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Cisti del pericardio

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Academic year: 2021

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© 2008 AIM Publishing Srl Per la corrispondenza: Dr.ssa Anna Dell’Elce Dipartimento di Cardiologia

Ospedale San Giuseppe Viale Boccaccio, 12 50053 Empoli (FI) E-mail:

annadellelce@tele2.it

Cisti del pericardio: una inusuale localizzazione

Anna Dell’Elce1, Teresa Cammelli1, Massimo Lombardi2, Irene Capecchi1, Sandro Santini3

1Dipartimento di Cardiologia, Ospedale San Giuseppe, Empoli (FI), 2Risonanza Magnetica per Immagini, Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, Regione Toscana “Gabriele Monasterio”, Pisa, 3Dipartimento di Radiodiagnostica, Ospedale San Giuseppe, Empoli (FI)

(G Ital Cardiol 2008; 9 (8): 583-584)

IMMAGINI IN MEDICINA CARDIOVASCOLARE

Le cisti del pericardio sono rare, ma beni-gne, malformazioni di origine celomatica, rappresentando circa il 5% delle masse me-diastiniche.

Una donna di 65 anni, ipertesa e con ri-feriti episodi di cardiopalmo, giungeva alla nostra osservazione per eseguire un eco-co-lor Doppler cardiaco transtoracico di routi-ne. L’esame obiettivo cardiopolmonare e l’ECG risultavano nella norma. Al control-lo ecocardiografico (Figura 1A) è stata ri-scontrata una formazione cistica (*) a con-tenuto liquido anteriore al pericardio cefa-lico, visualizzabile solo in proiezione para-sternale asse corto a livello dell’emergenza dei grossi vasi. La tomografia computeriz-zata del torace senza e con contrasto (Figu-ra 1B), la risonanza magnetica del to(Figu-race senza e con contrasto e sequenze cine-riso-nanza magnetica cuore (Figure 1C e 1D)

hanno rilevato la presenza di una massa di natura cistica, non infiltrante, con contenu-to verosimilmente sieroso a livello del me-diastino anteriore, posta anteriormente alla parete libera del ventricolo destro e all’aor-ta ascendente di 86 ⫻ 85 ⫻ 42 mm di dia-metro, di aspetto ovalare, a margini arro-tondati, non perfusa. Gli accertamenti stru-mentali risultavano compatibili con una vo-luminosa cisti del pericardio parietale. Per-tanto la paziente è stata sottoposta con suc-cesso ad intervento cardiochirurgico, in mi-nitoracotomia anterolaterale sinistra, con rimozione completa di una voluminosa ci-sti pericardica (10 ⫻ 5 ⫻ 5 mm), a conte-nuto liquido sieroso, anteriore all’arteria polmonare e alla parete libera del ventrico-lo destro. La degenza postoperatoria è stata priva di complicanze e la paziente è stata dimessa dopo 5 giorni dall’intervento. Ad

Figura 1. Cisti del pericardio localizzata nel mediastino anteriore superiore.

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un follow-up di 2 mesi la paziente risultava in ottime condizioni cliniche.

Le cisti del pericardio sono formazioni rotondeg-gianti, a margini regolari, raramente in comunicazione con la cavità pericardica. Sono asintomatiche nel 50% dei soggetti e il loro riscontro è spesso occasionale. Sintomi, quali dolore toracico, dispnea, tosse o tachi-aritmie parossistiche, sono descritti nel 25-30% dei soggetti. La localizzazione costofrenica è la più comu-ne (90% dei casi), più frequentemente destra (70% dei casi). Rara è invece la localizzazione nel mediastino anteriore superiore, dove le cisti possono raggiungere notevoli dimensioni in assenza di sintomi da compres-sione mediastinica, ma causare complicanze temibili quali infezioni, rottura della cisti e tamponamento car-diaco. L’inusuale localizzazione rende anche più

diffi-cile la diagnosi. La sola indagine ecocardiografica può non risultare sufficiente ed è necessario ricorrere ad al-tre tecniche radiologiche quali la tomografia compute-rizzata e soprattutto la risonanza magnetica, che con-sentono spesso la diagnosi differenziale con tumori so-lidi, linfangiomi, cisti broncogenetiche o timiche, igromi cistici o aneurismi aortici. In presenza di sinto-mi, di voluminose cisti del pericardio a rischio di rot-tura e nei casi in cui la diagnosi non è certa, è indicata l’escissione chirurgica o, in alternativa, l’aspirazione percutanea della cisti. Un atteggiamento conservativo, con periodici controlli clinici e strumentali, è da consi-derarsi il trattamento di scelta nei soggetti asintomati-ci, con diagnosi certa di cisti del pericardio, nella sua tipica localizzazione, data la loro frequente evoluzione favorevole.

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G Ital Cardiol Vol 9 Agosto 2008

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