Numero 6, Anno 2014
HIGHLIGHTS
VIII Legislatura europea & politica agricola: cosa bolle In pentola?
Con le elezioni europee del 25 maggio ha preso forma il nuovo europarlamento. Ufficialmente le attività parlamentari inizieranno nella prima settimana di luglio (seppur già nel mese di giugno i vari gruppi politici hanno tenuto diverse riunioni interne), con l’elezione dell’ufficio di presidenza della Plenaria. Le singole commissioni parlamentari, invece, si riuniranno a partire dalla seconda settimana del prossimo mese. Da non dimenticare, inoltre, l’insediamento e la presentazione del programma di attività della presidenza italiana per il prossimo semestre europeo prevista nel pomeriggio di mercoledì 3 luglio. Dopo aver richiamato il calendario istituzionale, può essere opportuno in questa sede tracciare una breve panoramica di quelli che saranno i principali dossier di politica agricola europea nella legislatura appena inaugurata. Guardando al breve periodo, ad essere sul tavolo della commissione agricoltura e sviluppo rurale sarà il nuovo regolamento relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. La proposta, che l’esecutivo UE aveva presentato lo scorso mese di marzo, punta al raggiungimento di tre finalità: equità concorrenziale per gli operatori biologici; trasparenza alimentare e accrescimento del livello di fiducia dei consumatori e, infine, la produzione biologica quale leva per l’accrescimento dello sviluppo sostenibile dell’Unione. Un provvedimento atteso e importante che inizierà al più presto il suo iter parlamentare ma che, da alcune primissime valutazioni, sembrerebbe necessitare di integrazioni e aggiustamenti affinché possa rappresentare un passo concreto verso il consolidamento della qualità quale perno delle prospettive di crescita dell’agroalimentare europeo. Oltre all’agricoltura biologica, a tenere banco nel prossimo futuro sarà
Indice
Highlights
Rapporto 7
Relazione 8
Briefs 8
Eventi 9
Link
partire dal prossimo mese di marzo, dovrà fare a meno del sistema delle quote produttive. In tale ambito la Commissione Europea ha recentemente presentato il Rapporto sull’andamento del mercato dei prodotti lattiero-caseari e sull’implementazione del “pacchetto latte”. Il report, partendo dalla valutazione dell’andamento di mercato e dall’analisi dell’implementazione delle regole adottate nel 2011 (“pacchetto latte”) nei vari Paesi UE, individua alcune necessità per la gestione futura del comparto. In particolare si fa riferimento all’istituzione dell’osservatorio europeo sui prezzi di mercato al fine di monitorare gli andamenti congiunturali e valutare di volta in volta eventuali iniziative e interventi necessari. Oltre a ciò, sono da segnalare le conclusioni del documento dove l’esecutivo mostra un’apertura, seppur timida rispetto alle aspettative, circa l’adozione di possibili misure e iniziative legislative necessarie a gestire fenomeni di volatilità e da adottare il prima possibile (prima del prossimo rapporto di valutazione del 2018). Un altro settore possibile oggetto di riforma sarà quello ortofrutticolo. Anche in questo caso, così come previsto per il lattiero-caseario, la Commissione potrà formulare proposte legislative al fine di aggiornare le regole settoriali. Entrambe le proposte legislative appena segnalate potranno eventualmente rientrare all’interno di un più ampio processo di verifica della recente riforma sulla Pac2020. Si ricordi, infatti, la possibilità, contemplata all’interno dei regolamenti comunitari approvati lo scorso anno, di revisionare le regole di politica agricola comune alla luce di una relazione di medio termine che la Commissione esecutiva dovrà presentare al Consiglio e al Parlamento entro il 2016. Infine, tra le attività che caratterizzeranno l’agenda dei lavori parlamentare nei prossimi mesi, è opportuno ricordare il negoziato per un patto commerciale transatlantico tra Europa e Stati Uniti (Ttip) in via di definizione al cui interno le implicazioni per il settore agroalimentare rischiano concretamente di diventare l’ago nella bilancia ai fini del buon andamento e dell’esito finale del negoziato. In tal senso, a tenere banco, saranno soprattutto l’abolizione delle barriere non tariffarie di alcuni prodotti agricoli e di specie di allevamento così come la tutela delle produzioni di qualità certificata sul mercato Statunitense. Un’opportunità straordinaria per creare la più importante area di scambio mondiale che potrà essere colta a pieno soltanto nel momento in cui le parti riusciranno a superare le differenze e a trovare una visione comune. Certamente, così come sta emergendo in questa prima fase di negoziato, per garantire un buon risultato il Parlamento europeo, che dovrà dare il suo placet all'accordo finale, eserciterà tutti i suoi poteri in modo da essere adeguatamente coinvolto nel processo decisionale.
AMBIENTE: accolti con favore dalla Commissione europea i risultati della prima Assemblea Ambiente delle Nazioni Unite
La prima sessione dell'Assemblea ambiente delle Nazioni Unite (UNEA), ospitata la scorsa settimana dalla sede di Nairobi del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), si è conclusa con il risultato di 16 decisioni e risoluzioni e di un documento ministeriale per incoraggiare l'azione internazionale sui grandi temi ambientali. Più di 1.200 partecipanti di alto livello provenienti da 160 paesi, tra cui ministri dell'ambiente, funzionari delle Nazioni Unite, delegazioni diplomatiche e della società civile, hanno partecipato a questa prima storica sessione dell’UNEA, svoltasi nell'ambito del tema "una vita dignitosa per tutti".
Il commissario UE per l'ambiente Janez Potočnik ha dichiarato: "L'Unione europea ha a lungo
dimostrato che i paesi di tutto il mondo stanno affrontando sfide globali condivise e hanno deciso di intensificare l'azione congiunta per affrontarle insieme. Io accolgo con favore l’invito di UNEA di una forte dimensione ambientale nei futuri obiettivi di sviluppo sostenibile e la risoluzione sulla criminalità a livello mondiale contro la fauna, che comprende anche le problematiche legate alle specie marine e legnose e un insieme di azioni per sradicare la fornitura, il transito e la domanda di prodotti della fauna selvatica illegali".
Parlando alla sessione di chiusura, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha sottolineato la crescente pressione sugli ecosistemi che forniscono l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo e la terra dove cresce il nostro cibo e ha chiesto un'azione decisiva per cambiare il rapporto dell'umanità con questi sistemi fragili su cui si fonda la vita sul nostro pianeta.
I ministri hanno discusso temi chiave come l'agenda dello sviluppo post-2015 e il commercio illegale di fauna selvatica. Hanno raggiunto il consenso su un documento finale ministeriale che sottolinea l'importanza di un ambiente sano come requisito necessario per la crescita economica e il raggiungimento degli obiettivi sociali. Il documento conclusivo invita il nuovo Forum politico ONU ad alto livello e l'Assemblea Generale ad assumere la posizione UNEA in vista dei nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile che sostituiranno gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio del prossimo anno. I ministri hanno inoltre adottato una serie di risoluzioni su temi quali la lotta contro la tratta della fauna, l’inquinamento atmosferico, l’inquinamento marino da detriti e microplastiche, plastica e una migliore gestione dei prodotti chimici e dei rifiuti.
Tutela dei prodotti: “Mortadela Bolonia”
Secondo Paolo De Castro, ex Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, la clausola "ex-officio" introdotta durante la VII legislatura all'interno del
"Pacchetto qualità" che prevede il sequestro di prodotti d’imitazione, si è confermata ad essere uno
strumento fondamentale di tutela dei prodotti certificati da usurpazioni ed imitazioni. Durante l'avvio dell'Operazione “Estate sicura”, i Nuclei Antifrodi spagnoli hanno controllato 58 le linee produttive e di commercializzazione, che hanno portato al sequestro di 36.800 etichette irregolari. Il ritrovamento e il sequestro in Spagna di falsa "Mortadella Bologna Igp" sotto la denominazione di 'Mortadela Bolonia' è stata possibile grazie alla collaborazione tra autorità italiane, Consorzio di Tutela e le Autorità spagnole. Questa cooperazione tra Paesi dimostra la possibilità di operare congiuntamente difendono le produzioni di qualità nazionali sotto indicazioni previste a livello europeo.
FAO: Cala per il secondo mese consecutivo l’Indice dei prezzi alimentari
L'Indice dei prezzi alimentari della FAO a maggio, per il secondo mese consecutivo, è sceso, continuando un trend al ribasso dai 10 mesi di prezzi alti avuti sino al mese di marzo. I prezzi sono scesi a motivo dell'ampia offerta della maggior parte delle derrate incluse nell'indice.
Contemporaneamente, un altro rapporto della FAO, il Cereal Supply and Demand Brief, (Il Bollettino mensile sull'offerta e sulla domanda di cereali N.d.T.) mostra che le prospettive
dell'offerta globale di cereali per la campagna di commercializzazione 2014/15 sono notevolmente migliorate rispetto al precedente rapporto di Maggio.
L'indice dei prezzi alimentari, nel mese maggio ha registrato una media di 207,8 punti, un calo di 2,5 punti (l'1,2%) rispetto al mese di aprile, e di quasi 7 punti, ovvero del 3,2% al di sotto del livello del maggio 2013.
L'Indice dei prezzi cerealicoli della FAO nel mese di maggio ha registrato una media di 204,4 punti un calo di 2,4 punti (l'1,2%), rispetto al mese di aprile e 30 punti (il 13%) in meno rispetto allo scorso anno. Il calo di maggio è stato in gran parte dovuto ai prezzi del mais, che sono scesi in risposta alle favorevoli condizioni di crescita e alle buone prospettive dell'offerta nel 2014/15. I prezzi del grano, che avevano contribuito all'aumento dei prezzi nei mesi precedenti, anche per il timore di possibili interruzioni dei flussi commerciali provenienti dall'Ucraina, sono scesi, mentre quelli del riso non hanno avuto grossi cambiamenti.
I prezzi degli oli vegetali a maggio hanno registrato una media di 195,3 punti, un calo di 3,7 punti (l'1,8%) rispetto al mese di aprile, riflesso delle quotazioni più basse dell'olio di palma, di quello di soia e di quello di colza.
Dopo un periodo di esportazione limitate e di prezzi eccezionalmente elevati nel 2013 e all'inizio del 2014, il mercato dei prodotti lattiero-caseari sta in qualche modo avendo qualche aggiustamento via via che migliorano le prospettive della produzione. L'Indice FAO dei prezzi dei prodotti lattiero caseari ha registrato a maggio una media di 238,9 punti, un secondo brusco calo mensile, una diminuzione di 12 punti (il 5%) rispetto ad aprile.
I Prezzi della carne hanno registrato una media 189,1 punti, rimanendo pressoché invariati rispetto al mese di aprile.
I prezzi dello zucchero sono saliti, con una media di 259,2 punti, un aumento di 9,3 punti (il 3,7%), rispetto ad aprile, per iniziali previsioni di un deficit di produzione per la stagione 2014/15, a causa delle condizioni climatiche correlate a El Niño.
La FAO prevede per il 2014 una produzione cerealicola mondiale di quasi 2.480 milioni di tonnellate (compreso il riso lavorato), quasi l'1% (21,5 milioni di tonnellate) superiore a quanto anticipato nel mese di maggio, anche se ancora l'1,4 % più basso rispetto al 2013. La previsione sulla produzione mondiale di cereali secondari è di 1.274 milioni di tonnellate, 18,6 milioni di tonnellate in più rispetto a quanto segnalato a maggio, con la maggior parte dell'aggiustamento verso l'alto dovuto alle migliori prospettive per le colture di mais negli Stati Uniti e migliori raccolti di quanto previsto precedentemente in Argentina e Brasile. La produzione mondiale di grano nel 2014 è prevista intorno a 703 milioni di tonnellate, in crescita marginalmente dalla previsione maggio, anche se in calo rispetto all'anno precedente. La produzione di riso nel 2014 dovrebbe raggiungere circa 503 milioni di tonnellate (compreso quello lavorato), 1,9 milioni più di quanto previsto il mese scorso, e il 1,2% in più rispetto al 2013. La previsione per le scorte mondiali di cereali alla fine della stagione dei raccolti che terminano nel 2015, è aumentata di quasi 10 milioni di tonnellate rispetto a maggio, raggiungendo 576 milioni di tonnellate. Sulla base delle ultime
cereali, a livello mondiale, potrebbe raggiungere la cifra record per gli ultimi 10 anni del 23,1 %, in crescita marginalmente rispetto al 2013/14.
Produzione di carne bovina globale
Secondo la Food Outlook della FAO di maggio 2014, la produzione di carne bovina globale sarà sostanzialmente invariata nel 2013/2014, rimanendo stabile a circa 68 milioni di tonnellate (+0,5%). Questa situazione riflette il trend di crescita limitata della produzione negli ultimi anni. Un aumento della produzione mondiale risulta dai paesi in via di sviluppo, che rappresentano insieme circa il 60 per cento del totale, con una disponibilità maggiore di bestiame per la macellazione in Brasile e Argentina. La fase di espansione in Brasile è "sostenuta dal miglioramento della produttività e
della genetica” soprattutto attraverso l'uso di mangimi per mantenere il peso del bestiame e di
conseguenza di mantenere il prezzo della carne bovina stabile. Paraguay e Uruguay hanno anche loro in programma di espandere la produzione in risposta ai forti prezzi globali.
Al contrario, il governo argentino negli ultimi anni ha limitato le esportazioni, concentrandosi maggiormente sul soddisfare la domanda interna.
In Cina, la crescita della produzione è moderata e proiettata verso i piccoli agricoltori per la macellazione di bovini da latte, per via dell’aumento delle norme più severe previste nel settore lattiero caseario.
In Africa, le precipitazioni hanno migliorato la situazione del pascolo, portando ad un moderato aumento della produzione, con l'eccezione dell’Africa orientale, dove il ritardo delle piogge ha portato ad un deterioramento delle condizioni di pascolo con conseguenze negative per il settore del bestiame. La situazione in Kenya è stata aggravata da epidemie di afta epizootica, e sono state introdotte restrizioni alla circolazione del bestiame, mentre un programma di vaccinazione di massa viene attualmente attuato. Condizioni di siccità in alcune parti del Sud Africa probabilmente freneranno la crescita della produzione.
In contrasto con le tendenze della produzione nei paesi in via di sviluppo, la produzione complessiva di manzo nelle economie sviluppate dovrebbe scendere a 28,5 milioni di tonnellate (con un calo del 1,9%), gli Stati Uniti aprendo la strada verso questo declino. Nell'Unione europea, si prevede un piccolo aumento nella produzione di carni bovine legata alla soppressione delle quote di produzione di latte dell'UE.
FAO: La "Top ten" dei parassiti d’origine alimentare
E' stata pubblicata il 1 luglio dalla FAO e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), una lista dei dieci parassiti di origine alimentare più dannosi al mondo, insieme a linee guida per tenerli sotto controllo. I parassiti influenzano la salute di milioni di persone, causando infezioni nei tessuti muscolari e negli organi, provocando epilessia, shock anafilattici, dissenteria amebica e altre patologie. Alcuni possono vivere nei nostri corpi per decenni.
Come primo passo la FAO e l'OMS hanno preso in esame i dieci parassiti di origine alimentare che hanno il maggior impatto a livello globale. Le classifiche contenute nel rapporto Multicriteria-based ranking for risk management of food-borne parasites Multicriteria, (Classifica a criteri combinati
per la gestione del rischio dei parassiti d'origine alimentare N.d.T.), si basano sul danno che questi parassiti provocano alla salute umana. La lista comprende:
1.Il Taenia solium: nella carne di maiale;
2. L'Echinococcus granulosus (tenia del cane): nei prodotti freschi; 3. L'Echinococcus multilocularis: nei prodotti freschi;
4. Il Toxoplasma gondii (protozoo): nelle carni dei piccoli ruminanti, di maiale, di manzo, nella selvaggina (sia nella carne rossa che negli organi);
5. Il Cryptosporidium spp (protozoo): nei prodotti freschi, nei succhi di frutta, nel latte; 6. L'Entamoeba histolytica (protozoo): nei prodotti freschi;
7. La Trichinella spiralis: nella carne di maiale;
8. L'Opisthorchiidae (della famiglia dei vermi piatti): nei pesci d'acqua dolce; 9. L'Ascaris spp. (piccole ascaridi intestinali): nei prodotti freschi;
10.Il Trypanosoma cruzi (protozoo): nei succhi di frutta.
In Europa, ogni anno più di 2.500 persone sono colpite da infezioni parassitarie di origine alimentare. Nel 2011 si sono registrati nell'UE 268 casi di trichinellosi e 781 casi di echinococcosi. In Asia, non ci sono dati precisi, ma si sa che le malattie parassitarie sono ampiamente diffuse e in molti paesi sono riconosciuti come uno dei principali problemi per la salute pubblica. Nella maggior parte delle nazioni africane non esiste alcun dato sulla diffusione di parassiti di origine alimentare nell'uomo perché c'è una generale mancanza di sistemi di sorveglianza. Negli Stati Uniti, la Neurocisticercosi, causata dal Taenia solium, è in alcune aree la singola causa infettiva più comune di epilessia, con 2.000 persone diagnosticate ogni anno. La toxoplasmosi è una delle principali cause di malattie d'origine alimentare che può causare anche la morte.
La FAO e l'OMS hanno compilato la lista in risposta alla richiesta della Commissione del Codex Alimentarius - l'organismo che stabilisce gli standard alimentari a livello mondiale - di prendere in esame lo stato attuale delle conoscenze sui parassiti negli alimenti e il loro impatto sulla salute pubblica e sul commercio. Il Comitato del Codex sull'Igiene alimentare sta ora sviluppando nuove linee guida per il controllo di questi parassiti. La FAO e l'OMS danno la propria assistenza fornendo informazioni scientifiche e tecniche, con l’intento di sviluppare nuovi standard per il commercio alimentare globale che aiuteranno i paesi a tenere sotto controllo la presenza di questi parassiti lungo la catena alimentare.
"Ovviamente questa lista offre una prospettiva generale - ha fatto notare Renata Clarke, Responsabile dell'Unità FAO Sicurezza e qualità degli alimenti - e non rispecchia necessariamente
le classifiche dei parassiti a livello nazionale, dove ogni paese può avere informazioni più precise”. Considerati i problemi che questi parassiti causano, va detto che non ricevono l'attenzione che meriterebbero. Ci auguriamo che attraverso il rilascio di questa lista si riesca a sensibilizzare responsabili politici, media e opinione pubblica su questa minaccia per la salute pubblica".
Il rapporto FAO-OMS elenca una serie di modi per ridurre il rischio d'infezioni parassitarie. Per gli agricoltori, si consiglia l'uso di fertilizzanti organici, che devono essere strettamente monitorati per assicurare che il compostaggio sia corretto e che tutta la materia fecale sia stata rimossa. Anche la qualità dell'acqua deve essere attentamente monitorata. Per i consumatori, si ricorda che tutta la carne deve essere ben cotta, e che per lavare e preparare le verdure deve essere usata solo acqua
RAPORTO
Development of the dairy market situation and the operation of the "Milk Package" provisions
Il 13 giugno 2014 la Direzione Generale Agricoltura ha pubblicato un rapporto che concerne lo sviluppo della situazione del mercato lattiero-caseario e il funzionamento delle disposizioni del “Pacchetto Latte”. Secondo il rapporto della Commissione è troppo presto per osservare dei effetti significativi del Pacchetto Latte2012 sul settore lattiero-caseario, soprattutto nelle regioni svantaggiate. Il testo descrive come gli Stati membri stanno attuando le disposizioni del Pacchetto Latte: i contratti obbligatori, il riconoscimento del produttore, come gli agricoltori si uniscono alle organizzazioni dei produttori (OP) per negoziare collettivamente il prezzo del latte crudo e per altre attività congiunte. Il Rapporto conferma che alcuni Stati Membri tra cui Lettonia, Lituania, Francia, Italia, Ungheria, Slovacchia, Cipro, Portogallo, Bulgaria e Romania, hanno introdotto contratti obbligatori tra agricoltori e trasformatori, mentre il Regno Unito e il Belgio hanno istituito codici di buone pratiche tra gli agricoltori e le organizzazioni di trasformazione. Inoltre, quasi tutti i paesi hanno impostato i criteri per il riconoscimento delle OP, a eccezione di qualche paese – Repubblica Ceca, Germania e Spagna hanno concordato la possibilità di negoziare collettivamente, attraverso le OP.
In mancanza di una definizione uniforme delle regioni svantaggiate rispetto alla produzione di latte, gli Stati membri hanno fornito un'ampia varietà di criteri in risposta ad un questionario della Commissione indicando come zone svantaggiate quelle montane, le regioni ultra-periferiche, le isole, la lontananza, la struttura frammentata, le condizioni del suolo e del clima. Con tali definizioni eterogenei, alcuni paesi come Lettonia, Finlandia e Malto hanno dichiarato che il 100% della produzione di latte si colloca in tali zone rurali. La quota è molto più bassa in paesi come Belgio (18%), Irlanda (15%), Svezia (14%) e Pol (12%). Secondo i risultati del sondaggio non ci sarebbero "zone svantaggiate" nei Paesi Bassi e Cipro. Infine, il Rapporto indica che i volumi di produzione del latte è in diminuzione in Grecia e Polonia mentre si evidenzia un aumento in Austria, Germania, Irlanda e Lettonia.
Sulla base dei dati disponibili fino a metà marzo 2014, le prospettive di mercato sono favorevoli, con una forte domanda globale di sostegno per prezzi stabili, mentre nel medio termine le prospettive sono buone sul mercato globale e nazionale, anche se il documento sottolinea la possibilità di "episodi di estrema volatilità dei prezzi" che devono essere anticipati.
Un’ulteriore approfondimento sull'attuazione delle norme del settore lattiero caseario è previsto per il 2018.
RELAZIONE
RASFF: Avvisi di sicurezza alimentare
Gli avvisi di sicurezza alimentare dell'UE continuano a diminuire. Il numero di avvertenze per la sicurezza alimentare dell'UE trasmesse via il sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF) è sceso del 4,9% nel 2013 rispetto al 2012. Tuttavia, gli avvisi relativi alle frodi la carne di cavallo è salito - per raggiungere un totale di 8.363, secondo una nuova relazione RASFF che ha rilevato un calo del 9% nelle notifiche originali (3.205) e un calo del 2% negli avvisi di follow-up (5.158). Oltre l’84% delle notifiche originali riguardano il cibo, il resto è relativo all’alimentazione (8,5%) e imballaggi alimentari (6,9%). La relazione sottolinea che il numero di avvisi relativi ai crostacei è cresciuto del 130%, mentre le notifiche relative al pollame sono aumentate del 83%, con un incremento giustificato dalla Commissione per via dell’aumento dei controlli sugli operatori brasiliani. La categoria con il numero più alto di notifiche è legata all’aflatossina presente nella frutta secca turca e al cromo presente negli imballaggi degli alimenti da importazioni cinesi.
L’Esecutivo dell'UE ha creato un portale RASFF interattivo per collegarlo ad altri sistemi come il Trade System and Control (TRACES) per la salute veterinaria.
Relazione: http://ec.europa.eu/food/safety/rasff/reports_publications/index_en.htm
BRIEFS
Riforma PAC: contestata la revisione da parte dell’Executivo dell’area di interesse ecologico
Le ONG ambientaliste contestano la revisione delle aree a interesse ecologico, Ecological Focus Areas (EFA) che è stata definita in modo politico e "non scientifico". Le associazioni ambientaliste stanno sfidando l'Esecutivo dell'UE che rifiuta di rilasciare i documenti elaborati nella fase finale delle trattative sulla riforma della PAC, relativi alla decisione di indebolire l'obbligo per gli agricoltori di mantenere le zone ecologiche. Le ONG europee, Environmental Bureau e la Birdlife Europe, affermano che questo indebolimento della misura ambientale, allontanano dall’esito del 'greening' che era, tra gli obiettivi principali dell'Esecutivo UE.
Consiglio Agricoltura e la presidenza italiana di turno
Roma prenderà le redini della Presidenza del Consiglio dal 1 luglio 2014. I negoziati commerciali con gli Stati Uniti e con i Paesi del Mercosur, ulteriori discussioni sul settore lattiero caseario e sull’agricoltura biologica, nonché la messa a punto degli atti delegati PAC e le regole tecniche per la riforma del settore del vino, saranno questi alcuni dei temi principali a dominare l'agenda della
regole e riforma dell’agricoltura biologica, dei sistemi scolastici per la distribuzione di frutta, verdura e latte, con l'obiettivo di raggiungere un consenso tra i Ministri entro la fine dell'anno. I rappresentanti italiani sono inoltre tenuti a concentrarsi sulle misure di sostegno ai giovani agricoltori.
La Presidenza italiana ha provvisoriamente indicato le dati per le riunioni del Consiglio Agricoltura 14 Agosto , 13/14 Oct (Luxemburgo), 10/11 Novembre e 15/16 Dicembre. Il Consiglio Agricoltura informale sarà ospitato a Milano a fine settembre (29-30).
EVENTI
Conferenza internazionale per l'agricoltura biologica e sicurezza alimentare
Dal 10 all’11 luglio 2014 si svolgera a Praga (Repubblica Ceca) la Conferenza internazionale per l'agricoltura biologica e sicurezza alimentare. La conferenza mira a riunire eminenti scienziati accademici, ricercatori e studiosi di tutto il mondo per scambiare e condividere risultati di ricerche realizzate e le loro esperienze su tutti gli aspetti dell’agricoltura biologica e sicurezza alimentare.
Per partecipare alla conferenza: http://www.waset.org/conference/2014/07/prague/ICOAFS/fees
Conferenza internazionale sull’Acqua
Dal 14 al 17 luglio l’Istituto di ricerca e per l’educazione greco organizzerà ad Atene (Grecia) la seconda conferenza internazionale sull’Acqua. Gli organizzatori della conferenza sono il profesor T. Papanikos, Presidente dell’ ATINER e il Dott. Samir Al-Gamal, Professore all’Università di Ingegneria e Tecnologia, Pakistan.
Per visualizzare il programma e partecipare alla conferenza : http://www.atiner.gr/water.htm
Conferenza internazionale sulla Agroforestale e sicurezza alimentare
Dal 18 al 19 Agosto si terra a Barcelona (Spagna) la Conferenza internazionale sulla Agroforestale e sicurezza alimentare. L’ocasione offre agli scienziati accademici, ricercatori e studiosi la possibilita di scambiare e condividere opinioni, esperienze e risultati di ricerche su tutti gli aspetti legati al settore agroforestale e di sicurezza alimentare.
Per partecipare alla conferenza: http://www.waset.org/conference/2014/08/barcelona/ICAFS
IFOAM Organic World Congress
IFOAM Organic World Congress (OWC) si tiene ogni tre anni. L’edizione 2014 è organizzata a Istanbul (Turchia) dal 13 al 15 Ottobre 2014. Nel settore dell’agricoltura biologica l'incontro é
considerato uno tra i piu importanti eventi che riunisce tutti gli interessati del settore del mondo. La conferenza é divisa in tre parti: la prima si occupa dell’ambito scientifico, la seconda di quello dei praticanti dell agricoltura biologica e la terza parte consiste in una serie di seminari.
Per registrarsi alla conferenza: http://www.owc2014.org/?lang=en&page=home_andre
LINK
COMMISSIONE EUROPEA DG AGRICOLTURA
http://ec.europa.eu/agriculture/index_it.htm
COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO
http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.it.home
PARLAMENTO EUROPEO COMMISSIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE
http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/homeCom.do?language=IT&body=AGRI
CALENDARIO CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA
http://www.consilium.europa.eu/press/calendar.aspx?lang=it&BID=950
EUROALERT AGRICULTURE & FISHERIES
http://euroalert.net/en/newsindex.aspx?ida=16
La newsletter è curata da Marco Barbetta, Micaela Conterio e Roxana Mihai. INEA Bruxelles
Rue du Trône, 98 B – 1050 Bruxelles Tel. +32 2 2902 289 – 285 Fax + 32 2 2177415