestione della mobilità,  copertura  e  compatibilità  con  reti  cellulari  di  generazioni  precedenti.  Successivamente  viene  presentata brevemente la tecnica di trasmissione multiportante OFDM, che per la prima volta  viene  utilizzata  in  questo  tipo  di  sistemi  di  trasmissione  e  che  consente  di  raggiungere  gli  obiettivi sopra accennati. Infine, al termine di questo capitolo, viene presentato lo standard LTE,  in direzione downlink, che, stando alla base dell’argomento centrale del presente elaborato di  tesi è stato esaminato a fondo. Quindi vengono presentati il framing di LTE, l’allocazione delle  risorse  trasmissive  sia  nel  tempo  che  in  frequenza,  i  segnali  di  riferimento  ed  i  segnali  di  sincronismo primario e secondario. 

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Introduzione   

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Nel capitolo 2 vengono per prima cosa presentati i ricevitori per trasmissioni OFDM, mostrando  in  particolare  l’architettura  di  due  esempi  di  ricevitori  rispettivamente  ottimizzati  per  due  diverse applicazioni. In seguito si introduce la parte simulativa oggetto di questa tesi, illustrando  prima la catena di trasmissione su cui sono state effettuate le simulazioni e, successivamente,  presentando  lo  schema  a  blocchi  del  trasmettitore  utilizzato  per  studiare  le  prestazioni  del  ricevitore  LTE  sotto  test.  Il  capitolo  termina  con  l’analisi  dello  schema  a  blocchi  del  ricevitore,  soffermandosi  sulle  operazioni  da  esso  svolte,  quali  in  particolare  il  filtro  di  ricezione  e  l’equalizzazione.  

Il terzo capitolo è incentrato sulla descrizione funzionale e dettagliata del blocco di sincronismo  temporale  (time  recovery)  implementato  per  il  ricevitore  LTE,  e  già  introdotto  nel  capitolo  2.  L’algoritmo di time recovery del ricevitore costituisce la parte principale, che è stata testata con  le  simulazioni  effettuate  nell’ambito  di  questo  lavoro  di  tesi.  Tale  algoritmo  viene  eseguito  in  due fasi, una prima fase detta di sincronismo coarse ed una successiva di sincronismo fine. La  trattazione  dettagliata  della  parte  relativa  al  sincronismo  coarse  non  è  oggetto  di  questa  tesi,  tuttavia  per  questioni  di  completezza  e  per  maggiore  comprensione  del  sincronismo  fine  è  anch’essa  presentata  seppur  sommariamente.  Il  sincronismo  fine,  invece,  viene  descritto  in  maniera esaustiva, iniziando col mostrare lo schema logico delle funzioni svolte da tale blocco e,  successivamente,  entrando  nel  dettaglio  delle  operazioni  implementate,  inserendo  laddove  ritenuto  opportuno,  trattazioni  analitiche,  grafici  e  tabelle.  Alla  fine  del  capitolo  vengono  fatti  dei cenni alle implementazioni software, soffermandosi in particolare su come i blocchi logici si  mappino sulle funzioni che compongono il codice scritto. Questa sezione non deve essere intesa  come una guida istruzione per istruzione del codice scritto, per la quale si rimanda all’appendice  software,  inserita  più  avanti,  quanto  piuttosto  come  una  descrizione  logica  sequenziale  delle  macro‐operazioni più importanti eseguite dal software. 

Il  capitolo  4  presenta  per  prima  cosa  il  file  di  configurazione  del  simulatore  del  ricevitore  LTE  implementato;  vengono  descritte  tutte  le  impostazioni  del  software,  controllabili  dall’esterno,  che  consente  così  di  simulare  scenari  trasmissivi  diversi.  In  particolare  sarà  possibile,  ad  esempio,  impostare  la  banda  trasmissiva,  le  condizioni  di  rumorosità  su  cui  effettuare  le  simulazioni  ed  un’eventuale  scostamento  di  frequenza  tra  il  clock  di  trasmissione  e  quello  di  ricezione.  Successivamente  vengono  presentate  le  curve  di  probabilità  d’errore  sul  bit  (BER),  ottenute come risultato di molteplici simulazioni, al variare del rapporto segnale‐rumore per il 

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Introduzione    5    ricevitore LTE, sia nel caso di trasmissione su 5 MHz, sia nel caso di trasmissione su 10 MHz, che  sono le bande trasmissive che interessano l’applicazione. Tali curve consentono una valutazione  delle  prestazioni  di  tale  ricevitore,  in  quanto  negli  stessi  grafici  viene  anche  riportato  l’andamento  delle  BER  nel  caso  di  trasmissione  ideale.  Infine  viene  introdotta  la  tecnica  del  MIMO  (Multiple  Input  Multiple  Output),  come  possibile  evoluzione  da  aggiungere  al  codice  attuale,  dato  che  consente  di  ottenere  miglioramenti  in  termini  di  velocità  trasmissive  e  di  regioni di copertura senza dover utilizzare bande aggiuntive o aumenti di potenza trasmessa.  Viene infine inserita un’appendice software, che contiene tutto il codice, scritto in linguaggio di  programmazione C++, relativo all’implementazione del blocco di sincronismo. 

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