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Metamorfosi dell'immaginario in "La città dei ragazzi"

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Academic year: 2021

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Tesi di Bachelor 2013

Davide Frizzo

Bachelor of Arts in Comunicazione visiva

Metamorfosi dell'immaginario

in "La città dei ragazzi"

Relatore: Franco Cavani

1. Tessere ricordo

1. Sulle tessere ricordo vengono disegnati dai ragazzi i personaggi, gli oggetti e i luoghi che serviranno per narrare le storie.

2. Dadi missione

2. I dadi missione aiutano il giocatore a definire gli elementi da fotografare nella realtà per compiere le missioni. Le sei facce raffigurano sei tematiche principali: animali, persone, oggetti, costruzioni, geometria e natura.

4. Quaderno missioni

3. La carta del narratore e della narratrice viene rilasciata al ragazzo/a una volta finite le missioni, la carta serve per giocare al gioco delle narrazioni e viene personalizzata dal ragazzo/a con il proprio nome e un disegno.

3. Carta narratrice

4. Nel quaderno missioni si trova una breve introduzione al gioco e gli elementi che servono per giocare. Al suo interno ci sono le schede missione da compilare lanciando i dadi.

5. Imballaggio

6. I dischetti domanda si utilizzano nel gioco delle narrazioni e servono per collegare le tessere ricordo. Questi raffigurano le sei principali domande da farsi per costruire una narrazione che nel giornalismo corrispondono alle sei W.

6. Dischetti domanda

5. Il packaging finale dell'imballaggio per il gioco "La città dei ragazzi".

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www.supsi.ch

Abstract

L’interesse per il tema è scaturito dai miei anni di studi e di formazione passati, rivolti

principalmente alla creatività e al crescente interesse per la progettazione di giochi e

racconti fantastici per bambini. Ho potuto svolgere questo progetto avendo

sviluppato negli anni una sensibilità progettuale che tiene conto del tema

dell’immaginario e delle sue fondamenta.

La tematica principale della mia ricerca si concentra sull’immaginario, considerando la sua storia come comportamento prettamente umano di costruzione e interpretazione della realtà, per comprendere di cosa si tratta, e come si possa utilizzare l’immaginario per produrre un gioco didattico per ragazzi di scuola elementare.

Trattandosi di una tematica molto vasta, ho deciso di basarmi sulla definizione che ne fa Nelson Goodman, e che rientra nella concezione del pensiero costruttivista. Ho sviluppato l’argomento trattando di alcuni esempi che l’essere umano ha applicato come immaginario per la costruzione delle società, inserendo degli esempi reali per comprendere al meglio le argomentazioni trattate, intercalando esperienze da me fatte e di luoghi visitati durante i miei viaggi. Oltremodo, siccome l’immaginario è una continua interpretazione e costruzione della realtà da parte dell’individuo o di un gruppo di individui influenzata dal periodo storico di appartenenza, dai rapidi mutamenti della società e dalle credenze, ho inserito all’inizio di ogni capitolo delle risposte alla domanda “Che cos’è secondo te l’immaginario?”. Ho posto il quesito a persone di età diverse, conoscenti e non e le ho selezionate per utilizzarle come introduzioni ai capitoli.

Dalla prima fase di ricerca sono state rintracciate le fondamenta che strutturano l’immaginario: il simbolismo, la creatività e la narrazione. Tenendo conto di questi tre punti fondamentali e basandomi sullo schema elaborato da Mitchel Resnick, la spirale del pensiero creativo, ho progettato il prodotto “La città dei ragazzi”.

Ho sviluppato questa ricerca per rintracciare nuovi modi alternativi al classico insegnamento che inglobino maggiormente la creatività nella didattica delle scuole obbligatorie, come ad esempio fa già la scuola dell’infanzia.

La finalità del progetto è stata quella di progettare uno spazio di gioco didattico collettivo per ragazzi, che comprende ed esalta le diversità mantenendole riconoscibili, infatti, con la partecipazione di individualità creative vanno a costruirsi un universo ideale, quello della città dei ragazzi.

Il gioco si snoda in due fasi, la prima individuale, che ha l’intento di stimolare la curiosità del ragazzo verso il mondo esterno, la realtà, definita la città degli adulti, e in secondo luogo di ricomporre creativamente l’immaginario esistente per crearne uno nuovo, un universo in continua costruzione e metamorfosi, pensato come luogo immaginario ideale per i ragazzi.

Il prodotto è stato pensato come supporto alle lezioni che si svolgono nelle classi di quarta, quinta elementare e di prima media. Il gioco richiede la presenza di un adulto e si inserisce in una dinamica di gruppo, infatti, la seconda fase prevede la condivisione degli elementi creati individualmente dai ragazzi per narrare storie ed animare l’universo della città dei ragazzi.

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