• Non ci sono risultati.

Languages, Codes and Information

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Languages, Codes and Information"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

Bibliothecae.it, 8 (2019), 1, 1-3 DOI <10.6092/issn.2283-9364/9495>

Alfredo Serrai

Editoriale.

Linguaggi, Codici e Informazione

L

a facoltà e l’uso di un linguaggio articolato in grado di riferirsi e di trasmettere, vuoi comunicazioni od informazioni circostanziate ai propri simili possono venir riconosciute quali prerogative esclusive dell’animale uomo, sicché è lecito ritenerle quale dote e carattere distintivo ed esclusivo della specie umana.

Con l’invenzione e l’uso della scrittura, le comunicazioni, ossia le espressioni manifestatesi fino ad allora esclusivamente per mezzo del linguaggio orale, hanno ottenuto una base fisica permanente, e quindi la capacità di valicare gli iati fisici vuoi interpersonali come intergenerazionali.

Per queste sue straordinarie potenzialità la scrittura è stata percepita sin dall’inizio come un autentico dono divino, in quanto superamento del tempo e della caducità personale, oltre che quale estensione dei limiti, delle capacità, e delle volontà dell’individuo, sia sul piano documentario che su quello artistico, su quello religioso e, non ultimo, su quello statuale e giuridico.

Da alcuni decenni, l’avvento delle telecomunicazioni e recentemente, l’impiego su scala cosmica della tecnologia informatica e di quella digitale hanno allargato a tal punto la presenza e le capacità non solo

(2)

2

Bibliothecae.it

8 (2019), 1, 2-3 Linguaggi, Codici e InformazioneAlfredo Serrai

nella trasmissione ma anche nella elaborazione di procedure sostitutive di quelle ritenute esclusive delle capacità possedute dal cervello umano, che si è diffusa l’opinione che con l’impiego di opportuni codici e del sussidio universale degli elaboratori elettronici sarebbero stati realizzabili il surrogamento e la tecnicizzazione di quasi tutte le facoltà mentali e psichiche dell’uomo.

Tale opinione, tuttavia, è altrettanto pervadente e diffusa quanto infondata, forviante, ed essenzialmente erronea. Il computer viene istruito allo scopo di effettuare ed elaborare sulla base di opportuni codici, i dati ed i linguaggi derivati da quelli che attengono alle esperienze umane, le quali tuttavia rimangono in sostanza estranee ed inaccessibili alle facoltà imitative o ripetitive degli aggregati elettronici, in quanto gli stessi non sono stati allevati e prodotti per sostenersi in ambienti o tramite vicende di natura biologica.

Il suddetto equivoco nasce nel momento in cui i codici ed i linguaggi vengano imitati ed assunti di per sé, indipendentemente sia dal valore di delega e di rappresentazione di un semantica e quindi di un pensiero che stanno veicolando, sia dalla sorgente che li ha generati e prodotti, per cui, ad esempio, le imitazioni o le protesi artificiali dell’uomo fondate sull’impiego dei soli codici rimangono semplicemente non umane, e quindi inefficaci, in quanto prive di quei substrati che siano in grado di “percepire” o di “innescare” reazioni autenticamente biologiche, ossia esistenziali.

Un uomo bionico, che risulti cioè prodotto dalla impropria estensione a degli artefatti di facoltà tipicamente ed esclusivamente umane, equivale quindi ad una totale insensatezza, prodotto di un abbaglio che non è semplicemente categoriale ma fisico-biologico, in quanto si realizza fra entità che non sono omogenee o quindi non assimilabili, alla stregua delle bambole o degli automi che venivano prodotti all’epoca dell’illuminismo settecentesco.

In questi giorni ricorre il trentesimo anniversario della istituzione e dell’avvio, presso il MIT di Boston, del WWW o World Wide Web, una rete planetaria di comunicazione digitale che, collegando ed avvolgendo istantaneamente tutto il pianeta ha dato inizio ad

(3)

3

Bibliothecae.it

8 (2019), 1, 3-3 Linguaggi, Codici e InformazioneAlfredo Serrai

una nuova era nella storia della umanità, con effetti e conseguenze profonde e radicali sia nelle forme che nella sostanza vuoi delle esistenze individuali come degli assetti e dei rapporti collettivi.

Mentre gli itinerari e le morfologie di sviluppo e di trasmissione dei codici, dalla scrittura cuneiforme dei Sumeri ai caratteri tipografici di Gutenberg, e oggi ai bit elettronici, hanno enormemente facilitato le comunicazioni sia nell’ambito delle generazioni contemporanee che, per mezzo dei documenti, nei confronti di quelle passate, altrettanto non è avvenuto con la effettiva acquisizione delle rispettive esperienze e delle innumerevoli semantiche di ciascuno degli innumerevoli partecipanti umani, siano individui, gruppi, o popoli, alle vicende ed alle liturgie della storia universale.

Un esempio che bene esprime la situazione ed il ruolo dei codici è quello del DNA, ossia codice genetico, che è un insieme strutturato di istruzioni che contengono i programmi idonei alla costruzione di un organismo biologico, che tuttavia non funziona, ossia non agisce e non manifesta le proprie facoltà, se non viene ricevuto nell’ambito di una opportuna struttura che sia idonea ad accoglierlo, ad interpretarlo, e, infine, ad utilizzarlo.

Risultano evidenti il parallelismo e la somiglianza, vuoi strutturale o funzionale, con l’essenza ed il funzionamento dei codici linguistici, siano essi in formulazione tradizionale o digitale nei confronti dei rispettivi effetti generativi, produttivi, o causali.

Il nostro caveat quindi si rivolge alla importanza critica di non confondere il ruolo ed il progresso dei codici con il ruolo ed i progressi della sensibilità e della intelligenza, ossia con gli effetti sulla struttura cerebrale, e quindi del loro prodotto, ossia la genesi delle semantiche suscitate, intese nei due versanti, vuoi come facoltà individuali che quali modifiche e reazioni delle varie morfologie ed entità assunte dagli assembramenti umani.

Riferimenti

Documenti correlati

Con Accordo di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali,

È spesso difficile stabilire se un trattamento psi- coterapeutico è stato un successo o un fallimento in quanto i criteri di giudizio sui risultati di un'analisi sono piuttosto

Come era accaduto per la J/ , l’esistenza di stati con massa di poco maggiore di quella della Y e la scoperta di mesoni ottenuti dal legame del nuovo quark con un quark legge-

Il principio è stato sancito fin dal Concordato del 1929 (Cf. 7.3 precisa espressamente che ciò avvenga “nel rispetto della struttura e della finalità di tali enti”. Il

L’attenzione dei penalisti si è anzitutto rivolta al potere giudi- ziario interno: nel convegno organizzato a Bologna il 20 novembre 2015 3 era emerso con chiarezza come il

Il campione chirurgico può essere inviato a fresco, sottovuoto o fissato in formalina. Come è noto, il tempo di ischemia può inficiare la valutazione dei fattori prognostici

L’obiettivo è di riuscire a capire quali possono essere gli aspetti positivi o negativi nell’inserimento in un laboratorio e pertanto arrivare a comprendere

Non viene affermata esplicitamente l’unicità della Corte come voluto da Mortati ma avversato da Togliatti, fautore della tesi della pluralità delle Corti, ma