• Non ci sono risultati.

Dettagli significanti

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Dettagli significanti"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Me pinxit, me fecit

A cura di Eleonora Del Riccio

Sapienza Università di Roma E-mail: elo-dr@hotmail.it

Dettagli significanti

Riv Psichiatr 2014; 49(4): 195

195

Generalmente, chi ha senti-to nominare Giovanni Morelli non è un medico. Questo di-pende dal fatto che lo studio-so, seppure laureato in medici-na ed esperto amedici-natonomo comparato, non esercitò mai la professione che in un primo momento si era scelto.

Il suo vero interesse era la pittura. O meglio, come fare ad attribuire con scientifica certezza un quadro a un gran-de autore o a un suo allievo e, soprattutto, come fare a di-stinguere un’opera autentica da una contraffatta. L’aver studiato medicina contribuì a porsi questo grande interro-gativo perché Morelli – che pubblicò i suoi studi in età avanzata sotto lo pseudonimo di Ivan Lermolieff – costruì un metodo che si basava sull’analisi formale di determinati dettagli anatomici per raggiungere lo scopo che si era stabilito. Per questo il metodo di Morelli ha il grande pre-gio di essere stato il primo con pretesa di scientificità in un ambito, quale quello dell’attribuzionismo, circondato stori-camente da un’aura di magia.

Il metodo consisteva nell’osservazione di quei particolari apparentemente insignificanti all’interno della rappresenta-zione come le unghie, i lobi delle orecchie e le mani. Tale fo-calizzazione comportava l’indagine di quelle “minuzie” che il maestro realizza per inerzia e che diventano per questa ragio-ne la sua cifra distintiva. Gli allievi, la scuola più in geragio-nerale, il copista, concentrandosi sui punti forti della rappresentazione e cercando di renderla nel suo insieme coerente con quella di partenza, tralasciano questi dettagli proprio perché giudicati, e lo sono oggettivamente, insignificanti.

In anni più o meno recenti sono stati fatti numerosi colle-gamenti tra il metodo di Morelli e altri ambiti disciplinari tra loro molto diversi. Per esempio, con la psicoanalisi; Freud co-nobbe gli scritti di Morelli prima ancora di occuparsi di psi-coanalisi, come ricorda nel saggio sul Mosè:

«Molto tempo prima ch’io potessi sentir parlare di psi-coanalisi, venni a sapere che un esperto d’arte russo, Ivan Lermolieff […] aveva provocato una rivoluzione nelle gallerie d’Europa rimettendo in discussione l’attri-buzione di molti quadri ai singoli pittori […]; egli era giunto a questo risultato prescindendo dall’impressione generale e dai tratti fondamentali di un dipinto, sottoli-neando invece l’importanza caratteristica di dettagli se-condari, di particolari insignificanti […]».

Altri collegamenti sono stati fatti con i romanzi gialli di Sir Arthur Conan Doyle, per via dell’analisi minuziosa degli indizi durante la risoluzione dei casi, e con Cesare Lombroso, padre della moderna criminologia, fondatore dell’antropologia crimi-nale e convinto sostenitore del fatto che l’origine del compor-tamento criminale fosse insita nelle caratteristiche anatomiche: «Non si trattò di una semplice idea, ma di una rivelazio-ne. Alla vista di quel cranio, mi sembrò di vedere all’im-provviso, illuminato come una grande pianura sotto un cielo infuocato, il problema della natura e del criminale: un essere atavistico che riproduce nella propria persona i fe-roci istinti dell’umanità primitiva e degli animali inferiori. Così si spiegavano da un punto di vista anatomico le enor-mi mandibole, gli zigoenor-mi alti, gli archi sopraccigliari pro-minenti, i solchi palmari disgiunti, l’eccessiva dimensione delle orbite, le orecchie a manubrio riscontrate nei delin-quenti, nei selvaggi e nelle scimmie, l’ipersensibilità al do-lore, la vista acutissima, i tatuaggi, l’estrema pigrizia, la passione orgiastica e l’irresponsabile bramosia per il male in sé, il desiderio non solo di sopprimere la vita delle pro-prie vittime ma di mutilarne il cadavere, di strapparne la carne a pezzi e di berne il sangue».

Per non parlare, sempre sulla scia della criminologia, di Al-phonse Bertillon, fondatore nel 1870, del primo laboratorio di identificazione criminale e inventore dell’antropometria giudi-ziaria. Non bisogna tacere il triste collegamento che si potreb-be evidenziare anche con l’antropologia razziale, la cui diffu-sione risale a poco dopo la metà dell’Ottocento. Secondo que-ste teorie pseudoscientifiche, in maniera analoga alla classifica-zione delle razze animali, anche il genere umano poteva essere classificato zoologicamente in base alle qualità intellettive. Co-sì prese corpo l’idea che ci fosse al mondo una razza superiore da salvare attraverso un processo di eugenetica e che, specular-mente, esistessero delle razze inferiori riconoscibili – come i cri-minali di Lombroso – da caratteristiche anatomiche peculiari.

PER APPROFONDIRE

– Freud S. Il Mosè di Michelangelo. Opere, vol. VII. Torino: Bollati Boringhieri, 1989.

– Ginzburg C. Miti, emblemi, spie. Morfologia e storia. Tori-no: Einaudi, 1986.

– Lombroso C. L’uomo delinquente, studiato in rapporto al-l’antropologia, alla medicina legale e alle discipline carce-rarie. Milano: Hoepli, 1876.

– Morelli G. Della pittura italiana: studi storico-critici. Le gallerie Borghese e Doria Pamphilj in Roma. Milano: Fra-telli Treves, 1987.

Giovanni Morelli, Tipologie

di mani e orecchie (1893),

(in copertina)

Riferimenti

Documenti correlati

In più occasioni Pomponazzi e Machiavelli sono stati accostati dalla storiografia filosofica, soprattutto in virtù della loro concezione ciclica della storia delle civiltà e

Questo intervento delle monache agostiniane dei Santi Quattro Coronati a Roma, tenutosi durante i lavori della summer school a Lucca, definisce i luoghi chiave di vita monastica che

 Disponibilità a spostamenti e soggiorni fuori sede per i periodi di formazione generale e specifica (regionale e locale) a Torino e Mornese (Al), anche se in coincidenza

Come sappiamo l'operazione sotto copertura deve sempre essere compiuta dalla polizia giudiziaria, anche quando essa si avvalga dell'aiuto di privati o

Per molto tempo il sociologo Francesco Alberoni ha pensato che queste difficoltà ___________________________ (dipendere) dal cattivo studio nelle scuole superiori... Prima di andare

LECCO – In una serata dominata dalla memoria della Shoah e delle vittime dei campi di concentramento e della sopraffazione, dello sterminio del popolo ebraico ma anche di

C’è un cielo di viaggio questa mattina come di un padre e di un figlio, c’è un cielo matto come le valigie che ho fatto e disfatto con te, sa di settembre con le nubi a migrar

*Pasta dei ''Coltivatori Toscani'' trafilata al bronzo prodotta esclusivamente con semola di grano duro toscano (presso Consorzio Agrario di Siena). *Ovobettini Pisa per