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Meridel LeSueur: Radicalismo e Regionalismo nei libri per ragazzi

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Academic year: 2021

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1 INDICE

I. Introduzione

II. Biografia di Meridel Le Sueur

III. Regionalismo e radicalismo di Le Sueur

IV. Little Brother of the Wilderness: The Story of Johnny Appleseed

V. Nancy Hanks of Wilderness Road: A Story of Abraham Lincoln’s Mother VI. Sparrow Hawk

VII. Chanticleer of Wilderness Road: A Story of Davy Crockett VIII. River Road: A Story of Abraham Lincoln

IX. Conclusioni X. Bibliografia

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I.

INTRODUZIONE

Scrivere può essere una passione, uno sfogo, una rievocazione ma anche uno strumento. Scrivere è dare voce a ciò che è silenzioso, in noi e negli altri. Ed è questo il maggior intento della scrittrice, Meridel LeSueur.

Vissuta ben 96 anni, LeSueur ha scritto numerosissime opere, ma solo parte di esse sono state ripubblicate, grazie all‟interesse della critica femminista degli anni ‟70. Legata al movimento proletario degli anni „30, l‟autrice si è resa conto che lo scrivere, che la penna nelle sue mani, poteva essere uno strumento con il quale dare parola a ciò che finora era rimasto inespresso: riscattare i più deboli, coloro che erano stati messi a tacere; finalmente dare attenzione a coloro che erano state vittime di soprusi senza mai avere giustizia e considerazione. Sono dunque le donne, i nativi d‟America, i neri, i principali soggetti dei suoi scritti, coloro che sono stati oggetto di discriminazioni per lungo tempo e che hanno lottato faticosamente per poter affermare i propri diritti, la propria identità e sessualità.

Inoltre, LeSueur non ha voluto dare spazio solo a queste persone “sopraffatte”, ma anche voce, e quindi permanenza attraverso la scrittura, alla storia della sua regione natia, il Midwest. Focalizzate su questo intento sono opere come North Star Country (1945) e Crusaders (1955) ma ciò che rende, a mio parere, questa autrice davvero interessante è il fatto che abbia deciso di raccontare usi e costumi di questa regione, coinvolgendo anche i più piccoli, scrivendo per loro storie che se da una parte sono tratte dall‟intima cultura di quella regione, dall‟altra sono scelte dalla scrittrice perché veicolo di fondamentali valori, come la famiglia e l‟amicizia, che vanno al di là del colore e della nazionalità, l‟amore per la propria terra, l‟importanza della figura femminile, come donna, come moglie e come mamma.

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3 Le Sueur ha scritto cinque libri per ragazzi, il cui contenuto è facilmente deducibile dai rispettivi titoli: Chanticleer of Wilderness Road: A Story of Davy Crockett (1951); Nancy

Hanks of Wilderness Road: A Story of Abraham Lincoln’s Mother (1949); Little Brother of the Wilderness: The Story of Johnny Appleseed (1947); Sparrow Hawk (1950); The River Road: A Story of Abraham Lincoln (1954) .

Ha attribuito dunque un ruolo fondamentale ai ragazzi e soprattutto alle nuove nascite. Ed è forse questo il motivo principale che mi ha spinto a trattare questa autrice come argomento di tesi, essendo io recentemente diventata madre per la seconda volta. Le Sueur riteneva, infatti, che la maternità fosse “a biological essentialism”, che la maternità determinasse la completezza della figura femminile e che, proprio grazie a questa, si potesse proseguire la lotta, continuare la speranza in un mondo con pari diritti sociali.

Scopo di questa tesi è dunque studiare i suddetti testi e analizzare il rapporto che essi hanno soprattutto con due elementi, il radicalismo e il regionalismo, la cui fusione, come vedremo, può contrastare i valori imposti dalla Cold War’s Victory Culture, in cui domina la retorica della superiorità americana, capace di debellare tutti coloro che si oppongono alla situazione economico-sociale del capitalismo, per aderire ad altre ideologie politiche come il capitalismo.

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II.

MERIDEL LESUEUR

“I am not a writer, just a recorder. The greatest poetry is in the people”1. Meridel Le Sueur riassume così la sua poetica, una poetica che nasce dalla gente e per la gente. Ascolta, dialoga e memorizza tutto quello che le persone le raccontano, per poi dar vita a poesie, romanzi, reportage e racconti. Dimostra particolare interesse per la sua regione natia, il Midwest, e per le persone che hanno contribuito a delinearne la storia. Da qui tradizioni, leggende e racconti creano un magistrale connubio con tutte le sue opere.

Nata nel 1900 a Murray, Iowa e morta nel 1996 a Hudson nel Wisconsin, Meridel LeSueur si è resa, per quasi un secolo, testimone e portavoce della “woman question”, delle istanze del partito comunista, del diritto di essere madre.

Coloro che da subito la forgiano, sono le figure femminili della sua famiglia: la madre, Mary Lucy Wharton e la nonna, Antoniette Lucy. Della prima afferma: “she had the courage to leap into new forms”2

e questo a ragione, dal momento che sua madre era una “new woman of the early twentieth century”.3 Fin da giovanissima, Mary prende parte al movimento femminista e a quello socialista. Anche questo la sprona a una scelta che va contro la moralità comune. Ritiene infatti che “it was a sin to stay with a man that you no longer loved”4

e pertanto con i suoi due figli, tra cui Meridel di dieci anni, lascia il marito, il predicatore William Winston, e torna dalla madre Antoniette. Come la figlia, Antoniette è una donna instancabile e caparbia: pioniera in terra di Oklahoma e promotrice della Women‟s Christian Temperance Union, è tuttavia soffocata da un Puritanesimo troppo severo che reprime in lei ogni impulso sessuale ed emotivo. Solo il canto di

1 Grossmann Mary Ann, St. Paul Pioneer Press Dispatch (1900), cit. in Better Red: The Writing and Resistance

of Tillie Olsen and Meridel Le Sueur, Constance Coiner, New York, Oxford University Press, 1995, p. 73.

2

LeSueur, Meridel, Crusaders, New York, Blue Heron Press, 1995, p.73

3 Hedges, Elaine, Ripening. Selected Work by Meridel Le Sueur, New York, The Feminist Press, 1982, p. 82. 4 Coltelli, Laura, Le radici della memoria. Meridel le Sueur e il radicalismo americano degli anni Trenta,

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5 inni religiosi le permettono di dare libero sfogo ad ogni sua pulsione interna. Come afferma Le Sueur nella sua biografia famigliare, Crusaders, “only through these songs, did I know the of her sorrow, her terrible loneliness, her wish to die, her deep silence”.5

Queste sono dunque le fondamenta sulle quali si forma e da cui, come vedremo, ha modo anche di distanziarsi. A sedici anni abbandona la scuola e viene inviata dalla madre a Chicago per frequentare corsi di ginnastica e danza alla Bernarr McFadden‟s Physical Culture School.6 Da Chicago si trasferisce a New York, dove studia recitazione all‟American Academy of Dramatic Art e dove ha occasione di vivere nella comune anarchica con Emma Goldman, occasione che favorisce il proliferare degli ideali che già sua madre e sua nonna avevano instillato in lei.

Appare in alcuni film, ma solamente nel ruolo di controfigura7 o semplice comparsa8 e tenta miglior sorte ad Hollywood, dove le viene offerto un contratto da uno studio cinematografico a condizione che faccia un‟operazione chirurgica per migliorare l‟aspetto del suo “semitic nose”, motivo per il quale decide immediatamente di abbandonare la città.

Si reca a Sacramento, dove prende parte al Children‟s Theater di Berkeley e al Little Theater e dove ha modo di conoscere Harry Rice,9 direttore del teatro e suo futuro marito.

Oltre al marito, altra personalità di fondamentale importanza per la crescita personale e politica di LeSueur, è il patrigno, Arthur LeSueur, avvocato socialista che, insieme alla madre di Meridel, fonda il People‟s College, una scuola per studenti lavoratori. Mary e Arthur si dedicano inoltre all‟attivismo politico, entrando a far parte di organizzazioni socialiste come gli Industrial Workers of the World (IWW), i Populists e la Farmers Alliance. A sostenere le iniziative dei Le Sueur, vi sono anche personalità di spicco come John Reed, Mabel Dodge,

5 Coltelli, Laura, op.cit., p. 17. 6 Hedges, Elaine, op.cit., p.3.

7 Come nel film The Perils of Pauline, nel quale fece la controfigura di Pearl White, una famosa attrice

dell‟epoca. (Cfr. Coltelli, Laura, op.cit., note, p.145.)

8

Appare nel film Leave it to Jane e The Last of Mohicans. (Cfr. ivi.)

9Emigrato russo e seguace del marxismo, viene condannato a trascorrere alcuni anni nella prigione di

Leavenworth, dal momento che, essendo obiettore di coscienza, si rifiuta di partecipare alla Prima Guerra Mondiale.

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6 Margharet Sanger, Theodore Dreiser, Carl Sandburg, Woody Guthrie e infine Alexander Berkman, intimo amico e compagno di lotta di Emma Goldman.

Notevole è l‟influenza che esercitarono queste personalità sulla crescita di Le Sueur, come notevole è altresì l‟importanza che hanno avuto per lei tre avvenimenti, primo fra tutti il “Ludlow massacre”.

Stanchi della carente legislazione sulla sicurezza nelle miniere e dell‟alto tasso di mortalità in esse, nel 1919 i minatori della città di Ludlow, Colorado, indicono uno sciopero contro la Colorado

Fuel and Iron Company di John D. Rockefeller, la società mineraria per la quale lavorano. Dopo

varie schermaglie, gli accampamenti nei quali i minatori, in occasione dello sciopero, alloggiano, sono attaccati da numerosi soldati inviati e dal governatore e dal proprietario della società, per porre fine non solo allo sciopero ma anche alla vita di molti di essi. Venuta a conoscenza della notizia grazie alla testimonianza di alcuni studenti minatori del People‟s College e rimanendone profondamente scossa, Le Sueur, decide di raccontare la vicenda in una delle sue ultime pubblicazioni, The Dread Road (1991).10

Oltre alla Prima Guerra Mondiale, che lei stessa definisce: “a great and terrible drama”11, sono poi gli anni del dopoguerra che la portano a iscriversi al CPUSA, rinvigorendo la sua volontà di scrivere come attivista politica.

Giungono infatti gli anni dei Palmer Raids (1919-1920), a causa dei quali molte persone, poiché anarchiche, pacifiste e socialiste vengono arrestate, picchiate duramente e deportate

10

Il titolo The Dread Road ricorda molto, per la sua omofonia, il concetto di The Red Road usato dai Nativi Americani. Difatti, si potrebbe ipotizzare che la scrittrice abbia voluto creare il conio partendo da quest‟ultima espressione e stravolgendone il significato. Black Elk, uomo di medicina degli Oglala, una tribù della famiglia Lakota Sioux, e primo Nativo Americano a parlare del concetto di Red Road mediante il libro The Sacred Pipe, riferisce che “the red road is that which runs north and south and is the good or straight way. For the Sioux the north is purity and the south is the source of life”. (Cfr. Brown, Joseph Epes, The Sacred Pipe: Black Elk’s Account of the Seven Rites of the

Oglala Sioux, Oklahoma, Unversity of Oklahoma Press, 1989, nota n. 10, p. 7). Nel libro The Dread Road, le due

donne, anonime protagoniste del romanzo, conducono un viaggio da Albuquerque a Denver, quindi dal Sud al Nord del Sudovest degli USA, ma quella che era la retta via da seguire per condurre un modo di vita sano e onesto, diviene la strada della paura e del timore, la strada che conduce alla città di Ludlow, il luogo del massacro di un numero ingente di persone.

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7 dall‟America, sotto l‟ordine del procuratore generale Alexander Mitchell Palmer.12 Tra i deportati ci sono anche alcuni conoscenti di Meridel come Goldman e Berkman mentre il patrigno della scrittrice si reca a Washington per difenderli e dimostrare l‟abuso che il Dipartimento di Giustizia fa dei diritti costituzionali.13

Altro episodio cruciale per la crescita politica di Le Sueur è l‟esecuzione di Sacco e nel 1927. Entrambi immigrati ed anarchici italiani, i due sono i capri espiatori dell‟ondata e xenofoba del presidente Woodrom Wilson contro la sovversione anarchica. Difatti, sono inizialmente arrestati poiché nelle tasche dei loro cappotti vengono trovati dei volantini di anarchico e in seguito vengono accusati di una rapina avvenuta a South Baintree, Boston, in cui vengono uccisi il cassiere del calzaturificio “Slater and Morril” e una guardia giurata. A nulla valgono l‟assenza di prove nei loro confronti, la creazione di comitati, gli appelli lanciati dall‟Italia e le varie manifestazioni per la loro liberazione. Tuttavia, nel 1977 la loro memoria è riabilitata dal governatore del Massachusetts, Michael Dukakis.14

Vige dunque un clima molto ostile e rigido, dove la libertà di pensiero, di parola e di professare liberamente il proprio credo politico è severamente repressa. Nel 1924 Meridel LeSueur diventa membro del Partito Comunista americano, pensando di affermare in tal modo la propria libertà di pensiero e di poterla esprimere nella scrittura. Una scelta che provoca la forte reazione della madre e del patrigno, fedeli al Farmer-Labor Movement di stampo socialista, segno per Meridel del loro non essere rivoluzionari per via dell‟appartenenza alla “middle class”.

12 I “Palmer Raids” sono il frutto di quella che comunemente viene chiamata la prima “Red Scare”, (il

termine “Red Scare” viene usato anche in seguito nel periodo del Maccartismo) ovvero quell‟iniziale clima di intenso anticomunismo che si diffuse immediatamente dopo la Rivoluzione Russa del 1917. Si temeva infatti che un piano comunista potesse rovesciare in maniera simile il governo statunitense, timore accentuato dal fatto che ci furono vari attentati di matrice anarchica in molte città, tramite dei pacchi bomba spediti a politici di gran rilievo come lo stesso procuratore generale, il quale, si ritiene, abbia dato inizio ai “Palmer Raids” dopo questo episodio.

13Shultz, Mary Lou M., “Crusaders: The Radical Legacy of Marian and Arthur Le Sueur by Meridel Le

Sueur”, The Wisconsin Magazine of History, 68, 3, Spring 1985, p.211.

14http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/08_Agosto/21/saccovanzetti.shtml (ultimo accesso:

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8 Oltre all‟iscrizione al Partito Comunista, ciò che in una certa misura le conferisce un senso di libertà o ancora meglio di speranza è la maternità. È nel bel mezzo di un periodo molto buio, con gravi ristrettezze economiche, completamente osteggiata dal marito e dagli amici. Tuttavia, non si lascia soffocare da questo “dark underground”, come invece accade nel mito di Persefone, figura alla quale la scrittrice è particolarmente devota, ma anzi ne esce rinvigorita, con maggiore forza, quella forza necessaria a crescere due figlie che nasceranno di lì a poco.

Il 1928 è la data di nascita di Rachel ed il 1930 quella di Deborah. Solitamente la nascita di un figlio rafforza il legame tra i genitori, ma così non accade per Meridel. Difatti il marito, il cui vero nome è Yasha Rabanov, è contrario all‟idea di avere dei figli, date le gravi difficoltà economiche in cui versano. Pertanto, dopo la nascita di Deborah, i due divorziano.

Molto peculiare per il periodo è il fatto che, dopo il divorzio, Meridel chiede di poter mantenere il proprio cognome da ragazza, per rivendicare così, ancora una volta, la propria libertà individuale. Non ritiene che il matrimonio sia uno strumento attraverso il quale due persone possano essere unite e vivere per sempre insieme, ma attribuisce ad esso un significato molto più oggettivo: quello di dare ai figli un appropriato certificato di nascita.15

Oltre al marito, anche due attiviste del partito sono contrarie alla maternità di Meridel: Anna Louis Strong e Zona Gale, quest‟ultima profonda estimatrice della scrittrice e promotrice della pubblicazione di molte sue opere. Esse ritengono che il portare avanti una gravidanza possa ostacolare la sua attività di scrittrice e di attivista.

Tuttavia, ciò non è vero per Meridel, la quale vede nella maternità il totale compimento del ruolo della donna. Per giunta, il concepimento di un figlio, secondo l‟autrice, dà maggiore valore a quegli ideali in cui lei stessa crede fortemente: la “communal sensibility”, concetto fondamentale nella sua intera opera, la solidarietà verso gli altri, il sentirsi tutti appartenenti a una comunità, l‟andamento ciclico della vita da perpetuare, come i Nativi americani le avevano insegnato.

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9 A dimostrare che la maternità non ostacola per nessun motivo la sua attività di scrittrice è la pubblicazione, in The Dial, del suo primo racconto “Persephone”, proprio nel 1927, anno in cui decide di avere un bambino. Comincia a scriverlo nel 1921, quando, come Persefone nel mito greco, si sente abbandonata dalla madre e intrappolata in un “dark underground”. La scrittura diviene la custode dei suoi pensieri repressi e, immedesimandosi totalmente con una figura arcana come quella di Persefone, Le Sueur trova la luce in quel “dark underground”. Come la stessa autrice afferma: ”the identification with the myth of Persephone and Demeter saved life”.16

Dunque, Persefone: donna innanzitutto e in seguito dea, costretta a trascorrere i sei mesi dell‟autunno e dell‟inverno nell‟Oltretomba con il marito Ade, che l‟aveva rapita, privandola così del contatto con la madre e costringendola a vivere in un ambiente soffocante e buio. E‟ evidente il motivo per il quale Persefone diventa la figura portante di molte delle opere di Meridel: nel mito di Persefone, la scrittrice non trova rispecchiata solo la propria situazione, ma quella di tutte le donne. Queste ultime infatti si sentono soffocare nel vincolo del matrimonio, dal sistema patriarcale, ben rappresentato da Ade; esse sono sottratte al contatto con la madre e finiscono per essere come la Terra, perché come questa anche loro concepiscono e accolgono il seme, come questa vengono violentate, deturpate e ferite. Tuttavia, la scrittrice non vuole soffermarsi su questa visione pessimista, ma vuole aggiungere anche qualche nota di speranza: le donne di LeSueur fanno ritorno alla madre e anzi si trasformano esse stesse in Demetra, attraverso la maternità. Sono, dunque, le figure femminili ad essere oggetto principale dei suoi scritti e ciò si vedrà anche nei libri per ragazzi.

Negli anni '20 continua a scrivere racconti, due dei quali sono: “Laundress” (1927) e “Our Fathers” (pubblicato nel 1937 e poi ampliato nel romanzo I Hear Men Talking, 1984). Come si evince dal titolo, il primo racconto ha come soggetto principale una lavandaia, Mrs. Kretch, mentre il secondo, “Our Fathers”, focalizza l‟attenzione sull‟abbandono delle donne

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10 da parte degli uomini - i quali rappresenterebbero nel racconto gli antenati del narratore - e l‟effetto devastante che esso ha sulla vita di queste ultime.

Mediante questi racconti, l‟autrice descrive la vita di donne rimaste finora anonime e sconosciute, pienamente abbracciate dall‟Ade dell‟oblio e dell‟indifferenza, come d‟altronde finora celata e mai pienamente portata alla luce era l‟importanza che la sessualità rivestiva per la donna, altro aspetto fondamentale per Le Sueur, a cui dedicherà molti dei suoi racconti. A farle da mentore in questo ambito è, in particolar modo, D.H. Lawrence. Inizialmente, la scrittrice ritiene che un importante modello letterario per poter trattare questo tema sia la sua profonda estimatrice Zona Gale, ma in seguito predilige D.H. Lawrence poiché Zona evita, nei suoi scritti, ogni esplicito riferimento all‟ambito sessuale. “Lawrence saved my life. I‟d never gotten out of that Puritanism without Lawrence”, precisa l‟autrice.17

Impregnati dunque di elementi sessuali sono i racconti: “Harvest” (1929), “Spring Story” (1931), “Wind” (1935) e “The Horse” (1939). Evidenti sono i punti di contatto con Lawrence: in “Harvest” la fertilità della donna viene associata alla fertilità dei campi; in “Wind” l‟unione di due coniugi separati è ottenuta mediante un‟immagine tipicamente lawrenciana: l‟apparizione combinata di vento e pioggia; in “The Horse”, il cavallo non solo rappresenta, come di consueto, la virilità maschile ma anche la libertà, la libertà per la donna di poter scoprire la propria sessualità proprio attraverso le prime esperienze eterosessuali.

Alla fine degli anni '20, Le Sueur decide di dedicarsi a un evento che la riguardava in prima persona: la sua prima gravidanza. A tal proposito scrive “Annunciation”. Iniziata nel 1927 come una sorta di annotazione diaristica sulla vita che portava in grembo, quest‟opera viene pubblicata solo nel 1935. Viene considerata ben presto “a small American masterpiece” per la densità di immagini che evocano vita e per l‟elemento della “communal sensibility”, ancora una volta rievocato dalla scrittrice.18 Nello specifico, l‟attenzione della narratrice-protagonista si focalizza su

17 Ibidem, p. 6.

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11 un albero di pero che scorge dal porticato e sul quale, solitaria nella sua piccola stanza, riversa tutti i suoi pensieri. Il pero, sebbene nasca da un “dark underground”, con le foglie, i rami e i fiori che tendono verso l‟alto, infonde nell‟osservatrice sentimenti di speranza, vita, continuità e forza.

Negli anni '30, epoca del devastante crollo di Wall Strett, Meridel LeSueur si dedica alla scrittura in modo molto proficuo: compone reportages, trenta short stories, il manuale per scrittori Worker Writers, il romanzo The Girl e molti articoli pubblicati in giornali come New

Masses e Midwest – quest‟ultimo da lei fondato e diretto con Dale Kremer nel 1936. Inoltre,

prende parte alla Workers‟ Alliance e al New Deal Federal Writers Project: la prima era una organizzazione che aiutava i giovani artisti, mentre la seconda aveva l‟intento di convogliare le iniziative e le energie delle varie comunità di scrittori. Dunque, non più la solitudine di una piccola stanza dalla quale scorgere un albero di pero e renderlo intimo confidente, ma persone in carne e ossa, attraverso le quali sentirsi più forti, con le quali condividere esperienze di crescita personale e mediante le quali perseguire obiettivi e fare del singolo il membro di una comunità. Questo avrà luogo quando Meridel ritornerà in Minnesota insieme al marito sulle rive del St.Croix River, nel piccolo villaggio di Lakeland, dove, con gli unici proventi ricavati dalla pubblicazione dei suoi articoli, riesce a comprare la farina con la quale le altre donne del villaggio producono pane. E lo ricorda la scrittrice stessa:

…I sold an article to the Woman‟s Home Companion for $ 800, and I was the only person in this whole river valley who had any cash…so we would row across (the St. Croix river) from Lakeland to Hudson and I would use my cash to buy flour and coffee, things you can‟t raise, and then I would give them to the community and they would bake bread, and so that‟s how we lived. And it was really a wonderful thing..We were part of this wonderful village, drought and decay, and they accepted us, from the city, from the urban population, which I wasn‟t from actually. It was the most wonderful period of my life, and I write down all the stories.19

Dunque, nonostante la povertà, nonostante la consapevolezza di vivere in un villaggio caratterizzato da “drought and decay”, si sente felice, sentimento che nasce dall‟appartenenza

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12 a una comunità, dal poter contribuire l‟una alla sopravvivenza dell‟altra anche con pochi denari, dal momento che, come l‟autrice afferma: “In joy I know only myself, in sorrow I know others…in happiness we are seperete [sic]…in suffering we are fused.”20

E di nuovo si troverà a vivere in una comunità a St. Paul, con un gruppo di donne che, se da una parte non hanno la possibilità di scrivere, dall‟altra possono raccontare le loro storie che poi confluiranno nel romanzo The Girl, ultimato nel 1937 ma pubblicato solo nel 1978. La dilazione della pubblicazione di questo romanzo è dovuta, oltre al rifiuto tramite un pretesto21 da parte dell‟editore, agli argomenti sui quali l‟opera è focalizzata, i quali scardinano la morale comune e sono totalmente assenti dalla letteratura proletaria. Vengono colti infatti gli aspetti più crudi della realtà femminile: l‟aborto, la prostituzione, la sterilizzazione, la violenza fisica e verbale che gli uomini esercitano sulle loro compagne. Contenuti che saranno oggetto di discussione dei primi movimenti femministi degli anni '60 i quali riporteranno alla luce questo testo e la sua autrice.

Oltre ai tre avvenimenti elencati precedentemente, ce n‟è un altro che, in qualche misura, segna positivamente la vita di Meridel Le Suer: lo sciopero dei camionisti a Minneapolis nel 1934. Anche qui vige la solidarietà tra le donne: nel clamore dello sciopero, si danno da fare nell‟ospedale, nella cucina, e, per la prima volta, Meridel può: “feel most alive and yet..not..separate.”22

Da questa esperienza nasce infatti il reportage “ I Was Marching ”.In quel periodo, il reportage23 è un genere letterario molto diffuso. Grazie alla sua brevità ed efficacia, i

20 Hedges, Elaine, op.cit., p.11. 21

L‟editore riteneva che la scena contenuta nel romanzo di una rapina in banca fosse poco attendibile, motivo per il quale l‟opera non fu ben accetta. ( Cfr. Coltelli, Laura, op. cit., p. 28.)

22 Ivi. 23

Alberto Papuzzi, noto giornalista italiano, spiega che: “ il reportage è un termine di origine francese – da tempo accettato anche nei dizionari italiani – con cui si denomina un ampio pezzo che ha per oggetto una notizia già diffusa. Ciò non significa che il reportage non offra al lettore delle novità, ma il punto di partenza è già noto: un teatro di Guerra, il luogo di un delitto, il set di un film molto atteso, la sede di un partito durante una crisi ”. Esso procede per aggregazione: si fa riferimento ad un fatto o al particolare di un fatto e lo si trasforma in storia, dilatandone i confini, cogliendo anche le atmosfere, le sensazioni, le emozioni che tale fatto evoca mentre il reporter vi assiste, in modo tale che il lettore sia completamente trasportato nella vicenda. (Cfr. Papuzzi, Alberto, Professione giornalista: le tecniche, i

media, le regole, Roma, Donzelli Editore, 2010, p. 48). Ryzsard Kapuscinski, celebre reporter, nel suo libro In viaggio con Erodoto, afferma che le origini del reportage risalgono ad Erodoto, il quale, con i suoi nove libri di Storie, oltre a

descrivere le guerre greco-persiane, effettua anche molte digressioni su altri popoli del Medio Oriente, la cui conoscenza gli è permessa grazie ai suoi numerosi viaggi da un capo all‟altro del mondo allora conosciuto. Passando invece ad epoche più recenti, celebri sono i reportage di John Reed sull‟insurrezione messicana o sulla rivoluzione sovietica. Difatti, nel 1914 egli viene inviato come corrispondente del giornale newyorkese Metropolitan, e si pone al

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13 vari scrittori si affidano ad esso per descrivere, informare e comunicare vari eventi, tra cui le conseguenze della disastrosa crisi economica. Il reportage, inoltre, non ha il solo scopo di informare il lettore, ma anche quello di suscitare in lui una reazione, fargli sentire e vedere che sta leggendo per poi indurlo alla rivoluzione sociale. Come William Stott afferma:

[It] describes the lives of specific individuals who represent a group of common people generally overlooked in the society. Like all documentary of the early thirties, it used a specific case to sabotage the general claims, the proud boasts, of those in power.24

Ed è proprio questo l‟intento che si prefigge Meridel Le Sueur quando scrive “Women Breadlines”, altro reportage degli anni '30 per New Masses. Esso si concentra sulla vita di donne che Meridel aveva avuto modo di conoscere per strada, nella coda delle“breadlines”, negli “unemployment bureau”, donne che di solito “leave no record, no obituary, no remembrance”25

, ma che, grazie a Le Sueur, diventano figure portanti di un servizio giornalistico.

Le preme essere la biografa di molte donne che altrimenti cadrebbero nell‟oblio, ma sente anche che non è la sola a volerlo e a saperlo fare. Questo soprattutto negli anni '30 i

seguito dell‟esercito di Pancho Villa, insorto contro il regime dittatoriale di Porfirio Díaz. Da tale esperienza volume Insurgent Mexico (1914), il quale viene accolto molto positivamente dalla critica per la “startling vividness” della sua prosa. Non meno positivamente viene criticato il libro Ten Days That Shook The World (1919), il quale verte sulla Rivoluzione d‟Ottobre in Russia e che viene posto alla settima posizione nella New

York University’s “Top 100 Works of Journalism” list, pubblicata dal New York Times e il cui progetto viene

diretto da Mitchel Stephens, Egli spiega così le ragioni che dettarono tale scelta: “Perhaps the most controversial work on our list is the seventh, John Reed‟s book, „Ten Days That Shook the World‟, reporting on the October revolution in Russia in 1917. Yes, as conservative critics have noted, Reed was a partisan. Yes, historians would do better. But this was probably the most consequential news story of the century, and Reed was there, and Reed could write. The magnitude of the event being reported on and the quality of the writing were other important standards in our considerations. (Cfr. http://www.nyu.edu/classes/stephens/Top%20100%20-%20German%20page.htm (ultimo accesso: 12/10/2016). L‟importanza di John Reed sta proprio nel fatto che, prima come reporter e poi come militante comunista statunitense, trascende nettamente la separazione tra il fare e il pensare. Vive in prima persona i vari subbugli politici, per poi descriverli, colmi di emozioni e di dettagli, nei suoi capolavori. Non a caso, diviene un modello per i giovani scrittori radicali negli anni ‟30 e a molte associazioni, formate dagli editori del New Masses e dal Partito Comunista, viene dato il suo nome allo scopo di dare maggiore supporto alla Letteratura Proletaria e alla lotta ideologica. (Cfr. Homberger, Eric, John Reed, Manchester, Manchester University Press, 1990, pp. 1-2).

24 Stott, William, Documentary Expression and Thirties in America, Chicago, The University of Chicago

Press, 1973.

25

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14 quali, secondo la scrittrice, sono: “a good time to be a woman writer, or any kind of writer”.26 Si organizzano congressi, vari incontri dove si discute della società e dove si ha modo di conoscere personalità di grande spicco, nonché scrittrici come Agnes Smedley, Josephine Herbst, Grace Lumpkin, Mary Heaton Flandreau, Margery Lattimer and Sanora Bobb.

Anche gli anni ´40 vedono un‟intensa attività di Meridel Le Sueur, destinata però a sfociare in un “dark time”. Nel 1940 viene pubblicata la raccolta Salute to Spring, in cui sono presenti le opere

The Girl, “Annunciation”, “I Was Marching” e altri scritti meno noti come “Corn Village”, “No

Wine in His Cart”, “Fable of a Man and Pigeons”, “A Hungry Intellectual”, “Biography of My Daughter”, “The Dead in Steel”,“Tonight is Part of the Struggle”, “Farewell My Wife and Child and All My Friends”. Nel 1943 gli viene assegnato il Rockefeller Historical Research Fellowship che le permette di scrivere North Star Country, connubio di mito, folklore e fatti storici per delineare la storia della sua regione di origine, con particolare riferimento alla colonizzazione e allo sviluppo degli stati del Minnesota, Dakota e Wisconsin.

In perfetta simbiosi con il periodo buio della Guerra Fredda, è il “dark time” che sopraggiunge per Meridel Le Sueur. Si diffonde la “Red Scare”, con la quale il senatore repubblicano J. R. McCarthy (1908-1958) tenta di reprimere tutti coloro che erano sospettati di appartenere al Partito Comunista. Difatti, tenuta sempre sotto sorveglianza dall‟FBI, Le Sueur non può né pubblicare le sue opere, né esercitare un mestiere. È persino vietato agli studenti di assistere ai suoi creative

writing-courses. 27

Ma le difficoltà ormai costituiscono un‟abitudine per Meridel e anche il superarle, cosicché, oltre a scrivere per Mainstream, Masses and Mainstream, successori di New Masses, in questo periodo si dedica alla stesura di cinque libri per ragazzi, che analizzeremo in dettaglio in questo

26Ibidem, p.15.

27Anche la madre era un‟insegnante al People‟s College e difatti scrisse una grammatica molto particolare, come

ben illustra Constance Coiner: “To instruct its readers about complete sentences, it explained, as grammar books standardly do, that a sentence names a person or thing and then makes an assertion concerning that person or thing; but the book‟s examples of complete sentences were hardly standard textbook fare: 1: two classes have always existed; 2: to which class do you belong?; 3: Join your class in the struggle. (Coiner,Costance, , op.cit., New York, Oxford University Press, 1995, p.75).

(15)

15 studio. A mio avviso, Meridel Le Sueur si dedica alla composizione di questi scritti nell‟intento di liberarsi da un clima di paralisi, occupandosi di temi meno forti ambientati nel suo Midwest i quali, al contempo, le permettono di instillare nei ragazzi-lettori la “communal- sensibility”.

Nel 1950 perde il padre e nel '54 la madre. Afflitta da queste gravi perdite, nel '55 scrive

Crusaders, la biografia dei genitori. Tuttavia, non perde la volontà di essere una “social

historian”, continuando a documentare quello che stava accadendo a livello sociale: viaggia continuamente in autobus, dove parla con i passeggeri, pone loro domande, per capire e poi scrivere. Da uno di questi viaggi in autobus, che compie per visitare il luogo dove Nancy Hanks, protagonista di uno dei suoi libri per ragazzi, diede alla luce Abraham Lincoln, nasce il suggestivo reportage “The Dark of the Time”. In esso si registra un atteggiamento di delusione e di disappunto da parte dei passeggeri dell‟autobus, spaesati, perplessi e confusi riguardo agli avvenimenti del secondo dopoguerra, come la Guerra in Corea e l‟esodo di bianchi e neri dal Sud, causa di crescenti tensioni razziali. Ma, in particolar modo, è evidente la delusione della scrittrice nel constatare che tutti lodano la figura di Lincoln, ma nessuno ricorda quella di Nancy.

Anche la vita personale di Meridel Le Suer non gode di stabilità. All‟età di 60 anni si ritrova ancora a svolgere piccoli e temporanei impieghi: presta servizio volontario nel reparto donne del Minneapolis State Asylum e presso comunità indiane del Sudovest e del Mexico; diviene l‟autista di una disabile tra Iowa City e Santa Fe e inoltre trova lavoro in una fabbrica d‟indumenti a un dollaro l‟ora.

Nonostante ciò, gli anni ‟60, segnano la sua rinascita: come Persefone, anche per Le Sueur è arrivato il momento di una “new birth”, della rinascita dal “dark of time”. E questo anche grazie al clima stimolante del periodo, colmo di fermenti politici come i primi movimenti femministi, i quali fanno sì che le opere di Meridel godano di un ampio revival.

(16)

16 Fino alla morte, Meridel rimane una donna attiva, sempre legata ai suoi ideali: partecipa a vari congressi, legge le sue opere davanti ad affollate platee, trascorre il tempo con i numerosissimi nipoti,28 fino a quando la morte non la coglie nel 1996 a Hudson. La scrittura la accompagnò fino all‟ultimo respiro, proprio come suggerisce l‟opera This With My Last Breath. Intitolata così dalla famiglia, in quest‟opera Meridel ha custodito le ultime parole in a “free-flowing poetry written in its initial journal form-rough, raw and truly remarkable”29.

É stata ed ha voluto esserlo con tutte le sue forze “the voice, the messenger, the awakener” dei “silenced groups”, attraverso i numerosi scritti, nonché attraverso i libri per ragazzi, oggetto di questo studio.

28

Nel necrologio il New York Times annovera: “8 grandchildren; 27 great grandchildren and 2 great-great children”. http://www.nytimes.com/1996/11/24/nyregion/meridel-le-sueur-96-reporter-and-children-s-book-writer.html (ultimo accesso: 17/10/2014)

29

(17)

17

III.

Regionalismo e Radicalismo di LeSueur

Spesso accade che alla letteratura per ragazzi si attribuisca poco valore o quantomeno lo si attribuisca in misura minore rispetto alla letteratura classica o “per adulti”, perché generalmente si ignora il fatto che molti libri per ragazzi sottintendono significati molto più rilevanti di quanto si possa pensare, contenuti ritenuti anche sovversivi per alcune epoche. E questo e ciò che avviene nella narrativa per ragazzi di Meridel LeSueur.

All‟inizio del 1946, nel “Lungo Telegramma” da Mosca, George Kennan, diplomatico americano, scrive all‟amministrazione Truman che non è possibile nessun modus vivendi con i paesi sovietici poiché essi vogliono detenere il potere su tutto il globo. Più tardi, Winston Churchill, a Fulton, nel Missouri, dichiara che da un capo all‟altro dell‟Europa è calata “una cortina di ferro”, dividendo l‟Occidente libero dall‟Est Comunista. Ed è nel marzo del 1947 che Harry Truman, trentatreesimo presidente dell‟America, nel discorso che annuncia quella che poi è stata definita “la dottrina Truman”, abbraccia la Guerra fredda come fondamento della politica estera statunitense, rivelando il ruolo messianico dell‟America a protezione della libertà contro l‟Unione Sovietica, il cui solo obiettivo sembra essere quello di mettere in schiavitù tutto il mondo. Ma più che il ruolo messianico, sono gli interessi geopolitici ed economici che l‟America nutre a spingerla verso la Guerra fredda. Interessi che vanno a contrastare con l‟idea stessa di libertà: il presidente Eisenhover loda la Spagna Fascista e la Repubblica Sudafricana, in cui una minoranza bianca priva di tutti i suoi diritti la popolazione nera. Il 1950 segna l‟apice della crociata anticomunista ed è infatti l‟anno in cui il senatore

(18)

18 repubblicano Joseph McCarthy dà inizio al periodo che da lui prese il nome di Maccartismo. In tale periodo egli accusa pubblicamente di essere membri o simpatizzanti del Partito Comunista funzionari governativi, membri dell‟esercito ed esponenti di spicco del Partito democratico. È evidente che, attraverso l‟Anticomunismo, il suo intento principale non era quello di attaccare Stalin quanto Roosevelt e la politica del New Deal. Perché se è vero che non bisogna escludere la presenza di spie sovietiche all‟interno degli Stati Uniti, è parimenti vero che la grande maggioranza di chi veniva arrestato -inclusi personaggi televisivi, insegnanti universitari i quali, insieme ai politici, venivano convocati dinanzi a delle commissioni congressuali come la House Committee on Un-American Activities -30 non era colpevole di nient‟altro se non di nutrire convinzioni impopolari e di essere impegnato in attività politiche del tutto legittime. L‟anticomunismo divenne in tal modo lo strumento usato dai sostenitori della supremazia dei bianchi contro i diritti civili dei neri, dagli imprenditori contro i sindacati e dagli eterosessuali contro gli omosessuali. 31

In questo clima di profonda paura, di incertezza del futuro, si sviluppa una grande attenzione verso i bambini, sia da parte dei sostenitori del Maccartismo, che li vogliono difendere dalla minaccia comunista, sia da parte dei sostenitori della Sinistra, o comunque gli aderenti al Popular Front, che li vogliono indirizzare verso la libertà critica, l‟antiautoritarismo, per difendersi contro i regimi totalitari e riconoscere i valori della democrazia.

L‟attenzione del Senatore si riversa soprattutto su elementi come l‟educazione, nonché la famiglia, considerata la Nazione in miniatura, e l‟istruzione. Vengono pertanto esercitati severi controlli sull‟operato di molti insegnanti, eliminati diversi libri di testo e condannati molti bibliotecari ed editori, rei di aver reso pubblici alcuni libri ritenuti sovversivi. Pertanto, molti autori di sinistra vedono come unica via d‟uscita la letteratura per ragazzi, la quale: “Both the Right and

30

Mickenberg, Julia, Learning from the Left: Children’s Literature, the Cold War, and Radical Politics in the

United States, New York, Oxford University Press, 2006, p.125.

31 Foner Eric, Storia della Libertà Americana, trad. italiana di Annalisa Merlino, Roma, Donzelli editore, 2000,

(19)

19 the Left seemed to view as an innocent realm uncorrupted by the forces that had defiled mass culture and education”32

e pertanto non sottoposta a rigidi controlli da parte dei “child-I libri per ragazzi sono soggetti così ad un rapido cambiamento. Jean Van Evera, in un pubblicato nel 1946 sulla rivista Parents, riferisce: “The never never land of children‟s books different place from what it was in your young days”33

. Difatti, diventano opere molto più elementi realisti e socialmente costruttivi in confronto a quelli appartenenti alle precendenti epoche.34

Altro motivo per il quale molti autori di sinistra, tra cui Meridel Le Sueur, decidono di scrivere libri per ragazzi è che, nonostante la possibilità di censura, molte case editrici pubblicano ugualmente le loro opere, agevolati anche dalla collaborazione dei bibliotecari, i quali le diffondono in virtù di valori quali la cooperazione interrazziale e internazionale e la difesa della libertà intellettuale, aderendo allo slogan “free libraries as the enemies of enslaved minds!”. 35

Anche River Road: A Story of Abraham Lincoln, deve la sua pubblicazione e il suo successo, non solo al coraggio di Alfred A. Knopf, ma anche ai bibliotecari che lo pongono in evidenza sugli scaffali delle loro biblioteche.

Negli anni ′50 si verifica un ulteriore cambiamento: se negli anni ′40 la Child Study Association (CSA) riserva i propri premi ai testi focalizzati sulla scena contemporanea e sui problemi attinenti ad essa, nel 1951 non trova nessun libro meritevole e decide pertanto di cambiare i propri criteri di assegnazione, riservando il premio a testi incentrati su temi più personali e universali poiché: “tackling social issues head-on had become a trickier task for authors and more difficult for „childguardians‟ like those in the Child Study Association to

32 Mickenberg, Julia, op.cit., p.136. 33 Ibidem, p.128.

34 Tra questi possiamo ricordare: The Sword and the Scythe (1946) di Jay Williams, il quale descriveva una

ribellione di contadini ambientata nel Medioevo, ma con espliciti riferimenti alla situazione di quell‟epoca; We

Have Tomorrow (1945) di Arna Bontemp, opera focalizzata sulla figura di Ben Davis, consigliere comunista di

New York; Sugar and Spice(1947) di Lorraine Beim, che tratta la questione femminile in versione più giovanile. (Cfr. Ibidem, p. 130.)

35

(20)

20 promote”36

. Dunque, l‟intento primario è quello di evitare i contenuti “politici” e, ove vengano trattati, devono essere indirizzati in settori come quello storico, scientifico e più tardi anche quello fantastico, che, per la loro natura, si allontanano dalla realtà sociale quotidiana.

Proprio intorno agli anni ′50, Meridel LeSueur pubblica i cinque libri oggetto di questo studio, storie legate al passato della sua regione natia, il Midwest.

Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, con l‟avvento della Guerra Fredda, i piani di studio acquisiscono fondamentale importanza. Il governo federale obbliga le scuole a orientarsi verso insegnamenti che favoriscano e consolidino la sicurezza e la coesione nazionale e che soprattutto non mettano in dubbio lo status quo, incluse situazioni inique e antidemocratiche quali la segregazione razziale, la privazione dei diritti agli Afroamericani soprattutto negli stati nel Sud, l‟egemonia del consumismo e del capitalismo, nonché la Guerra Fredda contro i Sovietici. Da qui, la particolare attenzione dei testi scolastici pubblicati dagli affiliati alla “Right Wing” dedicati all‟insegnamento della storia, per mostrare come l‟America sia potuta divenire una potenza mondiale, e creare il divario tra Stati Uniti e Russia - Comunismo37.

I sostenitori del Popular Front hanno sì rispetto per il passato, ma in un modo completamente diverso rispetto ai sostenitori della “Right Wing”: cercano infatti di prediligere una versione del passato che non sia sinonimo di divisione (come quella tra Stati Uniti e Unione Sovietica) ma solo veicolo di valori egualitari. A tale scopo, vengono ripresi, riscritti e dotati di nuovi significati i miti popolari e le cosiddette “master narratives” oppure racconti dedicati a coloro mai presi prima in considerazione, come gli Afro-Americani, gli appartenenti alla classe operaia o le donne di qualsivoglia razza.38 Meridel LeSueur dedica un libro a Nancy Hanks, madre di Abraham Lincoln e

36 Ivi.

37 A tal proposito, è utile riportare una ricerca condotta da Frances FitzGerald, la quale nota che nel 1930 i testi di

storia sono chiaramente opere liberali; nel 1950, tutti i riferimenti alla povertà in questi testi vengono eliminati per spostare l‟attenzione sulla leadership dell‟America e sulla sua lotta per la democrazia. Negli anni del dopoguerra, i testi di storia riservati alle scuole vengono scritti soprattutto per enfatizzare il “benevolent role in the world” dell‟America e la sua necessaria lotta contro il Comunismo. Ibidem, p. 234

38

(21)

21 figura quasi del tutto sconosciuta, e a Sparrow Hawk, figlio adottivo di Black Hawk, capo della tribù indiana dei Sauk.

L‟intento degli autori di sinistra è quello di evidenziare aspetti del passato che possano intravedere un futuro più democratico, scegliendo storie con contenuti legati ai principi di uguaglianza sociale, di cooperazione internazionale, e siano esempio di libertà critica e di indipendenza per i ragazzi, anche se questo implica la fine della loro carriera. Leo Huberman, professore alla City and Country School al Greenwich Village di New York, una delle prime scuole americane dove viene impartita una istruzione progressista, e fondatore della rivista socialista Monthly Review, insieme a Paul M. Sweezy, scrive We, The People (1932, 1947, 1960), l‟opera nella quale viene riportata un‟introduzione alla storia degli Stati Uniti mirata alla lettura da parte dei ragazzi e delle persone meno alfabetizzate, ponendo però particolare enfasi “on the workers, not the wars, on the common men, not the leaders”.39

Huberman viene convocato davanti alle commissioni investigative dirette da McCarthy e, rispondendo alle domande postegli da quest‟ultima, riferisce: “it was possible to be a communist but not a member of The Communist Party and, moreover, that it was possible to believe in socialism and to be a good American”40. Tale testimonianza di certo non agevola l‟avanzare della sua carriera. Altro autore ad avere a che fare con la crociata anticomunista indetta da McCarthy è Langston Hughes. Primo poeta afro-americano a denunciare nei suoi componimenti la situazione di totale ineguaglianza e di sottomissione che la popolazione a cui appartiene deve affrontare, trova nella letteratura per ragazzi il rifugio nel quale ripararsi per uscire da un periodo colmo di guai finanziari e politici, causati dalle sue simpatie verso il Partito Comunista, nel quale rinviene i giusti principi ai quali appellarsi per salvare la popolazione afroamericana. Decide di collaborare con le commissioni investigative del senatore repubblicano per salvaguardare la sua carriera, ma nello stesso tempo si dedica alla scrittura di

39 Huberman, Leo, We, The People, New York, New York Press, 1947, preface to new printing. 40

(22)

22 libri per ragazzi,41 tra i quali spicca The First Book of Negroes (1952), appartenente alla collana

First Books di Franklin Watts. Nel libro viene narrata la storia di Terry Lane, un bambino

afroamericano che si trasferisce dal Sud al Nord degli Stati Uniti, con precisione ad Harlem, per fuggire dalle Jim Crow Laws.42 Netta è la differenza dello stile di vita tra Terry e sua cugina Charlene, la quale vive nel sud ma, a differenza di Terry, non può frequentare gli stessi luoghi che frequentano i bianchi, siano essi scuole, mezzi di trasporto, locali pubblici etc. Pertanto, mediante le parole e il racconto fittizio delle vicende di un bambino, Langston Hughes è stato uno dei primi a dare luce, testimonianza e rilievo ad un popolazione che per molti anni è stata considerata come secondaria e inferiore rispetto alla popolazione bianca. Anche per Langston, come per Meridel, la conoscenza del passato, della storia di un popolo, narrata attraverso libri per ragazzi, diviene la chiave per accedere al progresso sociale, politico ed economico futuro.43

Sorprendente è invece come il libro per ragazzi di Helen Kay, pseudonimo di Helen Colodny Goldfrank, Apple Pie for Lewis, sia uno dei pochi libri banditi da tutte le librerie44 per i suoi contenuti politici, alla luce del fatto che esso non contiene elementi politici. Il libro che, invece, rispecchia la situazione politica degli anni ´30 è Battle in the Barnyard: Stories and Pictures for

Workers’ Childrens (1932). Esso tratta del conflitto esistente tra colui che sfrutta e colui che viene

sfruttato avvalendosi del racconto delle vicende di un gallo despota che costringe a lavorare le sue galline fino a quando non arriva un altro gallo, il quale fa comprendere alle galline che possono migliorare la loro situazione, diventata per loro di normale attualità. Ciò che dà notorietà ad Helen

41 Gli altri libri per ragazzi composti da Hughes e sempre editi da Franklin Watts sono: The First Book of

Rhythms (1954), The First Book of Jazz (1955), The First Book of the West Indies (1956) e The First Book of Africa

(1960). (Cfr. Hubbard, Dolan, The Collected Works of Langston Hughes: Works for Children and Young Adults: Poetry,

Fiction, and other Writing, Columbia, University of Missouri Press, 2003, p.7)

42 Le Jim Crow Laws furono delle leggi emanate negli stati del Sud che ebbero vigore dal 1877 al 1965. Esse

stabilirono di fatto la segregazione razziale dei neri rispetto ai bianchi, la quale fu estesa alle scuole, ai luoghi pubblici, agli ospedali, agli sport, ai lavori, ai matrimoni e perfino ai luoghi dove si era soliti bere o mangiare. L‟origine del termine Jim Crow sembrerebbe risalire ad una canzone e ad un balletto ideato dall‟attore Thomas D. Rice, chiamato, per l‟appunto, “Jim Crow”. Nel 1838 il termine divenne un aggettivo e fu nel 1904 che entrò, nel Dictionary of American

English , il primo esempio di Jim Crow Law. (Cfr. Woodward, C.Vann, The Strange Career of Jim Crow, New York,

Oxford University Press, 1974, p.7).

43 Hubbard, Dolan, op.cit., p. 7-8.

44 Anche Haym Solomon (1941), di Howard Fast, e Paul Robeson: Citizen of the World (1946), di Shirley

(23)

23 Kay non sono tanto i suoi testi, quanto il fatto che è una delle poche autrici ad appellarsi al Quinto Emendamento davanti alle commissioni investigative, cosa che dà il via alla la rimozione dei suoi libri da tutte le librerie.45

La scelta dell‟ambito folcloristico sembra guidata dalla popolarità e dalla malleabilità del genere che consente di utilizzare un testo noto (canzoni, racconti, poesie, storie mitologiche) e cambiare il messaggio. Proprio per essere fedele alla tradizione del folclore e alla qualità folcloristica delle storie, Meridel Le Sueur utilizza, in tre dei cinque libri, la formula “my grandmother says” quale cornice alle storie che vede protagonisti Johnny Appleseed, David Crockett e Nancy Hanks. Dunque, come l‟etimologia del termine implica, si sceglie il folclore per parlare del popolo, ma anche per il popolo.46

Altra caratteristica che accomuna la produzione per ragazzi di Meridel Le Sueur e di altri autori di sinistra è il fatto di essere delle biografie: raccontare la vita avventurosa di un personaggio permetteva all‟autore di evidenziarne aspetti del carattere e aspirazioni in linea con quelle autoriali e in contrasto con gli insegnamenti imposti dalle istituzioni scolastiche, in modo da facilitare l‟identificazione e trasformarsi in un modello per i più giovani.

Le biografie di Le Sueur riguardano personaggi storici americani ma originari del Midwest: “I‟ ve been made by the Midwest, by the people in the Midwest, by the struggles in

45 Ibidem, p.140-141.

46

Il termine folclore venne coniato dall‟inglese William John Thoms nel 1846, a sostituzione del termine

popular antiquities per designare lo studio degli antichi usi e costumi e delle antiche superstizioni appartenenti ad

una determinata civiltà. Grazie anche al successo della teoria darwiniana sull‟evoluzione biologica, il termine ebbe larga diffusione. I paesi di lingua romanza mantennero il termine folclore, mentre i paesi germanici preferirono il termine Volkskunde. Se, da una parte, il termine folclore sta a designare le tradizioni tramandate oralmente attraverso canti, proverbi, racconti, dall‟altra il termine Volkskunde fa riferimento in particolar modo ad arti e mestieri tipiche di un popolo. Con il termine folclore si indicano anche stampi per il pane, tipi di granai o tipi di coperte. Negli Stati Uniti si utilizza il termine folclore per designare lo studio delle antiche tradizioni orali. Spesso, tuttavia, il folclore non viene considerato dalla critica canonica una forma alta di arte, proprio perché associato alle varie tradizioni popolari. In questo lavoro, il folclore riprende tutta l‟importanza che merita, poiché grazie ad esso, agli eroi popolari che lo costituiscono, Meridel Le Sueur riesce a comunicare delle verità fondamentali. (Cfr. Dorson, Richard, Il folklore in America, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1964, pp.11-12.)

(24)

24 the Midwest”47

. L‟autrice ha un amore profondo per la sua terra, un legame che rivela un forte sentimento di devozione il quale, a mio parere, è nato e si è consolidato fin dalla sua infanzia. Ricordiamo infatti che il padre naturale William Winston era un “itinerant preacher” e i due:

[We] wandered from Illinois to Texas and then started back north. We lived in Oklahoma before it was a state, then Kansas and back up to Minnesota. I was in Minnesota during the war where you were burned in the front yard at Saint Paul […].

Inoltre, durante tutta la sua vita LeSueur visita numerose città di questa regione, rendendosi conto dello stato in cui esse versano, dimentiche del loro passato. Da qui nasce il suo “regionalism”: un forte attaccamento verso la propria Terra, generatrice e sostenitrice.

Nell‟introduzione al volume di Sherrie A. Innes e Diane Royer, Breaking Boundaries: New

New Perspectives on Women’s Regional Writing, con il termine “regionalism” si intende, in ambito

ambito letterario, “all writing that is grounded in a particular geographical area “regional”.48 Tuttavia questa definizione non prende in considerazione l‟epoca in cui i vari testi, attinenti a quell‟area regionale, sono stati scritti e pertanto alcuni critici usano il termine per indicare il “genre of fiction that flourished from approximately 1865 to 1900 that focused on creating detailed portraits of the unique ways of life in different geographical regions”49

. In seguito, dal diciannovesimo al ventesimo secolo, alla “regional fiction” ci si riferisce anche con l‟espressione “local color”, attraverso la quale, si cerca di sminuire il lavoro di molti scrittori,50

soprattutto donne, le quali ritraggono con minuzia le persone tipiche della regione a cui appartengono, mediante l‟uso di consuete espressioni dialettali e un‟ attenta descrizione del luogo. Non si parla di “realismo” poiché, secondo i critici, si evidenziano gli aspetti superficiali di una regione, si mettono in risalto solo gli stereotipi. Tuttavia una definizione che ritengo davvero interessante e applicabile agli scritti di Meridel LeSueur è quella proposta dall‟Oxford Companion to American Literature:

47Mickenberg, Julia, “Writing the Midwest. Meridel Le Sueur and the Making of a Radical Regional Tradition”,

in Sherrie A. Inness and Diana Royer eds., Breaking Boundaries. New Perspective on Women’s Regional Writing, Iowa City, University of Iowa Press, 1997.

48 Ibidem, p. 3. 49

Ivi.

50 Ricordiamo che persino Mark Twain, pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens, venne ascritto, come autore,

al genere del local color, soprattutto grazie alle opere: The Adventures of Tom Sawyer (1876) e il suo seguito

(25)

25

in local color literature one finds the dual influence of romanticism and realism, since the author frequently looks away from ordinary life to distant lands, strange customs, but retains through minute detail a sense of fidelity and accuracy of description.51

In effetti, vedremo che nei libri per ragazzi, come nelle altre opere regionaliste della scrittrice, vi è una attenta descrizione dei dettagli del luogo, accompagnata da una certa malinconica memoria di tradizioni, per lo più estinte, testimonianza della presenza, nelle comunità locali, di valori quali l‟uguaglianza, la fratellanza, e una forte relazione con la propria regione. Fusione tra presente e passato, dunque, che non vuol dire che il “regionalism” è sopraffatto da una “backward-looking isolation”: da qui si deve partire per favorire il cambiamento, per instaurare di nuovo una sorta di coscienza nazionale o regionale, per fare in modo che la gente capisca la propria condizione e che proponga delle riforme politiche radicali in senso egualitario.

Sebbene molti abbiano erroneamente separato i due tratti distintivi della produzione di Meridel LeSueur, regionalismo e radicalismo, essi procedono di pari passo, avviando ciò che Craig Calhoun ha definito il “radicalism of tradition”: 52

riprendere le tradizioni regionali e nazionali per alimentare il cambiamento radicale.

Nel discorso sulla “Proletarian Literature in the Middle West” tenuto a New York alla League of American Writers,53 dove era unica donnatra i 28 partecipanti, Le Sueur sottolinea come tutta la Letteratura e in particolar modo quella Proletaria, non fosse per forza circoscritta all‟Est degli USA, in particolare alla città di New York. Anche altre precise identità culturali regionali, come il Middle West, presentano un solido potenziale rivoluzionario al quale lo scrittore può attenersi per la sua arte che non deve prescindere dalla realtà, ma deve essere

51 Hart, James D., The Oxford Companion to American Literature, New York, Oxford University Press,

1995, p. 386.

52

Calhoun, Craig, “The Radicalism of Tradition”, American Journal of Sociology, 88.5, March, 1983, cit. in Mickenberg, Julia, op.cit., p. 145.

53Essa era formata da centinaia di scrittori i quali si erano riuniti per difendere la cultura contro la minaccia

(26)

26 espressione della lotta politica . “Art as action, as deep image of struggle and not burgeois reflection”54 spiega Meridel Le Sueur.

Per tale motivo la Storia non va dimenticata e “the regionalism would use the local and the the past as material for the present and the future, to give both explanation and power to the whole whole social fabric as well as to the separate regional units.”55 E, come la stessa Meridel Le Sueur Sueur sostiene: “We want to poetically recreate the mid American history, fable, myth, not in the the old regional sense of deifying history merely, but making of it a dynamics of present movement”.56

Si viene così ad affermare un “alternative Americanism” attraverso un “progressive regionalism”: vengono adottate delle strategie differenti da quelle del Popular Front per far fronte alla minaccia della Guerra e del fascismo mediante un‟insolita aderenza ad un luogo e alla storia annessa. Per costituire una solida base per affrontare il presente, sia in ambito sociale che letterario, si deve partire dalle identità regionali, dai trascorsi regionali e proporre riforme radicali in linea con l‟ideologia politica del CPUSA.

L‟ispirazione marxista-leninista alla base del partito e la bassa considerazione di Marx per le tradizioni contrasta con l‟idea di Le Sueur di fusione tra regionalismo e radicalismo e potrebbe condurre a pensare a un allontanamento dell‟autrice dai dettàmi del partito. In realtà, è proprio nella storia del Midwest che dimorano gli ideali rivoluzionari. Se è vero che

regionalist were to look to “Native American ideologies”- such as republicanism, populism or liberalism- rather than to „imported creeds‟ to find their values and agendas, because to, their minds, such alien internationalism and industrialism doctrines ignored the saving diversifying and decente ring graces of place

È anche vero che:

While the Popular Front was, of course, a strategic directive initiated in Moscow, the fact that the Popular Front gave the Communist Party an unprecedented “measure of acceptance, respectability and power within ordinary American Life” can be attributed to the way in which figures like Thomas Paine, Thomas Jefferson, and, more than anyone

54

Schleuning, Neala J. Y., “Meridel Le Sueur: Toward a New Regionalism”, Books at Iowa, 23, 1980, p.26.

55 Calhoun, Craig, op.cit., p. 145. 56

(27)

27

else, Abraham Lincoln spoke to a genuine desire among left-wing American radicals to prove their dedication to American‟s revolutionary ideals of democracy, egalitarianism, community virtue, and the right to reject a government that fails to represent the will of the people.57[ But importantly, the Popular Front established the possibility, even the necessity, of linking the goals of the Communist Party to fundamentally American ideals and institutions, and long after the Popular Front was defunct as policy, members of the party were proclaiming their patriotic love of America.]

Dunque ciò che fecero i Radicali è adottare una “Americanized version” del Marxismo: aderire ad esso partendo dalle proprie radici storiche, allo scopo di mirare agli stessi obiettivi rivoluzionari.

Meridel LeSueur è pertanto una delle prime scrittrici a scorgere una eredità radicale nel passato del Midwest ed è sua intenzione renderlo noto e celebrarlo non solo nei racconti per ragazzi, ma anche in altre opere come North Star Country (1945), Crusaders (1955), nei componimenti poetici e nei saggi pubblicati sulla rivista fondata da lei e Dale Kramer, non a caso intitolata Midwest.58 “Literature must spring from the deep and submerged humus of our life,”59 afferma LeSueur, e protagonisti di queste opere sono i midwesterners, colti nella semplicità della vita quotidiana. Sono storie di lavoratori, donne, agricoltori che si innestano nella vita della scrittrice e vanno a costituire “part of the deep of which she emerged”,60 per creare una letteratura regionale-radicale.

57 Mickenberg, Julia, Learning from the Left, cit., p. 146.

58 Fondata nel 1936, Midwest esprime la piena volontà di Meridel Le Sueur di radunare tutte le voci di

artisti e scrittori progressisti, rimasti per lo più isolati, per costituire una salda unione contro il fascismo e le idee conservatrici che andavano mano a mano diffondendosi tra la popolazione. A causa della mancanza di fondi, la rivista durò tuttavia solo pochi mesi: il primo numero uscì nell‟agosto del 1936 e l‟ultimo nel gennaio del 1937.

Ibidem, p. 150.

59 Hedges, Elaine, op.cit., p.31. 60

(28)

28

IV

LITTLE BROTHER OF THE WILDERNESS: THE STORY OF JOHNNY APPLESEED

Nel periodo del Maccartismo, gli autori di libri per ragazzi appartenenti alla Sinistra radicale si prefiggono due scopi: il primo è di riscrivere la storia legata ai miti popolari o di riformulare le cosiddette “master narratives”; il secondo è di dedicare libri a coloro che non erano mai stati presi in considerazione prima. Se i testi su Nancy Hanks e Sparrow Hanks appartengono a quest‟ultima categoria, i testi su Abraham Lincoln, Davy Crockett e Johnny Appleseed sono da ascrivere alla prima.

Tali autori vogliono evidenziare aspetti del passato che possano far intravedere un futuro più democratico, scegliendo storie con contenuti legati ai principi di uguaglianza sociale, di cooperazione internazionale, che siano esempio di libertà critica e di indipendenza per i ragazzi. Sono valori in netto contrasto con la “Cold War‟s Victory Culture”, pregna di una retorica della superiorità americana violenta ed esclusoria, alimentata anche dal sistema economico-sociale del capitalismo. Utilizzando le parole di Julia Mickenberg, “Le Sueur‟s children books reutilize American National folk heritage in an attempt to discredit capitalism”61. Eliminare il sistema capitalista e difendere i diritti del proletariato, proponendo l‟abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, sono i principi primari su cui si fonda il Partito Comunista, al quale, come già affermato nel capitolo precedente, Meridel LeSueur si iscrive nel 1924.62 Figlia di leader politici, l‟autrice entra fin dalla sua infanzia in stretto contatto con movimenti di stampo radicale, in

61 Mickenberg, Julia, “Communist in a Coonskin Cap? Meridel Le Sueur‟s Books for Children and the

Reformulation of America‟s Cold War Frontier Epic”, The Lion and The Unicorn, 21, 3, Jan. 1997, p. 59.

62 Esiste una discrepanza tra questa data e quella riportata dagli archivi dell‟FBI: Linda Ray Pratt riferisce che

secondo questi documenti, consultati grazie al “Freedom of Information Act”, Meridel Le Sueur si iscrisse nel partito verso la metà degli anni ‟30 (Cfr. Coltelli, Laura, op.cit., p. 21).

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