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View of Pier Giorgio Solinas, <em>La famiglia. Un’antropologia delle relazioni primarie</em>, Carocci, Roma, 2010

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© 2011 Firenze University Press ISSN (print) 1973-638X ISSN (online) 2037-1861 http://www.fupress.com/rief

Rivista Italiana di Educazione Familiare, n. 1 - 2011, pp. 101-102

Pier Giorgio Solinas, La famiglia. Un’antropologia delle

relazioni primarie, Carocci, Roma, 2010

Enrica Freschi

La famiglia rappresenta la comunità per eccellenza all’interno della realtà umana, a prescindere dal luogo o dalla cultura di appartenenza. Ci sono diverse e notevoli differenze da paese a paese, ma in ogni parte del mondo le persone, durante la loro vita, nascono in un nucleo familiare e a loro volta ne costituiscono un altro, da figli diventano padri o madri. Durante questo percorso l’uomo vive i momenti più importanti della sua vita, attraversando alcune fasi decisive, come per esempio la scelta degli studi e il conseguente lavoro, l’unione con il partner e la nuova casa, il mantenimento della famiglia e la nascita di un figlio. Si tratta di un tragit-to che esisteva ieri ed esiste oggi, anche se negli ultimi decenni ha subitragit-to notevoli cambiamenti a seguito delle trasformazioni culturali, politiche ed economiche che la società ha vissuto.

Pier Giorgio Solinas, nel suo volume uscito per le edizioni Carocci nel 2010, riflette sulla famiglia, in particolar modo sulle forme culturali del vivere e costituire famiglie, tenendo sempre presente la realtà antro-pologica delle istituzioni, dei comportamenti e degli ideali che hanno caratterizzato i vari momenti storici presi in considerazione.

I primi tre capitoli del libro prendono in esame il nucleo familiare dal punto di vista biologico, storico e culturale, cercando di metterne a fuoco i cambiamenti e gli sviluppi che ha subito, sia per quanto riguarda la sua composizione, sia a livello delle relazioni che lo caratterizzano. Rispetto al passato, non si parla più di famiglia al singolare ma al plurale, in quanto ci sono diverse tipologie di nuclei, che si presentano come realtà dinami-che, interattive e mutevoli. Quindi se prima la persona si produceva e si ri-produceva all’interno di una rete sociale simbolica costituita da vincoli preesistenti, oggi questi vincoli si presentano come relazioni da attivare a seconda delle scelte e delle contingenze che l’individuo adotta nei vari mo-menti di passaggio/crescita necessari per la propria costruzione biologica. I capitoli quarto, quinto e sesto sono dedicati alla descrizione-con-fronto di tre tipologie diverse di famiglia: attraverso un’apertura

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disciplinare rispetto ai temi dell’evoluzione culturale, l’autore esamina la famiglia cinese, quella indiana e quella europea. Si tratta di uno studio approfondito molto utile, che mette a fuoco alcuni aspetti fondamentali che contraddistinguono il nucleo familiare, partendo, però, da quelli che sono i caratteri peculiari dei tre paesi presi in esame.

Nell’ultimo capitolo l’attenzione si concentra su alcune nuove tipolo-gie familiari nate «senza che quasi ce ne avvedessimo nel giro di poche generazioni, tra il tempo dei nostri padri e quello dei nostri figli» (pag. 219). Un nucleo nuovo è rappresentato dalle famiglie ricomposte, ossia le aggregazioni derivate da separazioni o divorzi, in cui uno o entrambi i partner portano nel nuovo ménage i figli della precedente relazione. Ci sono poi le unioni di fatto, nelle quali manca l’obbligo di legge sancito nell’atto sottoscritto in presenza dell’ufficiale di stato civile, ma questo non significa che il vincolo sia più debole, infatti il declino critico delle forme istituzionalizzate, come il matrimonio, ne mette a fuoco gli aspetti peculiari nei quali molte persone oggi si ritrovano. A tal proposito ven-gono messi in evidenza gli equilibri che devono essere ricostruiti e/o ridefiniti in base alla costituzione della particolare tipologia di nucleo fa-miliare e si riflette sulla crescente domanda di sostegno alla genitorialità. Di fronte al vasto dibattito in corso sul tramonto della famiglia e del suo stemperarsi in varie e diverse forme di convivenza, il libro La

fa-miglia. Un’antropologia delle relazioni primarie si rivolge agli studenti

universitari, che seguono corsi in questa area e sono interessati agli studi e alle ricerche sulle realtà familiari, e a tutti coloro, educatori, insegnanti, assistenti sociali, pedagogisti, psicologi, antropologi ecc., che operano per e con la famiglia.

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