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7. Il sistema nervoso - Parte 2

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Academic year: 2021

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(1)

Il sistema nervoso – Parte 2

Prof.ssa Elena Coccia

L’E

U

N PIANO ORGANIZZATIVO COMUNE

IVARI CENTRI NERVOSI SONO ANDATI AMPLIANDOSI NEL CORSO DELL’EVOLUZIONE IN MISURA PIÙ O MENO ESTESA SECONDO GLI ADATTAMENTI AMBIENTALI E LE ESIGENZE FUNZIONALI DI CIASCUN GRUPPO.

PORZIONE ASSIALEo

TRONCO ENCEFALICO: in continuità con il midollo spinale

costituita da mielencefalo (o midollo allungato), ponte

(porzione ventrale del metencefalo), tegmento (del

mesencefalo)

CENTRI SOPRASSIALI: disposti dorsalmente e anteriormente rispetto al tronco

encefalico, comprendono

cervelletto, tetto del mesencefalo, diencefalo,

telencefalo.

L’E

NCEFALO

I

L

R

OMBOENCEFALO

ÈCOSTITUITO DA:

•MIELENCEFALO(MIDOLLO ALLUNGATO) •METENCEFALO(PONTE E CERVELLETTO)

PORZIONE ASSIALE DEL ROMBOENCEFALO: OBLONGATA,

costituita da mielencefalo (o midollo allungato) e ponte

(porzione ventrale del metencefalo)

L’E

NCEFALO

I

L

R

OMBOENCEFALO

- OBLONGATA

-FUNZIONI:

Punto di partenza e arrivo di numerosi nervi cranici (quindi ne contiene i nuclei di

sostanza grigia ad essi associati) Via di transito tra la periferia e i centri

cerebrali superiori Svolge funzioni vitali (controllo dei movimenti respiratori, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, motilità

intestinale, movimenti oculari, la locomozione e la deglutizione) ÈIN DIRETTA CONTINUITÀ CON IL MIDOLLO SPINALE E PERCIÒ PRESENTA

NOTEVOLI SOMIGLIANZE

STRUTTURALI E FUNZIONALI(E.G.BEN VISIBILI LE COLONNE FUNZIONALI DELLA SOSTANZA GRIGIA)

(2)

L’E

I

L

R

OMBOENCEFALO

- FORMAZIONE RETICOLARE

-FUNZIONI:

Controllo dei movimenti ritmici (respirazione, battito cardiaco, nuoto, locomozione terrestre, volo, masticazione)

Modulazione dei processi di sonno, risveglio, attenzione Regolazione del tono muscolare Funzioni modulatorie nella trasmissione del dolore L’OBLONGATA È ATTRAVERSATA DALLA

FORMAZIONE RETICOLARE CHE, INSIEME AL CERVELLETTO, COSTITUISCE UN IMPORTANTE CENTRO DI INTEGRAZIONE E COORDINAMENTO.

L’E

I

L

C

ERVELLETTO

CENTRO SOPRASSIALE DEL ROMBOENCEFALO,

VOLTA DEL METENCEFALO.

LOCALIZZATO DORSALMENTE AL TRONCO ENCEFALICO E AD ESSO COLLEGATO TRAMITE I PEDUNCOLI CEREBELLARI.

L’E

NCEFALO

I

L

C

ERVELLETTO

FUNZIONI:

Controllo dell’attività motoria a livello involontario; coordinazione dei movimenti, modifica e controlla ma non inizia un’attività motoria

Raccolta e integrazione di diverse informazioni sensoriali Controllo dell’equilibrio e del tono muscolare CENTRO CEREBRALE TIPICO DEGLI GNATOSTOMI.

ASSENTE NELLE MISSINE,MOLTO RUDIMENTALE NELLE LAMPREDE.

L’E

NCEFALO

I

L

C

ERVELLETTO

-

LE SUE DIMENSIONI SONO PROPORZIONALI AL RUOLO DA ESSO SVOLTO

Nei pesci relativamente grande per le ampie afferenze del sistema della linea laterale. Inoltre, gli organismi acquatici devono orientarsi e mantenere la postura durante il nuoto per cui hanno il senso dell’equilibrio ben sviluppato. Pertanto, i pesci bentonici hanno un cervelletto ridotto rispetto ai nuotatori

attivi.

Passaggio alla vita terrestre, perdita del sistema della linea laterale e quindi delle afferenze sensitive al c. Tuttavia, con lo sviluppo di arti robusti per la locomozione si accrescono il ruolo e le dimensioni del c.

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L’E

I

L

C

ERVELLETTO

MORFOLOGIA MACROSCOPICA

Negli uccelli e nei mammiferi le porzioni laterali si espandono a formare gli emisferi cerebellari

La porzione mediana nei mammiferi è denominata verme La superficie può essere liscia o presentare dei solchi (mammiferi e uccelli)

Auricole nei pesci nei tetrapodi

L’E

I

L

C

ERVELLETTO

MORFOLOGIA MICROSCOPICA

Corteccia cerebellare (mantello esterno di sostanza grigia)

Zona interna di sostanza bianca contenenti nuclei profondi di sostanza grigia Arbor vitae

L’E

NCEFALO

I

L

M

ESENCEFALO

ÈCOSTITUITO DA:

•TEGMENTO O CORPO(PORZIONE VENTRALE,PARTE PIÙ ANTERIORE DEL TRONCO CEFALICO)

•TETTO(PARTE SOPRASSIALE)

L’E

NCEFALO

I

L

M

ESENCEFALO

Il tegmento è il punto di partenza di numerose efferenze motorie e contiene i nuclei associati ai nervi cranici (trigemino, oculomotore, trocleare)

Il tetto riceve principalmente informazioni sensoriali ed è particolarmente sviluppato nei vertebrati non mammiferi

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L’E

I

L

M

ESENCEFALO

– I

L

T

ETTO

Il tetto contiene due strutture presenti in tutti i vertebrati:

1. Il tetto ottico forma nei non mammiferi due rigonfiamenti, i lobi ottici, che possono assumere dimensioni cospicue

2. I tori semicircolari

Nei mammiferi si riducono a quattro protuberanze di dimensioni ridotte: rispettivamente,

collicoli superiori e collicoli inferiori

L’E

I

L

M

ESENCEFALO

– I

L

T

ETTO

Il tetto rappresenta un centro di integrazione di stimoli visivi con stimoli sensoriali di altra natura

Negli anamni la sua importanza come centro di integrazione è paragonabile a quella degli emisferi cerebrali degli amnioti

Nella maggior parte dei pesci i lobi ottici rappresentano la parte più voluminosa dell’encefalo Il tetto ottico riceve informazioni cospicue dalla retina ma anche uditive, vestibolari, somatosensitive, sensibilità agli infrarossi (nei serpenti) e ai campi elettrici (in alcuni pesci)

Funzione importante del tetto ottico nella localizzazione degli stimoli nello spazio e nel guidare i movimenti oculari e locomotori verso uno stimolo (rappresentazione spaziotopica)

L’E

NCEFALO

I

L

D

IENCEFALO

ÈCOSTITUITO DA QUATTRO REGIONI: •EPITALAMO

•TALAMO(O TALAMO DORSALE) •SUBTALAMO(O TALAMO VENTRALE) •IPOTALAMO

L’E

NCEFALO

I

L

D

IENCEFALO

ÈCOSTITUITO DA QUATTRO REGIONI: •EPITALAMO

•TALAMO(O TALAMO DORSALE) •SUBTALAMO(O TALAMO VENTRALE) •IPOTALAMO

Porzione più dorsale del diencefalo coinvolto nel mantenimento dei ritmi circadiani in risposta ai cicli di luce. Nella maggior parte dei vertebrati comprende due strutture: •abenule

organi parietali

Organo parietale posteriore o epifisi Negli uccelli e mammiferi regola i ritmi biologici influenzati dalla luce (melatonina) l’attività gonadica e il comportamento riproduttivo legati al fotoperiodo.

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L’E

I

L

D

IENCEFALO

ÈCOSTITUITO DA QUATTRO REGIONI: •EPITALAMO

TALAMO (O TALAMO DORSALE) •SUBTALAMO(O TALAMO VENTRALE) •IPOTALAMO

Costituito da numerosi nuclei che fungono da collegamento per le informazioni sensoriali dirette al telencefalo. Nei mammiferi sono circa 50 classificati in 4 gruppi: anteriore,

mediale, ventrolaterale e posteriore.

Al talamo giungono gli stimoli della sensibilità cutanea e muscolare, le informazioni visive, acustiche, olfattive, elettrocettive e della linea laterale.

L’E

I

L

D

IENCEFALO

ÈCOSTITUITO DA QUATTRO REGIONI: •EPITALAMO

•TALAMO(O TALAMO DORSALE)

•SUBTALAMO(O TALAMO VENTRALE) •IPOTALAMO

Piccola regione posta ventralmente al talamo con preponderante funzione nel controllo motorio.

L’E

NCEFALO

I

L

D

IENCEFALO

ÈCOSTITUITO DA QUATTRO REGIONI: •EPITALAMO

•TALAMO(O TALAMO DORSALE) •SUBTALAMO(O TALAMO VENTRALE) •IPOTALAMO

Situato nella porzione più ventrale del diencefalo. Anteriormente ad esso si trova l’area preottica.

Essi sono i principali centri di regolazione delle attività vegetative.

Regolano i ritmi circadiani, i comportamenti riproduttivi, la temperatura, la sete, la fame, il comportamento alimentare, il battito cardiaco, la pressione arteriosa, il sonno e le risposte emotive.

L’E

NCEFALO

I

L

T

ELENCEFALO

CENTRO SUPERIORE DI INTEGRAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITÀ NERVOSE.

ÈCOSTITUITO DA: •BULBI OLFATTIVI •EMISFERI CELEBRALI

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L’E

I

L

T

ELENCEFALO

CENTRO SUPERIORE DI INTEGRAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITÀ NERVOSE.

ÈCOSTITUITO DA: •BULBI OLFATTIVI

•EMISFERI CELEBRALI

Le dimensioni possono variare secondo lo sviluppo del senso dell’olfatto:

•tra i pesci è molto sviluppato negli squali, tra i mammiferi nei cani e nei topi

•In molti uccelli e in alcuni mammiferi (uomo, cetacei) sono ridotti

L’E

I

L

T

ELENCEFALO

CENTRO SUPERIORE DI INTEGRAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITÀ NERVOSE.

ÈCOSTITUITO DA: •BULBI OLFATTIVI •EMISFERI CELEBRALI

una porzione dorsale (pallio) e una porzione ventrale (subpallio) Nella maggior parte dei vertebrati la superficie degli emisferi è liscia; in alcune specie, in particolare di mammifero, sviluppa pieghe (giri o

circonvoluzioni) separate da solchi.

L’E

NCEFALO

I

L

T

ELENCEFALO

CENTRO SUPERIORE DI INTEGRAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITÀ NERVOSE. ÈCOSTITUITO DA: •BULBI OLFATTIVI •EMISFERI CELEBRALI PALLIO SUBPALLIO

Si riconoscono tre regioni: pallio mediale, dorsale e laterale.

Pallio laterale o olfattivo

È particolarmente sviluppato nei rettili e negli uccelli ed è la principale stazione di arrivo dell’afferenza olfattiva proveniente dal bulbo olfattivo

Pallio mediale

Particolarmente sviluppato nei mammiferi dove si ripiega a formare l’ippocampo, centro fondamentale per la memoria visivospaziale e facente parte del sistema limbico.

Pallio dorsale

Si espande enormemente nei mammiferi a formare la neocorteccia suddivisa in aree funzionali

L’E

NCEFALO

I

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ELENCEFALO

CENTRO SUPERIORE DI INTEGRAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITÀ NERVOSE. ÈCOSTITUITO DA: •BULBI OLFATTIVI •EMISFERI CELEBRALI PALLIO SUBPALLIO

Formato da: striato e setto. Striato

Fa parte dei nuclei della base, insieme di nuclei deputati al controllo del movimento. Tra questi i nuclei dell’amigdala coinvolti in svariati comportamenti (reazione alla paura, aggressività, cura dei piccoli)

Setto

Molto conservato filogeneticamente. Nei mammiferi riceve afferenze da pallio mediale e ipotalamo e fa parte del sistema limbico (coinvolto nelle emozioni, nella memoria e nell’apprendimento)

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