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-1970 E DEll'EMIGRAZIONE LAVORO ANNUARIO

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(1)

ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

ANNUARIO

DI STATISTICHE DEL LAVORO

.

E DEll'EMIGRAZIONE

VoI. XI

-1970

(2)
(3)

All'Onorevole

Dott. EMILIO COLOMBO

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

ROMA

Ho l'onore di presentarLe

il

volume XI-1970 dell'« Annuario di

sta-tistiche del lavoro e dell'emigrazione

»,

nel quale sono riportati i

risul-tati più recenti delle indagini srisul-tatistiche concernenti le forze di lavoro,

il

movimento migratorio da e per l'estero,

i

conflitti di lavoro, le

re-tribuzioni,

i

prezzi al consumo e, infine, la previdenza e le assicurazioni

sociali.

In linea di massima, nella compilazione del volume

è

stato seguito

lo schema delle precedenti edizioni. Sono stati peraltro· apportati alcuni

ampliamenti, con l'introduzione di nuovi dati sulle forze di lavoro

italiane, sia a livello nazionale sia a livello regionale, e di quelle

appar-tenenti a Paesi diversi. Altri ampliamenti riguardano i dati sui

coltiva-tori diretti, distinti per tipo di assicurazione ed

i

lavoratori emigrati,

distinti a seconda di talune loro caratteristiche socio-professionali.

Come negli anni precedenti, il volume

è

corredato di numerosi dati

retrospettivi e di rappresentazioni grafiche che illustrano l'andamento

dei principali fenomeni considerati.

Roma, dicembre

1970

IL PRESIDENTE

(4)
(5)

INDICE GENERALE

AVVERTENZE

PARTE I - DATI REtROSPETTIVI

PARTE

II -

INDAGINI PER CAMPIONE SUUJl FORZE DI LAVORO NEL

1969

(Dati medi)

PARTE

III -

NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI

PARTE

IV -

MOVIMENTO MIGRATORIO CON L'ESTERO DELLE FORZE DI LAVORO

PARTE

V -

CONFLITTI DI LAVORO

PARTE

VI -

RETRIBUZIONI E PREZZI AL CONSUMO

1.

Retribuzioni lorde minime contrattuali e costo del lavoro. .

2.

Operai, ore lavorate e retribuzioni per classi di industria

3.

Prezzi al consumo

PARTE

VII -

PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI

1.

Previdenza sociale

2.

Assicurazioni sociali •

AllEGATI ""-' Modelli

di

rÙevazione •

(6)

INDICE DELLE TAVOLE

PARTE PRIMA

DATI RETROSPETTIVI

INDAGINI PER CAMPIONE SULLE FORZE DI LAVORO (Dati medi)

Popolazione presente in Italia e temporaneamente emigrata all'estero distintamente

per condizione e per sesso

Popolazione presente in Italia per condizione e sesso .

. .

Popolazione presente e forze di lavoro in Italia per classe di età e sesso

Popolazione presente in Italia per sesso, condizione e regione

Occupati alle dipendenze (dirigenti, impiegati, lavoratori dipendenti (operai e

assimila-ti» presenti in Italia per sesso, settore di attività economica e regione .

Occupati presenti in Italia per sesso, ramo di attività economica e posizione nella

professione

Sottoccupati per sesso e settore di attività economica

Disoccupati in totale e alle dipendenze, per sesso e settore di attività economica.

Occupati temporaneamente emigrati all'estero per sesso e settore di attività economica

Tassi specifici di attività della popolazione residente per sesso ed età

Tassi specifici di attività della popolazione presente per sesso ed età .

Tassi specifici di attività della popolazione residente per sesso e classe di età .

Tassi specifici di attività della popolazione presente per sesso e classe di età .

Tassi specifici di attività della popolazione residente per sesso, condizione, settore di

attività economica e gruppo di età .

Tassi specifici di attività della popolazione presente per sesso, condizione, settore di

attività economica e gruppo di età

.

Tassi di attività della popolazione residente per sesso e regione

Tassi di attività della popolazione presente per sesso e regione

Tassi di attività della popolazione presente per sesso, settore di attività economica

e regione

INDAGINI PER CAMPIONE SULLE FORZE DI LAVORO (Dati trimestrali)

Popolazione presente in Italia per sesso e condizione .

Occupati presenti

in

ltaIi:a per sesso e ramo di attività economica .

Occupati alle dipendenze (dirigenti, impiegati, lavoratori dipendenti (operai e

assimi-lati» presenti in Italia per sesso e ramo di attività economica .

Forze di lavoro in cerca di occupazione per sesso, condizione e settore di attività

eco-nomica

Popolazione temporaneamente emigrata all'estero per sesso, condizione e settore di

attività economica

CONFRONTI INTERNAZIONALI

Alcuni indicatori delle forze di lavoro in alcuni Paesi .

NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI

Lavoratori iscritti negli elenchi nominativi dell'agricoltura e giornate lavorative

attri-buite per qualifica professionale

.

.

.

.

Coltivatori diretti e familiari per tipo di assicurazione .

Occupazione operaia e durata mensile del lavoro nell'industria, per ramo di attività

economica

. . .

.

Occupazione operaia nelle opere pubbliche pre categoria di opere .

Occupati alle dipendenze, assicurati all'INAM, per ramo di attività economica

Apprendisti occupati nelle aziende artigiane e non artigiane per sesso

Iscritti nelle liste degli Uffici di collocamento per sesso e classe .

(7)

INDICE

MOVIMENTO MIGRATORIO CON L'ESTERO DELLE FORZE

DI

LAVORO

Saldo del movimento migratmio per area geografica di destinazione e sesso

Espatriati per paese di destinazione e regione di provenienza

Espatriati per paese di destinazione e sesso

Rimpatriati per paese di provenienza e regione di destinazione

Rimpatriati per paese di provenienza e sesso .

Espatri e rimpatri per mese e per area geografica di destinazione o di provenienza

CONFLITTI DI LAVORO

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti e ore di lavoro perdute per settore di

at-tività economica .

Ore di lavoro perdute per ramo di attività economica e regione .

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti e ore di lavoro perdute distintamente per

tipo di conflitto .

RETRIBUZIONI

Numeri indici dei tassi delle retribuzioni minime contrattuali degli operai· e degli

impiegati, celibi e coniugati, per settore di attività economica .

Composizione delle retribuzioni e costo del lavoro per alcune categorie di lavoratori

Retribuzioni di fatto degli operai limitatamente ad alcuni settori dell'industria .

PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI

Invalidità, vecchiaia e superstiti, per tipo di gestione .

Malattie e maternità, tubercolosi, infortuni e malattie professionali

Disoccupazione e assegni familiari .

P ARTE SECONDA

INDAGINI PER CAMPIONE SULLE FORZE DI LAVORO

FORZE

DI

LAVORO NEL 1969 (Dati medi)

Tavola introduttiva

Popolazione per condizione e sesso; per regione di residenza anagrafica e sesso .

Presenti in Italia

Popolazione per condizione, sesso e classe di età .

Popolazione e forze di lavoro presenti in Italia per sesso, classe di età e regione di

effettiva dimora .

Popolazione per condizione, sesso e regione

Forze di lavoro per sesso, condizione e posizione nella professione

Forze di lavoro in condizione professionale per ramo di attività economica, posizione

nella professione e sesso .

.

.

Forze di lavoro in condizione professionale per settore di attività economica, per classe

di età e sesso

Occupati per settore di attività economica, classe di età e sesso .

Occupati per settore di attività economica, titolo di studio e sesso; per posizione nella

professione, titolo di studio e sesso .

Occupati per ramo di attività economica, posizione nella professione e sesso .

Occupati per sesso, gruppo di età e regione

Occupati per sesso, gruppo di età, settore di attività economica e regione

Occupati per posizione nella professione, sesso e regione; per settore di attività econo.

mica, sesso e regione.

.

.

.

.

Occupati per posizione nella professione, settore di attività economica, sesso e regione

Occupati secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento, per ramo di

attività economica e sesso

(8)

lO

INDICE

Occupati secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento, per sesso e regione

Occupati con attività lavorativa nella settimana di riferimento per sesso, settore di

attività economica, posizione nella professione e ore di lavoro effettuate .

Ore di lavoro effettuate in media per occupato presente al lavoro nella settimana

di riferimento per posizione nella professione, sesso e ramo di attività economica

Lavoratori e giornate lavorative effettuate in media per trimestre nell'anno 1969

nell'agri-coltura e nelle costruzioni per sesso, posizione nella professione e classe di giornate

Occupati per sesso, settore di attività economica, regione e attività lavorativa nella

settimana di riferimento .

Occupati che nella settimana di riferimento hanno lavorato' da 1 a 32 ore per ragioni

economiche (sottoccupati): per sesso, settore di attività economica e regione.

Occupati che nella settimana di riferimento hanno lavorato da 1 a 32 ore per ragioni

non economiche: per sesso, settore di attività economica e causa; per sesso, settore

di attività economica e regione

Occupati che nella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa: per

sesso, settore di attività economica, causa della inattività e regione.

Occupati non classificabili per sesso, settore di attività economica e regione .

Occupati fuori dal comune di residenza anagrafica, per sesso e per ripartizione

geo-grafica di residenza e di effettiva dimora .

Disoccupati per sesso, posizione nella professione e settore di attività economica .

Disoccupati per titolo di studio e durata della ricerca delloccupazione; per settore di

attività economica e durata della ricerca dell'occupazione; per sesso e titolo di

studio; per sesso e settore di attività economica

Disoccupati per sesso, settore di attività economica e regione

Persone in cerca di l'occupazione per durata della ricerca e titolo di studio; per

sesso e titolo di studio; per sesso e durata della ricerca .

Persone non appartenenti alle forze di lavoro per condizione non professionale, sesso

e classe di età

Persone non appartenenti alle forze di lavoro per sesso e condizione non professionale

Persone non appartenenti alle forze di lavoro per classe di età, sesso e regione .

Temporaneamente emigrati all'Estero

Popolazione per condizione, sesso e classe di età; per condizione, sesso e regione di

residenza anagrafica

Occupati per posizione nella professione, sesso e settore di attività economica; per

gruppo di età, sesso e settore di attività economica .

Occupati per sesso, settore di attività economica e ripartizione geografica di residenza

anagrafica

. .

.

Occupati per stato estero di emigrazione e ripartizione geografica di residenza

anagra-fica; per stato estero di emigrazione e settore di attività economica .

Occupati per durata dell'espatrio e ripartizione geografica di residenza anagrafica; per

durata dell'espatrio e stato estero di emigrazione; per sesso e ripartizione

geogra-fica; per sesso e stato estero .

PARTE TERZA

NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI

Apprendisti occupati per sesso e per ramo e classe di attività economica; per sesso

e regione

Iscritti nelle liste degli Uffici di collocamento per classe e sesso distintamente per ramo

di attività economica e per regione .

Movimento degli iscritti nelle liste degli Uffici di collocamento per causa della

cancel-lazione e mese; per causa della cancelcancel-lazione e regione

Lavoratori iscritti negli elenchi nominativi dell'agricoltura e giornate lavorative

attri-buite per qualifica professionale, categoria d'iscrizione e regione .

Coltivatori diretti e familiari per provincia e tipo di assicurazione .

Occupati alle dipendenze, assicurati all'INAM, per ramo

di

attività economica, sesso

e provincia .

Giornate di lavoro degli operai dell'industria assicurati all'INAM, per ramo di

atti-vità economica e provincia:

A)

giornate;

B)

media mensile per operaio.

Occupazione operaia ed ore di lavoro per classe di industria e regione .

Occupazione operaia nelle opere pubbliche per categoria di opere;

A)

Per regione;

(9)

INDICE

PARTE QUARTA

MOVIMENTO MIGRATORIO CON L'ESTERO DELLE FORZE DI LAVORO NEL 1968

Espatriati e rimpatriati per paese, regione e sesso

Espatriati per provincia di provenienza, paese di destinazione e sesso ,

Rimpatriati per provincia di destinazione, paese di provenienza e sesso ,

Espatriati per paese di destinazione, regione di provenienza e professione o

condi-zione non professionale

Rimpatriati per paese di provenienza, regione. di destinazione e professione o

condi-zione non professionale

Espatriati e rimpatriati per classi di età, sesso ed area geografica di destinazione

o di' provenienza ,

Espatriati e rimpatriati per classi di età, sesso e regione di provenienza o di

desti-nazione.

Espatriati per Pilese di destinazione, regione di provenienza, gruppo statistico e sesso

Lavoratori per paesi europei .con espatrio e rimpatrio nello stesso anno, per paese,

regione, sesso e professione

Rimpatriati per paese di provenienza e durata della permanenza all'estero .

Rimpatriati per provincia di destinazione e durata della permanenza all'estero

Espatri e rimpatri per mese e paese di destinazione o di provenienza .

INDAGINE SPECIALE SU ALCUNI ASPETTI SOCIO-PROFESSIONALI DEL MOVIMENTO MIGRATORIO

CON L'ESTERO NEL PERIOVO

1962-1968

Espatriati per condizione e posizione nella professione, prima dello espatrio e

all'este-ro; rimpatriati per condizione e posizione nella professione, prima dell'espatrio

e dopo il rimpatrio .

Espatriati per condizione e settore di attività economica, prima dell'espatrio e

all'este-ro; rimpatriati per condizione e settore di attività economica, prima dell'espatrio

e dopo il rimpatrio .

Espatriati per condizione e professione, prima dell'espatrio e all'estero; rimpatriati per

condizione e professione, prima dell'espatrio e dopo

il

rimpatrio .

Espatriati per professione, prima dell'espatrio e all'estero; rimpatriati per professione,

prima dell'espatrio e dopo il rimpatrio .

PARTE QUINTA

CONFLITTI DI LAVORO

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente per

tipo di conflitto, per ramo di attività economica, causa e regione

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute per causa e regione

Ore di lavoro perdute, distintamente per tipo di conflitto, per ramo di attività

econo-mica e mese.

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente per

tipo di conflitto, per classe di ore perdute .

.

Conflitti di lavoro e lavoratori partecipanti per regione e ramo di attività economica

Ore di lavoro perdute per provincia e ramo di attività economica

Ore di lavoro perdute per provincia e mese .

PARTE SESTA

RETRIBUZIONI E PREZZI AL CONSUMO

1.

RETRIBUZIONI WRDE MINIME CONTRATTUALI E COSTO DEL LAVORO

Numeri indici dei tassi delle retribuzioni minime contrattuali degli operai, celibi e

co-niugati, per settore di attività economica e mese.

.

.

Numeri indici dei tassi delle retribuzioni minime contrattuali degli impiegati, celibi e

coniugati, per settore di attività economica e mese .

Composizione delle retribuzioni lorde minime contrattuali dei salariati fissi

dell'agri-coltura per provincia e qualifica .

(10)

12

INDICE

Retribuzioni lorde minime contrattuali dei braccianti agricoli, avventizi per provincia

e zona

. . . •

.

Rétribuzioni lorde minime contrattuali degli operai e degli impiegati dell'industria

e

dei trasporti in alcune provincie, per categoria professionale •

.

Retribuzioni lorde, minime contrattuali dei lavoratori del commercio al minuto per

provincia, settore di attività, categoria e qualifica.

.

.

.

.

.

.

.

Composizione delle retribuzioni mensili iniziali del personale civile dello Stato per

car-riera e qualifica .

.

. • .

Composizione della retribuzione e costo del lavoro nei principali settori di attività

.,economica per alcune categorie di lavoratori

2.

OPERAI, ORE LAVORATE B RBTRIBUZIONI PER CLASSI DI INDUSTRffi

Operai, ore lavorate e retribuzioni nell'industria, distintamente per classi di attività

economica e regione..

.

. . . .

Retribuzioni medie mensili e orarie distintamente per classi di industria e regione

3.

PREzZI AL CONSUMO

Numeri indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati .

PARTE SEITIMA

PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI

1.

PREVIDENZA SocIALE

Invalidità, vecchiaia e superstiti

2.

ASSICURAZIONI SocIALI

Assicurazione contro le malattie e maternità.

.

.

Assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali

AssicQIaZione contro la tubercolosi

.

.

.

.

Assicurazione contro la disoccupazione involontaria

Cassa unica per gli assegni familiari ai lavoratori "

(11)

AVVERTENZE

l.FORZE DI LAVORO -

La rilevazione delle forze di lavoro è effettuata dall'Isti

tuto Centrale di Statistica con periodicità trimestrale, di norma nei mesi di gen·

naio, aprile, luglio ed ottobre. La rilevazione viene condotta con la tecnica del

cam-pione. In base a tale tecnica vengono in primo luogo individuati (primo stadio di

campionamento) i comuni nei quali effettuare la rilevazione. Mentre i comuni

capo-luoghi di provincia e quelli aventi una popolazione non inferiore a 20.000

abitan-ti vengono senz'altro inclusi nel campione, i rimanenabitan-ti comuni vengono straabitan-tificaabitan-ti

nell'ambito di ciascun settore statistico (circoscrizione territoriale in cui, ai fini

statistici, viene suddiviso

il

territorio provinciale) sulla base della regione agraria

(montagna, collina, pianura) di appartenenza e della attività economica (agricola,

industriale, altra) prevalente. Da ciascuno strato viene quindi estratto un comune

(con probabilità di sorteggio proporzionale al suo

p~so

demografico) a

rappresen-tare lo strato del campione. Nei comuni-campione in tal modo prescelti viene

suc-cessivamente effettuata la scelta delle famiglie da rilevare (secondo stadio di

cam-pionamento) mediante. una estrazione sistematica, dall'anagrafe comunale, di una

prefissata percentuale di fogli di famiglia. La raccolta dei dati presso le famiglie

estratte ha luogo nella settimana successiva a quella di riferimento dei dati ed è

effettuata mediante la compilazione di un apposito modello Mod. I

sTATI

P

150) da

parte di rilevatorì comunali.

Ad ogni successiva indagine trimestrale

il

campione delle famiglie viene

rinno-vato per un terzo in ciascun comune-campione; il campione dei comuni viene

an-ch'esso parzialmente rinnovato ogni anno in occasione dell'indagine estiva.

I risultati ottenuti dal campione vengono, ad ogni rilevazione, riportati strato

per strato, al totale della popolazione residente al netto dei membri permanenti

delle convivenze. Il riporto è fatto distintamente per i due sessi; la popolazione

re-sidente alla data di rilevazione viene preventivamente calcolata estrapolando i più

recenti dati in possesso dell'Istituto.

A ciascuna delle rilevazioni effettuate nell'anno 1969 hanno preso parte 1.370

Comuni e 81.591 famiglie.

I valori medi riportati per i vari anni considerati sono la media aritmetica

delle risultanze delle quattro indagini effettuate negli anni stessI,

(12)

14

AVVERTENZE

Presenti

i11

Italia -

Ai fini delle forze di lavoro vengono indicate con tale voce

le persone iscritte nei fogli di famiglia delle anagrafi comunali della popolazione

re-sidente al netto delle persone temporaneamente emigrate all'estero (questi ultimi

definiti al successivo punto). Pertanto i dati relativi ai « presenti in Italia» sono

comprensivi anche delle persone che, alla data di riferimento, risultavano

all'este-ro non in qualità di emigranti (per affari, turismo, missione, ecc.) e comunque per

periodi di brevè durata. Sono altresì compresi nella popolazione presente in Italia

gli equipaggi imbarcati mentre risultano esclusi, in quanto non iscritti nei fogli

anagrafici di famiglia, i membri permanenti delle convivenze (ospizi, brefotrofi,

ecc.).

Temporaneamente emigrati all'estero -

Comprendono le persone aventila

re-sidenza in Italia le quali alla data di riferimento sono risultate all'estero:

a)

per

esercitarvi una professione, arte o mestiere (emigranti-lavoratori);

b)

per

aver,se-guito l'emigrante-lavoratore ovvero a seaver,se-guito di chiamata per motivi non di lavoro

da parte di familiari già emigratio residenti all'estero (emigranti-familiari).

Persone con dimora di fatto nella regione -

Vengono indicate con tale voce le

persone residenti e presenti nella regione e le persone con residenza anagrafica in

altre regioni le quali, alla data di riferimento, risultavano di fatto abitualmente

di-moranti nella regione da almeno sei mesi.

Forze di lavoro -

Comprendono gli occupati, i disoccupati e le persone in

cer-ca della prima

occupazione~

Gli occupati ed i disoccupati costituiscono nel loro insieme le « forze di lavoro

in condizione professionale

».

Le persone in cerca di prima

occupazionecostitui-scono le «forze di lavoro in condizione non professionale ».

Occupati -

Comprendono le persone, di almeno 14 anni compiuti, che nella

settimana di riferiInento si trovavano in una delle seguenti condizioni:

. a)

erano presenti al lavoro, quale che fos;e la loro posizione (di

indipenden-ti, di dipendenti o di coadiuvanti) nella professione;

. b)

pur possedendo una occupazione non erano presenti al lavoro per

momen-taneo impedimento quale malattia; cattivo tempo, conflitto di lavoro, ferie, ecc.

Sottoccupati -

Sono costituti dagli occupati çhe nella settimana di

riferimen-to hanno' effettuariferimen-to attività lavoràtiva da 1 a 32 ore per ragioni economiche, vale

a dire imputabili alla mancanza di maggiori offerte di lavoro.

Disoccupati -

Comprendono le persone in età non inferiore a 14 anni le quali,

perduta l'occupazione, si trovano nella settimana di riferimento alla ricerca di una

nuova occupazione.

La professione, la posizione nella professione ed

il

ramo di attività economica

si riferiscono, per i disoccupati, all'ultima occupazione posseduta.

Persone in cerca di l'occupazione -

Comprendono le persone in età non

infe-rior.ea 14 anni che nella settimana. di riferimento si trovavano in cerca della loro

prima occupazione.

(13)

AVVERTENZE

15

Età -

Le classi di età vanno intese come segue:

fino a 13 anni: dalla nascita al giorno precedente

il

14° compleanno;

14. 19 anni: dal giorno del 14° compleanno al giorno precedente il 20° compleanno;

20·24 anni: dal giorno del 20° compleanno al giorno precedente il 25° compleanno;

65

ed oltre: dal giorno del

65°

compleanno in poi.

Ripartizioni statistiche

-Oltre le regioni amministrative vengono indicate

tal-volta le

«

ripartizioni statistiche)} che vanno intese come segue:

I ripartizione: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria;

II

ripartizione: Tre Venezie, Emilia-Romagna;

III ripartizione: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;

IV ripartizione: Abruzzi, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria;

V ripartizione: Sicilia, Sardegna.

Posizione nella professione -

Le posizioni nella professione considerate sono:

1 -

Imprenditori e liberi professionisti

2 -

Lavoratori in proprio

3 -

Dirigenti e impiegati

4 -

Lavoratori dipendenti (operai e assimilati)

5 -

Coadiuvanti

I raggruppamenti talvolta operati nelle tavole vanno intesi come segue:

a)

Indipendenti (posizioni 1 e 2)

b)

Dipendenti (posizioni 3 e 4)

c) Coadiuvanti (posizione 5)

Rami di attività economica -

I rami di attività economica sono:

1 -

Agricoltura (foreste, caccia e pesca)

2 -

Industrie manifatturiere

3 -

Industrie delle costruzioni e dell'installazione di impianti

4 -'- Altri rami dell'industria (estrattive; elettricità, gas, acqua)

5 -

Commercio

6 --'-- Trasporti e comunicazioni

7 -

Altri rami delle attività terziarie (credito e assicurazione; servizi;

pub-blica amministrazione)

I raggrupamenti talora operati nelle tavole vanno intesi come segue:

a)

Agricoltura (foreste, caccia e pesca)

b)

Industria (rami da 2 a 4)

c) Altre attività (rami da 5 a 7).

Titolo di studio -

Viene rilevato il più elevato titolo di studio già conseguito.

Sono considerate fornite di

licenza elementare

anche le persone che hanno

conse-guito

il

certificato di proscioglimento anteriormente alla sua abolizione.

(14)

16

AVVERTENZE

che si sarebbero ottenuti da una rilevazione completa, ossia estesa a tutto

l'univer-so delle famiglie residenti in Italia. Data, peraltro, la rigorosa casualità della

scel-ta del campione è possibile conoscere

il

grado di attendibilità dei risultati delle

ri-levazioni (numero degli occupati, dei disoccupati, ecc.) potendosi determinare, in

termini probabilistici, l'ordine di grandezza degli scarti che essi presentano nei

confronti dei risultati che si sarebbero ottenuti con una rilevazione completa.

E' noto infatti dalla teoria dei campioni che il risultato

n

ottenuto da una

rile-vazione campionaria differisce da quello

N

ottenibile da una rilevazione completa

per uno scarto non superiore nel

68%

circa dei casi ad

s,

nel

95%

circa dei casi a

2s

e nel

99%

circa dei casi a

2,5s,

essendo

s

uno specifico scarto teorico,

determi-nabile con opportuno procedimento di calcolo. Il che sta a significare che ove si

ef-fettuasse, sempre con le medesime modalità, una serie molto numerosa di

rileva-zioni campionarie, i risultati

n

relativi a circa

il

68%

delle rilevazioni stesse non

si discosterebbero da

N

per più di una volta

s;

quelli ottenuti da circa il

95%

del-le ridel-levazioni non si scosterebbero da

N

per più di due volte s ed infine quelli

ot-tenuti da circa il

99%

delle rilevazioni non differirebbero da N per più di due volte

e mezzo lo scarto teorico s.

La conoscenza degli scarti teorici s relativi ai risultati delle singole indagini

campionarie permette quindi di determinare, attorno ad essi, gli intervalli -

detti

intervalli di attendibilità -

entro i quali,con una prefissata probabilità

(68%,95%,

99% ... )

risultano compresi i valori che si sarebbero ottenuti con una rilevazione

completa. Per questo motivo nella Tab. 1 sono riportati i valori dello scarto

teo-rico in funzione sia della grandezza dei dati ottenuti dalla indagine campionaria

sia del sesso e della circoscrizione territoriale di riferimento (1).

Ad illustrare la corretta utilizzazione della tabella si fanno qui di seguito

alcu-ne applicazioni esemplificative.

l° Esempio. -

L'indagine campionaria abbia determinato in

n

=

5.000.000

il

numero delle forze di lavoro femminili in Italia e si voglia determinare l'intervallo

entro il quale, con probabilità pari al

68%,

cade il numero effettivo

N,

ossia quello

che si sarebbe ottenuto con una rilevazione estesa alla totalità delle famiglie italiane.

Si individua inanzi tutto il numero

n

=

5.000.000

tra i valori crescenti

ripor-tati nella prima colonna della tabella. All'incrocio della riga corrispondente a tale

numero con la colonna relativa alle

femmine

della circoscrizione territoriale

Italia

si trova il valore

s

=

53.000

dello scarto teorico, necessario per la determinazione

dell'intervallo di attendibilità. Il limite inferiore di questo risulta pari a

5.000.000--

53.000

=

4.947.000

e quello superiore pari a

5.000.000

+

53.000

=

5.053.000.

Si

ha quindi una probabilità pari al

68%

(ossia si può equamente scommettere

68

contro

32)

che

il

numero effettivo delle forze di lavoro femminili in Italia risulta

compreso tra

4.947.000

e

5.053.000.

Esempio. -

L'indagine campionaria abbia determinato in

n

=

218.000

unità

il

numero dei disoccupati maschi in Italia. Per determinare !'intervallo entro

il

quale con probabilità pari al 68% cade

il

valore effettivo, deve cercarsi, come nel

caso precedente, tra i valori crescenti riportati nella prima colonna della tabella

il

numero

n

=

218.000.

Poichè tale numero non figura tra quelli ivi indicati occorre

(15)

AVVERTENZE

Tab. 1 -

Scarto teorico

in

funzione della grandezza del dato ottenuto

e delle circoscrizioni territoriali

(*)

GRANDEZZA DEL PER LE REGIONI (a

l

DATO OTTENUTO ITALIA

SULLA BASE

DI UNA SINGOLA del gruppo I del gruppo II

RlLEV AZIONE CAMPIONARIA M

i

F

M

I

F

M

I

n

SI

I

S2 s3 S. Ss

5.000

...

250

250

200

400

550

10.000

· . . .

.

600

500

500

900

1.100

20.000

...

1.150

950

1.000

1.800

2.000

30.000

...

1.750

1.400

1.600

2.500

2.750

40.000

...

2.350

1.800

2.100

3.200

3.350

50.000

· . . .

2.900

2.200

2.600

3.900

4.050

75.000

...

4.150

3.150

3.700

5.300

5.540

100.000

...

5.200

4.000

4.700

6.500

6.750

150.000

· . .

.

. . . .

6.900

5.550

I

6.500

8.600

8.700

200.000

...

8.100

6.800

8.000

10.400

9.700

250.000

...

9.050

7.900

9.500

12.000

10.150

300.000

...

9.700

8.900

10.800

13.500

10.350

400.000

· . . .

.

10.700

10.600

12.900

15.800

10.400

500.000

...

11.400

12.300

14.300

17.700

10.400

750.000

...

13.200

16.000

16.150

21.300

-1.000.000

...

15.200

19.200

16.800

23.000

-1.250.000

...

17.000

22.500

17.300

-

-1.500.000

...

19.000

25.500

17.300

-

-1.750.000

...

21.000

28.000

-

-

-2.000.000

...

23.000

30.500

-

-

-3.000.000

· . .

.

. . . .

30.800

39.000

-

-

-5.000.000

...

41.200

53.000

-

-

-7.500.000

...

47.200

60.000

-

-

-10.000.000

...

49.200

-

-

-

-15.000.000

...

49.200

-

-

-

-17

F

'.

600

1.200

2.200

3.000

3.650

4.250

5.700

6.900

8.950

10.300

11.050

-(al Gli scarti teorici risultano differenziati nelle diverse circoscrizioni territoriali a causa della diversa numerosità dei campioni in esse impiegati.

- Le regioni del gruppo I sono: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzi, Puglia, Sicilia, Sardegna.

- Le regioni del gruppo II sono: Valle d'Aosta, Trentina-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Umbria, Moli.e, Ba· silicata, Calabria.

(*l Gli scarti teorici riportati nella tabella si riferiscono ai dati ottenuti da una singola rilevazione. Gli scarti teorici corrispondenti ai risultati medi annui corrispondono approssimativamente ai due terzi di quelli riportati nella presente tabella.

procedere per interpolazione, considerando i due numeri consecutivi della tabella

fra i quali è compreso

il

numero cercato. Tali numeri sono 200.000 e 250.000 ai

qua-li nella colonna

SI

della tabella corrispondono rispettivamente i valori 8.100 e 9.050

dello

scarto teorico. Facendo l'interpolazione lineare con le stesse regole che

ven-gono usate ad es. per le tavole dei logaritmi, si vede che

il

valore dello scarto

teo-rico corrispondente a

n

=

218.000 risulta pari a 8.442. Pertanto il limite inferiore

dell'intervallo di attendibilità (al 68%) risulta dato da 218.000 -

8.442

=

209.558

e quello superiore da 218.000<

+

8.442

=

226.442.

3° Esempio. -

Con riferimento agli esempi precedentemente considerati si

de-terminano gli intervalli entro i quali i valori effettivi sono contenuti con

probabi-lità pari al 95% (anzichè al 68%).

(16)

18

AVVERTENZE

Per tale determinazione occorre moltiplicare per due il valore s dello scarto

teorico, sia esso risultante direttamente dalla tabella ovvero ottenuto per

interpo-lazione.

Nel caso del l° esempio, per il quale in corrispondenza del valore

n

=

5.000.000

si era trovato s

=

53.000, si avrà 2s

=

106.000 e quindi l'intervallo di attendibilità

al 95% sarà determinato da 5.000.000

±

106.000.

Nel caso del 2° esempio per

il

quale si era trovato

il

valore

Sl

=

8.442 in

cor-rispondenza di

n

=

218.000, si avrà

2s

1

=

16.884 e quindi l'intervallo di

attendibi-lità al 95,% risulta determinato da 218.000

±

16.884. Si ha quindi una probabilità

pari al 95%, ossia si può equamente scommettere 95 contro 5, che

il

numero dei

di-soccupati maschi in Italia risulta compreso tra 201.116 e 234.884.

2.

NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI

a)

Apprendisti occupati nelle aziende artigiane e non artigiane

L'indagine viene effettuata dal Ministero del Lavoro sulla base delle denunce e

richieste di assunzione e delle notifiche di dimissioni presentate agli uffici di

collo-camento ai sensi della legge 19 gennaio 1955, n. 25. I dati, riferiti al 31 marzo,

per-mettono di determinare il numero di apprendisti, suddivisi per sesso, occupati

nel-le aziende artigiane e non artigiane, per settore di attività economica e per regione.

Si tenga presente che, secondo la legge sopracitata,l'apprendistato è «uno

spe-ciale rapporto di lavoro, in forza del quale !'imprenditore è obbligato ad impartire

all'apprendista !'insegnamento necessario affinchè possa conseguire la capacità

tec-nica per diventare lavoratore qualificato

».

L'apprendista deve essere iscritto in appositi elenchi presso l'ufficio di

collo-camento competente, e soltanto tramite questo il datore di lavoro può assumerlo.

Possono essere assunti come apprendisti i giovani di età non inferiore ai

quattor-dici anni e non superiore ai venti.

b)

Iscritti nelle liste degli Uffici di Collocamento

I dati forniti dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale risultano dai

rendiconti degli iscritti, ai vari titoli indicati, nelle liste comunali di collocamento.

Essi rispecchiano una situazione amministrativa, la quale, in dipendenza delle

nor-me di legge che disciplinano le iscrizioni e le cancellazioni nelle liste, non consente

di effettuare confronti con i dati basati sullo stato effettivo di occupazione o di

non occupazione rilevati da altre fonti.

Infatti, oltre a coloro che hanno perduto una precedente occupazione o che

so-no in cerca di primo impiego, possoso-no iscriversi agli uffici di collocamento anche

coloro che, pur essendo occupati, cercano un lavoro più confacente alle proprie

ca-pacità professionali, nonchè talune categorie di persone non appartenenti alle

for-ze di lavoro (casalinghe e pensionati).

Secondo quanto disposto dalla legge 29-3-1949 n. 264, gli iscritti vengono

rag-gruppati nelle seguenti classi:

I classe - Disoccupati per effetto di cessazione di un precedente rapporto

di lavoro subordinato.

(17)

pri-AVVERTENZE

19

ma occupazione. A partire dal 1-1-1962 .gli iscritti ven.gonoìiJiol.

tre, distinti a seconda che abbiano o meno precedenti lavorativi

subordinati.

III classe - Casalinghe senza precedenti lavorativi subordinati che non siano

capi-famiglia (in tal caso sarebbero incluse nelle altri classi).

IV classe - Pensionali in cerca di occupazione (escl!lsi coloro che

beneficia~

no di pensioni a titolo diverso da quello derivante da una

prece-dente attività lavorativa, come ad' esempio: beneficiari di

pen-sioni di guerra).

'

V classe - Occupati.incerca di un'occupazione più aderente alle accertate

capacità professionali del richiedente.

'

Ad ogni buon fine, ad evitare erronee interpretazioni, sarà utile tener presenté

che le classi .sopracitate comprendono anche persone sottoccupate o iscritte solo

per motivi amministrativi (per far ottenere alla moglie occupata gli assegni

familia-ri, per riscuotere l'assegno di mancato collocamento p'revisto per gli invalidi di

guerra, per avere sussidi ed assistenza).

D'altra parte non figurano fra gli iscritti:

1) coloro' che' sono alla ricersa di un lavoro subordinato per il quale non

e

previsto l'obbligo dell'iscrizione;

2)

coloro che rimandano l'iscrizione a quando sono in possesso di richiesta

nominativà. (qualificati, persone di fiducia);

,

, 3) coloro che rimandano l'iscrizio:p.ne a quando

~i

manifestano serie

prospet-. tive di, lavoro nella rispettiva zona di residenzaprospet-.

'

c)

Lavoratori iscritti negli elenchi nominativi dell'agricoltura (Servizio per i

contributi agricoli unificati)

I dati pubblicati vengono forniti direttamente dal Servizio per i, contributi

agricoli unificati

il

quale compila i relativi elenchi nominativi su denuncia dei sin- .

golidatori

eli

lavoro:

, .

,

La compilazione di tali elenchi viene effettuata da un lato per garantire ai

la-voratoriagricoli il'trattamento di previdenza, assistenza ed antinfortunistico, e

dal-l'altro per riscuotere i rela:tivi oneri sociali a çarico dei datori di lavoro. Data la

na-tura e 'lastrutna-tura dei dati rilevati non è possibile .effettuare. ulteriori elaborazioni

che permettano di ottent:;renotizie reali sullo stato effettivo di occupazione in tale

settore.

d)

Occupati alle dipendenze assicurati aJl'INAM

Le notizie relative agli assicurati sono desunte dall'INAM in base

a

documenti

di carattere amministrativo. Al fine di utilizzare anche tale fonte' d'informazione

l'ISTATprocede ad una particolare rielaborazione dei dati forniti dall'Ente

soprà.-citato con lo scopo di ricpndurli, con tutte le limitazioni del caso, alla

classificazio-ne ufficiale delle attivitàecònomiche.

Le tavole riportate nel presente volume si riferiscono soltanto agli iscritti

prin-cipali, titolari del diritto primario ed escludono i familiari il cui titolo

all'assisten-za deriva dal diritto dell'iscritto principale.

(18)

20

AVVERTENZE

nell'uso corrente vengono denominate ({ categorie speciali» (es. addetti ai

quoti-diani, iscritti a mutue aziendali convenzionate, apprendisti, ecc.). Non figurano i

lavoratori delle pronvicie di Trento e Bolzano, assistiti da casse mutue locali

auto-nome.

e)

Occupazione operaia, orari di lavoro e retribuzioni di fatto

La rilevazione dei dati sull'occupazione operaia, gli orari di lavoro e le

retribu-zioni di fatto nell'industria viene effettuata dal Ministero del Lavoro che si avvale,

come organi periferici, degli Ispettorati provinciali del lavoro. La rilevazione, fino

al 1964, interessava 43 settori dell'industria: per 13 di essi venivano censiti tutti gli

stabilimenti esistenti, mentre per i rimanenti 30 !'indagine era limitata agli

stabili-menti occupanti almeno lO dipendenti. I dati, inoltre, venivano elaborati con

pe-riodicità mensile ed interessavano circa 20.000 stabilimenti.

Tuttavia, nonostante l'alto grado di copertura, la rilevazione mancava di

rap-presentatività sia perchè non comprendeva il ramo delle costruzioni e sia perchè

tal une categorie dei settori rilevati erano escluse dall'indagine.

Data la necessità di disporre di dati che potessero riflettere con maggiore

ana-lisi e precisione l'andamento dei principali fenomeni riguardanti il mercato del

la-voro, il Ministero del Lavoro ha modificato sostanzialmente, dal 1965, la vecchia

in-dagine. La nuova rilevazione, infatti, è estesa a tutte le categorie di industria

com-prese nei seguenti rami: Estrattive, Manifatturiere, Costruzioni ed installazioni di

impianti, Energia elettrica, Gas ed Acqua. In particolare riguarda tutte le unità

lo-cali (50.000 circa) che nell'ultima settimana del trimestre di riferimento occupano

almeno 10 dipendenti (5 nel ramo delle costruzioni). Inoltre, in concomitanza con

le modifiche apportate alla rilevazione,

è

stata effettuata la riclassificazione di

tut-te le unità locali in seguito all'adozione, da partut-te di tale Ministut-tero, della

classifi-cazione ufficiale delle attività economiche.

f)

Occupazione operaia nelle Opere pubbliche.

Formano oggetto di rilevazione tutti quei lavori che assumono la caratteristica

di Opere pubbliche o di publica utilità e relativi a impianti fissi, nuove

costruzio-ni, ricostruziocostruzio-ni, miglioramenti strutturali, grandi riparaziocostruzio-ni, manutenzioni

stra-ordinarie ed assimilate, semprechè tali lavori siano realizzati:

a)

con il finanziamento dello Stato o con il suo contributo, tramite i

Mini-steri, la Cassa per il Mezzogiorno, la Gescal e l'I.S.E.S.;

b)

con il finanziamento totale di Enti nazionali e territoriali della Pubblica

Amministrazione (INAIL, INAM, INPS, ENPAS, Enti regione,

Amministra-zioni Provinciali, Comuni) o con il contributo di altri Enti (escluso lo

Sta-to) o di privati.

Per operaio, ai fini del computo delle giornate-operaio, si deve intendere ogni

prestatore dell'opera manuale, sindacalmente classificabile nelle seguenti categorie:

categorie speciali, operai specializzati, qualificati e comuni, manovali specializzati

e comuni, apprendisti.

Per giornata-operaio deve intendersi la giornata di presenza sul lavoro di un

operaio.

(19)

AVVERTENZE

21

3.

MOVIMENTO MIGRATORIO CON L'ESTERO DELLE FORZE DI LAVORO -

I dati del

mo-vimento migratorio con l'estero si riferiscono:

1) ai cittadini italiani espatriati come emigranti ecioè per esercitare

all'este-ro una pall'este-rofessione, un'arte o mestiere in pall'este-roprio o alle dipendenze altrui

(lavora-tori); per seguire o raggiungere all'estero un familiare lavoratore (familiari); per

trasferire all'estero la residenza per motivi diversi dai precedenti (altri);

2) ai cittadini italiani rimpatriati, già espatriati come emigranti.

I dati non comprendono gli espatri ed i rimpatri avvenuti per ferie, festività e

simili, nè il movimento dei cosiddetti frontalieri, cioè delle persone residenti entro

la fascia di confine, generalmente munite soltanto di tessera di frontiera, che

attra-versano in modo abitudinario la frontiera per ragioni di lavoro.

Il movimento migratorio viene attualmente determinato sulla base di due

di-verse rilevazioni, la prima delle quali è totale mentre la seconda è limitata al solo

movimento con i paesi extraeuropei.

a)

La prima rilevazione, a periodicità annuale, si avvale della collaborazione

dei comuni presso i quali è stato istituito, fin dal luglio 1964, un apposito

«

scheda-rio degli emigrati e degli emigranti per l'estero» composto da schede individuali

intestate a tutte le persone aventi residenza anagrafica nel comune ed in possesso

di passaporto per motivo di lavoro o comunque espatriate o rimpatriate come

emigranti.

All'inizio di ciascun anno i comuni effettuano accertamenti presso le persone

intestatarie delle schede od i loro familiari e rilevano gli eventuali movimenti

migra-tori effettuati dagli stessi nel corso del precedente anno solare. I movimenti in

tal modo accertati vengono trascritti a cura degli uffici comunali negli appositi

modelli (mod. ISTAT/P/26 per i movimenti con i paesi europei; modo ISTAT/

p /27 per i movimenti con paesi extraeuropei) ed inviati all'Istituto Centrale di

Statistica.

Mentre i dati concernenti il movimento con i Paesi europei vengono utilizzati

dall'Istituto Centrale di Statistica per la pubblicazione, quelli relativi al

movimen-to con i Paesi extraeuropei vengono utilizzati solo come dati di controllo della

ri-levazione statistica di cui alla seguente lettera

b).

b)

La seconda rilevazione, a periodicità mensile, concerne, come si è detto,

il solo movimento migratorio con i paesi extraeuropei e viene effettuata

dall'Isti-tuto Centrale di Statistica sulla base delle indicazioni contenute nelle liste dei

pas-seggeri imbarcati e sbarcati (mod. ISTAT/P/13 e P/14) compilate dalle compagnie

di navigazione ed inviate all'Istituto dalle autorità portuali ed aeroportuali.

Entrambe le rHevazioni e particolarmente quella di cui alla precedente lettera

a)

si sono rilevate negli ultimi anni di esecuzione sempre più difficoltose in

dipen-denza delle semplificazioni apportate alle formalità per l'espatrio.

Inconseguenza di ciò, i dati, specialmente per quanto concerne

il

movimento

migratoriocon i Paesi della C.E.E., possono fornire, in qualche caso, una misura

del fenomeno approssimata per difetto. Considerate le caratteristiche tecniche

del-la rilevazione si deve ritenere, comunque, che le cause di discordanza agiscano,

pressochè nella stessa misura, sui dati degli espatri e dei rimpatri e che non

influi-scano quindi sensibilmente sul saldo migratorio.

(20)

(

22

AVVERTENZE

4. INDAGINE SPECIALE SU ALCUNI ASPETTI SOCIO-PROFESSIONALI DEL MOVIMENTO

MI-GRATORIO CON L'ESTERO.

Scopo e modalità dell'indagine.

In occasione della rilevazione delle forze di lavoro al 18 aprile 1969, l'Istituto

Centrale di. Statistica ha effettuato, sullo stesso campione di famiglie intervistate

per la predetta rilevazione, una indagine speciale avente il fine di approfondire

al-cuni aspetti particolari ma di notevole interesse i quali non vengono, di norma,

presi in considerazione dalle statistiche correnti del movimento migratorio. Tali

aspetti riguardano soprattutto le variazioni di alcuni caratteri socio-professionali

(condizione professionale, professione, posizione nella professione, settore di

attivi-tà economica) degli emigrati, che emergono quando gli stessi vengono considerati

sia nella situazione antecedente all'espatrio sia in quella in atto nel paese di

emigra-zione, sia, infine, nella situazione successiva al rimpatrio. Altri aspetti

considera-ti dalla indagine hanno riguardato le principali cause dei rimpatri degli emigraconsidera-ti

nonchè il ritorno o meno dei rimpatriati nelle stesse località nelle quali

risiedeva-no prima dell'espatrio.

La rilevaziope ha interessato i componenti delle famiglie che si erano recati

all'estero come emigranti nel periodo l° gennaio 1962 - 31 dicembre 1968 o che

c:!ra-no. rimpatriati nello stesso periodo dall'estero ove erano andati come emigranti.

Più precisamente, ai fini della indagine, è stato considerato emigrante chi si era

recato all'estero per motivi di lavoro o per seguire o raggiungere un familiare

lavoratore o chi era tornato dall'estero dopo esservisi recato per i motivi

soprad-detti. Sono stati invece esclusi dalla indagine i cosiddetti

«

frontalieri» ossia

co-loro che giornalmente o settimanalmente attraversano la frontiera per motivi di

lavoro.

Ai

fini di una corretta interpretazione dei risultati pubblicati nel presente

Annuario è. da tener presente che, per le su riferite modalità della indagine, i dati

rileyati non si riferiscono alla totalità degli emigranti espatriati o rimpatriati nel

periodo 1962-1968 ma soltanto a quella aliquota di essi che alla data della

rileva-zioneerano componenti di famiglie residenti sul territorio nazionale. Pertanto

ri-sultano, ad esempio, esclusi dalla presente indagine gli emigrati nel periodo

con-siderato che hanno definitjvamente stabilito all'estero la loro residenza; i

rimpa-triati e gli . esparimpa-triati deceduti in epoca anteriore alla rilevazione, ecc.. Malgrado

tàli inevitabili limitazioni, si ha motivo di ritenere che, data la natura degli

aspet-ti che hanno formato oggetto dell'indagine, i risultaaspet-ti conseguiaspet-ti conservino una

loro indubbia validità.

5. CONFLITTI

DI

LAVORO -

La statistica dei conflitti di lavoro è effettuata dallo

Istituto Centrale di Statistica, che si avvale degli Uffici di:{)uestura quali organi di

rilevazione.

Costituiscono oggetto della rilevazione i conflitti di lavoro ,ossia le vertenze tra

datori di lavoro e prestatorid'opera, che hannp dato luogo ad una temporanea

so-spensione (sciopero o serrata) dell'attività lavorativa. Non sono considerati gli

scioperi effettuati per motivi estranei al rapporto di lavoro, nè le forme di

prote-sta che non comportano una sia pur temporanea sospensione dell'attività

lavora-tiva.

Un conflitto è detto di

azienda, se ha interessato un'unica azienda; di

(21)

eco-AVVERTENZE

23

nomica;

di più categorie,

se ha interessato aziende appartenenti a categorie

di-verse.

Numero dei conflitti:

poichè un conflitto di lavoro può essersi protratto per

più mesi, avere interessato più regioni o più rami di attività economica, ne segue

che il numero complessivo dei conflitti di lavoro non corrisponde sempre alla

somma dei conflitti classificati per mese, per provincia (o regione), per ramo di

at-tività economica, ma tale numero risulta generalmente ad essa inferiore.

Lavoratori partecipanti:

nei conflitti che hanno dato luogo a più sospensioni

di lavoro, il numero dei lavoratori partecipanti al conflitto è la media dei

lavora-tori che hanno preso parte alle singole sospensioni del lavoro (ponderata secondo

la durata delle sospensioni stesse).

Modello di rilevazione:

il fac-simile del modello di rilevazione compilato dagli

Uffici di Questura (ISTAT /P /52) è riportato in appendice al presente volume.

6.

RETRIBUZIONI MINIME CONTRATTUALI E COSTO DEL LAVORO -

I {(

Numeri indici

dei tassi delle retribuzioni minime contrattuali)}

sono calcolati su dati desunti dai

contratti collettivi di lavoro e, per quanto concerne la Pubblica amministrazione,

dai prontuari del Ministero del Tesoro - Ragioneria Generale dello Stato.

Gli indici elementari, cioè quelli riferiti a ciascuna qualifica professionale

nel-l'ambito di un determinato contratto, sono costruiti a livello nazionale e sono,

in-fatti, calcolati sulla retribuzione nazionale che è ottenuta attraverso la media

arit-metica ponderata delle retribuzioni provinciali e zonali.

Per la sintesi degli indici elementari e per quelle successive si utilizza la media

aritmetica ponderata; i coefficienti di ponderazione sono stati stabiliti in base

al-1'ammontare delle retribuzioni corrisposte nell'anno 1966.

Gli indici {( compresi gli assegni familiari» fanno riferimento ad un

lavorato-re con coniuge e due figli a carico.

Le retribuzioni minime contrattuali sono comprensive della paga o stipendio

base, dell'indennità di contingenza, delle altre competenze corrisposte con

carat-te re di generalità e di continuità (ad es. indennità per logorio di indumenti,

caro-pane, mancato cottimo, indennità speciali, premi di produzione, ecc.), nonchè

del-la tredicesima ed eventuale quattordicesima mensilità. Per

il

calcolo della

retribu-zione si tiene conto, altresÌ, della durata del lavoro.

In pratica, per gli operai,

il

calcolo dei tassi delle retribuzioni è effettuato, di

norma, dividendo l'ammontare complessivo annuo delle retribuzioni per

il

numero

delle ore lavorative dell'anno previste dai contratti, numero che è determinato

mol-tiplicando il numero delle giornate lavorative per la durata media giornaliera del

lavoro. Per gli impiegati i tassi delle retribuzioni sono calcolati con riferimento al

mese e con criteri, per quanto possibile, analoghi a quelli degli operai.

(22)

24

AVVERTENZE

Le

retribuzioni nell' industria sono

ri-levate con la collaborazione delle

Associa-zioni nazionali o provinciali

di

categoria

e si riferiscono a lavoratori di età

supe-riore a 20e 21 anni rispettivamente per gli

operai e per gli impiegati.

A seguito dell'accordo interconfederale

2 agosto 1961, le provincie sono state

rag-gruppate nelle seguenti Zone salariali:

Zona

o:

Torino, Milano, Genova, Roma;

Zona I: Como, Firenze, Sondrio, Varese;

Zona II: Aosta, Bergamo, Bolzano-Bozen,

Brescia, Cremona, Gorizia, Imperia,

Li-vorno, Massa-Carrara, Novara, Pavia, Pisa,

Savona, Trento, Trieste, Venezia,

Vercel-li; Zona III: Alessandria, Belluno,

Bolo-gna, La Spezia, Mantova, Modena, Napoli,

Padova, Parma, Piacenza, Ravenna,

Reg-gio nell'Emilia, Verona, Vicenza; Zona

IV: A - Asti, CuneO', Ferrara, Forlì,

Gros-setO', Luoca, Pale.t1mo, Pistoia, RovigO',

S~e­

na, Treviso, Udine; B - Ancona; Zona V:

A - Arezzo; B - Ascoli Piceno, Bari,

Caglia-ri, Catania, Frosinone, Latina, Lecce,

Mes-sina, P:erugia, Pesaro e Urbino, Pescara,

Rieti, Salerno, Taranto, Terni, Viterbo;

Zona VI: Agrigento, AvellinO', Benevento,

Brindisi, Caltanissetta, Campobasso,

Ca-seria, Catanzaro,Chieti, Cosenza, Enna,

FDggia, L'Aquila, Macerata, Matera,

Nuo-ro, -PDtenza, Ragusa, Rieggio di Calabria,

Sassari, Skacusa, Teramo, Trapani.

ASSEGNI FAMILIARI

Importi· per

DATA DI DECORRENZA

ciascun figlio

I - I

COll1uge ciascun ascen-dente

AGRICO'LTURA

O'PERAI Lire giornaliere

l° Luglio l° luglio 1952 ... . 1953 ... . l° ottobre 1956 ... .. 1 ° gennaio 1958 ... . l° gennaio 1960 ... . l° luglio 1961. ... .. l° ottobre 1964 ... . l° aprile 1965 ... .. 45 60 90 110 135 190 205 220 37 50 65 70 85 138 149 160 INDUSTRIA, TRASPO'RTI E CO'MMERCIO'

OPERAI E IMPIEGATI -Lire giornaliere 16 giugno 1952 ... . lo agosto 1954 ... . l° aprile 1956 ... . l° maggio 1958 ... . l° maggio 1961. ... . l° ottobre 1964 ... . l° aprile 1965 ... . 153 160 167 178 190 205 220 100 108 116 127 138 149 160 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

OPERAI E IMPIEGATI - Lire mensili (1)

1 ° luglio 1951. ... . l° luglio 1955 ... .. l° febbraio 1959 ... .. l° luglio 1959 ... . 1 ° ottobre 1960 ... . l° luglio 1963 ... . 9.980 13.180 16.180 17.680

l

17.680

(al

l

20.680 (b) 20.680 30 40 50 50 55 55 72,50 90 55 55 55 55 55 72,50 90

(1) Quote di aggiunta per una famiglia media (coniuge e due figli) nella città di Roma.

(a) Personale con coefficiente di stipendio superiore a 200.

(b) Personale con coefficiente di stipendio inferiore a 200.

Nell'ambito della Zona O vi sono due diversi livelli di retribuzione base, l'uno

per le provincie di Milano e Torino, l'altro per quelle di Roma e Genova.

L'accordo interconfederale 18 marzo 1969 per

il

conglobamento dellà

cDntin-genza e per la revisione dell'assetto zonale delle

retribuzioni ha stabilito

il

graduale

raggiungimento di un unico minimo contrattuale nazionale per ciascun settore. I

dati riferiti ai settori delle industrie e dei trasporti

sonO'

comprensivi, per il 1969,

delle nuove retribuziDni minime tabellari derivanti dall'attuazione della prima fase

del predetto accordo interconfederale. Ciò

ha portato, tra l'altro, all'unificazione

della misura dell'indennità di contingenza che, precedentemente, era distinta in

due gruppi territoriali A e B in base agli accordi sindacali del 21 marzo 1951

e del

15 giugno 1957.

Facevano parte del gruppo A le provincie del Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria,

Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino - Alto Adige, Emilia - RDmagna,

Toscana e le provincie di Roma, Napoli e Palermo; facevano parte del gruppo B le

rimanenti regioni.

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