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Bibliometric analysis of the scientific production in forestry-related scientific fields

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Academic year: 2021

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F o r e s t @

F o r e s t @

Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale

Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale

Analisi storica della produzione scientifica dei settori

scientifico-disciplinari AGR05 e AGR06

Marco Fioravanti (1-2), Francesca Giannetti (2), Sara Spinelli (2),

Marco Marchetti (1-3)

Bibliometric analysis of the scientific production in forestry-related scienti-fic fields

On the occasion of the reorganization of disciplinary fields (DF) which is under implementation by the MIUR (Italian Ministry for Research and Education), the scientific production of the Italian forest research in two characterizing disci-plines (AGR05 Forest management and Silviculture, and AGR06 Wood technolo-gy and Forest Operation) has been qualitatively investigated over the period 2005-2017. Using a text mining software, 2,112 scientific articles indexed in the SCOPUS database were analyzed and the evolution over time of the Italian forest research in the above disciplines was examined. The results indicate that ecosystem functions and services have pushed forest research to overco-me the aspects linked to wood production (which still remains an important competence of the two DFs), to tackle topics aiming to understand the func-tioning and functionality of forest ecosystems, provide tools for monitoring fo-rest dynamics and highlight the contribution of fofo-rests and urban green areas in contrasting climate change in terms of adaptation and mitigation. As regards the AGR06 sector, studies on forest operations have been mainly focused on is-sues related to the forest-energy supply chain, while for wood technology the enhancement of structural uses, the modified wood, and the conservation of Wooden Cultural Heritage have emerged. Therefore, the reorganization of di-sciplinary fields must certainly take into account the traditional Italian fore-stry thinking and the aspects related to planning, management and close-to-nature forestry, but also the evolution of forestry research in the past 15 years, which led to an intense scientific activity and production, must be con-sidered. In defining the new declarations, it will therefore be appropriate fir-stly to consider the peculiarity in the area of Agricultural Science, and then the specificity of skills and research that each one of the two sectors carries forward both jointly and separately, thus ensuring to both sectors an adequate representation in autonomous profiles and domains.

Keywords: Forestry, Wood, Scientometrics, SCOPUS

Introduzione

L’attività scientifica dei ricercatori forestali italiani è sta-ta oggetto di recente valusta-tazione mediante l’esame della produttività bibliometrica (Giannetti et al. 2016) dei setto-ri scientifico-disciplinasetto-ri (SSD) di setto-rifesetto-rimento: Assestamen-to Forestale e Selvicoltura (AGR05) e Tecnologia del legno ed Utilizzazioni forestali (AGR06). L’analisi ha riguardato

la comparazione della produttività aggregata dei ricerca-tori italiani con quelli degli altri Paesi, la sequenza tempo-rale delle citazioni e la produzione scientifica delle diverse fasce e categorie di ricercatori. I risultati di questo studio hanno evidenziato che, all’interno del comparto foresta-le, i ricercatori Italiani si collocano al secondo posto (die-tro la Gran Bretagna) nella classifica ottenuta dividendo gli investimenti lordi in Ricerca e Sviluppo per la produzio-ne scientifica bibliometrica. Essi si caratterizzano inoltre per un trend crescente di produzione scientifica, e coltiva-no una fitta rete di collaborazioni con colleghi stranieri: oltre il 50% delle pubblicazioni censite è stata svolta in col-laborazione con istituzioni estere.

A seguito del possibile imminente processo di revisione del sistema di catalogazione dei saperi, con la ridefinizio-(1) Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale

(SISEF); (2) GESAAF - Università degli Studi di Firenze, v. S. Bonaventura 13, Firenze (Italy); (3) DiBT - Università del Molise, c.da Fonte Lappone, Pesche, IS (Italy)

Comunicazioni Brevi

Comunicazioni Brevi

doi:

doi: 10.3832/efor2861-01510.3832/efor2861-015

vol. 15, pp. 65-70

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hanno caratterizzato i lavori prodotti dai ricercatori affe-renti ai due SSD nel periodo compreso fra il 2005 ed il 2017, nel tentativo di caratterizzare l’attuale geografia delle Scienze Forestali in Italia.

In questo arco temporale sono stati presi in considera-zione i lavori scientifici indicizzati pubblicati da parte dei ricercatori appartenenti alle istituzioni universitarie, al CNR e al CREA, che facessero parte dei settori AGR05 e AGR6, o che comunque fossero ad essi riferibili.

Avendo già riscontrato in precedenza (Giannetti et al. 2016) una stretta correlazione esistente tra gli indicatori bibliometrici ottenuti impiegando entrambi i sistemi di in-dicizzazione WoS (Web of Science® - http://www.webof

knowledge.com/) e SCOPUS® (https://www.scopus.com/),

in questa circostanza l’estrazione è stata eseguita impie-gando il solo data base di SCOPUS. Mediante l’inserimen-to del codice SCOPUS assegnal’inserimen-to univocamente a ciascun ricercatore, sono stati dunque recuperati il titolo, le paro-le chiave e gli abstract di ciascun lavoro.

Sono stati raccolti 1492 articoli per il settore AGR05, e 620 per il settore AGR06, per un totale di 2112 prodotti. La diversa numerosità degli afferenti ai due SSD ha consiglia-to di mantenere i due data set separati, in modo da poter procedere sia ad una elaborazione congiunta, sia distinta fra i due settori.

Sempre da un punto di vista metodologico è stata ese-guita, su un campione più ristretto di articoli (circa il 10%), una analisi di sensibilità per valutare il contributo informa-tivo contenuto nelle tre categorie esaminate (titolo,

ab-stract, keywords) alla significatività dei dati ottenuti. I

ri-sultati evidenziano come l’inserimento dell’abstract dei la-vori non produca nessun miglioramento significativo dei risultati, introducendo solo molti termini fuori contesto senza aumentare il livello di informazione già contenuto nei titoli e nelle parole chiave, le quali, ciascuna in modo diverso, rappresentano una sintesi condensata e mirata con cui gli Autori intendono riassumere i contenuti del proprio lavoro.

Si è quindi proceduto all’analisi dei soli titoli e delle paro-le chiave, raggruppando assieme i due SSD o esaminando-li separatamente per ovviare all’effetto che la diversa nu-merosità dei ricercatori e dei loro prodotti poteva avere sulla significatività dei risultati, soprattutto nella determi-nazione dei termini più ricorrenti.

In questo modo si è inteso fornire una rappresentazione

del contenuto della collezione di testi oggetto di studio (corpus), attraverso misurazioni di tipo quantitativo e con approccio di tipo statistico (Bolasco et al. 2004).

Con l’ausilio di un ambiente software per l’analisi del contenuto e il text mining (TLab® - http://tlab.it/it/presen

tation.php) sono stati esaminati i testi ricavati dall’unione di tutti gli elementi estratti al fine di identificare:

•le parole significativamente più utilizzate;

•l’analisi tematica dei contesti elementari, con la quale sono rappresentati i contenuti del corpus attraverso po-chi e significativi cluster tematici, ciascuno dei quali è ca-ratterizzato da insiemi di unità lessicali che condividono gli stessi contesti di riferimento, consentendo di rico-struire ambiti omogenei all’interno della trama comples-siva costituita dal corpus e/o da un suo sottoinsieme. •l’indice di associazione fra elementi lessicali

(associazio-ne di parole), che rappresenta la frequenza con cui i ter-mini di un cluster o di un insieme di parole prescelte, so-no ricorrenti rispetto ad una parola selezionata. La fun-zione “associafun-zione di parole” consente di evidenziare le relazioni di co-occorrenza di un termine specifico con altri ad esso collegati, cioè che compaiono nell’ambito dello stesso contesto. In questo modo è possibile esplo-rare il legame fra contenuti che nell’ambito del corpus esaminato (titoli e parole chiave) sono utilizzati congiun-tamente.

Risultati e discussione

Esaminando il corpus costruito impiegando congiunta-mente i dati relativi ai due SSD, l’analisi tematica dei con-testi elementari ha consentito di stabilire dei cluster di pa-role (cluster tematici – Fig. 1). Questi restituiscono in mo-do evidente una netta distinzione operativa dei due setto-ri, ed anche la presenza di due sotto nuclei tematici nel-l’ambito di AGR05, uno dei quali (cluster 03 in Fig. 1) più chiaramente riconducibile alle tematiche della ecofisiolo-gia e della mitigazione dei cambiamenti climatici.

Ripetendo la stessa analisi sui due settori considerati se-paratamente, eliminando quindi gli effetti delle interazio-ni reciproche – riscontrate soprattutto sulla terminologia legata al lemma logging e al suo uso diversificato – i risul-tati che si ottengono consentono di evidenziare meglio i principali nuclei tematici che hanno caratterizzato la pro-duzione scientifica dei due settori (Fig. 2).

Nel caso del settore AGR05, i cluster tematici identifica-Fig. 1 - Cluster tematici di parole relativi ai settori esaminati congiunta-mente. Fo re st @ R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e Fo re st @ R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e

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no tre nuclei principali (Fig. 2a) che possono essere ricon-dotti alle sotto aree delle misurazioni e monitoraggio, dell’ecofisiologia e delle ricerche sul contenimento dei cambiamenti climatici.

Nel caso del settore AGR06, l’analisi eseguita sul corpus specifico consente di separare in modo piuttosto chiaro la specificità del sotto-settore delle utilizzazioni forestali da quello della tecnologia del legno (Fig. 2b). In quest’ultimo contesto emergono anche alcuni sotto-nuclei relativi a te-matiche più specifiche, quali in particolare gli studi di legni archeologici, la caratterizzazione chimica, i trattamenti termici e la classificazione strutturale.

L’analisi dei contesti tematici conferma la sostanziale differenziazione delle tematiche di ricerca fra i due settori e l’esistenza di sotto-aree tematiche al loro interno. Que-ste chiare differenze hanno suggerito, per la ricerca dei termini caratteristici, di procedere all’esame separato dei

corpus relativi ai due SSD.

Aree tematiche del SSD AGR05 - Assestamento e Selvicoltura

Per quanto riguarda il corpus di AGR05 i termini che han-no mostrato una frequenza di almehan-no 100 ricorrenze, es-cludendo le voci quali forest (la più citata in assoluto),

tree, study, assessment, Italy (perché poco

caratterizzan-ti), sono risultati solo 23 (Fig. 3). I termini estratti

rappre-viene trattato, vista la presenza e l’importanza crescente del bosco nel territorio, ma verso il quale sembra ora es-sersi indirizzato l’interesse di moltissimi ricercatori AGR05.

Ampliando la finestra di lettura, e arrivando ad includere le prime 200 parole la cui ricorrenza fosse almeno pari a 30 (pur continuando ad escludere i lemmi poco caratteriz-zanti ricordati in precedenza), il quadro che si delinea con-sente di far emergere le altre tematiche importanti della ricerca forestale nazionale: l’inventariazione ed il monito-raggio delle risorse (inventory, mapping, monitoring) in particolare tramite l’adozione di tecnologie avanzate e in-novative (remote sensing, lidar, laser), la pianificazione (management, planning), la ricerca sugli incendi (fire), e poi di seguito la copertura di tutte le tematiche che sono oggetto della declaratoria del settore (Fig. 4). La sola par-ticolare eccezione da segnalare riguarda proprio la voce “selvicoltura” (silviculture) citata solo 30 volte, che si col-Fig. 2 - Cluster tematici di parole relativi

ai settori esaminati separatamente. (a): AGR05; (b): AGR06. Fo re st @ Fo re st @ –– R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e

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loca fra gli ultimi posti in termini di frequenza (Fig. 4), de-notando il doppio effetto della diminuzione della sua im-portanza e della minor rilevanza di riviste e giornali di li-vello internazionale specificamente dedicati o attenti ad essa.

Indagando invece le specie forestali oggetto di studio, quelle che ricorrono con maggiore frequenza sono il Fag-gio (Fagus sylvatica), il Pioppo (Populus spp.), le querce

(Quercus spp.), l’Abete bianco (Abies alba), l’Abete rosso (Picea abies), i Pini (Pinus spp.); le conifere in generale prevalgono sulle latifoglie.

Associazione di parole

Come detto l’associazione di parole aiuta ad evidenziare i collegamenti che sussistono fra i singoli lemmi ed i con-testi nei quali queste sono state impiegate.

Fig. 4 - Elenco dei ter-mini più ricorrenti per il settore AGR05 in or-dine alfabetico (parte superiore della figura, in rosa) e di frequenza (parte inferiore, in verde).

Fig. 5 - Associazione di parole con il termine “Forest” e le altre voci di maggiore ricorrenza (linee blu). Lo spessore ed il tratto della linea in-dica la forza del legame; in grigio le relazioni reciproche fra le altre pa-role. Fo re st @ R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e Fo re st @ R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e

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In Fig. 5 è riportato, a titolo di esempio, il risultato dell’associazione fra il termine “forest”, il più citato in as-soluto, con tutte le altre parole che identificano le princi-pali linee di ricerca comprese nella declaratoria del setto-re.

Ripetendo la stessa analisi su alcune coppie di parole se-lezionate e la loro ricorrenza ed associazione reciproca, è stato possibile individuare le corrispondenze reciproche fra due contesti (Fig. 6). Nel caso del termine

“manage-ment” ad esempio, questo risulta solo debolmente legato

al termine “forest”, mentre il legame (spessore della frec-cia) risulta molto più robusto con le tematiche dei crediti e del sequestro di carbonio, probabilmente rendendo conto anche in questo caso delle tendenze scientifiche e delle esigenze delle categorie vincenti dei portatori di in-teresse dell’ultimo periodo storico.

D’altra parte, dal confronto fra i termini “forest” ed

“ur-ban” si evidenzia il forte legame che quest’ultima voce ha

nei riguardi del sistema delle infrastrutture verdi e delle “nature-based solution”, ma non ancora con la voce “sel-vicoltura urbana”. Ciò può essere correlato con un altra importantissima questione: l’importanza di recuperare all’uso corrente generale la terminologia forestale corret-ta e asseveracorret-ta scientificamente, evicorret-tando quelle situazio-ni che sovente emergono nei lavori in lingua italiana e che

indulgono a dannosi neologismi e deformazioni o traslit- terazioni di idiomi stranieri, inglese in particolare, senzanecessità e con forte rischio di ambiguità (Bernetti et al. 1980).

Area tematica AGR06

Venendo al settore AGR06, pur con i limiti derivanti dal minor numero di afferenti, l’analisi ha offerto una lettura chiara delle principali attività di ricerca dei due principali sotto settori (Tecnologia del legno ed Utilizzazioni fore-stali – Fig. 7).

Parlando di operazioni forestali e raccolta del legno i ter-mini “wood”, “biomass” e “harvesting” risultano essere quelli citati con maggiore frequenza, considerando i primi 40 termini citati almeno 10 volte. La contemporanea ricor-renza di “energy” e “chipping” indica l’importanza che ha assunto la ricerca nel settore delle utilizzazioni applicate alla valorizzazione per usi energetici della biomassa (Fig. Fig. 6 - Associazione del lemma Forest con Urban (a) e Management (b).

Fig. 7 - Settore AGR06: elenco dei 40 termini che hanno mostrato ricorrenza ≥ 10. Fo re st @ Fo re st @ –– R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e

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Conclusioni

I risultati di questa ricerca indicano la dinamica forte-mente evolutiva della ricerca forestale italiana nei due SSD che maggiormente la caratterizzano (AGR05 e AGR06). Le funzioni e i servizi ecosistemici che vengono attribuiti e richiesti ai sistemi forestali hanno spinto la ri-cerca a superare la dimensione legata alla produzione del-la risorsa legnosa, che rimane comunque competenza im-portante dei due SSD, per affrontare argomenti che mira-no in primo luogo ad accrescere la comprensione del fun-zionamento e della funzionalità degli ecosistemi forestali, a fornire strumenti di monitoraggio e lettura delle dinami-che evolutive degli stessi e ad evidenziare il contributo che i boschi e le aree verdi urbane possono avere nel con-trasto ai cambiamenti climatici in termini di adattamento e mitigazione.

Per quanto riguarda il settore AGR06 le ricerche sulle utilizzazioni forestali sembrano particolarmente orientate all’approfondimento delle tematiche legate alla filiera fo-resta-energia, mentre per la tecnologia del legno emergo-no la valorizzazione degli usi strutturali, il legemergo-no

modifica-to e la conservazione dei beni culturali. Tali argomenti tro-vano finalmente riscontro nella crescita dell’interesse che a livello nazionale si sta manifestando nei riguardi dell’im-piego del legno nelle costruzioni, così come nella ricchez-za e vastità del patrimonio culturale in legno che caratte-rizza il nostro Paese, e necessitano e promettono certa-mente ulteriore sviluppo e valorizzazione.

La riorganizzazione e ridefinizione dei saperi disciplinari dovrà quindi certamente considerare da un lato la tradi-zione del pensiero forestale italiano e la reputatradi-zione del nostro paese negli studi di pianificazione, gestione e selvi-coltura vicina alla natura, ma anche l’evoluzione che la ri-cerca forestale ha avuto nel corso degli ultimi 15 anni e che si sta consolidando con un’intensa attività di produ-zione scientifica. Nella definiprodu-zione delle nuove declarato-rie, sarà opportuno quindi in primo luogo considerare la peculiarità nell’ambito dell’Area 07 delle Scienze Agrarie e poi la specificità delle competenze e delle ricerche che ciascuno dei due settori porta avanti sia congiuntamente che separatamente, garantendo che questi trovino un’adeguata rappresentazione in profili e domini autono-mi. Vanno anche introdotti elementi di competenza ine-renti al monitoraggio delle risorse forestali nella loro ac-cezione più ampia, all’implementazione dei servizi ecosi-stemici ed al ruolo strategico del legno e dei prodotti deri-vati, al servizio del paese e della sua rinnovata configura-zione istituzionale e della visione nazionale di una bio-eco-nomia capace di coniugare al meglio valorizzazione e con-servazione, cultura e natura, nella migliore tradizione scientifica tecnica e operativa di un paese che nonostante i cambiamenti è ancora innanzitutto bello.

Bibliografia

Bernetti G, Gregori M, Nocentini S (1980). Terminologia Fore-stale: scienze forestali, tecnica, pratica e prodotti forestali. Accademia Italiana di Scienze Forestali-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma, pp. 518. [online] URL: http://agris.fao .org/agris-search/search.do?recordID=XF2015000089

Bolasco S, Bisceglia B, Baiocchi F (2004). Estrazione automatica d’informazione dai testi. Mondo Digitale 1: 27-43. [online] URL: http://archivio-mondodigitale.aicanet.net/Rivista/04_numero _due/Bolasco_p.27-43.pdf

Giannetti F, Chirici G, Paoletti E, Borghetti M, Corona P, Bucci G (2016). Assessing the bibliometric productivity of forest scien-tists in Italy. Annals of Silvicultural Research 40 (1): 19-30. [online] URL: http://journals-crea.4science.it/index.php/asr/arti-cle/view/1211

Fig. 9 - Associazione di parole con il termine “Wood”. La lunghezza delle linee è inversamente proporzionale alla co-occorrenza di ciascun lemma con il termine al centro. Fo re st @ R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e Fo re st @ R iv is ta d i S el vi co lt ur a ed E co lo gi a Fo re st al e

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