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"Luogo, forma, tipo, tempo, identità: permanenze progettuali per il recupero del centro storico di Scutari".

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Academic year: 2021

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PREMESSA... INTRODUZIONE... CONOSCENZE PRELIMINARI... Città islamica... Urbanistica... Architettura... Città ottomana- Levantina... Riforma urbana del XIX secolo... Urbanistica... Architettura... Tipologie edilizie... Tipologie edilizie: il caso albanese... CITTÀ DI SCUTARI... Storia... Antichità e medioevo fino alla prima dominazione ottomana... Dominazione ottomana fino alla dichiarazione

d’Indipendenza... Dalla dichiarazione d’Indipendenza ad oggi... Morfologia e clima... Sviluppo urbanistico nella storia... 1. 2. 3. 11 13 17 18 18 22 24 25 27 33 36 39 61 62 62 71 82 86 93 2.1. 2.1.1. 2.1.2. 2.2. 2.2.1. 2.2.2. 2.2.3. 2.2.4. 2.3. 3.1. 3.1.1. 3.1.2. 3.1.3. 3.2. 3.3.

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Permanenze progettuali per il recupero del centro storico di Scutari

Fase I: XV secolo... Fase II: XVI-XVII secolo... Fase III: XVIII secolo... Fase IV: XIX secolo... Fase V: XX secolo... ARCHITETTURA DELLA CITTÀ DI SCUTARI: ANALISI TIPOLOGICA... Fase I: il Cinquecento e il Seicento... Analisi degli elementi compositivi... Rapporto con la scena urbana... Fase II: il Settecento... Analisi degli elementi compositivi... Rapporto con la scena urbana... Fase III: l’Ottocento... Analisi degli elementi compositivi... Rapporto con la scena urbana... Fase IV: il Novecento e il Duemila... Conclusioni generali... CASO STUDIO: QUARTIERE PARRUCA... Inquadramento dell’area di intervento... Quadro normativo di riferimento... Nuovo Piano regolatore generale (2016)... Progetto Shko-Kir... Interventi sulla rete infrastrutturale... Sviluppo urbano... Quadro conoscitivo... Stratificazione storica... Analisi fisica... Numero dei piani... Tipologia edilizia... Stato di conservazione fisica... Gerarchizzazione dei percorsi... Analisi economica e sociale... Destinazione d’uso piano terra e prevalente... Socialità degli edifici e spazi pubblici... 4. 5. 94 96 102 110 121 135 138 140 149 151 152 166 167 169 180 181 190 193 194 196 208 211 217 219 223 224 225 225 227 228 229 230 231 233 3.3.1. 3.3.2. 3.3.3. 3.3.4. 3.3.5. 4.1. 4.1.1. 4.1.2. 4.2. 4.2.1. 4.2.2. 4.3. 4.3.1. 4.3.2. 4.4. 4.5. 5.1. 5.2. 5.3. 5.3.1. 5.3.2. 5.3.3. 5.4. 5.4.1. 5.4.2. 5.4.2.1. 5.4.2.2. 5.4.2.3. 5.4.2.4. 5.4.3. 5.4.3.1. 5.4.3.2.

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Viste sull’area di intervento... Alterazione morfo-tipologica... Analisi degli elementi di degrado dell’immagine urbana.... Analisi percettiva dei percorsi e spazi pubblici... PROPOSTA PROGETTUALE... Valori e criticità... Considerazioni storiche, urbanistiche e sociali... Metaprogetto... Masterplan... Edificio speciale... Planimetrie... Prospetti e sezioni... Viste prospettiche... Considerazioni generali... CONCLUSIONI... BIBLIOGRAFIA... SITOGRAFIA... 6. 7. 237 242 244 246 249 250 257 259 271 274 283 286 293 297 301 305 311 5.4.4.1 5.4.4.2. 5.4.4.3. 5.4.4.4. 6.1. 6.2. 6.3 6.4. 6.5. 6.4.1. 6.4.2 6.4.3. 6.6.

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La scelta della città di Scutari come luogo di progetto per la mia tesi di laurea, deriva principalmente da una condizione di appartenenza personale, riscontrata al primo incontro con essa, dove ho potuto sentire realizzata, in parte, una necessità di adesione, contemporanea, alla cultura albanese e a quella italiana, che non ho sentito in altri luoghi da me visti.

Scutari è la città albanese, che meglio di ogni altra rappresenta un modo intelligente di rapportarsi alle tradizioni e alla storia, o almeno così ritenuto da me, dove queste sono un elemento ancorante alla vita di ogni cittadino, ma anche quel fenomeno da cui fuggire nella giusta dimensione, per potersi contaminare con le altre culture, che siano di altre aree dell’Albania e del resto del mondo. La cultura e la tradizione, qui non sono elementi di chiusura e di gelosia, quanto invece il momento massimo di spaccatura verso nuovi orizzonti, altrettanto importanti, così ricchi di eterogeneità che non appartengono ad essa, e proprio per questo capaci di arricchirla ancor più.

Avendo sempre pensato che la tradizione, la storia, la cultura e tutto ciò che fino a noi è pervenuto dalle generazioni passate, siano una grande ricchezza, che necessariamente vada studiata

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Permanenze progettuali per il recupero del centro storico di Scutari

approfondita, compresa ed assorbita, per poter poi fare l’ultimo passo verso il futuro, il primo per chi ci seguirà, ma che sia allo stesso tempo necessario un distacco quasi oggettivo, che permetta di far esprimere ogni persona come appartenente alla propria generazione, mi sono sentita giusta per poter affrontare un progetto in questa città.

Nell’ambito dell’architettura questo si traduce in una metodologia che ha la storia come punto nodale di partenza, ma che non debba essere ritenuto come punto di arrivo, nell’intenzione di non commettere errori di “falsi storici” rispetto a quella di contribuire, anche in minima parte, allo sviluppo della società cui si appartiene. Ritengo importante questo concetto in quanto il progresso, in questo caso architettonico, per me, deriva dalla storia, ma non è una copia, anzi in alcuni casi è un momento talmente distaccato da divenire un nuovo punto nodale per la storia che verrà. Anche perché l’uomo assomiglia ai suoi tempi, più di quanto assomigli a suo padre, ed è intrinseca una volontà di superare ciò che è stato per essere noi stessi domani “ciò che è stato” (Guy Debord). Durante tutte le fasi in cui si è articolata la tesi ho cercato di tener a mente queste considerazioni, sperando di essere riuscita nell’intento di proporre qualcosa di sensato, terreno, ed anche di prolungato.

Questa premessa non mira a giustificare un libertà folle nella progettazione architettonica, fenomeno attuale negli ultimi decenni, anzi punta a criticare ogni intervento che segua le tendenze momentanee dell’architettura, quanto quelli che rimangono fossilizzati in quello che è stato senza avere la lucidità di comprendere che si può essere attuali e moderni, senza essere modernisti, e rispettando la storia.

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Permanenze progettuali per il recupero del centro storico di Scutari

Scutari è una città del nord-est dell’Albania. Il centro storico di essa ha subito nel tempo, causa situazioni politiche incerte o variabili, modifiche sia dal punto di vista urbanistico che formale. Nella storia dell’architettura della città l’elemento che caratterizzante è la presenza di una tipologia abitativa dominante, chiamata con çardak.

Questo tipo edilizio entra nello scenario storico intorno al XVI secolo, anche se studiosi albanesi ritengono che possa essere credibile datarlo per lo meno un secolo prima. La casa con çardak si presenta come un’abitazione aperta, a cui fanno fronte due spazi vuoti, come il porticato del piano terra, il hajat, e il loggiato del piano superiore, il çardak.

Necessario alle funzioni famigliari, ma anche lavorative, nel tempo l’elemento omonimo della tipologia viene gradualmente ridotto in termini di dimensioni e d’importanza nella concezione compositiva dell’abitazione. Questo fenomeno, dovuto principalmente al cambiamento dell’urbanistica della città, che passa da un’urbanizzazione spontanea di tipo ottomana, a quella più organizzata di tipo europea, ha portato all’introduzione nella città di ulteriori tipologie edilizie, che meglio della prima rispondevano alle richieste sociali ed urbane: tra queste tipologie la maggiore, e quella che tutt’oggi domina il panorama costruito

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sia come spazio di vita famiglia, sia come tipologia edilizia.

Lo studio che si presenterà vuole indagare sulle variazioni che questa tipologia ha subito nel corso dei secoli e dei fenomeni che le hanno provocate: in particolare si ricercano quegli influssi culturali derivati dal mondo orientale e quello occidentale, che hanno portato al panorama costruito che la città oggi presenta. Allo stesso tempo si pone come obiettivo primario quello di comprendere la condizione urbanistica in cui riversa il quartiere Parruca, uno di quelli maggiormente toccato da cambiamenti sul piano urbanistico ed architettonico.

La tesi è stata organizzata in due parti:

La prima conoscitiva, attraverso cui si è studiato la storia della città, l’urbanistica, l’architettura e le dinamiche sociali. È stata una diretta conseguenza di questi studi quella di voler approfondire le influenze del mondo ottomano e quello occidentale che Scutari ha subito nel corso dei secoli. In seguito si deciso di analizzare questo studio in ordine cronologico, soprattutto quello tipologico.

La seconda, critico propositiva, si articola a sua volta in due sotto fasi:

- nella prima ho studiato le fasi di sviluppo della tipologia con çardak, ricercando le cause, gli influssi stranieri e i motivi sociali che le hanno provocate;

- nella seconda, avendo compreso la composizione alla base della tipologia con çardak e le possibilità che essa può offrire all’ambiente urbano, ho proposto un progetto di recupero, di parte del quartiere Parruca.

L’obiettivo principale del progetto è quello di porsi come momento di continuità tra il passato e il futuro tenendo a mente la cosa da me ritenuta più importante durante le fase di concepimento di un progetto: la creazione di spazi ed edifici armonici con le esigenze della società e con l’architettura locale, cercando di contribuire al miglioramento di essa.

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