• Non ci sono risultati.

Statuto : estratto dall’annuario 1970-71

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Statuto : estratto dall’annuario 1970-71"

Copied!
20
0
0

Testo completo

(1)

UNIVERSITÀ

DEGLI

STUDI DI SALERNO

STATUTO

(2)

UNIVERS ITÀ DI S A LER N O FACO LTA’ DI MAGISTERO

(3)

UNIVERSITÀ

DEGLI

STUDI DI SALERNO

STATUTO

ESTRATTO DALL’ANNUARIO 1970-71

S IS TEM B IB LIO TEC AR IO DI ATENEO - SALERNO

(4)
(5)

statuto

Approvato con D. P. R. 18-12-1968, n. 1436

D. P. R. 10- 9-1969, n.

695

D. P. R. 23- 7-1970, n.

941

D. P. R. 19-10-1970, n.

971

D. P. R. 16- 2-1971, n.

361

D. P. R. 21- 6-1971, n.

618

D. P. R. 25-10-1971, n. 1125

D. P. R. 11- 8-1971, n. 1348

D. P. R.

6- 8-1971, n. 1379

D. P. R. 16- 5-1972, n.

359

D. P. R.

7- 6-1972, n.

381

Titolo I

COSTITUZIONE

DELL’UNIVERSITÀ

art. 1

L’Università degli Studi di Salerno com ­ prende le seguenti facoltà:

facoltà di giurisprudenza;

facoltà di econom ia e com m ercio; facoltà di lettere e filosofia, facoltà di magistero;

facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali;

Titolo II

INSEGNAMENTO

A TITOLO PRIVATO

art. 2

I liberi docenti entro il mese di mag­ gio di ciascun anno debbono presen­ tare alla segreteria il program m a del corso che intendono svolgere ne ll’an­ no accadem ico successivo, fornendo la prova, ove si tra tti di insegnam enti di natura sperim entale o dim ostrativa, di possedere o di poter dispo rre dei mezzi necessari. I liberi docenti deb­ bono depositare il decreto di a b ilita ­ zione e quello di conferm a definitiva. II decreto di abilitazione e quello di conferm a definitiva rim angono deposi­ tati presso la segreteria fino a quan­ do il docente non richieda di trasfe­ rire ad altro ateneo la pro pria a b ili­ tazione.

art. 3

I program m i sono esam inati tem pesti­ vamente dalla faco ltà com petente e classificati in due categorie, secondo che com prendano tutta la m ateria dei rispettivi corsi u fficia li ovvero una so­ la parte di essa. Sono dichiarati pa­ reggiati, ai sensi d e ll’art. 60 del rego­ lamento generale universitario, i corsi della prim a categoria purché l’orario com prenda tante ore settim anali di le­ zione quante sono quelle del corso ufficiale corrispondente e purché i mezzi dim ostrativi e sperim entali sia­ no sufficienti. I liberi docenti che per la prim a volta intendano tenere il cor­ so ne ll’Università degli Studi di Saler­ no possono presentare il loro pro­ gram m a fino ad un mese prim a d e ll’a­ pertura d e ll’anno accadem ico e la fa­ coltà provvede subito alla cla ssifica­ zione dei corsi.

art. 4

Quando il libero docente intenda svol­ gere il suo corso in locali diversi da quelli dell'U niversità è tenuto ad in­ dica rli esattam ente alla faco ltà ne ll'a t­ to stesso in cui presenta il program ­ ma per l’anno successivo e ad unire una dichiarazione della persona od ente, cui il locale appartiene, che au­ torizzi il preside de lla faco ltà o le persone da lui delegate ad accedere in qualsiasi momento nei locali stessi per la sorveglianza pre scritta d a ll’art. 62 del regolam ento generale univer­ sitario.

art. 5

Nel procedere alla classificazione dei corsi liberi il con sig lio di facoltà, o l­ tre ad accertare se il program m a pre­ sentato risponda com e contenuto ed ampiezza alle necessità didattiche, de­ ve verificare, ove tra ttisi di m aterie sperim entali e dim ostrative, se il li­ bero docente disponga dei locali suf­ ficie n ti ed adeguati e del m ateriale scie ntifico e dida ttico necessario.

art. 6

Lo svolgim ento dei corsi annuali può essere artico la to attraverso lezioni, e- sercitazioni, colloq ui e ricerche. Pos­ sono essere organizzati anche corsi inte rdisciplina ri sulla base di program ­ mi omogenei concordati da docenti di più insegnam enti, assistenti, borsisti e studenti.

art. 7

È costitu ito per ciascun corso di lau­ rea e di diplom a un com itato di studi del quale saranno chiam ati a fa r par­ te i rappresentanti dei professori uffi­ ciali, degli assistenti, borsisti e stu­ denti secondo le m odalità che saran­ no concordate fra le varie com ponenti universitarie.

Titolo III

ORDINAMENTO

DEGLI STUDI

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

art. 8

La faco ltà di giurisprudenza conferisce la laurea in giurisprudenza e la lau­ rea in scienze politiche.

art. 9

Per il conseguim ento di ciascuna del­ le lauree suindicate la durata del cor­ so degli studi è di quattro anni ed il tito lo di am m issione è quello previsto dalle vigenti disposizioni di legge.

a) Laurea in giurisprudenza:

Insegnamenti fondam entali: 1) Istituzioni di d iritto privato; 2) Istituzioni di d iritto romano; 3) Filosofia del d i r i t t o ; ---— 4) Storia del d iritto romano;

5) Storia del d iritto italiano (biennale); 6) Economia po litica ; tv

7) Scienze delle finanze e d iritto fi­ nanziario;

8) D iritto costituzionale; *

9) D iritto ecclesiastico; — 10) Diritto romano (biennale); 11) D iritto civile (biennale); 12) D iritto com m erciale; 13) D iritto del lavoro; 14) D iritto processuale civile; 15) D iritto internazionale; ' 16) D iritto am m inistrativo (biennale); 17) D iritto penale (biennale); 18) Procedura penale. Insegnamenti com plem entari: A ntropologia crim inale; C ontabilità di Stato; Demografia;

D iritto aeronautico; D iritto agrario;

Diritto am m inistrativo processuale; D iritto bancario;

Diritto canonico; Diritto com une;

Diritto com unitario europeo; D iritto deM’econom ia; D iritto della navigazione; D iritto della previdenza sociale; D iritto delle com unità europee; D iritto degli enti locali; D iritto e legislazione bancaria; D iritto e po litica ecclesiastica; D iritto fallim entare;

D iritto industriale;

D iritto internazionale privato; Diritto m inerario;

D iritto privato com parato;

D iritto processuale am m inistrativo; D iritto pubblico deM’econom ia; D iritto pubblico com parato; D iritto pubblico regionale; D iritto regionale;

D iritto scolastico italiano e com parato; D iritto tribu ta rio ;

D ottrina dello Stato; G iustizia costituzionale;

(6)

Istituzioni di d iritto pubblico;

Istituzioni di d iritto pu bb lico e legi­ slazione scolastica;

Istituzioni di d iritto e di procedura penale;

Legislazione del lavoro; Logica g iurid ica ;

M edicina legale e delle assicurazioni; O rdinam ento delle com unità europee; O rganizzazioni internazionali;

P olitica econom ica e finanziaria; Psicologia;

P sicologia del lavoro; Scienza deH’am m inistrazione; S ociologia;

S ociologia crim inale; S ociologia giu rid ica ; S ociologia del d iritto ; Storia della filosofia;

Storia del pensiero giu rid ico ; Storia delle do ttrin e econom iche; Storia delle do ttrin e politich e; — Storia delle dottrine e delle istituzioni politich e;

S toria dei sistem i norm ativi; S tatistica;

T ecnica di borsa;

T ecnica delle organizzazioni dei ser­ vizi am m inistrativi;

T ecnica e legislazione per lo sviluppo del M ezzogiorno;

Teoria generale del d iritto ; Teoria generale del processo; Teoria d e ll’interpretazione.

art. 10

Per essere ammesso a ll’esame di lau­ rea lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnam enti fondam entali e almeno in tre da lui scelti tra i com plem en­ tari.

art. 11

b) Laurea in scienze politiche:

Il corso di studi com prende un bien­ nio propedeutico e un biennio di spe­ cializzazione ordinato secondo i se­ guenti in dirizzi: po litico-internazionale; p o litico -eco no m ico; storico -po litico .

art. 12

Il biennio propedeutico com prende nove insegnam enti obbligatori.

Sono ob bliga to ri sul piano nazionale i seguenti sei insegnam enti:

1) Istituzioni di d iritto pubblico; 2) D iritto costituzionale italiano e com ­

parato;

3) Econom ia po litica ; 4) Statistica; 5) S ociologia; 6) Storia moderna.

A ltri tre insegnam enti ob bliga to ri sa­ ranno scelti dalla facoltà, tra i se­ guenti, e indicati, anno per anno, nel manifesto degli studi:

Scienza della po litica ; Istituzioni di d iritto privato; O rganizzazione internazionale; S toria delle istituzioni politiche; S toria contem poranea;

Storia delle dottrine politich e; P olitica econom ica e finanziaria; Filosofia della politica.

A lcuni insegnam enti possono essere m utuati da quelli im partiti in altre facoltà.

Lo studente potrà aggiungere ai nove insegnam enti del biennio propedeuti­ co non più di tre insegnam enti o b b li­ gatori, del biennio di specializzazione, a seconda d e ll’indirizzo prescelto. Ta­ li insegnam enti anticip ati al biennio propedeutico vanno in detrazione dal num ero degli insegnam enti del biennio di specializzazione.

art. 13

Il biennio di specializzazione si svol­ ge in base a piani di studi predisposti anno per anno dalla facoltà che sta­ b ilisce l ’elenco delle m aterie di inse­ gnam ento per ogni indirizzo. Tale elen­ co non può com prendere più di quin­ d ic i insegnam enti annuali.

Di questi sei sono fissati com e o b b li­ gatori a tutti gli studenti d e ll’in d iriz ­ zo; gli altri saranno scelti da llo stu­ dente ne ll’am bito dei restanti insegna- menti del suddetto elenco.

Lo studente è ob bliga to a frequ en ta­ re i corsi e a sostenere gli esami per alm eno dieci m aterie scelte n e ll’elen­ co stab ilito dalla faco ltà com prenden­ ti gli insegnam enti o b bliga to ri e quel­ li a scelta.

Gli insegnam enti a scelta dello stu­ dente non possono essere anticipati al biennio propedeutico.

A lcuni insegnam enti possono essere m utuati da qu elli im partiti in altre facoltà.

Gli insegnam enti resi ob bligatori dalla faco ltà per un indirizzo possono esse­ re com presi ne ll’elenco a scelta per un altro indirizzo.

art. 14

Sono ob bligatorie per l’indirizzo poli- tico-internazionale le seguenti d is c i­ pline:

1) Econom ia internazionale; 2) O rganizzazione internazionale; 3) D iritto internazionale;

4) Storia delle istituzioni politich e; 5) Storia dei tratta ti e p o litic a in te r­

nazionale;

6) Storia contem poranea.

Sono obbliga to rie per l’indirizzo po- litico-eco no m ico le seguenti disciplin e:

1) P olitica finanziaria; 2) S tatistica econom ica; 3) Storia econom ica;

4) Istituzioni di d iritto privato; 5) Scienza delle finanze; 6) M atem atica per econom isti.

Sono obbliga to rie per l ’indirizzo stori- co -p o litic o le seguenti disciplin e:

1) Istituzioni di d iritto privato; 2) Storia del R isorgim ento; 3) S toria contem poranea;

4) Geografia p o litic a ed econom ica; 5) Storia delle istituzioni politiche; 6) Storia econom ica.

La facoltà, per predisporre anno per anno il piano degli studi, com prenden­

te al massimo altri nove insegnam enti per ogni indirizzo, attingerà al seguen­ te elenco:

A ntro polog ia cultu rale;

C o ntabilità de llo Stato e de gli enti pu bb lici;

C o ntabilità di Stato; Dem ografia;

D iritto am m inistrativo; D iritto anglo-am ericano; D iritto com m erciale; D iritto del lavoro; D iritto deM’econom ia;

D iritto delle com u nità europee; D iritto degli enti lo cali; D iritto ecclesia stico; D iritto finanziario;

D iritto internazionale privato; D iritto pu bb lico com parato; D iritto pu bb lico deH’econom ia; D iritto pu bb lico rom ano; D iritto privato com parato; D iritto regionale;

D iritto trib u ta rio ;

D iritto scolastico italian o e com parato; D iplom azia e d iritto dip lo m a tico ; D iritto e p o litic a ecclesia stica; Econom etria;

Econom ia aziendale;

Econom ia dei paesi in v ia di sviluppo; Econom ia dei traspo rti;

Econom ia e p o litic a agraria; Econom ia e p o litic a industriale; Econom ia e p o litic a m onetaria; E tnologia;

Filosofia del d iritto ;

Istituzioni di d iritto e procedura penale; Istituzioni di d iritto pubblico e legisla­ zione scolastica;

Istituzioni giurid ich e com parate; Istituzioni giurid ich e d e ll’Europa o rie n ­ tale;

Istituzioni po litich e com parate; Legislazione del lavoro; Legislazione sociale;

Matem atica per le scienze so c ia li; M etodologia de lla ric e rc a storica; M etodologia delle scienze sociali; P ianificazione ed organizzazione te rrito ­ riale;

Program m azione econom ica; P sicologia sociale;

Relazioni in te rna zion ali; R icerca operativa;

S cienza deM’am m inistrazione; S o ciologia d e lla conoscenza; S o ciologia de lla fam iglia; S ociologia delle com unicazioni; S ociologia d e ll’organizzazione; S ociologia econom ica; S ociologia g iurid ica ; S ociologia politica; S ociologia religiosa; S ociologia rurale e urbana; S toria antica;

Storia del d iritto italiano; Storia del lavoro e d e ll’industria; S toria d e ll’econom ia;

Storia del giornalism o;

Storia del pensiero so c io lo g ic o ; Storia deM’am m inistrazione pubblica; Storia della Chiesa;

Storia delle d o ttrin e econom iche; Storia dei co n co rd a ti;

Storia dei m ovim enti sin da cali; Storia dei p a rtiti e m ovim enti p o litic i; S toria dei rap po rti fra Stato e Chiesa; Storia ed istituzion e d e ll’ Europa o- rientale;

S toria ed istituzione dei paesi afro- a siatici;

S toria e p o litic a m onetaria; S toria e p o litic a navale; S toria del d iritto penale; S toria m edioevale;

S toria p o litic a e diplo m atica deM'Asia orien ta le;

T eoria generale del d iritto ;

Legislazione e po litica m eridio na listica ; T eoria e p o litica dello sviluppo e co­ nom ico.

(7)

art. 15

Per essere ammesso a ll’esame di lau­ rea lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami relativi ad almeno diciannove corsi annuali ed inoltre a quelli relativi a due lingue straniere.

art. 16

S uperato l’esame di laurea lo studen­ te consegue il tito lo di dottore in scienze po litich e con l ’indicazione del­ l ’indirizzo prescelto.

FACOLTÀ

D! ECONOMIA E COMMERCIO

art. 17

La facoltà di econom ia e com m ercio con ferisce la laurea in econom ia e com m ercio.

art. 18

Laurea in economia e commercio

La durata del corso degli studi per la laurea in econom ia e com m ercio è di anni quattro.

Sono tito li di am m issione quelli previ­ s ti dalle vigenti disposizioni di legge.

art. 19

Sono insegnam enti fondam entali: 1) Istituzioni di d iritto privato; 2) Istituzioni di d iritto pubblico; 3) D iritto com m erciale (biennale); 4) M atem atica generale;

5) Matem atica finanziaria (biennale); 6) Statistica (biennale);

7) Econom ia po litica (biennale); 8) D iritto del lavoro;

9) Scienza delle finanze e d iritto fi­ nanziario;

10) Econom ia e po litica agraria; 11) P olitica econom ica e finanziaria; 12) Storia econom ica;

13) G eografia econom ica (biennale); 14) Ragioneria generale ed applicata

(biennale);

15) Tecnica bancaria e professionale; 16) Tecnica industriale e com m erciale; 17) M erceologia;

18) Lingua francese o spagnola (trien­ nale);

19) Lingua inglese o tedesca (trien­ nale);

Sono insegnam enti com plem entari: 1) D iritto industriale;

2) D iritto am m inistrativo; 3) D iritto internazionale; 4) D iritto tribu ta rio ; 5) Econom ia dei trasporti; 6) Demografia; 7) Contabilità nazionale; 8) Contabilità di Stato; 9) S ociologia; 10) D iritto regionale; 11) O rganizzazione aziendale; 12) Ragioneria pubblica;

13) Storia delle do ttrin e econom iche; 14) D iritto fallim entare;

15) Storia delle dottrine politiche; 16) Lingua araba;

17) Lingua russa; 18) Analisi di m ercato;

19) Diritto ed econom ia delle fonti di energia;

20) Econom etria;

21) Econom ia del turism o; 22) Econom ia urbanistica; 23) Lingua portoghese;

24) O rganizzazione internazionale; 25) Storia del lavoro;

26) Storia econom ica italiana d e ll’uni­ tà nazionale;

27) Tecnica am m inistrativa delle im ­ prese m arittim e;

28) Tecnica conserviera dei prodotti ag rico li ed ittic i;

29) T ecnica degli scam bi e cam bi con l’estero;

30) Tecnica delle ricerche di m ercato; Gli insegnam enti di d iritto com m er­ ciale e di geografia econom ica com ­ portano un unico esame alla fine del corso biennale e per g li altri insegna- m enti biennali è pre scritto l’esame alla fine di ciascun corso annuale, dovendo­ si il prim o corso considerare come propedeutico al secondo.

L’insegnam ento triennale delle lingue estere com porta, per ciascuna, una prova scritta ed una orale alla fine del triennio.

Per essere ammesso a ll’esame di lau­ rea, lo studente deve aver seguito i corsi e superati gli esami di tutti gli insegnam enti fondam entali e almeno in due da lui scelti tra i com plem en­ tari.

art. 20

Sono dichiarati propedeutici i seguen­ ti insegnam enti:

a) istituzioni di d iritto privato per il d iritto com m erciale, il d iritto interna­ zionale, il d iritto del lavoro, il d iritto industriale, il d iritto fallim entare; b) istituzioni di d iritto pu bb lico per il d iritto internazionale, il d iritto del la­ voro, il d iritto am m inistrativo;

c) m atem atica generale, per la mate­ m atica finanziaria, per la statistica; d) l’econom ia p o litic a per la scienza delle finanze e d iritto finanziario, la p o litic a econom ica finanziaria, l’econo­ mia e p o litic a agraria, l’econom ia dei trasporti e il d iritto tribu ta rio ;

e) ragioneria generale ed ap plicata Y e 2“ per la tecn ica bancaria e profes­ sionale, la tecn ica industriale e com ­ m erciale.

art. 21

L’esame di laurea consiste: a) nella discussione orale di una dissertazione scritta svolta dal candidato su argo­ m ento da lui scelto, con l’approvazio­ ne del professore de lla materia, in u- no degli insegnam enti fondam entali o com plem entari seguito durante il co r­ so; b) nella discussione di alm eno u- na fra due tesi su argom enti scelti dal candidato in due m aterie delle quali abbia superati g li esami e che debbono inoltre essere diverse da quelle cui si riferisce la dissertazione scritta.

BIBLIOTECA ED ISTITUTI SCIENTIFICI DELLE FACOLTÀ

DI GIURISPRUDENZA

E DI ECONOMIA E COMMERCIO

art. 22

A lle facoltà di giurisprudenza e di eco­ nomia e com m ercio è annessa la b i­ blioteca comune a tutti gli istituti scien­ tifici.

art. 23

Gli istituti scie n tifici per le faco ltà di giurisprudenza e di econom ia e com ­ m ercio risultano così costitu iti: Istituto di statistica;

Istituto di ricerche aziendali; Istituto di econom ia politica; Istituto di storia econom ica; Istituto g iurid ico ;

Istituto di studi storico -po litici. Tali istituti hanno lo scopo di prom uo­ vere e coordinare la ricerca nelle d i­ scipline di loro pertinenza. Con appo­ sita deliberazione dei consigli delle due facoltà, riuniti in seduta comune, con­ vocati e presieduti congiuntam ente dai presidi di facoltà, sarà provveduto al raggruppam ento dei singoli insegna- m enti presso ciascun istituto.

Ogni istituto è retto da un direttore, responsabile del funzionam ento d e ll’i­ stituto stesso.

Q ualora fra gli insegnam enti assegna­ ti ad un istituto ve ne sia uno solo tenuto da un professore di ruolo que­ sti è di d iritto il diretto re d e ll’ istituto. Nel caso vi siano più professori di ruolo, il consiglio delle faco ltà riu ni­ te, sentito il parere dei m edesimi, de­ signerà scegliendo fra essi il direttore d e ll’istituto il quale resterà in carica tre anni.

Nel caso non vi fossero professori di ruolo, il diretto re può essere scelto tra i professori incaricati. In tale caso la nom ina è annuale e sarà disposta dal con sig lio delle faco ltà riunite, sen­ titi i professori che fanno parte dello stesso istituto.

Ogni istituto potrà eventualm ente d i­ sporre, secondo le m odalità intese ad assicurare il raggiungim ento delle fi­ nalità, nel modo più idoneo, di fondi per la ricerca e di borse di studio provenienti da enti pubblici o privati italiani e stranieri.

FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

art. 24

La facoltà di lettere e filo sofia con­ ferisce le lauree in:

lettere; filosofia;

lingue e letterature straniere moderne (indirizzo europeo).

sociologia

art. 25

Per il conseguim ento di ciascuna dè l­ ie lauree suindicate la durata del cor­ so degli studi è di quattro anni ed i tito li di am m issione sono quelli previ­ sti dalle vigenti disposizioni di legge.

art. 26

a) Laurea in lettere:

il corso di studi per il conseguim en­ to de lla laurea in lettere si distingue in due in dirizzi: classico e moderno. Gli insegnam enti sono i seguenti: Fondam entali ai due indirizzi:

1) Letteratura italiana; 2) Letteratura latina;

3) Storia romana (con esercitazioni di epigrafia romana);

(8)

4) G eografia;

5) F ilosofia (con facoltà di scelta fra gli insegnam enti di filo sofia te o re ti­ ca, filo s o fia morale, storia della fi­ losofia, pedagogia).

Fondam entali per l’indirizzo classico: 1) Letteratura greca;

2) S toria greca; 3) G lottologia;

4) A rche ologia e storia d e ll’arte greca e romana.

Fondam entali per l’indirizzo m oderno: 1) Filologia romanza;

2) Storia medioevale; 3) Storia m oderna;

4) Storia d e ll’arte m edioevale e mo­ derna.

Com plem entari: 1) Filologia classica; 2) Filologia bizantina;

3) G ram m atica greca e latina; 4) Storia del Risorgim ento; 5) Paleografia e diplom atica; 6) Storia del C ristianesim o;

7) Storia della letteratura latina m edio­ evale;

8) B iblioteconom ia e bibliografia; 9) Filologia germ anica;

10) Letteratura um anistica;

11) S toria dei pa rtiti e m ovim enti po­ litic i;

12) S toria de lla lingua italiana; 13) S toria delle religion i; 14) A rchivistica;

15) Storia contem poranea; 16) A ntich ità m edioevale; 17) Paleografia greca; 18) Paleografia latina;

19) Letteratura cristia na antica; 20) Filosofia del linguaggio; 21) Filosofia della storia; 22) Lingua e letteratura francese; 23) Lingua e letteratura spagnola; 24) Lingua e letteratura inglese; 25) Lingua e letteratura tedesca; 26) S ociologia;

27) Storia della filo sofia antica; 28) Storia de lla filo sofia medioevale; 29) Storia de lla filo s o fia m oderna e

contem poranea;

30) A ntich ità greche e romane; 31) A n tich ità pom peiane ed ercolanesi; 32) Storia della m usica;

33) Storia delle do ttrin e econom iche; 34) Storia delle d o ttrin e po litiche; 35) Storia della letteratura italiana mo­

derna e contem poranea;

36) Storia del teatro e de llo spettacolo; 37) Storia d e ll’arte contem poranea; 38) F ilologia dantesca;

39) Storia della Chiesa; 40) F ilo log ia italiana;

41) S toria delle tradizioni popolari; 42) E truscologia ed an tichità italiche; 43) Paletnologia.

44) Indologia; 45) Papirologia; 46) E tnologia;

47) Num ism atica greca e romana; 48) Num ism atica m edioevale;

49) T opografia di Roma e d e ll’ Italia antica;

50) A rcheologia cristiana; 51) A rche ologia medioevale; 52) A n tich ità ed epigrafia greca; 53) A n tich ità ed epigrafia latina; 54) A ntich ità ed epigrafia m edioevale; 55) Filologia m icenea;

56) Storia dei paesi afro-asiatici; 57) Storia de lla lingua latina; 58) Iconologia.

Lo studente deve seguire i corsi e so­ stenere gli esami negli insegnam enti fondam entali com uni ed in quelli de l­ l ’indirizzo prescelto; lo studente deve, inoltre, prendere iscrizione e sostenere gli esami in altre otto discip lin e da tui scelte tra le fondam entali deH’indirizzo diverso da quello che egli segue e fra le discip lin e com plem entari.

Due degli insegnam enti com plem entari possono essere sostitu iti dallo studen­ te con due discip lin e di altri corsi di studi della stessa o di diversa facoltà d e ll’ateneo.

Tre degli insegnam enti, fondam entali o com plem entari, debbono essere segui­ ti per un biennio; può, però, lo studen­ te seguire per un biennio anche uno o due insegnam enti in più, ed in tal caso può ridurre rispettivam ente di uno 0 due gli altri insegnam enti che deve scegliere.

Lo studente deve superare una prova s c ritta di traduzione latina, che consi­ ste in una traduzione d a ll’italiano in latino.

G li insegnam enti biennali com portano un esame alla fine di ciascun anno di corso.

Il preside, sentita, ove ritenga, la fa­ coltà, deve con tro llare i piani di studi presentati dagli studenti per il loro coordinam ento ed approvarli prim a che siano resi definitivi.

Per essere ammesso aM’esame di lau­ rea, lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tu tti gli insegnam enti fondam entali com uni e d e ll’indirizzo da lui scelto ed in tutti gli altri insegnam enti com presi nel pia­ no di studi approvato dal preside della facoltà.

art. 27

L’esame di laurea consiste nella ela­ borazione di una dissertazione scritta svolta su un tem a consig lia to dal pro­ fessore della m ateria scelta dal candi­ dato tra quelle su cui ha sostenuto lo esame e pertinente alla facoltà, ed in una discussione orale sulla disserta­ zione scritta, che non si intende lim i­ tata al contenuto di quella, ma si esten­ de a tutto il periodo storico o a tutto l’ordine di idee a cui si riferisce il tema.

art. 28

1 laureati in filo sofia che aspirano alla laurea in lettere sono tenuti ad un al­ tro anno di studio con i seguenti inse­ gnam enti ed esami.

Indirizzo classico:

Letteratura italiana, letteratura latina, letteratura greca, storia rom ana o sto­ ria greca, glottolo gia , archeologia e storia d e ll’arte greca e romana, un in­ segnam ento a scelta de llo studente, prova scritta di traduzione latina.

Indirizzo m oderno:

Letteratura italiana, letteratura latina, storia medioevale, storia moderna, geo­ grafia, filo lo g ia romanza, storia d e ll'a r­ te m edioevale e moderna, prova scritta di traduzione latina.

art. 29

b) laurea in filosofia:

Gli insegnam enti per il conseguim ento de lla laurea in filo s o fia sono i seguenti: Fondam entali:

1) Letteratura italiana; 2) Letteratura latina;

3) S toria rom ana (con esercitazioni di ep igrafia rom ana);

4) S toria m edioevale; 5) Storia m oderna;

6) Storia de lla filo s o fia (biennale); 7) Filosofia te o re tica (biennale); 8) Filosofia m orale (biennale); 9) Pedagogia;

10) Un insegnam ento scelto fra i se­ guenti: psicolo gia o una delle d i­ s cip lin e biologiche, fisiche, chim i­ che o m atem atiche.

C om plem entari:

1) S toria de lla filo sofia antica; 2) S toria de lla filo sofia m edioevale; 3) Storia de lle religion i;

4) S toria del C ristianesim o; 5) S toria della Chiesa; 6) S toria del Risorgim ento; 7) S toria delle do ttrin e po litich e; 8) S toria delle do ttrin e econom iche; 9) S toria della filo sofia m oderna e

contem poranea; 10) Estetica;

11) F ilosofia della scienza; 12) Filosofia della storia; 13) Filosofia del linguaggio; 14) S toria contem poranea; 15) F ilosofia de lla religione; 16) S ociologia;

17) Storia della c ritic a d e ll’arte; 18) S toria greca;

19) S toria econom ica; 20) S toria de lla pedagogia;

21) S toria de lla scienza e de lla te c ­ nica;

22) A ntro polog ia cultu rale; 23) Psicologia d e ll’età evolutiva; 24) S ociologia d e ll’educazione; 25) S ociologia religiosa; 26) P sicologia sociale.

Gli insegnam enti biennali com portano un esame alla fine di ciascun anno di corso.

Per essere ammesso aM’esame di lau­ rea lo studente deve aver seguito i co r­ si e superato g li esami in tu tti g li in­ segnam enti fondam entali ed alm eno in sei da lui scelti fra i com plem entari, previa approvazione dei preside della facoltà.

art. 30

L’esame di laurea consiste nella ela­ borazione di una dissertazione scritta svolta su un tem a con sig lia to dal pro­ fessore della m ateria scelta dal candi­ dato tra quelle su cui ha sostenuto l’e­ same e pertinente alla facoltà, ed in una discussione orale sulla dissertazio­ ne s c ritta che non si intende lim itata al contenuto di quella ma si estende a tutto il periodo s torico o a tu tto l’o r­ dine di idee a cui si riferisce il tema.

art. 31

I laureati in lettere che aspirano alla laurea in filo s o fia sono tenuti ad un altro anno di studio con i seguenti in­ segnam enti ed esam i: filo s o fia te o re ti­ ca, storia de lla filosofia, pedagogia, psicologia, filo s o fia morale, due inse­ gnam enti com plem entari.

(9)

art. 32

c) Laurea in lingue e letterature stra­ niere moderne (indirizzo europeo).

Gli insegnam enti per il conseguim ento della laurea in lingue e letterature stra­ niere m oderne sono i seguenti: Fondam entali:

1) Letteratura italiana; 2) Letteratura latina; 3) G lottologia;

4) Una lingua e letteratura straniera moderna;

5) Una seconda lingua e letteratura straniera moderna;

6) Filologia romanza (o germ anica o slava o ugrofinnica);

7) Storia medioevale; 8) Storia moderna;

9) Storia d e ll’arte m oderna (o storia deM'arte medioevale e m oderna); derna e contem poranea;

Com plem entari: (quando non siano scelti come fondam entali ai suindicati numeri 4), 5) e 6):

1) Lingua e letteratura francese; 2) Lingua e letteratura spagnola; 3) Lingua e letteratura inglese; 4) Lingua e letteratura tedesca; 5) Lingua e letteratura araba; 6) Filologia romanza; 7) Filologia germ anica; 8) Storia della lingua italiana; 9) S toria della letteratura italiana mo­

derna e contem poranea; 10) Storia della musica;

11) Storia del teatro e dello spettacolo; 12) Letteratura nord-am ericana; 13) Lingua e letteratura russa; 14) Lingua e letteratura portoghese; 15) S toria dei partiti p o litic i; 16) Storia della filosofia;

17) Storia della filo sofia m oderna e contem poranea;

18) Storia contem poranea; 19) Storia del C ristianesim o; 20) Storia del Risorgim ento; 21) Storia deM'arte contem poranea. Lo studente dovrà seguire i corsi e sostenere gli esami in tutti gli insegna- m enti fondam entali deM’indirizzo pre­ scelto ed in tre altri insegnam enti da lui scelti fra i com plem entari de llo stes­ so indirizzo. Uno degli insegnam enti com plem entari potrà essere sostituito dallo studente con una d is c ip lin a di al­ tri corsi di studi de lla stessa o di d i­ versa facoltà.

L’insegnam ento de lla lingua e lettera­ tura straniera moderna, alla quale lo studente intende principalm ente de di­ carsi, dovrà essere seguito per tutti i quattro anni alla fine di ciascuno dei quali egli sarà sottoposto a prove s c rit­ te di anno in anno gradualm ente pro­ gressive.

Dovranno poi essere seguiti per due anni l’insegnam ento della filo lo g ia a cui quella stessa prim a lingua si ri­ collega e l’insegnam ento della secon­ da lingua e letteratura straniera m oder­ na prescelta. Due altri insegnam enti fondam entali dovranno pure essere se­ guiti per un biennio. Lo studente dovrà poi seguire per un biennio anche un altro insegnam ento ed in tal caso po­ trà ridurre da tre a due gli insegna- m enti com plem entari di sua scelta. Gli esami di letteratura italiana e di letteratura latina com prendono una prova s critta prelim inare.

Il preside, sentita, ove ritenga, la fa ­ coltà deve con tro llare i piani di stu­ dio presentati dagli studenti ed appro­ varli prim a che siano resi definitivi. Per essere ammesso aH'esame di lau­ rea lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnam enti fondam entali d e ll'in d iriz - zo prescelto ed in tutti gli altri inse­

gnam enti com presi nel piano di studi approvato dal preside.

art. 33

La tesi di laurea in lingue e lettera­ ture straniere m oderne dovrà essere redatta in italiano ed integrata da un colloq uio nella lingua prescelta come prim a lingua dallo studente. Lo studen­ te ha faco ltà di redigere la disserta­ zione s critta nella lingua prescelta.

art. 34

d) Laurea in sociologia

La durata del corso di laurea in so­ cio log ia è di quattro anni. È tito lo di amm issione quello consentito dalle vi­ genti disposizioni di legge.

A lla fine del corso di studi viene rila­ sciata la laurea in sociologia.

art. 35

Sono insegnam enti fondam entali: 1) S ociologia (biennale);

2) Un insegnam ento scelto fra i se­ guenti: storia della filosofia o sto­ ria della filo sofia m oderna e con­ tem poranea;

3) Filosofia morale; 4) A ntro polog ia culturale;

5) Un insegnam ento scelto fra i se­ guenti: storia m oderna o storia con­ tem poranea;

6) Logica;

7) M etodologia e tecn ica della rice r­ ca sociale;

8) S tatistica; 9) Psicologia;

10) Storia della sociologia; 11) Psicologia sociale. Insegnam enti com plem entari:

1) Filosofia teoretica;

2) L’insegnam ento non scelto nel n. 2 delle m aterie fondam entali; 3) M etodologia delle scienze umane; 4) Filosofia del diritto ;

5) Filosofia della scienza; 6) F ilosofia della storia; 7) Filosofia del linguaggio; 8) Estetica;

9) Filosofia della religione; 10) Linguistica generale;

11) Storia delle dottrine politiche; 12) Storia delle do ttrin e econom iche; 13) L’insegnam ento non scelto nel n. 5

delle materie fondam entali; 14) Etnologia;

15) Psicologia d e ll’età evolutiva;

16) Psicologia dinam ica; 17) Econom ia politica; 18) Storia econom ica; 19) Demografia;

20) Econom ia aziendale; 21) Legislazione sociale; 22) S ociologia politica; 23) S ociologia econom ica; 24) S ociologia del diritto ; 25) S ociologia del lavoro; 26) S ociologia industriale; 27) S ociologia della conoscenza; 28) S ociologia d e ll’educazione; 29) S ociologia della religione;

30) S ociologia d e ll’arte e della lettera­ tura;

31) S ociologia dei gruppi;

32) S ociologia della com unicazione; 33) S ociolinguistica;

34) Teoria e tecniche delle com unica­ zioni di massa;

35) Una lingua e letteratura straniera moderna.

art. 36

Per essere ammesso a ll’esame di lau­ rea lo studente deve aver superato gli esami di tutti gli insegnam enti fonda- mentali e di alm eno otto degli insegna- m enti com plem entari, previa approva­ zione del relativo piano di studio da parte del preside di facoltà. La socio­ logia deve essere seguita per un bien­ nio, e due degli insegnam enti fonda- m entali possono essere biennalizzati, nel qual caso lo studente può ridurre di due gli insegnam enti com plem entari che deve seguire.

FACOLTÀ DI MAGISTERO

art. 37

La facoltà di m agistero conferisce: laurea in m aterie letterarie; laurea in pedagogia;

laurea in lingue e letterature straniere; diplom a di abilitazione alla vigilanza nelle scuole elem entari.

art. 38

a) Laurea in materie letterarie:

durata del corso degli studi: quattro anni;

i tito li di am m issione sono quelli pre­ visti dalle vigenti disposizioni di legge.

Insegnamenti fondam entali:

1) Lingua e letteratura italiana (trien­ nale);

2) Lingua e letteratura latina (trienna­ le);

3) Storia (triennale); 4) Geografia (triennale); 5) Pedagogia;

6) Storia della filosofia;

7) Lingua e letteratura m oderna stra­ niera a scelta (biennale).

Insegnam enti com plem entari: 1) A rcheologia;

2) A ntropologia culturale;

3) B iblioteconom ia e bibliografia; 4) Civiltà greca;

5) D iritto scolastico italiano e com pa­ rato;

6) Filologia dantesca; 7) Filologia germ anica; 8) F ilologia italiana; 9) Filologia romanza; 10) F ilosofia della scienza; 11) F ilosofia della storia; 12) F ilosofia morale; 13) G eografia po litica 14) G eografia econom ica 15) G ram m atica latina;

16) Istituzioni di d iritto pubblico e legi­ slazione scolastica;

17) Letteratura cristiana antica; 18) Letteratura italiana m oderna e con­

(10)

19) Letteratura latina medioevale 20) Letteratura um anistica; 21) Lingua e letteratura greca; 22) Paleografia e diplom atica; 23) Pedagogia e psicologia delle co­

m unicazioni di massa; 24) S ociologia;

25) Storia contem poranea;

26) S toria dei pa rtiti e m ovim enti po­ litic i;

27) S toria del C ristianesim o;

28) S toria della costituzione romana; 2S) S toria de lla Chiesa;

30) Storia della critic a ;

31) S toria de lla gram m atica e della lingua italiana;

32) S toria de lla musica; 33) Storia della pedagogia;

34) Storia d e ll’arte contem poranea; 35) S toria d e ll’arte m edioevale e mo­

derna;

36) Storia delle do ttrin e po litiche; 37) Storia delle tradizio ni popolari; 38) Storia del m ezzogiorno; 39) S toria del R isorgim ento;

40) S toria del teatro e dello spettacolo; 41) S toria econom ica;

42) S toria ed istituzioni dei paesi afro- asiatici;

43) Storia del m ovim ento operaio e sindacale.

Il terzo anno di corso di « G eografia » deve essere differenziato com e corso di applicazione. Nel corso di « Storia » (triennale) un anno deve essere dedi­ cato alla storia romana, il cui insegna­ m ento sarà im partito ogni anno come corso indipendente; gli altri due anni devono essere de dicati alla storia me­ dioevale ed alla storia moderna, il cui insegnam ento verrà im partito ad anni alterni. Lo studente deve sostenere una prova scritta di traduzione latina (d a ll’italiano in latino), una della lingua straniera scelta ed una di cultu ra ge­ nerale.

La prova s c ritta di lingua straniera do­ vrà essere superata prim a della secon­ da prova orale della lingua stessa. Per essere ammesso a ll’esame di laurea, lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tu tti gli inse­ gnam enti fondam entali ed alm eno in quattro da lui scelti fra i com plem entari.

art. 39

b) Laurea in pedagogia:

durata del corso degli studi: quattro anni;

i tito li di amm issione sono quelli pre­ visti dalle vigenti disposizioni di legge.

Insegnam enti fondam entali:

1) Lingua e letteratura italiana (bien­ nale;

2) Lingua e letteratura latina (bien­ nale;

3) Storia de lla filo sofia (biennale); 4) Filosofia (biennale);

5) Pedagogia (triennale); 6) Storia (biennale);

7) Lingua e letteratura m oderna stra­ niera a scelta (biennale).

Insegnam enti com plem entari: 1) A ntro polog ia culturale; 2) Civiltà greca;

3) D iritto scolastico italiano e com ­ parato;

4) Estetica;

5) Filologia germ anica; 6) F ilo log ia romanza; 7) F ilosofia della religione; 8) F ilosofia de lla scienza; 9) F ilosofia de lla storia; 10) F ilosofia m orale; 11) Igiene;

12) Istituzioni di d iritto pu bb lico e le­ gislazione scolastica;

13) Letteratura cristia na antica; 14) Letteratura italiana m oderna e con­

tem poranea;

15) Letteratura um anistica; 16) Lingua a letteratura greca; 17) Pedagogia e psicolo gia delle co­

m unicazioni di massa; 18) P sicologia;

19) P sicologia d e ll’età evolutiva; 20) S ociologia;

21) S ociologia d e ll’educazione; 22) S toria contem poranea;

23) S toria dei pa rtiti e m ovim enti po­ litic i;

24) S toria del C ristianesim o; 25) Storia della filo sofia m edioevale; 26) Storia della filo s o fia m oderna e

contem poranea;

27) Storia della gram m atica e della lin ­ gua italiana;

28) Storia della musica; 29) S toria della pedagogia; 30) Storia della scuola;

31) S toria d e ll’arte medioevale e mo­ derna;

32) S toria delle do ttrin e po litiche; 33) S toria delle tradizio ni popolari; 34) S toria del R isorgim ento;

35) S toria del teatro e dello spettacolo; 36) S toria econom ica;

37) S toria del m ovim ento operaio e sin­ dacale.

Nel corso di « Storia » (biennale) un anno deve essere dedicato alla storia m edioevale ed uno alla storia m oder­ na, alternativam ente.

Lo studente deve sostenere una prova scritta di italiano, una di traduzione latina (dal latino in italiano) una della lingua straniera scelta ed una di c u ltu ­ ra generale sulle discip lin e filosofiche. La prova s critta di lingua straniera do­ vrà essere superata prim a de lla se­ conda prova orale della lingua stessa. Per essere ammesso a ll’esame di lau­ rea lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnam enti fondam entali ed almeno in quattro da lui scelti tra i com ple­ m entari.

art. 40

c) Laurea in lingue e letterature stra­ niere:

durata del corso degli studi: quattro anni;

i tito li di amm issione sono quelli pre­ visti dalle vigenti disposizioni di legge. Insegnam enti fondam entali:

1) Lingua e letteratura italiana (bien­ nale);

2) Lingua e letteratura latina (bien­ nale);

3) Lingua e letteratura francese; 4) Lingua e letteratura tedesca; 5) Lingua e letteratura inglese; 6) Lingua e letteratura spagnola; 7) F ilo log ia romanza;

8) F ilo log ia germ anica; 9) S toria (biennale); 10) G eografia;

Insegnam enti com plem entari: 1) A ntro polog ia cultu rale; 2) Civiltà greca;

3) D iritto scolastico italian o e com pa­ rato;

4) Filosofia;

5) Filosofia de lla storia; 6) Filosofia m orale; 7) G eografia p o litic a 8) G eografia econom ica; 9) Letteratura cristia na antica; 10) Letteratura um anistica; 11) Lingua e letteratura araba; 12) Lingua e letteratura greca;

13) Lingua e letteratura ispano-am eri­ cana;

14) Letteratura nord-am ericana; 15) Lingua e letteratura portoghese; 16) Lingua e letteratura russa;

17) Letteratura italiana m oderna e con­ tem poranea;

18) Pedagogia; 19) S ociologia;

20) S toria contem poranea;

21) Storia d e ll’arte m edioevale e mo­ derna;

22) Storia della critica ; 23) Storia della filosofia;

24) Storia delle do ttrin e po litich e ; 25) Storia ed istituzioni dei paesi afro- a siatici;

26) S toria del m ovim ento operaio e sin­ dacale.

Nel corso biennale di « S toria » un an­ no deve essere dedicato alla storia me­ dioevale ed un anno alla storia mo­ derna, alternativam ente.

Lo studente deve seguire per tu tti i qu attro anni l’insegnam ento de lla lin ­ gua e letteratura straniera cui intende dedicare i suoi studi e per due anni quello di un’altra delle lingue e lette­ rature straniere.

Egli può, inoltre, seguire, pure per due anni, l’insegnam ento di una terza lin­ gua e letteratura straniera, nel qual ca­ so può dim inuire di uno g li insegna- m enti com plem entari.

Lo studente deve sostenere una pro­ va s critta di italiano, una di traduzione latina (dal latino in italiano) ed una di cultu ra generale nella lingua straniera quadriennale nella quale ha approfon­ d ito i suoi studi per il conseguim ento de lla laurea.

Tale prova di cultu ra generale verrà sostenuta da llo studente nel quarto an­ no dopo aver superato tu tti g li esami di pro fitto (scritti ed orali) relativi alla lingua straniera prescelta per il conse­ guim ento della laurea.

Per essere ammesso a sostenere c ia ­ scuna delle prove orali de lla lingua a corso quadriennale lo studente dovrà superare una prova scritta, nella stes­ sa lingua, gradualm ente progressiva. Lo studente, inoltre, dovrà superare una prova s c ritta nella lingua straniera biennale prim a de lla seconda prova orale.

L’esame delle altre due lingue con si­ sterà soltanto in una prova orale. Per essere ammesso a ll’esame di lau­ rea lo studente deve aver seguito i cor­ si e superato gli esami in tutti gli in­ segnam enti fondam entali ed alm eno in tre da lui scelti tra i com plem entari.

art. 41

d) Diploma di abilitazione alla vigilan­ za nelle scuole elementari:

durata del corso degli studi: tre anni; i tito li di am m issione sono qu elli pre­ visti dalle vigenti disposizioni di legge.

(11)

Insegnam enti fondam entali: 1) Pedagogia (triennale);

2) Lingua e letteratura italiana (bien­ nale);

3) Lingua e letteratura latina (bien­ nale);

4) Storia (biennale) 5) Geografia (biennale);

6) Storia della filo sofia (biennale); 7) Istituzioni di d iritto pubblico e legi­

slazione scolastica; 8) Igiene;

Insegnam enti com plem entari:

1) Lingua m oderna straniera a scelta (biennale).

Nel corso di « S toria » (biennale) un anno deve essere dedicato alla storia medioevale ed uno alla storia m oder­ na, alternativam ente.

Lo studente deve sostenere una pro­ va scritta di pedagogia, una di italiano ed una della lingua straniera scelta. La prova scritta di lingua straniera dovrà essere superata prim a de lla se­ conda prova orale della lingua stessa. L'esame scritto di pedagogia per i di- plom andi ha carattere di saggio finale ed il candidato non vi sarà ammesso se non avrà superato tu tti gli altri esami del corso.

Per conseguire il diplom a lo studente deve aver seguito i corsi e superato g li esami in tu tti gli insegnam enti fo n ­ dam entali ed in quello complementare.

art. 42

Per gli insegnam enti pluriennali sono pre scritti d istinti esami annuali. Le prove scritte di italiano e di latino si sostengono quando l ’insegnam ento ad esse relativo sia frequentato per il pre scritto numero di anni; la prova de­ ve precedere l’ultim o esame orale de l­ la relativa m ateria ed esclude da que­ sto se non viene sostenuto con esito positivo.

art. 43

L’esame di laurea consiste nella d i­ scussione di una dissertazione scritta svolta su un tem a proposto dal can­ didato d ’accordo con il professore del­ la m ateria scelta dal candidato fra quelle su cui ha sostenuto l’esame. L’argom ento della dissertazione deve essere o letterario o storico o filo so fico o geografico per gli aspiranti alla lau­ rea in m aterie letterarie; di carattere filo sofico o storico per gli aspiranti al­ la laurea in pedagogia; per gli aspi­ ranti alla laurea in lingue e letterature straniere, l ’argom ento della dissertazio­ ne deve essere svolto sulla letteratura straniera fondam entale seguita per quattro anni.

BIBLIOTECA ED ISTITUTI SCIENTIFICI DELLE FACOLTÀ

DI LETTERE E FILOSOFIA E DI MAGISTERO

art. 44

A lle Facoltà di M agistero e di Lettere e filo sofia è annessa la biblioteca co­ mune a tutti gli Istituti scie ntifici. Il Direttore della B iblioteca è nom inato dal Rettore su proposta dei Consigli delle Facoltà di M agistero e di Lettere e filosofia riu niti in seduta congiunta secondo le m odalità di cui al seguente articolo, ed è scelto fra i professori di ruolo e fuo ri ruolo. Il D irettore della biblioteca sovraintende alla stessa e la am m inistra a nome e per delega dei Consigli delle Facoltà riunite secondo le norm e da questi fissate. Il Direttore è coadiuvato da un Consiglio di dire­

zione e da un vice diretto re nom inati dai C onsigli delle due Facoltà riu niti in seduta congiunta, su proposta del Di­ rettore della biblioteca, scegliendoli fra il personale docente.

art. 45

Gli Istituti scie n tifici sono com uni alla Facoltà di M agistero ed alla Facoltà di Lettere e filosofia. Essi hanno lo scopo di prom uovere e coordinare la rice rca nelle disciplin e di loro pe rti­ nenza.

Con apposita deliberazione dei Consi­ gli della Facoltà di M agistero e di Let­ tere e filosofia, riu niti in seduta co­ mune, convocati e presieduti congiun­ tam ente dai presidi delle due Facoltà si provvede al raggruppam ento dei sin­ goli insegnam enti presso ciascun Isti­ tuto.

Ogni Istituto è retto da un Direttore, responsabile deH’am m inistrazione e del funzionam ento d e ll’istituto stesso coa­ diuvato da un con sig lio di direzione di cui fanno parte tu tti i professori di ruo­ lo tito la ri di m aterie im partite ne ll’is ti­ tuto. I com ponenti di tale con sig lio ela­ borano un regolam ento interno. Il Direttore d e ll’ istituto è nominato, se­ condo le m odalità di seguito indicate dal Rettore d e ll’Università, su designa­ zione dei consigli delle Facoltà di Ma­ gistero e di Lettere e filo sofia riu niti in seduta congiunta, secondo i crite ri di cui al precedente comma 2 del presen­ te articolo.

Qualora fra gli insegnam enti assegnati ad un Istituto ve ne sia uno solo svol­ to da un professore di ruolo questi è di d iritto il Direttore d e ll’ istituto. Nel caso vi siano più professori di ruolo, il C onsiglio delle Facoltà riunite desi­ gnerà, scegliendo tra essi, il Direttore d e ll’ istituto, il quale rim arrà in carica tre anni.

Nel caso non vi fossero professori di ruolo, il Direttore può essere scelto fra i professori di ruolo tito la ri di insegna- menti affini di diverso Istituto o fra i professori incaricati di m aterie im p arti­ te ne ll’ istituto. In tale caso la nom ina è annuale e sarà disposta dal Consi­ glio delle Facoltà riunite, sentiti i do­ centi che fanno parte d e ll’istituto stes­ so. Q ualora intervenga la nom ina di un professore di ruolo di disciplin e im­ partite neH’am bito d e ll’ istituto, quest’ul­ tim o diviene di d iritto D irettore d e ll’ i­ stituto, anche prim a della scadenza del mandato del precedente direttore. Ogni

Istituto potrà eventualm ente disporre, secondo le m odalità intese ad assicu­ rare il raggiungim ento delle finalità, nel modo più idoneo, di fondi per la ric e r­ ca e di borse di studio provenienti da enti pu bb lici o privati italiani e stranieri. In conform ità ai crite ri fissati dal pre­ sente artico lo gli Istituti scie n tifici del- l’Università degli Studi di Salerno, per le Facoltà di M agistero e di Lettere e filosofia, risultano così c ostitu iti:

1) Istituto di Lingua e letteratura ita­ liana;

2) Istituto di Lingue;

3) Istituto di F ilologia classica; 4) Istituto di S toria m oderna e con­

tem poranea;

5) Istituto di Pedagogia, psicologia, sociologia e legislazione scolastica; 6) Istituto di Filosofia e storia della

filosofia;

7) Istituto di Storia d e ll’arte; 8) Istituto di Geografia;

9) Istituto di Storia antica e archeo­ logia;

10) Istituto di Filologia e storia m edio­ evale;

11) Istituto di Linguistica.

FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI

art. 46

La facoltà di scienze matematiche, fi­ siche e naturali com prende il biennio propedeutico di ingegneria e rilascia le lauree in fis ic a ed in scienze de l­ l’informazione.

a) Biennio propedeutico di ingegneria

T itolo di am m issione è quello previsto dalle vigenti disposizioni di legge. 1° Anno:

1) Analisi matem atica; 2) Geometria;

3) Fisica; 4) Chim ica; 5) Disegno 2° Anno:

1) A nalisi m atem atica II; , 2) M eccanica razionale; 3) Fisica II;

4) Disegno II;

5) Tecnologia generale dei m ateriali; 6) Chim ica organica

b) Laurea in fisica

art. 47

Durata del corso 4 anni.

T itolo di am m issione è quello previsto dalle vigenti disposizioni di legge. Biennio comune per gli indirizzi gene­ rale e didattico.

1° Anno:

1) Fisica generale I; 2) Analisi m atem atica I; 3) Geometria;

4) Chim ica con esercitazioni di labo­ ratorio (per fisici);

5) Esperim entazioni di fis ic a (1° anno del corso).

2° Anno:

1) Fisica generale II; 2) Analisi m atem atica II; 3) M eccanica razionale;

4) Esperim entazioni di fis ic a (2° anno del corso).

A lla fine del biennio lo studente dovrà sostenere la prova di conoscenza della lingua inglese e di un’altra a scelta fra francese, russo e tedesco.

(12)

a) Indirizzo generale: 3° Anno:

1) S truttura della m ateria; 2) Istituzioni di fis ic a teorica; 3) Istituzioni di analisi superiore; 4) Laboratorio di fisica I. Un com plem entare. 4° Anno:

1) Fisica superiore; 2) Fisica teorica;

3) Laboratorio di fis ic a II; Un com plem entare. b) indirizzo dida ttico : 3° Anno:

1) S truttura della m ateria; 2) Istituzioni di fis ic a teorica; 3) Istituzioni di analisi superiore; 4) Com plem enti di fis ic a generale I; 5) Preparazioni di esperienze d id a tti­

che I. 4° Anno:

1) Com plem enti di fisica generale II; 2) Preparazione di esperienze d id a tti­

che II.

Due com plem entari.

Insegnam enti com plem entari: 1) Aerodinam ica; 2) A lgebra; 3) Analisi superiore; 4) Astronom ia; 5) Biofisica; 6) B iologia generale;

7) Calcolo num erico e program m azio­ ne I;

8) Calcolo operativo; 9) C him ica biologica; 10) C him ica fisica; 11) C him ica organica; 12) C him ica teorica; 13) C ibernetica; 14) E lettrochim ica; 15) E lettronica; 16) E lettrotecnica;

17) E pistem ologia e m etodologia; 18) Fisica dei neutroni;

19) Fisica dei reattori;

20) Fisica delle pa rticelle elem entari; 21) Fisica dello stato solido; 22) Fisica m atem atica; 23) Fisica nucleare; 24) Fisica superiore; 25) Fisica teorica;

26) Fisica terrestre (geofisica); 27) G asdinam ica;

28) G enetica; 29) G eochim ica; 30) G eologia;

31) G eom etria differenziale; 32) G eom etria superiore; 33) Istituzioni di fisica nucleare; 34) Istituzioni di geom etria superiore; 35) M atem atiche com plem entari (an­

nuale);

36) M atem atiche superiori; 37) M eccanica quantistica; 38) M eccanica superiore; 39) M eccanica statistica;

40) M etereologia e oceanografia; 41) Onde elettrom agnetiche; 42) Relatività;

43) S pettroscopia (per fis ic i); 44) Storia de lla fisica ; 45) Teoria dei cam pi; 46) Teoria delle funzioni; 47) Teoria delle forze nucleari; 48) Teoria deH’inform azione; 49) Term odinam ica.

Potranno iscriversi ai corsi com uni ai due indirizzi del secondo biennio sol­ tanto quegli studenti che abbiano su­ perato gli esami di fis ic a generale I e Il e analisi m atem atica I e II.

Potranno iscriversi al terzo anno sol­ tanto quegli studenti che abbiano su­ perato le prove di conoscenza di due lingue straniere di im portanza scien­ tifica.

I corsi di fis ic a generale I e II e ana­ lisi m atem atica I e II non devono es­

1° Anno: 1) Fisica I;

2) A na lisi m atematica I; 3) A lg eb ra (semestrale); 4) G eom etria (semestrale);

5) T eoria ed applicazioni delle m acch i­ ne c a lco la trici.

2° A nno: 6) Fisica II;

7) A na lisi m atem atica II;

8) C a lcolo num erico (semestrale); 9) C a lcolo de lle probabilità e s ta tis ti­

ca (sem estrale);

10) Sistem i per l’elaborazione d e ll’in­ form azione I;

11) Ricerca operativa e gestione azien­ dale.

B) Sono insegnam enti fondam entali ob­ bligatori com uni a tu tti g li in dirizzi per il secondo biennio:

12) Sistemi per l’elaborazione d e ll’ in­ form azione II;

13) Teoria d e ll’inform azione e della trasm issione;

14) Metodi per il trattam ento d e ll’in fo r­ mazione.

C) Sono insegnam enti fondam entali o b ­ bliga tori:

a) per l ’indirizzo generale:

15-a) Linguaggi form ali e co m p ila to ri; 16-a) M etodi di approssim azione; b) per l’indirizzo tecnico:

15-b) Teoria dei sistem i;

16-b) T ecniche num eriche ed analogi­ che.

Insegnam enti com plem entari com uni ai due in dirizzi:

1) A nalisi num erica; 2) B ioelettronica;

3) Calcolo de lle pro ba bilità;

4) C ibern etica e te o ria d e ll’inform a­ zione;

5) C om plem enti di gestione azienda­ le;

6) C om unicazioni elettriche ; 7) C o n tro lli autom atici;

8) C o ntrollo dei processi in du striali; 9) Docum entazione autom atica; 10) E conom etrica;

11) Elaborazione d e ll’inform azione non num erica;

12) Elaborazione di im m agini; 13) Elaborazione dei testi letterali; 14) E lettronica;

15) Fisica num erica; 16) Fisica superiore;

17) Istituzioni di fis ic a teo rica; 18) Istituzioni di analisi superiore; 19) Istituzioni di fis ic a m atem atica; 20) Linguaggi speciali di program m a­

zione;

21) Logica m atem atica;

22) M acchine c a lc o la tric i an alogiche; 23) Teoria dei m odelli;

24) P rogetto di sistem i num erici; 25) Sim ulazione;

26) S tatistica;

27) T ecniche di progettazione autom a­ tica;

28) T ecniche direzio na li;

29) T ecniche speciali di elaborazione; 30) T eoria degli algo ritm i e calcola-

bilità;

31) Teoria degli autom i; 32) T eoria dei gioch i; 33) Teoria dei grafi; 34) Teoria delle decisioni.

A lcu ni di questi corsi com plem entari potranno avere la durata sem estrale. Ciascuno degli insegnam enti sia fonda- m entali che com plem entari com porta un esame finale.

Ciascun insegnam ento fondam entale di un indirizzo può essere scelto com e in­ segnam ento com plem entare per altro indirizzo in cui non sia fondam entale. La scelta delle m aterie com plem entari da parte dello studente è sottoposta sere considerati com e corsi biennali;

essi constano di due corsi distinti, l ’uno propedeutico a ll’altro e con esami d i­ stinti.

I corsi di fis ic a generale I, fis ic a gene­ rale II, analisi m atem atica I, analisi m atem atica II, geom etria e m eccanica razionale sono accom pagnati da eser­ citazioni (non di laboratorio) che ne fanno parte integrante.

Per ciascun corso vi è un esame finale. Gli esami di fis ic a I e II e analisi ma­ tem atica I e II sono propedeutici a tu tti gli esami del secondo biennio.

L’esame di esperim entazione di fis ic a è propedeutico a ll’esame di laboratorio di fisica I.

Per essere ammesso a ll’esame di lau­ rea per l’indirizzo scelto lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnam enti o b b li­ gatori. L’esame di laurea deve con si­ stere nella discussione di una tesi scritta, alla quale non si richiede ne­ cessariam ente il carattere di ricerca originale. A giud izio della faco ltà potrà richiedersi anche l’esposizione e il com m ento di una o più m em orie della letteratura scientifica, ed eventualm en­ te un esame di cultu ra generale in f i­ sica. Superato l’esame di laurea lo stu­ dente consegue il tito lo di dottore in fisica, indipendentem ente d a ll’indirizzo prescelto del quale verrà fatta men­ zione soltanto nella carriera scolastica. Coloro che sono in possesso di altra laurea ed aspirano alla laurea in fisica, possono godere di un’abbreviazione di corso non superiore a due anni, che viene stab ilita per decreto rettorale, udito, caso per caso, il con sig lio dei professori de lla faco ltà e tenuto conto degli studi com piuti e degli esami su­ perati.

In ogni caso i richiedenti dovranno es­ sere fo rn iti del tito lo di studio pre scrit­ to per l’im m atricolazione.

art. 48

c) Laurea in scienze dell’informazione

Durata del corso: 4 anni.

T itolo di am m issione è quello previsto dalle vigenti disposizioni di legge. Il corso si distingue in due in dirizzi: indirizzo generale e indirizzo tecn ico (sistemi per l’elaborazione).

A) Sono insegnam enti fondam entali ob­ bliga tori com uni a tu tti g li in dirizzi per il prim o biennio:

(13)

alla preventiva approvazione della fa­ coltà.

Per ottenere l'iscrizion e al secondo biennio, lo studente deve aver segui­ to i corsi e superato gli esami di al­ meno cinque m aterie annuali del prim o biennio (due corsi sem estrali sono va­ lutati come un corso annuale). Per essere ammesso a ll’esame di lau­ rea lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnam enti fondam entali e alm eno in quattro scelti fra i com plem entari se a corso semestrale, in alm eno tre se uno di essi annuale, o in alm eno due se ambedue sono annuali.

L’esame di laurea consiste nelle se­ guenti prove: una prova di cultu ra ge­ nerale nelle varie discip lin e del corso di studi seguito; discussione di una tesi scritta.

art. 49

Scuola di perfezionamento in scienze cibernetiche e fisiche

La scuola di perfezionam ento in scien­ ze cibernetiche e fisich e ha fine scien­ tific o e rilascia il diplo m a di perfezio­ namento in scienze cibernetiche e fis i­ che. Il corso degli studi ha la durata di due anni. Non sono consentite ab­ breviazioni di corso.

b) il direttore de lla scuola è il titolare della cattedra di fis ic a teo rica d e ll’Uni- versità di Salerno. Il piano generale de­ gli studi è stab ilito dal con sig lio d ire t­ tivo della scuola, integrato da rappre­ sentanti di altri enti scie n tifici italiani o stranieri che collaborino allo svolgi­ mento della scuola, nom inati dal d ire t­ tore.

c) il consiglio direttivo della scuola è costituito da tutti i docenti della scuo­ la; è diretto dal direttore e nom ina an­ nualmente un segretario. Il consiglio direttivo dispone tutto quanto neces­ sario al regolare funzionam ento di tu t­ te le attività della scuola; attribuisce, dopo regolare concorso, le borse di studio che la scuola pone a dispo si­ zione degli is c ritti m eritevoli; affida la supervisione d e ll’attività di studio e di ricerca di ciascun iscritto ad un do­ cente della scuola, scelto d ’accordo con l’interessato.

d) le attività didattiche e scie ntifich e della scuola si avvarranno di ogni pos­ sib ile collaborazione con altri enti s cie n tifici italiani e stranieri aventi f i­ nalità affini.

Ciascun is c ritto alla scuola segue un piano particolare di studi, concordato con il suo supervisore, conform em en­ te ad un orientam ento specifico. Tale orientam ento, che sarà esplicitam ente m enzionato nel diplom a di perfeziona­ mento, può essere fisico , biologico, ecologico, econom etrico o di altra na­ tura, e deve essere approvato dal c on­ sig lio direttivo della scuola am pliato com e alla lettera b).

c) gli insegnanti della scuola sono no­ m inati annualm ente dal con sig lio d ire t­ tivo, am pliato com e alla lettera b), su proposta del direttore, che può sceglie­ re tra personale qu alificato di univer­ sità o enti s c ie n tific i italiani o stra­ nieri.

G li insegnam enti relativi a ciascun orientam ento saranno concordati, ogni qualvolta c iò sia possibile, con faco ltà universitarie o enti interessati. Insegna­ menti di m aterie universitarie di cara t­ tere specializzato, non facenti parte del precedente curriculum studiorum degli iscritti, potranno essere inclusi tra i corsi com plem entari che questi dovran­ no seguire. La frequenza è ob bligatoria e dovrà essere ce rtifica ta dal docente di ciascun corso, fondam entale o com ­ plem entare, il quale farà parte della com m issione d ’esame.

f) alla scuola di perfezionam ento in scienze cibernetiche e fisiche vengono ammessi i laureati di università italiane 0 straniere in m aterie scientifiche. Per 1 laureati di università straniere o cco r­ re che una faco ltà universitaria italia­ na com petente esprim a parere favore­ vole alla sua am m issione alla scuola. Quando gli is c ritti siano in numero m olto lim itato gli insegnam enti potran­ no non avere carattere cattedratico ed essere svolti in quella diversa form a che è consentita d a ll’indole di ciascu­ na disciplina.

g) le com m issioni per gli esami di pro­ fitto sono form ate dal professore della m ateria e da due altri insegnanti del corso.

h) la com m issione per l’esame di d i­ plom a è form ata da cinque membri scelti dal d iretto re tra gli insegnanti de lla scuola o cu lto ri della m ateria; l ’esame di diplom a consisterà in un esame di cultu ra generale sugli inse­ gnam enti della scuola ed in una d i­ scussione sopra una dissertazione o ri­ ginale scritta;

i) gli insegnam enti im partiti dalla scuo­ la sono: fondam entali e com plem entari. I corsi fondam entali vengono tenuti nella sede della scuola. I corsi com ­ plem entari possono essere scelti tra insegnam enti universitari dell'u ltim o biennio o di scuole di perfezionam en­ to universitario, oppure possono avere carattere m onografico, secondo il pia­ no disposto anno per anno dal consi­ glio direttivo am pliato com e alla let­ tera b);

I) gli iscritti alla scuola devono fre ­ quentare e sostenere l’esame di tre materie fondam entali e di almeno tre m aterie com plem entari secondo il pia­ no di studi concordato per ciascuno. Per adire agli esami di diplom a lo studente deve aver superato gli esami previsti nonché una prova di cultura generale;

m) il con sig lio direttivo ha facoltà di convalidare esami sostenuti presso al­ tri corsi di specializzazione o scuole di perfezionam ento italiane o straniere fino a un massimo di tre. In nessun caso si potrà accedere aM’esame di diplom a prim a di un m inim o di due anni dalla data di iscrizione alla scuola.

art. 50

Gli is c ritti alla scuola dovranno ver­ sare ogni anno le tasse e soprattasse stabilite per gli studenti is c ritti alla fa ­

coltà di scienze matematiche, fisiche e naturali. Inoltre sono tenuti a ver­ sare un contributo annuo fissato dal con sig lio di am m inistrazione d e ll’uni­ versità, su proposta del consiglio d i­ rettivo della scuola.

Corsi fondam entali: Analisi superiore; Analisi num erica;

Elementi di program m azione generale; Fisica statistica;

Fisica nucleare; Fondamenti di logica;

Lezioni di statistica matem atica con una introduzione sul calcolo delle proba­ bilità;

Linguaggi program m ativi particolari; Logica matem atica;

M eccanica quantistica; Neurofisiologia; Particelle fondam entali; Relatività;

Struttura dei calcola tori; Teoria dei cam pi; Teoria dei gruppi;

Teoria delle reti neuroniche; Insegnamenti facoltativi: Fisica degli stati condensati; Superconduttività;

Proprietà m agnetiche della m ateria; Fisica dello stato solido;

Analisi dei sistem i; Teoria del con tro llo; Servom eccanism o; Metodi funzionali.

I corsi com plem entari sono determ i­ nati a norma della lettera i) d e ll’art. 49 e possono essere scelti anche tra quel­ li indicati come fondam entali.

(14)

_

Riferimenti

Documenti correlati

Per quanto concerne la propedeuticità degli esami, tenuto conto di quanto già deliberato in proposito come modifica dello statuto vigente e delle innovazioni re- se

Descrivere una propria esperienza lavorativa indicando le mansioni svolte, quali bisogni della piramide di Maslow sono stati soddisfatti (p.. Didattico) e

1 ) provvede, ove necessario, su proposta del Presidente alla nomina dì uno o più Segretari Generali i quali, nei limiti dei poteri loro conferiti, esplicano con continuità ed impegno

Concorso pubblico per titoli ed esame-colloquio per l’assunzione con contratto a tempo determinato di una unità di personale con profilo di tecnologo - III livello professionale,

DELLA

Modalità di esame e verifiche di profitto in itinere: indicare le modalità di esame (orale, in forma scritta, mediante dissertazione di elaborati, realizzazione

Nella tabella seguente è riportata la velocità di corsa (in cm/s) di 16 ragni maschi del genere Tidarren prima di raggiungere la loro maturità sessuale:. Determinare

Informazioni: Nella prova scritta il candidato dovrà affrontare 3 temi, scelti tra i 6 indicati, illustrando i principali risultati, accennando a possibili applicazioni, dando la