IL PRIMO SOCCORSO
AL BAMBINO
SCOPO DEL PBLS
Prevenzione del danno anossico
cerebrale attraverso il sostegno delle
funzioni vitali, con le procedure
standard
di rianimazione cardiopolmonare
nel bambino che presenta:
PERDITA DI COSCIENZA
ARRESTO RESPIRATORIO
PATOGENESI
DELL’ARRESTO CARDIOCIRCOLATORIO
PATOLOGIA RESPIRATORIA PATOLOGIA SNC INTOSSICAZIONI SHOCK CARDIOPATIE ARITMIE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA INSUFFICIENZA CIRCOLATORIA ARRESTO CARDIACO BRADICARDIA - ARITMIADANNO ANOSSICO CEREBRALE
Dovuto all’incapacità contrattile del cuore e
dalla conseguente mancata diffusione di
ossigeno ai tessuti e al cervello.
Il danno è correlato:
alla
DURATA dell’arresto e
DURATA
alla
TEMPESTIVITA
TEMPESTIVITA
’ ed
’
EFFICACIA degli
EFFICACIA
SOPRAVVIVENZA
• Se il bambino presenta un ARRESTO
RESPIRATORIO ISOLATO
→
50-70% di
sopravvivenza in assenza di esiti neurologici.
• Se il bambino presenta ARRESTO
RESPIRTORIO + ARRESTO CARDIACO < 5%
di sopravvivenza priva di sequele neurologiche.
IMPORTANTE:
Identificare
precocemente
i
bambini
in
arresto
respiratorio e/o cardiaco e attivare tempestivamente le
manovre rianimatorie
CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
4 ANELLI
4 ANELLI
PREVENZIONE
: ridurre il rischi che si verifichi un incidenteTRATTAMENTO
AVANZATO
PRECOCE
: Disponibilità di strumenti e farmaci per la RCPRCP PRECOCE
: garantisce un ossigenazioned’emergenza e può evitare l’evoluzione di un arresto respiratorio in arresto cardiaco
ALLARME
PRECOCE
: richiesta tempestiva di aiuto senza abbandonare ilFASE DI VALUTAZIONE
FASE DI VALUTAZIONE
riconoscere il grado di compromissione di
una o più funzioni vitali
FASE DI AZIONE: ABC
FASE DI AZIONE: ABC
A:
A:
aprire le vie aeree
→
guardare in bocca e rimuovere ogni tipo di ostruzione. Inclinare il capo all’indietro e sollevare il mento per spostare in avanti la lingua dal retro del palato.B:
B:
bocca a bocca
→
se il bambino non respira dopo l’apertura delle vie aeree insufflare aria nei suoi polmoni per far arrivare ossigeno al sangue.C:
C:
circolazione
→
se il cuore del piccolo si è fermato e il polso è assente o molto lento, praticare il massaggio cardiaco riattiverà la circolazione del sangue verso il cuore e in tutto il corpo. Questa manovra va sempre compiuta in unione alla respirazione artificiale e prende il nome di RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE.RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE.Rischio ambientale
VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE
VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE
:
:
Deve precedere qualsiasi tappa della sequenza
PBLS
La presenza di rischi ambientali o presunti (rischi di crolli, incendio, gas tossici…) IMPONE lo spostamento immediato della persona avendo cura di mantenere l’allineamento dei vari segmenti corporei per
l’eventuale presenza di una lesione traumatica.
Negli altri casi le manovre di rianimazione cardiopolmonare devono essere iniziate sul posto.
Qualsiasi fluido corporeo può essere fonte di infezione, pertanto è opportuno utilizzare mezzi di protezione (guanti, garze, fazzoletti)
FASE A:
vie aeree
VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA
VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA
:
:
•
chiamare il bambino ad alta voce• applicare uno stimolo doloroso (pizzicando la muscolatura delle spalle a livello del margine esterno del trapezio)
EVITARE
EVITARE: scuotimenti, movimenti bruschi e stimoli
vigorosi
STATO DI
1. CHIEDERE AIUTO
CALL FAST
CALL FAST: il soccorritore deve gridare chiedendo aiuto o
incaricare un astante, se presente, di chiamare il soccorso
avanzato con richiesta di defibrillatore semiautomatico
esterno (DAE) se il bambino ha più di un anno di vita;
procedere
quindi
ad
1
minuto
di
rianimazione
cardiopolmonare.
CALL FIRST
CALL FIRST: in presenza di bambino cardiopatico e/o in
caso di collasso improvviso il soccorso avanzato deve
essere attivato immediatamente con richiesta di DAE; se il
soccorritore è solo è autorizzato ad allontanarsi dal
bambino per la chiamata di soccorso.
2. POSIZIONARE IL AMBINO
Il bambino deve essere posizionato supino, su
un piano rigido; occorre allineare capo, arti e
tronco, scoprire il torace.
In caso di trauma potenziale, durante il
posizionamento, evitare di disallineare l’asse
testa-collo-tronco.
3. INSTAURARE LA PERVIETA’
DELLE VIE AEREE
Nel
Nel
BAMBINO
BAMBINO
incosciente, l’ipotonia muscolare causa lo spostamento posteriore della lingua che ostruisce le vie aeree a livello faringeo.Per instaurare la pervietà delle vie aeree occorre:
• posizionarsi al lato del bambino
• sollevare il mento con una o due dita di una mano appoggiate sulla mandibola, avendo cura di non comprimere i tessuti molli del collo per non ostruire le vie aeree.
• estendere il capo: spingere all’indietro il capo appoggiando l’altra mano sulla fronte e facendo perno sulla nuca (sniffing position)
• ispezionare il cavo orale ed estrarre eventuali corpi estranei solo se ben visibili e facilmente afferrabili con le dita.
3. INSTAURARE LA PERVIETA’
DELLE VIE AEREE
Nel LATTANTE
Nel LATTANTE:
L’estensione del capo è sconsigliata, perchè può favorire il
collasso della trachea, più deformabile a questa età. È
opportuno ottenere una posizione neutra del capo che può
essere agevolata posizionando un rotolo al di sotto delle
spalle del bambino.
3. INSTAURARE LA PERVIETA’
DELLE VIE AEREE
In caso di TRAUMA
In caso di TRAUMA:
È sconsigliata l’estensione del capo.
L’apertura delle vie aeree si ottiene con la manovra di
sublussazione della mandibola.
Per eseguire tale manovra occorre:
• posizionarsi dietro il capo del bambino, con i gomiti appoggiati sullo stesso piano
• appoggiare i pollici sulla fronte o sulla mascella del bambino
• agganciare gli angoli della mandibola con 2-3 dita delle mani
• spingere verso l’alto e in avanti la mandibola.
FASE B: respirazione
VALUTAZIONE DELL
VALUTAZIONE DELL
’
’
ATTIVITA
ATTIVITA
’
’
RESPIRATORIA
RESPIRATORIA
:
:
La ricerca di un’attività respiratoria regolare deve essere eseguita per 10 secondi, mantenendo la pervietà delle vie aeree.
L’insieme delle attività che compongono questa valutazione si chiama GAS:
Un attività respiratoria irregolare (“GASPING”) corrisponde
alla contrazione inefficace della muscolatura respiratoria ed
equivale all’assenza di respiro e di segni vitali.
G: guardare
→
i movimenti del torace,
epigastrio, addome (lattante)
A: ascoltare
→
eventuali rumori respiratori
S: sentire
→
un flusso di aria sul viso del soccorritore
AZIONI
ATTIVITA
ATTIVITA
’
’
RESPIRATORIA EFFICACE:
RESPIRATORIA EFFICACE:
• mantenere la pervietà delle vie aeree
• controllare il bambino
• utilizzare la posizione di sicurezza
• consente di mantenere aperte le vie aeree • consente di controllare facilmente il bambino • evita spostamenti accidentali del bambino
• le secrezioni e il vomito possono facilmente fuoriuscire facilmente dalla bocca • garantisce la possibilità di respiro autonomo non essendo una posizione che comprime il torace
• in caso di necessità il bambino può essere rapidamente girato in posizione supina per iniziare la RCP
COME GIRARE IL PZ IN POSIZIONE
SUPINA:
LATTANTE:
LATTANTE:
si ruota sul fianco ponendo uno uno spessore (rotolo di
stoffa, cuscino) lungo la schiena in modo che la posizione sia
mantenuta
BAMBINO:
BAMBINO:
il soccorritore si inginocchia accanto al bambino posto in
posizione supina, solleva e abduce l’arto superiore vicino a
lui e lo appoggia a terra; flette l’arto superiore più lontano da
sé e lo appoggia sulla guancia controlaterale del bambino;
flette l’arto inferiore lontano da sè. Piega il ginocchio e afferra
bacino e spalla controlaterale trazionando e ruotando il
bambino sul fianco verso di sé; estende il capo per
mantenere la pervietà delle vie aeree.
AZIONI
ASSENZA DI ATTIVITA’ RESPIRATORIA EFFICACE:
• il soccorritore deve eseguire
5 VENTILAZIONI
lente e progressive della
durata ciascuna di 1-1,5 secondi verificando ad
ogni insufflazione l’espansione del torace.
Ventilazioni eccessive o troppo rapide provocano:
- distensione gastrica
- rischio di PNX
VENTILAZIONE SENZA MEZZI
AGGIUNTIVI
somministrare al bambino ossigeno presente
nell’aria espirata del soccorritore.
Il soccorritore deve adattare la pressione di
ventilazione e il volume d’aria alle
caratteristiche somatiche del bambino evitando
la distensione gastrica e l’iperespansione del
polmone.
LATTANTE
LATTANTE
:
→
→
→
→
tecnica
BOCCA
BOCCA
-
-
BOCCA
BOCCA
-
-
NASO
NASO
Il soccorritore applica la propria bocca alla bocca e al naso
del lattante, cercando di ottenere la migliore aderenza
BAMBINO
BAMBINO
:
→
→
→
→
tecnica
BOCCA A BOCCA
BOCCA A BOCCA
Il soccorritore applica la propria bocca alla bocca del
bambino, cercando di ottenere la migliore aderenza
possibile. Con due dita di una mano mantiene chiuse le
narici.
VENTILAZIONE SENZA MEZZI
AGGIUNTIVI
Per il potenziale rischio di trasmissione di agenti
infettivi, è sempre consigliabile sia eseguita utilizzando
dispositivi di protezione (es. garze, fazzoletti).
Se il soccorritore non riesce ad espandere il torace del
bambino deve RIPOSIZIONARE IL CAPO ad ogni tentativo.
Se nonostante questi tentativi le ventilazioni NON sono
efficaci, il bambino ha verosimilmente un ostruzione delle vie
aeree da corpo estraneo.
FASE C: circolo
VALUTAZIONE DELL
VALUTAZIONE DELL
’
’
ATTIVITA
ATTIVITA
’
’
CIRCOLATORIA E
CIRCOLATORIA E
DEI SEGNI VITALI
DEI SEGNI VITALI
:
:
Il soccorritore valuta per 10 secondi la presenza di
polso centrale e segni vitali:
- movimenti
- attività respiratoria regolare
- tosse
La valutazione del polso centrale ha sede
diversa nelle due età pediatriche.
LATTANTE
LATTANTE
:
È indicata la ricerca del
POLSO BRACHIALE.
POLSO BRACHIALE
Si localizza ruotando all’esterno l’avambraccio, sulla faccia
mediale del braccio al di sotto del muscolo bicipite, tra il
BAMBINO
BAMBINO
:
Viene valutato il
POLSO CAROTIDEO
POLSO CAROTIDEO
.
.
Si individua a lato e al di sotto della cartilagine tiroidea, nel
solco corrispondente al margine anteriore del muscolo
AZIONI
POLSO CENTRALE PRESENTE:
• il soccorritore deve proseguire il sostegno del respiro con
20 INSUFFLAZIONI AL MINUTO
POLSO CENTRALE ASSENTE (o FC < 60bpm) + SEGNI
VITALI ASSENTI:
il soccorritore deve iniziare le manovre di RCP:
Compressioni toraciche
Sono compressioni ritmiche, in sequenza, della parete anteriore del
torace.
Il torace va compresso di almeno 1/3 del suo diametro
antero-posteriore.
Perché siano efficaci, devono essere somministrate posizionando il
pz supino su una superficie rigida e piana.
La sede corretta corrisponde alla metà inferiore dello sterno (angolo
di incontro dell’arcata costale con lo sterno e comprimere lo sterno
medesimo 1-2cm al di sopra di tale punto)
Diverse tecniche a seconda dell’età e delle dimensioni del bambino
100
COMPRESSIONI/MINUTO
Nel
Nel
BAMBINO
BAMBINO
TECNICA AD UNA MANO:
appoggiare l’eminenza tenar di una mano sul punto di repere ed eseguire le CT mantenendo le dita sollevate per evitare la compressione di punti scorretti; le spalle devono essere perpendicolari e il braccio rigido.
TECNICA A DUE MANI:
se tale tecnica risulta insufficiente per una corretta compressione del torace, utilizzare anche la seconda mano appoggiandola alla prima.
Nel
Nel
LATTANTE
LATTANTE
TECNICA A DUE DITA:
comprimere il torace utilizzando 2 dita perpendicolari allo sterno.
TECNICA A DUE MANI:
nel caso di due soccorritori, è preferibile che chi esegue le CT abbracci con le mani il torace del bambino e posizioni i pollici sullo sterno per le compressioni.
Sequenza riassuntiva del PBLS
VALUTAZIONE DEL RISCHI AMBIENTALE FASE A-VALUTAZIONE: stato di coscienzase il
pz è incosciente
:
-
chiamare per l’aiuto - posizionare il pz- istaurare la pervietà delle vie aeree
FASE B-VALUTAZIONE: attività respiratoria (GAS per 10 sec)se il
pz respira
:
-
posizione di sicurezza e periodica rivalutazionese il
pz NON respira o presenta atti respiratori inefficaci
:
-
eseguire 5 ventilazioni di soccorso FASE C-VALUTAZIONE: attività circolatoria (polso e segni vitali per 10’’)se
pz ha polso
:
sostenere l’attività respiratoria (20 atti respiratori/min
)
se
pz
NON ha polso e segni vitali o FC<60bpm SENZA segnivitali
eseguire compressioni toraciche esterne (100/min)
alternando 15 compressioni a 2 ventilazioni per min (5cicli)