S
COPO DELLA TESI
La modifica superficiale con plasma di materiali polimerici è un processo il cui controllo risulta spesso molto complesso e di difficile attuazione. Nonostante ciò tale tecnologia è utilizzata con successo in numerose applicazioni di interesse industriale che coinvolgono le superfici dei materiali. Nel caso preso in esame in questo lavoro di tesi sono state sfruttate le caratteristiche del Kapton® quale barriera chimica contro la permeazione di gel antibatterici attraverso la lente siliconica del trasduttore, che portava a rigonfiamento e successiva rottura del materiale. La lente prefabbricata in silicone che presenta già nella sua parte interna il film di Kapton®, fatto aderire per compressione a caldo, viene sabbiata creando una modifica della rugosità e predisponendo la superficie per favorire l’adesione con la resina epossidica.
La sabbiatura è uno stadio del processo di produzione dei trasduttori che, oltre agli svantaggi precedentemente detti, risulta difficilmente controllabile; per tale motivo l’azienda ha voluto perseguire una metodologia che portasse, oltre ad un incremento della capacità di adesione, un miglioramento della produttività ed efficienza dello stadio di processo in esame, anche un salto tecnologico del processo.
Il primo aspetto che è stato sviluppato nel presente lavoro di tesi è stato quello della ricerca degli estremi del piano sperimentale, della scelta delle variabili da indagare e della scelta delle metodiche di caratterizzazione dei campioni trattati. Nell’ottica di tradurre il know-how acquisito con questo studio in una variante di processo, si è cercato di conferire ai risultati una robustezza statistica, attraverso l’applicazione di metodologie di Design of Experiment (DoE) il cui obiettivo è quello di guidare l’attività sperimentale e fornire un risultato sufficientemente affidabile da poter essere
Dalla ricerca bibliografica realizzata all’inizio di questo lavoro di tesi sono emerse diverse
metodologie per la caratterizzazione delle modifiche introdotte dal plasma. Compatibilmente con le disponibilità di strumentazione fornite sia dall’azienda stessa, sia dal dipartimento di chimica e
chimica industriale di Pisa, sono state quindi scelte le tecniche ritenute più idonee per la caratterizzazione. La ricerca delle tecniche di caratterizzazione da considerare nel presente lavoro di tesi ha visto l’indagine mediante angolo di contatto, dai quali ricavare dati di bagnabilità ed energia
superficiale e la spettroscopia fotoelettronica a raggi X per la caratterizzazione chimica e composizionale della superficie dei campioni trattati.
La realizzazione del piano sperimentale studiato ha visto la necessità della ricerca ed identificazione di una metodologia in grado di indagare anche l’adesione dal punto di vista quantitativo. Sono quindi state studiate diverse tipologie di indagine quantitative dell’adesione e tra queste è stata
scelta quella più idonea per il nostro scopo. Con questo fine, in questo lavoro di tesi sono stati realizzati diverse tipologie di campioni su quali realizzare tests di adesione.