• Non ci sono risultati.

Guarda Progettare interventi e servizi educativi per il “dopo di noi”: educare all’autodeterminazione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Guarda Progettare interventi e servizi educativi per il “dopo di noi”: educare all’autodeterminazione"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Progettare interventi e servizi educativi per il “dopo di noi”:

educare all’autodeterminazione

Il 15 marzo 2017, oltre 200 persone tra studenti, educatori, pedagogisti e familiari hanno assistito, presso l’Aula Magna “Piero Bertolini” della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, al seminario “Prima di

tutto noi: l’autodeterminazione della persona con disabilità intellettiva nella costruzione del progetto di vita”. Il seminario è stato realizzato dalla “Fondazione Dopo di noi

Bologna” in collaborazione e con il patrocinio della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, il Comune di Bologna, dell’Azienda Usl di Bologna e il contributo di Marchesini Group. La giornata di studio è stata un momento di confronto teorico ed esperienziale tra docenti e ricercatori dell’area di Pedagogia Speciale (Roberta Caldin, Valeria Friso, Patrizia Sandri) e di Pedagogia Sperimentale (Ira Vannini e Andrea Ciani), il personale tecnico-educativo della Fondazione (Tiziana Roppoli, Luca Marchi, Tania Seconi e Ginevra Montanari), i referenti istituzionali del Comune (Assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo) e dell’Azienda Usl (Referenti disabili adulti, Mara Grigoli). Il seminario ha approfondito il tema dell’autodeterminazione della persona adulta con disabilità come condizione irrinunciabile per la costruzione di per-corsi educativi utili alla realizzazione di un progetto di vita autonoma sotto di-versi punti di vista: nelle dinamiche familiari, nel lavoro e nei contesti educativi. Dopo un iniziale inquadramento concettuale sull’autodeterminazione presen-tato da Patrizia Sandri, e l’impegno annunciato dall’Assessore Luca Rizzo Nervo per implementare politiche orientate a promuovere autonomia e autodetermi-nazione delle persone con disabilità, la suggestione portata da Roberta Caldin sulle necessità di promuovere un apprendimento permanente e di concepire le progettazioni educative come possibilità per continuare ad apprendere anche dopo la scuola, diventa il file rouge della giornata seminariale. A scandire il dipa-narsi delle riflessioni su questo punto sono proprio le storie, presentate da Tiziana Roppoli, con interviste registrate di ragazzi e ragazze, uomini e donne che da anni sono inseriti nei progetti educativi della “Fondazione Dopo di noi Bolo-gna”, sperimentando prima week end di autonomia e poi veri e propri moduli residenziali permanenti. Il loro racconto ha testimoniato la voglia di cambia-mento, ma anche la domanda di emancipazione, che senza anni di lavoro edu-cativo non sarebbe emersa con questa chiarezza e che la Fondazione ha raccolto, facendo un inteso cammino con i loro familiari.

di Andrea Ciani

© Pensa MultiMedia Editore srl ISSN 1722-8395 (print) / ISSN 2035-844X (on line) Studium Educationis • anno XVIII - n. 3 - ottobre 2017

(2)

Andrea Ciani

Alessandro vuole trasferirsi da una struttura protetta in provincia ad un appartamento in città; Caterina vuole licenziarsi e trovare un lavoro che le piaccia di più e dove possa sentirsi maggiormente rispettata; Simona convive con il suo ragazzo e racconta quanto sia difficile convincere tutti della serietà e delle loro intenzioni: dalle loro storie si è colto quanto sia importante dare voce alle aspirazioni e ai loro desideri profondi, troppo spesso nascosti dalla comprensibile volontà delle famiglie di decidere il futuro migliore per il loro congiunto con disabilità. Queste storie, in cui si è provato successivamente a supportare la loro volontà, sono l’esempio di quello che Valeria Friso ha posto come oggetto di attenzione primaria: la costruzione di un solido e condiviso Progetto di Vita che recepisca i bisogni, le necessità, le aspettative dell’indi-viduo e che coinvolga tutte le dimensioni di vita della persona con disabilità. Chiaramente la definizione di un Progetto di Vita credibile richiama le com-petenze progettuali e valutative dell’educatore che lavora nella prospettiva dell’autodeterminazione, la sua professionalità, ma anche le sue convinzioni e misconcezioni. Quale abito mentale deve avere l’educatore quando si ap-proccia alla progettazione? Ira Vannini ha tratteggiato l’atteggiamento rifles-sivo e rigoroso che contraddistingue l’educatore che intende progettare: sempre disposto a riflettere sulla propria intenzionalità educativa, rivedendola, mettendola in discussione ed infine, se necessario, riprogettando. Successiva-mente, Andrea Ciani ha approfondito questo tema ponendo il focus sugli strumenti, le tecniche e le strategie a sostegno della progettazione e della va-lutazione di interventi educativi che supportino l’autodeterminazione. A que-sto proposito Tania Seconi e Ginevra Montanari hanno presentato un esempio di ricerca valutativa realizzata con un approccio metodologico di tipo sistemico sul progetto SuperLab centrato sull’apprendimento strutturato di abilità sociali e domestiche di giovani ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico. Il seminario si è concluso con due interventi: il primo, quello di Mara Grigoli, che ha esposto dati ed esempi su come l’Azienda Usl di Bo-logna stia investendo in progetti di autonomia per le persone disabili adulte; il secondo, di Luca Marchi, direttore della Fondazione “Dopo di noi Bolo-gna” che ha spiegato le implicazioni organizzative, logistiche ed economiche che sottendono i progetti di autonomia orientati all’autodeterminazione.

Riferimenti

Documenti correlati

Akt, protein kinase B; ATM, ataxia–telangectasia mutated; Bax, (Bcl-2)-associated X protein; Bcl-2, B-cell lymphoma protein 2; Caco-2, heterogeneous human epithelial

Most of the growth factors derived from autologous blood is released upon platelet activation, and their clinical use has been popularized with Platelet-rich plasma PRP;

Inoltre, dal momento che le modificazioni indotte dall’esposizione a fotoperiodi brevi sono simili a quelle provocate dalla somministrazione di melatonina, è verosimile ipotizzare

It has been constructed a binary choice model with logit specification that allows to calculate the probability of being under overcrowding situation in the

Custodial Mental Illness Ideology Scale Mental health professionals Custodial and humanistic ideologies [ 11 , 12 ] Opinions about Mental Illness Scale Mental health

The aim of this project consists on finding the best way to design and develop a visualization for the Banc dels Aliments showing the maximum information about the food

Data plot of particles flux by energy channel, solar wind velocity, density and temperature, magnetic field between doys * 94 to 99.. *Day Of

They showed the same characteristics as before the stressing process including threshold voltage and activation energy, these results also seem to confirm that charge trapping